sabato 17 giugno 2017

FIRST STRIKE di Pamela Clare


Avevo letto pareri contrastanti su questo racconto breve, liquidato rapidamente come un erotico breve che terminava in modo eclatante, ma bisogna considerare l'origine di questa storia, ovvero come era stato concepito dalla sua scrittrice, ovvero come un prologo a quella che è davvero la storia, raccontata poi in STRIKING DISTANCE e devo dire che la Clare, pur sapendo presentare storia alquanto piccanti, riesce sempre a portare tutto su un piano più interessante.


Il breve racconto presentato in FIRST STRIKE serve soprattutto per presentarci i due protagonisti del romanzo successivo. Laura Nilsson è un'agguerrita cronista televisiva. Non ci troviamo quindi difronte al mitico I Team della carta stampata, ma siamo nell'ambito più aggressivo dei reporter d'assalto, quelli che invadono le nostre giornate con servizi da angoli pericolosi del mondo. Laura è soprannominata Baghdad Baby ed è ammirata e desiderata da tutte le truppe americane stanziate in questa parte di mondo. Venuta alla ribalta per i suoi servizi duri e sinceri sulle condizioni delle donne in questi posti, sembra che la vita le stia dando tutto quello che lei desidera.


Laura è una donna libera, che pensa solo alla carriera e non è intenzionata a sposarsi e ad avere dei figli. Una sera, mentre sta cenando in un ristorante del lussuoso hotel dove alloggia, viene affiancata da due russi che cercano di prendersi delle libertà con lei. Ad aiutarla interviene Javier Corbray, un marine dei Seal in missione segreta. 


Lui, di origini miste, portoricane e Cherokee, viene da una famiglia numerosa e, anche se adesso è completamente assorbito dalla vita militare che ha dato una svolta alla sua esistenza sballata, non potrebbe essere più diverso da Laura. Eppure tra i due scatta una fortissima attrazione fin dal primo momento e, malgrado la legge di Dubai che proibisce rapporti sessuali tra persone non sposate, i due decidono di concedersi un folle fine settimana, senza dare spazio al domani.


L'intesa fisica prevale e li travolge, ma sembra affondare più in profondità di quello che entrambi immaginano, come se i loro corpi fossero stati in grado di cogliere un'affinità tra le loro anime che a prima vista non avrebbero mai sospettato. Ma il destino è in agguato e quando i due si separano, qualcosa di terribile ed inaspettato sconvolge completamente i loro piani dando una svolta drammatica alle loro esistenze.


Ed in quel finale tanto criticato, emerge tutta la bravura di quest'autrice che, al di là delle scene sensuali e romantiche, riesce a giocare con la tensione emotiva e con gli eventi in maniera assolutamente lodevole. Dopo un finale di questo tipo, il salto a STRIKING DISTANCE diventa una tappa obbligata per scoprire un racconto assolutamente diverso rispetto a quelli precedenti.


Imperdibile per tutti gli appassionati della saga.



FRASE TRATTA DAL ROMANZO


Dubai era  una nazione di contraddizioni ed illusioni dove tutto era permesso e nulla era legale. 

Nessun commento:

Posta un commento