domenica 8 febbraio 2015

UNA DONNA SCANDALOSA di Laura Lee Guhrke



Laura Lee Guhrke è un'autrice di cui mi sono invaghita ai tempi del romanzo ED INFINE LUI LA BACIO', che resta a mio parere uno dei suoi romanzi migliori. Ne sono seguiti altri, con risultati tutto sommato alquanto buoni, tanto a lasciarmi la sensazione che si trattasse di una scrittrice che sa il fatto suo in quanto a conoscenza del cuore e delle emozioni umane.

COPERTINA INGLESE


Quando per caso ho visto questo libro in italiano, avendo letto qualche recensione anni fa in inglese, sono stata colta da quei momenti di nostalgia che sono tipici del mio carattere e che, ahimé, inutilmente cerco di combattere. Mi sono cullata nel ricordo dell'altro romanzo e mi sono detta che potevo tentare con quest'avventura, in quanto la Guhrke non avrebbe potuto deludermi, conoscendola.

LILY E DANIEL


Si conoscono davvero le persone? Beh io credo mai completamente e se questo vale per quelli che abbiamo vicino, figuriamoci con scrittori in continua evoluzione. Inoltre uno scivolone può capitare a tutti. Persino a Kleypas, che quasi sempre mi convince, mi ha donato qualche sbadiglio di noia in alcune sue opere. La Guhrke non si è sottratta a questa casistica e per vari romanzi buoni, alla fine qualche storia noiosa la doveva pur elaborare.



Certo sicuramente ci sarà qualcuno che tesserà le lodi entusiaste di questo volume e dirà che non ho capito la sottigliezza psicologica dei personaggi, il fascino discreto della moralità, l'intelligenza raffinata del protagonista, il disagio sociale di Lily. Io risponderò che è probabilmente vero, ma che davvero poco mi importa in quanto questo è un blog assolutamente personale che esprime le opinioni (alquanto modeste e per niente critiche) di una semplice lettrice e a me, onestamente, poco è piaciuto.



Odio gli avvocati. In vita mia mi sono lasciata conquistare solo dal sorriso malandrino di Harmon Rabb di J.A.G. AVVOCATI IN DIVISA, ma malgrado il fascino c'erano momenti in cui odiavo pure lui, con la sua aria di saperle sempre lunga, più della povera Mac, che gli era sempre a fianco. E questo sentimento assolutamente personale mi ha subito messo in cattiva luce Daniel Walker, comparso sulla scena sfolgorante nella sua abilità dialettica, pronto a conquistare non solo il foro, ma anche il Senato con una brillante carriera politica. Peccato che un suo sostenitore politico gli chieda il favore di andare a Shiveree, sua città natale, dove combattere contro la petizione di una chiacchierata bibliotecaria, Lily Morgan, che ha fatto chiudere il Club di soli Uomini, ovvero la casa di tolleranza del paese.



Lily e Daniel si conoscono già, in quanto lei era la moglie del suo miglior amico, finita travolta dallo scandalo e cacciata da ogni casa per bene di Shiveree proprio per colpa di Daniel che ha sostenuto il marito contro di lei nella sua causa per il divorzio, dimostrando un'infedeltà che in realtà non c'è mai stata. I due si rivedono e fanno subito scintille, fino a quando un caso, la misteriosa morte di una prostituta, non li unirà nel tentativo di tirare fuori dal carcere Amos, un ragazzo accusato ingiustamente. Lavorando fianco a fianco i due finiranno per innamorasi, stravolgendo completamente la propria vita e soprattutto le aspirazioni politiche di Daniel.



Raccontata così la storia non è male, peccato che io abbia lottato fortemente per non sbadigliare davanti alle lotte moralistiche e moraleggianti di Lily Morgan, la donna scandalosa. La sua convinzione che le donne che lavoravano nel Club fossero tutte donnacce perdute mi appariva alquanto ridicola e stridente, come anche la sua campagna contro l'alcol ed i suoi tentativi di non turbare o scontrarsi con la società bigotta in cui si trovava. Non amo chi fa morale e da una protagonista, apparentemente scandalosa, che ha piazzato la statua di un uomo nudo nell'ingresso, mi aspettavo molto di più.



Il processo ad Amos mi ha annoiato e la rivelazione di chi fosse l'assassino mi è sembrato alquanto scontato. Il volume si è ripreso nel momento in cui i due hanno capito di amarsi e si sono ritrovati in una situazione in cui non si poteva più fingere che la loro vita non fosse cambiata. Peccato che erano le ultime trenta/quaranta pagine del romanzo ed la noia aveva preso possesso di me e non vedevo l'ora di finire. Nel complesso diciamo pure che non raggiunge la sufficienza. Peccato, perché nella parte finale ho quasi colto qualche scintilla della Guhrke che amo.

VOTO: 5

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