mercoledì 24 agosto 2016

UNA SPOSA A META' di Mary Balogh (BEDWYN I)

Avevo letto in giro che la saga dedicata all'aristocratica famiglia dei Bedwyn è da considerare una delle migliori di Mary Balogh, autrice che pian piano ho cominciato ad apprezzare profondamente. Dopo aver letto l'ottimo INCIDENTE D'AMORE, la decisione di approfondire le vicende sentimentali di questa famiglia è stata facile. La Balogh non ci racconta grandi avventure, ma ci presenta un quadro umano molto ben rappresentato, dove i sentimenti non sono mai superficiali, ma approfondita al punto tale che ci si affeziona ai suoi personaggi con passione e sincerità.

UNA SPOSA A META' è il primo capitolo dedicato ai sei Bedwyn, aristocratici pieni di sé, tendenzialmente arroganti, non particolarmente avvenenti (basti pensare al famoso "naso di famiglia" che risparmia solo pochi componenti), eppure allo stesso tempo, dietro le apparenze, ognuno di loro nasconde una profonda onestà intellettuale e sentimentale, la dedizione appassionata alla propria famiglia, una assoluta capacità d'amare.

L'eroe di turno incontrato in questo volume è il colonnello Aidan, secondogenito della famiglia, che rispettando le aspettative e le pretese dell'aristocrazia, ha messo da parte i suoi interessi per la tenuta e per l'amministrazione delle proprietà e si è arruolato nell'esercito, come è stato ordinato da Wulf, il duca in carica. Aidan ha sempre odiato la vita militare, come svela in alcune frasi pronunciate senza rendersene conto alla nostra eroina. La guerra lo ha reso tetro e triste, troppo severo e assolutamente poco incline all'umorismo.

A Tolosa, durante la battaglia contro i francesi, Aidan assiste un suo soldato morente, Percy, che gli aveva salvato la vita due anni prima durante un altro scontro. L'uomo strappa al colonnello una promessa importante, quella di prendersi cura della sorella Eve, ad ogni costo.

 Aidan ritorna in Inghilterra con una licenza di due mesi e si reca come prima cosa a Ringwood Manor per dare la notizia della morte di Percy ad Eve. Pensa che si tratti di una faccenda facile da sbrigare, soprattutto quando la ragazza lo ringrazia dicendogli di non aver bisogno del suo aiuto. Si tratta di una bugia che il Colonnello facilmente scopre. Il testamento del padre dei ragazzi, infatti, prevedeva che dopo un anno della morte la casa con tutte le sue terre sarebbero andate a Percy ed in caso di morte di quest'ultimo, ad Eve solo se la ragazza fosse stata sposata alla scadenze dell'anno.

Eve è un'eroina dal cuore d'oro che ha accolto nella sua casa tutte persone che sono stata scacciate o ripudiate dalla società, tra cui due orfani che ama come se fossero figli suoi. La perdita della proprietà in favore del odiato Cecil Morris, il cugino avido, segnerebbe una tragedia per tutti loro.

Aidan, che non ha mai seriamente preso in considerazione l'idea di farsi una famiglia, soprattutto per la vita militare che ha scelto, decide di aiutare la ragazza, saldando così il suo debito d'onore, sposandola grazie ad una licenzia speciale. Si tratterà di un matrimonio solo di convenienza, dopo di che lui partirà per Lindsay Hall, la tenuta di famiglia, per finire la sua licenza, ripartendo per il fronte subito dopo, senza che nessuno sappia di queste nozze.

Ovviamente le cose non andranno così, soprattutto quando il terribile Wulf scoprirà delle nozze del fratello (suo erede più prossimo) con la figlia di un minatore arricchito. A quel punto Eve e Aidan si ritroveranno a vivere un matrimonio che è sempre più reale e coinvolgente, costretti a fare i conti con sentimenti che mai avrebbero pensato di provare.

La storia non è sicuramente originale, ma la bellezza dei romanzi della Balogh è la sua capacità di scrittura, il modo abile con cui conduce il lettore nei sentimenti dei personaggi rendendoli quasi reali. Così l'incapacità di sorridere di Aidan ci riportano l'immagine di un uomo indurito dalla guerra, o l'aria arrogante, ma ferita di Freyja ci svela un amore non vissuto e tormentato che sicuramente merita di essere raccontato.

La Balogh rende questi romanzi storici dei piccoli mondi in cui l'umanità si sposa con il romanticismo più elegante e emozionante. L'arrivo di Rannulf sul finale, in viaggio verso la nonna materna che vorrebbe presentargli la futura consorte, aprono la pista per il prossimo bellissimo capitolo. Preso singolarmente questo romanzo merita assolutamente di essere letto.

VOTO: 7

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