sabato 20 dicembre 2014

SCHIAVA PER VENDETTA di Ann Owen



Non avevo mai letto niente di Ann Owen.  Sempre alla ricerca di nuove autrici, quando un'amica mi ha suggerito questo volume ho accettato incuriosita. Certo ho esitato un po' dopo aver letto alcune recensioni dove si parlava del protagonista maschile e del modo in cui trattava l'eroina femminile. La curiosità ha avuto la meglio sulla reticenza e mi sono avventurata in questa lettura.

RIASSUNTO DEL LIBRO


Innegabilmente non si tratta di una lettura facile da digerire, anche perché Guy Spencer duca di Ashbourne non è il classico eroe tormentato, il bastardo dal cuore d'oro, il tenero sotto un rivestimento d'acciaio. Lui è semplicemente un bastardo, duro e puro. Certo anche lui ha il suo passato traumatico,  con un padre violento che ha cercato di plasmarlo  a sua immagine e somiglianza,  una madre che lo rifiuta per essere il frutto di una violenza e che ingiustamente scarica su di lui la colpa del padre. Eppure anche se capiamo da dove viene non è sempre facile accettarlo.



Guy odia follemente la sua sorellastra Jane perché lei ha osato amarlo senza riserve fin dal loro incontro, gli ha dato l'unico amore che abbia mai conosciuto, per poi privarlo e abbandonarlo alla solitudine più profonda. Se da un lato assistiamo alla tanto agognata vendetta, costruita con precisione maniacale,  passo dopo passo, dall'altra viviamo attraverso i ricordi una storia d'amore tenera, innocente  ed intensa tra un ragazzino ed una bambina, avvelenato dallo sguardo degli adulti.



Anche se questa parte è decisamente dolce, la storia è alquanto amara soprattutto per il modo in cui Guy maltratta ed umilia Jane. Il modo in cui la degrada continuamente, privandola di ogni briciola di dignità sazia pienamente il suo animo assetato di vendetta, e sembra confermare la sua ferma convinzione che non è rimasta briciola di amore per lei. Certo lui sembra seguire il filone dei grandi cattivi della letteratura gotica, che malgrado le mille ombre avevano uno strano potere di attrazione. Eppure essendo una donna non nego che certe scene di umiliazione me le sarei proprio risparmiate, anche perché lui rientra nel genere di uomo che ti riempe di botte e poi ti porta fiori e a mio parere incapaci di un amore sano.



In realtà Guy non vuole piacere, anzi fa di tutto per farsi disprezzare costruendosi anche una pessima reputazione, anche se poi ammette di non poter vivere senza Jane, di voler bene a Stephen e di contribuire alla pulizia (anche se piuttosto violenta) della società.



La scrittura della Owen è innegabilmente ipnotica e ci si ritrova a continuare a leggere per sapere cosa succederà e soprattutto se Guy la smetterà di comportarsi come un animale con la tenera Jane. Lei alla fine lo conquisterà, riuscendo a trasformare i suoi comandi offensivi secondo la sua volontà, ma lui non perderà completamente la sua asprezza neanche sul finale, malgrado le nozze. Ci sono anche momenti noiosi, come tutta la parte di Isabelle e di Stephen e la Confraternita dei Coltelli, ma nel complesso è un libro interessante, ma per quelli dal palato non troppo delicato.

VOTO: 6 1/2


FRASI TRATTE DAL ROMANZO

E che può aver mai fatto un angelo come te, per essere relegata quassù come una criminale?» Sorrise. «O forse dovrei dire… per essere relegata quassù come uno come me?

**********

La sua voce si fece seria, senza più nessun velo d’ubriachezza. Seria… come una promessa. «Stai attenta, perché il mostro dietro l’angolo ti prenderà, prima o poi.

**********

Alcuni uomini, tesoro mio, le aveva detto una volta Rona, indossano pelli d’agnello sopra un cuore di lupo.

*********

«Tipico di lui» commentò sottovoce, «tentare di suicidarsi pur di non dire una parola gentile alla sorellina.»

********

«Ma c’è una cosa che dovete sapere, Miss Hartwell. Nella boxe non vince il più forte, ma il più ostinato. Come nella vita.»

*******

Nessun commento:

Posta un commento