sabato 4 aprile 2015

IL RITORNO DI OUTLANDER



Dopo una lunga estenuante attesa, durata quasi sette mesi, questa notte negli Stati Uniti, torna sugli schermi della STARZ la tanto attesa seconda parte di un telefilm che nel frattempo, con solo otto episodi, ha conquistato pubblico e critica di svariati paesi, offrendosi sempre di più come un caso unico e raro: OUTLANDER.


La scelta di lasciare in sospeso legioni di fans che per circa vent'anni, ovvero dall'uscita di LA STRANIERA, hanno aspettato la trasposizione televisiva della loro storia del cuore, è stata una soluzione crudele, ma cinicamente vincente. Dopo circa otto episodi in cui ci hanno fatto conoscere Claire, ci hanno presentato Jamie, ci siamo affezionati ai vari personaggi e siamo entrati in punta di piedi in una storia destinata a conquistarci con il famoso settimo episodio, la sensazione è stata in qualche modo di tradimento e di perdita.


Dover attendere tanto a lungo per scoprire le sorti della nostra eroina, finita nelle grinfie del terribile Black Jack, ancora però inconsapevoli degli orrori di cui sarà capace, è stato doloroso, ma allo stesso tempo stimolante. Sicuramente molte, come me, hanno preso in mano il libro della Gabaldon per scoprire gli esiti senza dover attendere tanto, sviluppando soltanto un ulteriore dipendenza nello scoprire tutto quello che sarebbe successo.


Ogni mese siamo andate a caccia di informazioni, di sprazzi di immagini nuove, di foto o piccole clip che ci svelavano dettagli di quello che sarebbe stato. Stanotte, finalmente, potremo ritrovarli e ci daranno soddisfazione della lunga attesa.


Riprenderò la visione con una consapevolezza nuova, che nella prima parte non avevo. Adesso che ho letto il libro so cosa aspettarmi e mi chiedo solo fino a che punto si saranno spinti gli autori, se gli attori riusciranno nel compito di suscitare le stesse emozioni che Jamie e Claire sono riusciti a darmi dalla carta.


Innegabilmente questa seconda parte della storia è quella più drammatica, ma anche quella più vera. Se nei primi otto episodi abbiamo incontrato i personaggi e ci siamo avvicinati a loro, adesso li conosciamo, li amiamo e siamo pronti a tifare, piangere e gioire per loro.


Ho fiducia negli autori, anche perché questa prima parte è stata girata tutta insieme, ancora ignari del successo che li avrebbe travolti, quindi per questo estremamente genuina e sincera nel loro progetto. Spero che domani possa raccontarvi di un nono episodio in grado di ricompensarci per i nove lunghi mesi di attesa.


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