domenica 16 aprile 2017

Scandalo nell'alta società di Nicola Cornick


Il secondo volume della saga LE SPOSE DI FORTUNE'S FOLLY in qualche modo segue in maniera lineare il primo volume. Anche da un punto di vista cronologica siamo lontani solo qualche mese dalla fine delle burrascose vicende che hanno portato al sereno ricongiungimento di Dexter e Laura. 


Alice Lister è stata la pietra dello scandalo, nel precedente libro, e quindi l'abbiamo già incontrata, sebbene la Cornick in qualche modo ci racconti i personaggi non coinvolti nella storia non certo attraverso una profonda analisi. Alice è la donna che ha rifiutato Sir Montague, dando il via alla sua vendetta con la tassa sulle dame. Ci era sembrata alquanto determinata, per niente incline a svenimenti e bizze di una tipica damina di questo periodo storico ed il fatto che fosse stata una domestica fino a poco tempo prima, in qualche modo giustifica la sua natura così poco svenevole.


La sua dolce metà è rappresentata dal cinico Miles Vickery, il cugino di Laura, che avevamo incontrato in precedenza e che aveva contribuito in maniera sostanziale al riavvicinamento tra Dexter e la donna, in quanto era stato quello che aveva sorpreso i due in atteggiamento inequivocabile dopo il momento di passione a cui si erano abbandonati in biblioteca. Ma questa è un'altra storia. Comunque lo avevamo visto puntare il suo obiettivo, ovvero Alice, e cercare di portarla all'altare. Poi qualcosa è successo e le carte si sono rimescolate.


Quando rivediamo Alice, all'inizio di SCANDALO NELL'ALTA SOCIETA', la donna è nel bel mezzo di una vera e propria infrazione. Istigata da Lizzie Scarlet, la sorellastra di Montague e Tom Fortune, la vera ribelle del gruppo, Alice si è intrufolata nel negozio di una sarta per rubare l'abito da sposa di una sua amica, prossima alle nozze. I debiti della donna infatti hanno fatto si che la polizia chiudesse la sua attività, requisendo tutta la merce. Ma come sposarsi senza un abito da sposa? Per Lizzie la soluzione è facile, visto che il vestito è pronto e aspetta solo loro.


A coglierla sul fatto è proprio Miles, che la ragazza non vede da mesi, ovvero da quando lui, abbagliato dal denaro più promettente di un'altra ereditiera, ha letteralmente scaricato la nostra eroina per correre dietro ad una preda più succulenta. Ebbene si. La vera novità dei romanzi della Cornick è che i suoi protagonisti non sono quasi mai limpidi e senza macchie (secondo i nostri canoni moderni), ma riflettono quello che all'epoca era una realtà accettata senza tanti giri di parole, ovvero che il matrimonio non era alto che un affare di compravendita e non sempre la merce era la sposa.


Miles ha un titolo e una valanga di debiti accumulatisi, tra i propri e quelli che gli sono stati trasmessi in eredità insieme al castello e a al marchesato. La cosa più pratica, per evitare la prigione, è quella di trovare una moglie ricca che possa provvedere a saldare i debiti più urgenti e Alice è la preda più vicina, in quanto l'altra ereditiera gli è sfuggita sul più bello. Avendola sorpresa a commettere un atto illegale, Miles si gioca la carta del ricatto per strapparle la promessa al matrimonio, conscio che la donna non si lascerà incantare una seconda volta.


Alice lo vorrebbe mandare al diavolo senza problemi, ferita nell'orgoglio, ma si vede costretta a cedere e a promettergli la sua mano, ma la difficoltà maggiore è costituita dal fatto che l'antica attrazione provata per lui è quanto mai forte. Intanto Tom Fortune (che era stato incarcerato alla fine de LE CONFESSIONI DI UNA DUCHESSA) scappa dal carcere e Lydia, che aspetta un bambino da lui, finisce per lasciarsi sedurre ancora una volta. La realtà è però molto diversa da quanto pensato ed i colpevoli del delitto di Sir William Cosby e di Sampson sono molto più vicini a tutti loro di quanto possano immaginare e ad Alice spetterà il duro compito di scoprire la verità.


Rispetto al romanzo precedente, molto più incentrato sui sentimenti, qui Alice e Miles mi sono apparsi in qualche modo alle prese con una ragnatela molto più fitta di situazioni e di personaggi, con maggiore azione, e comunque la solita passione. Certo alla fine lo scandalo in qualche modo è diluito dalle situazioni continue che finiscono per coinvolgere i personaggi che conosciamo, ma in generale la Cornick è riuscita a mantenere sempre una costruzione storica piuttosto attenta.

E se si gioisce per il trionfo dell'amore tra Miles e Alice (che nasce pian piano e non è un sentimento immediato, ma poco credibile), resta un gusto amaro per il triste destino di Lydia, innamorata di un vero e proprio mascalzone. Resta ormai solo la storia della più scapestrata del gruppo, ovvero Lizzie, da sempre segretamente innamorata di Nat Waterhouse. Piccola nota al margine: di tutte e tre le copertine, questa dedicata ad Alice è quella che preferisco.

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