domenica 19 agosto 2018

È STATO SOLO UN GIOCO di Kylie Scott


Il secondo volume della serie THE LICK, dedicato ai musicisti del gruppo Stage Dive, è dedicato al batterista Mal Ericson, che avevamo ovviamente già incontrato nel volume precedente TUTTO IN UNA SOLA NOTTE. L'impressione che avevo avuto di Mal era stata piuttosto buona e quindi avevo delle aspettative, che, come accade spesso, sono state alquanto deluse.


Il problema di È STATO SOLO UN GIOCO è che la scrittrice cambia in qualche modo registro, cosa che di solito non mi dispiace perché significa che un autore possiede più corde da suonare, se mi concedete la metafora sonora, visto che siamo in tema, ma in questo caso le note, rispetto al volume precedente, mi risultavano alquanto stonate, con una forzatura di simpatia che spesso non riusciva a strapparmi neanche una smorfia.


Le vicende seguono il punto di vista solo di un personaggio, questa volta, senza darci il gusto della doppia lettura dell'eroina e del nostro eroe. Rimaniamo fissi, in maniera definitiva, sullo sguardo di Anne Rollins, una ragazza che si è sempre presa cura del prossimo, che ha dato senza ricevere, di cui le persone si sono sempre approfittate. Il problema è proprio però il punto di vista di Anne, che passa dalla fans arrapata all'infermiera di turno, mentre un personaggio come Mal, apparentemente sempre sopra le righe, non viene approfondita nei suoi turbamenti interiori, ma filtrato dallo sguardo, decisamente alterato dagli ormoni, della protagonista. 


Alla fine delle vicende, a parte l'uomo sexy che lei sognava quando si trovava nella sua cameretta e che adesso è passato dal poster appeso al muro al suo letto, non ho capito i sentimenti di Anne, la loro origine e mi resta il dubbio fondamentale che sia stato davvero tutto solo un gioco, il che, per un romance, è uno dei difetti imperdonabili.


La storia, a grandi linee, è quella di Anne che, truffata dalla sua coinquilina, che è scappata con tutti i mobili e i soldi che le dovevano, disperata e depressa, decide di accettare l'invito di una sua vicina, Lauren, e del suo fidanzato, Nate ad una festa per distrarsi almeno una sera.


Lauren e Nate sono quelli che avevamo già incontrato in TUTTO IN UNA NOTTE, ovvero l'amica e il fratello di Ev. La festa si tiene nell'appartamento di quest'ultima, in compagnia degli altri del gruppo Stage Dive. Ed è proprio qui che Anne conosce Mal Ericson, che guarda con i famosi "occhi da pazza", con cui lui la prenderà in giro per tutto il romanzo.


Mal è un ragazzo sexy, circondato da donne, che sembra sempre completamente fatto, più di Jimmy che, scopriamo, è stato affidato al controllo di Lena, un'assistente che dovrebbe curare la sua immagine dopo il capitombolo della riabilitazione.


Se Ev e David sono felicemente sposati, Mal sembra eccessivo, esaltato e mai serio, anche se Anne lo trova simpatico e divertente e le lettrici devono accettare la sua visione, pur non sentendola nel profondo. Dopo aver ascoltato Anne parlare con il suo capo e amico Reece, di cui è ovviamente infatuata, ma non corrisposta, Mal decide di fare proprio il problema della ragazza e il giorno dopo si trasferisce con mobili e tutta la sua attrezzatura nel suo appartamento, dichiarando di aver bisogno di qualcuno che finga di essere la sua fidanzata finta.


Interessata a risolvere il suo problema economico del fitto, e tentata dalla presenza di quello che era il suo sogno d'adolescente, Anne accetta, ma ben presto la finzione comincia a scivolare verso la realtà, anche perché Mal non sembra capire molto bene i limiti. Reece comincia a manifestare una certa gelosia, che però non porterà ad un niente di fatto e anche l'apparente interessamento del suo capo non si concretizza in una consapevolezza reale di un sentimento, per via di una lettura superficiale determinata dal punto di vista di Anne.


Alla fine, la grande tragedia che è alle spalle della scelta di Mal di fingere di avere una fidanzata, del suo comportamento eccessiva ed esaltato, viene liquidato in poche righe, come un dolore che può passare e che viene utilizzato solo come espediente vuoto, come mi è apparsa la protagonista durante tutto il romanzo. La storia poteva essere analizzata con maggiore profondità, in quando c'erano spunti decisamente buoni, ma a mio avviso non sono stati ben approfonditi. Spero in Jimmy e Lena.

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