martedì 26 dicembre 2017

IL PENSIERO E L'AMORE di Pamela Labud


Sono in una fase di stanchezza per quanto riguarda l'intreccio "romance" in senso stretto. Non che non voglia romanzi in cui l'amore predomina, ma ho la sensazione, mentre leggo questi libricini dal formato fisso, di 250/300 pagine, dove sulla scena ci sono solo i protagonisti e gli altri personaggi sono solo uno schizzo sfumato, senza descrizioni, con un contesto storico ridotto all'osso, che tra le mani non ho la storia originale, così come l'ha concepita l'autore, ma una sorta di bignami, primo di passione e di emozione.


Nella speranza di lasciarmi cogliere dalla novità, dopo vari libri storici, ho deciso di leggere IL PENSIERO E L'AMORE, pubblicato per la collana I ROMANZI MYSTERE, dove il rosa ha sempre un tocco un po' magico, adatto anche al clima di questi giorni di festa. In realtà la magia qui consiste soprattutto nel protagonista delle vicende, Tristan Devereaux, un soldato, un medico chirurgo, il figlio fuggito di un nobile inglese e di una gitana, dotata di un dono, che ha tutto il sapore di una maledizione, ovvero quello di poter leggere le menti delle persone intorno a lui.


Tristan è la vera novità di questo racconto, diverso dai soliti protagonisti, quasi fragile nella sua incapacità di vivere un'esistenza normale. Cresciuto dal terribile zio, Lord Cantor, che ha utilizzato ai propri fini le sue abilità, Tristan è riuscito a sottrarsi al suo potere e da tempo vive come un umile soldato, alle prese con la guerra in Spagna.
Anche se vorrebbe passare inosservato e salvare quanto più vite possibile, per compensare in qualche modo le sue colpe passate, le sue capacità in qualche modo lo fanno notare ai suoi superiori, che sospettano delle sue doti, tanto da decidere di affidargli un'importante missione, ovvero quella di scortare un brillante scienziato, a cui spetta il compito di elaborare importanti strumenti militari, e la sua giovane nipote, Emily, fino in Inghilterra.


L'uomo è minacciato da un misterioso assassino e Tristan potrebbe, grazie al suo talento, scoprire chi possa essere. Ad affiancarli nel complicato viaggio, arriva il capitano Hamilton, che subito si sente attratto dalla ragazza, che però sembra preferirgli Tristan, malgrado questi, pur accesso da una profonda passione per lei, si reputa indegno di starle a fianco e di darle il futuro che merita.


Il legame tra Emily e Tristan è molto forte e l'attrazione ben presto divampa, come anche i sentimenti che provano l'uno per l'altra, malgrado i vari agguati subiti lungo il cammino, i rapimenti, gli scontri e il ritorno di numerosi nemici, mentre emerge un intrigo di spie internazionali dove Tristan sarebbe la chiave per risolvere e scoprire tutti i segreti.


Il racconto ha un suo schema interessante, anche se si ha la sensazione che una cesoia sia intervenuta per eliminare tutto quello che nell'opinione generale (non la mia) appare superfluo: descrizioni di personaggi, sia fisica che psicologica, dei luoghi in cui i personaggi si muovono, del contesto storico. 


Una folla di personaggi, spesso malvagi, si muove intorno ai nostri eroi, pur presentando anche una controparte positiva, come lo zio di Emily e il capitano Hamilton, che ama sinceramente la ragazza ed è disposto ad aiutare Tristan, che è l'uomo che vuole al suo fianco.


La storia non è male e sicuramente l'autrice, Pamela Labud, l'aveva elaborata con una certa dignità, poi svenduta o snaturata dalla casa editrice (forse americana). Peccato perché c'era tutto un potenziale. Ad un libricino bignami per chi non ama le storie lunghe, preferisco mille volte un romanzo più corposo che alla fine del viaggio mi lasci un senso di soddisfazione e non di incompletezza. Spero che prima o poi anche le case editrici si decidano a dare dignità a questo genere di racconti e non trattino i lettori come degli stupidi che si accontentano delle sintesi.

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