domenica 24 luglio 2016

LA PROMESSA DI MAC di Catherine Spencer

Un tempo amavo le storie in cui lui era "bello e impossibile", il tipo che non deve chiedere mai. Forse era frutto di influenze televisive, oppure perché quelli sicuri di sé, malgrado la chiara arroganza, finiscono sempre per esercitare un certo fascino. Nei romanzi quindi la storia d'amore mi prendeva in base al grado di "bastardaggine" del protagonista. Poi il tempo è passato, di bastardi nella vita se ne incontrano pure troppi (senza il fascino) e nell'evasione ho cominciato a cercare qualcosa di più ed oggi faccio parte del club di "mogli mancate" di Jamie Fraser, ovvero di belli con l'anima.

Tra i romanzi della collezione Harmony mi sono ritrovata questa settimana a leggere LA PROMESSA DI MAC dove in qualche modo il cliché era proprio quello antico, ovvero lei ingenua e alla sua prima esperienza, lui che capisce il mondo e le donne e non ha bisogno di lezioni. La storia in realtà mi aveva attirato per la trama con un pizzico di suspance.

Linda Carr è una cuoca brillante e di successo, almeno sul piano professionale. Nella sua vita privata non ha ancora trovato il grande amore, anche per via della diffidenza che ha nei confronti degli uomini, dopo l'abbandono da parte del padre. La sua vita viene sconvolta quando la sorella più piccola, June, che ha appena avuto una figlia, subisce il rapimento di Angela da parte del compagno da cui si è separata. La polizia cerca disperatamente la neonata, ma senza successo.

Un'amica di Linda le ha parlato tempo prima di Mac Sullivan, un ex poliziotto di talento, oggi ritiratosi ad una vita solitaria, che si dedica alla stesura di romanzi di criminologia. Sembra l'ultima possibilità per ritrovare Angela e Linda parte per andare a cercare quest'orso ferito, che vive nella sua tana al riparo dal mondo.

L'incontro tra i due è subito scontro, anche per il carattere esplosivo di Linda. Mac non vuole aiutarla, ma il fascino della ragazza e la sensibilità nei confronti della tematica di una bambina rapita, spingono Mac ad accettare, trascinando i due sulle tracce di Kirk, l'ex fidanzato di June, un tipo con problemi di personalità e carattere che si nasconde con la bambina lontano dal mondo.

La storia è tutta giocata sui battibecchi e sulla forte attrazione tra Mac e Linda, anche se ho trovato difficile digerire gli atteggiamenti paternalisti di Mac nei confronti della ragazza, che potrà pur avere dieci anni meno di lui e non aver avuto una storia seria, ma questo non la rende sicuramente incapace di prendere le sue decisioni. Un esempio è il modo in cui interviene giudicandola nel suo rapporto con il padre.

Ovviamente le azioni di Mac puntano alla riconciliazione, ma non credo che nessuno possa entrare a gamba tesa nella vita di un altro, giudicando o dando consigli quando non si è sperimentato il dolore e la solitudine. Ho trovato Mac davvero difficile d'amare in questa parte. Inoltre ho trovato difficile capire da cosa scaturisse l'amore tra i due, a parte la fortissima attrazione. Praticamente litigano per quasi tutto il romanzo, preda di visioni della vita e del mondo completamente diversi. Certo provano attrazione l'uno per l'altra, ma basta questo per darci il lieto fine? Per quanto riguarda Catherine Spencer si, così l'ultimo capito ci riporta Mac alla porta di Linda con tanto di fiori e di proposta, anche se una pagina prima l'aveva liquidata rapidamente.

Nel complesso la storia è carina e ha una sua dinamica ed un suo ritmo. Per questioni di gusto personale, la visione dell'amore che la Spencer ci regala in questo libro non combacia con la mia.

VOTO: 4

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