domenica 9 ottobre 2016

LA FIAMMA DELLA PASSIONE di Kat Martin

LA FIAMMA DELLA PASSIONE aveva tutte gli elementi per conquistarmi, ovvero un protagonista dal passato tormentato (Adam è vittima di incubi continui legati alla guerra, ma anche da false accuse da cui a dovuto difendersi), un'eroina in difficoltà ed un delitto da risolvere. Quando il rosa si contamina con altri generi io tendo ad amarlo di più, perché dopo un po' il solito intreccio "lei incontra lui, si piacciono, si separano e poi si ritrovano" davvero mi viene a noi. Ero quindi felice dell'espediente narrativo ed ero pronta ad amare questa storia. Eppure l'occasione è andata sprecata.

Jillian Whitney è la figlia di un famoso studioso di egittologia, che dopo la morte del padre, è stata accolta nella casa di un suo vecchio amico, il conte di Fenwick. Tutti pensano che lei sia la sua nuova amante, anche se in realtà è solo l'amicizia dell'uomo per il padre la ragione della sua accoglienza. Una sera uno sparo nella notte e grida improvvise sorprendono Adam Hawthorne, il misterioso conte di Blackwood, e qualche minuto dopo la stessa Jillian finisce tra le sue braccia, mentre cerca di fuggire.

Tutte le prove sembrano indicare che lei possa essere l'autrice dell'omicidio, ma Adam (che aveva notato la ragazza già in precedenza ed era rimasto colpito dalla sua bellezza), decide di aiutarla, pur non essendo pienamente contino della sua innocenza in un primo momento. L'attrazione tra i due interverrà a complicare le cose, mentre Adam, aiutato dai suoi amici, cercherà di portare a galla la verità sulla sua innocenza.

Mentre le indagini procedono, qualcosa nella storia a mio parere si perde e la storia scivola sui binari prevedibili del rosa scontato, smarrendo i brividi e l'interesse. In alcuni momenti l'ho trovato alche alquanto dispersivo, con troppi elementi inseriti a creare confusione a ad allontanarci dal tema principale. La storia della sorella Maggie è inutile e superflua, senza fascino capace di attirare e conquistare il lettore. Le vicende del figlio ritrovato ancora una volta portano la trama centrale lontano ed il delitto si riduce ad una mera conversazione da salotto, senza azione, senza brivido intellettuale.

Pur amando le commistioni, come accennato all'inizio del post, ammetto che può essere alquanto complicata la fusione di elementi così diversi. Penso che ci voglia il triplo delle capacità per uno scrittore, ma quando il risultato è vincente ne deriva un libro indimenticabile. Invece quando non è così la storia perde di forza e onestamente diventa noioso il tutto. Mi è capitato anche con la Kleypas (che sicuramente è un'autrice di mestiere), in IL PRINCIPE DEI SOGNI dove l'inserimento dell'elemento fantasy (per me che amo questo genere) è davvero da bocciare.

Stessa cosa è capitata con questo romanzo che mi è parso uno sterile esercizio di stile, per niente riuscito dove l'elemento romantico viene sacrificato senza ragione, dove il giallo è annacquato e sbiadito, il mistero è noioso, l'amore pigro e poco stimolante. Penso che sia una storia adatta a chi si accontenta della superficie e non ama andare in profondità. Per me è stato decisamente un incontro poco felice.

VOTO: 4

FRASI TRATTE DAL ROMANZO

la luce del sole sa come scacciare i demoni della notte

***

le cose che si dicevano di voi erano ingiuste. Meritavate un marito e una famiglia."    "A volte la vita ò crudele. Voi siete un uomo di mondo, e ormai dovreste saperlo."    Lui la guardò e le tolse una ciocca di capelli dalla guancia. "Avete ragione. E nessuno potrebbe saperlo meglio di me.


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