domenica 28 ottobre 2018

I MEDICI - LORENZO IL MAGNIFICO - Un uomo solo 2x2


Il secondo episodio ci offre il ritratto più approfondito di Lorenzo che, preso il posto del padre a capo della famiglia e della banca, deve adesso affrontare le mille difficoltà, in modo particolare il grosso debito che i Medici hanno con il Papato.


Deciso a parlare con lui, grazie anche all'intercessione di suo zio Carlo, il bambino che Cosimo aveva avuto da una schiava e che apprendiamo è stato allevato in famiglia, Lorenzo parte per Roma, accompagnato dalla madre, convinta di riuscire ad aiutarlo nelle trattative.


Infatti la situazione, malgrado l'appoggio del giovane zio, si complica subito per colpa dei Pazzi, in quanto questi hanno contattato il cugino Francesco Salviati, membro della curia romana, per opporsi alla richiesta d’aiuto dei Medici. 


Arrivato a Roma, Lorenzo viene colpito dal degrado della città, ma anche da una giovane che intravede davanti ad un ospizio, chiaramente di nobili origini. Si tratta di  Clarissa Orsini, nobildonna pronta a prendere i voti, per dedicare la sua esistenza al Signore.


La giovane, parente del cardinale Francesco Della Rovere (Raoul Bova), rappresenterebbe un importante legame con la famiglia dell'uomo e Lucrezia suggerisce al figlio, per rafforzare il suo rapporto con il clero, di proporle matrimonio.


Lorenzo ha in realtà una relazione da tempo con la nobile Lucrezia Donati (interpretata da Alessandra Mastronardi), che però è sposata. Ovviamente i due ruoli non si sovrappongono e Lorenzo cerca di proporsi alla giovane Clarissa, senza però riuscire a smuoverla dalla sua convinzione. Sarà suo zio Carlo a persuaderla dell'importanza del matrimonio con Lorenzo.


Intanto a Firenze Bianca de’ Medici, sorella di Lorenzo, continua ad amare di nascosto Guglielmo Pazzi, mentre Giuliano, insieme a Sandro Botticelli, un giovane artista cresciuto presso la famiglia De Medici, conoscono una giovane signora, moglie di un commerciante e restano colpiti dalla sua bellezza.


Ritornato a Firenze, senza aver coronato nessun successo, mentre la madre Lucrezia resta a Roma per cercare di sostenere la sua causa, Lorenzo partecipa ad una giostra in cui si sfida con Francesco Pazzi, in una sfida in cui riesce, malgrado gli imbrogli della famiglia avversaria, a primeggiare, ricevendo l'omaggio della dama della giostra, ovvero la sua amante Lucrezia, che era furiosa con lui per aver scoperto della sua decisione di sposare un'altra donna.


La gioia del trionfo è di breve durata. Quando ritornano a casa, scoprono che Piero è morto ed ormai Lorenzo è solo a capo della famiglia. La storia piano piano decolla, introducendo nuovi personaggi, ricordandoci quelli vecchi, con due piccoli cammei, imperdibili come quello di Contessina e Marco Bello, fondamentali nella costruzione di Lorenzo uomo. 

I MEDICI - LORENZO IL MAGNIFICO - Vecchi Rancori 2x1


Martedì, su RAI 1, in prima visione mondiale è stata trasmessa la prima puntata della seconda stagione de I MEDICI, questa volta dedicata alla figura di Lorenzo, il figlio di Piero e nipote di Cosimo (Richard Madden) alla cui ascesa era dedicata la prima stagione.


La storia riprende con un salto temporale di vent’anni rispetto alla fine d della stagione precedente: La famiglia De Medici, che ha fatto sbocciare la città di Firenze e che ne  è a capo, è guidata adesso da Piero De Medici (Julian Sands) e dalla moglie Lucrezia Tornabuoni (Sarah Parish).


Come ci ha insegnato già la serie precedente, non c'è momento di pace per i protagonisti, fin dal principio. Siamo in un'epoca d'intrighi e di agguati e mentre la famiglia De Medici sta facendo ritorno a Firenze, cadono in un'imposcata tra i boschi. Piero rimane ferito nonostante l’intervento dei due figli Lorenzo (Daniel Sharman)  e Giuliano(Bradley James). 

Il sospetto cade subito sulla famiglia Pazzi, una famiglia di banchieri rivali storici dei Medici, che avevamo già conosciuto nella precedente stagione. A capo della famiglia rivale troviamo  Jacopo Pazzi (interpretato da Sean Bean) affiancato dai due nipoti,  Francesco Pazzi (Matteo Martari) e Guglielmo (Charlie Vickers), quest'ultimo innamorato segretamente di Bianca De Medici (Aurora Ruffino).


Se da un lato i Pazzi fomentano ed intrigano per cercare di riprendersi il potere a Firenze, dall'altro lato I Medici attraversano un momento economico piuttosto complicato, in quanto i loro debiti, soprattutto nei confronti del papato, sono davvero ingenti.


Costretto a ritirare i piccoli crediti fatti agli artigiani fiorentini, Piero suscita l'astio nei confronti della famiglia, utilizzato abilmente dai Pazzi, fino a quando la situazione non precipita e l'uomo decide di utilizzare l'esercito del Duca Sforza, di Milano, per occupare la città e guadagnare con la forza il comando che sta pian piano perdendo.



Lorenzo, avverso alla guerra, resosi conto dei piani del padre, decide di prendere il suo posto,  svelando ad i Priori fiorentini il piano del padre per impedire il fallimento della banca che avrebbe comportato il saccheggio e la distruzione  della città da parte dell’esercito milanese. 


In questo primo episodio cominciano a delinearsi le varie trame, senza però raggiungere la potenza e la forza visiva della precedente stagione. 

OUTLANDER - Nuove battaglie

Altro promo interessante è quello sulle nuove battaglie che Jamie e Claire dovranno combattere nella nuova terra dove sono arrivati, dopo mille peripezie e il trailer rilasciato dalla Starz sembra mettere un accento proprio su queste nuove dinamiche.


 Una coppia che, malgrado le mille tempeste, continua ad avere una profonda sintonia.


Il nuovo mondo si offre loro come un territorio da esplorare, dove scoprire nuovi amici e dove scontrarsi con nuovi nemici.


Pietra dopo pietra, tronco dopo tronco, insieme daranno vita, nel cuore della foresta a Fraser's Ridge, che diventerà un punto di riferimento per tutta la comunità.


Jamie sarà il capo, l'amico degli indiani, il mediatore tra gli americani nativi e gli inglesi, in un sottile gioco di equilibri.


Ora i dominati e chi lotta per la propria terra non sono solo gli scozzesi, ma anche le tribù indiane, in perenne scontro con l'uomo bianco.


I MacKenzie nel nuovo Mondo sono ancora i signori e padroni. Dopo Dougal e Colum, adesso è il turno di conoscere Jacosta.


Claire e Jamie entrano in questo nuovo piccolo mondo, cercando di capire i vari meccanismi.


La loro intesa non sarà intaccata dalle nuove tempeste.


Per Jamie sarà il momento di capire come riorganizzare per completo la sua vita e quella delle persone che gli stanno accanto.


A dargli appoggio, consigli, ovviamente avrà Claire.




E le difficoltà, in una terra sconosciuta, tra indiani, soldati, e malintenzionati, non si faranno aspettare.


Ad aspettarli troveremo una coppia preparata a tutto.

domenica 21 ottobre 2018

OUTLANDER - nuovo promo



Ormai siamo vicini alla fatidica data del 04 Novembre quando riprenderà la trasmissione, in America, di OUTLANDER, seguita a breve distanza di tempo, questione di giorni, anche della messa in onda in Italia.


La Starz accelera le campagne di promozione ed insieme a una valanga di nuove immagini, arrivano anche promo ed interviste degli attori e l'ambientazione Americana prorompe sui monitor dei pc con tutta la sua forza espressiva, promettendoci una grande stagione per tutti i personaggi.


Vi lascio una serie di immagini e il nuovo trailer con breve intervista agli attori.









domenica 14 ottobre 2018

Frasi tratte da TANGO ALLA FINE DEL MONDO






Si sporse fino a schiacciare una guancia contro le sbarre. Intravide il mare, pensò al padre.Lui contemplò la schiuma biancoazzurra sollevata dalle eliche. Si guardarono senza saperlo attraverso milioni di onde.

***


Ammirò la bellezza oscena della baia. Gli sembrò nuda ed arresa. Palermo era un'infinita Diana a gambe aperte con il mare che le veniva dentro.


***


L'aria sapeva di tabacco e di liquore alla rosa, tutti si attendevano solo di rincasare sulle gambe malferme, per cadere in pasto ai sogni.


***

La destra di Michele scivolò lungo la sua schiena. La sentì fremere al tocco come una chitarra al primo accordo. si fronteggiarono in un duello di sguardi. Il corpo di Michele la rifiutò, quello di lei lo attrasse, intrecciarono le dita e indietreggiarono di un passo. Disegnarono con i piedi la complessa geometri di un amore.
***
I loro corpi si stritolarono in un abbraccio di amore feroce, quello di chi è in ritardo sulla vita. Si baciarono come i clandestini, i poeti e gli uccelli. Sembravano beccarsi reciprocamente alla scoperte del tesoro nascosto nella bocca dell'altro, con l'insaziabilità degli amori nati senza preavviso, svincolati da ogni giudizioso ragionamento.


***


L'adesione assoluta tra un uomo e una donna genera un incendio che incenerisce chiunque ostacoli la traiettoria di due grandi amanti.


***


«Quando la vita ci fa troppo male, a volte si scusa con un miracolo.»


***


Sapevano che la felicità non si presenta mai due volte nello stesso modo e diluirla o risparmiarla è impossibile. La consumarono tutta. Vissero e furono vissuti dalla pampa argentina.

***


Il dolore è una voliera dove restano intrappolati magnifici uccelli multicolori: l'amore rifiutato, il viso scomparso di una persona cara, le speranze perdute.


***


Assaporò il miele amaro distillato dall'assenza materna. Definitivamente espulsa dal suo grembo si ritrovò intrappolata fra la vita e la morte, in apnea, nell'attimo che precede il primo, vero respiro: quello adulto in cui la vita si sceglie.

***


"I figli non si lasciano a terra" era vero e ingiusto esattamente come l'aver forzato Caterina a seguirlo a Buenos Aires. Conchiglia trafugata al mare delle Femmine, nel Nuovo Mondo aveva smarrito tutti i suoi magnifici colori, fino a perdere la vita.

***



Anche questo era Argentina. Ricchezze immense concentrate nelle tasche di pochi, amore e disprezzo, saccheggi, banche d'affari e conventillos per disperati in cerca di fortuna. La chitarra e il pugnale.

***
Non era cambiato niente e mai niente sarebbe cambiato, né in lui né in Sicilia.

TANGO ALLA FINE DEL MONDO di Diego Cugia



Avevo proprio bisogno di un libro come questo, dopo una sequela di volumi noiosi, tutti uguali, nel quale ero precipitata alla ricerca di qualche storia "sentimentale", che potesse in qualche modo varcare i confini del romanzo rosa classico. Qualcuno avrebbe da obiettare che il libro di Cugia non è un romanzo rosa, ma in realtà poco conta la suddivisione di genere, o la ghettizzazione di una storia che deve, per forza di cose, essere rinchiusa in un'unica categoria. 


La trama di TANGO ALLA FINE DEL MONDO ha in sé mille elementi che possono offrire ai propri lettori tutto quello che è necessario per stupire, commuovere, appassionare. In qualche modo sono di parte, questo lo devo ammettere, perché Diego Cugia è un autore al quale mi sento legata in modo particolare, dai tempi dell'università e di una fase della mia vita in cui una voce alla radio riusciva a darmi un respiro più ampio sul mondo e sulla vita. Questo però non mi ha reso cieca ed ero pronta a criticare, qualora non avesse ritrovato uno scrittore che ho amato, capace con poche battute calzanti di squarciare un velo sulla realtà e di farti andare oltre.


Di amore in TANGO ALLA FINE DEL MONDO il romanzo ne è pieno, ma è anche ricco di figure dai colori diversi, oscuri o luminosi, che arricchiscono un quadro di una società in trasformazione, di un Italia diversa e allo stesso tempo ancora simile a quella di oggi.


Le vicende iniziano in Sicilia, nel 1894, a Palermo, dove Michele Maggio e la sua famiglia vengono condannati per aver partecipato ad una manifestazione contro le tasse. Privati di quello che di fatto è stato una sorta di paradiso felice, il loro podere a Isola delle Femmine, rimasti senza nulla, finiscono per credere nella promessa di un altro eden da scoprire, decantato da Don Tano Calò, uno spietato agente marittimo, che vende false speranze, arricchendo il suo portafoglio.


La prospettiva di comprare una piccola fazenda in Argentina, dove molti italiani emigrano per sfuggire alla miseria, induce Michele ad abbandonare tutto in cambio di quattro biglietti per Buenos Aires, fornitigli da Don Tano, ma il giorno della partenza ne manca uno, quello di Diana, la figlia che lui più ama, quella che gli somiglia e che sembra anche quella più forte, in grado di sopportare il distacco. Così Michele decide di lasciarla sul porto, convinto di poterla far viaggiare non appena arriverà nella terra promessa, chiedendo a Don Tano di accompagnarla da una vecchia zia vedova che possa prendersi cura di lei.


Michele, ingenuamente, finisce per cedere la sua figlia preferita al suo aguzzino, in quanto Tano non ha desiderato altro che mettere le mani su Diana fin dal giorno della manifestazione in cui l'ha vista con suo padre e sua sorella Olivia. Finita in un vero inferno, costretta a vivere in schiavitù, nello sgabuzzino di casa di Tano, Diana dovrà affrontare un vero calvario nel quale la sua forza verrà messa alla prova, trasformandola pian piano da vittima in carnefice, in un capovolgimento di ruoli che non può non ricordare la sposa de IL MERCANTE DI FIORI, sempre di Cugia.


Ma il paradiso promesso si rivela perduto, appena messo piede sul suolo sognato e adorato. Una palude inutile è tutto quello che Michele scopre di aver comprato, ma la determinazione di affermarsi e di poter ricongiungersi alla figlia lo indurranno a lavorare duro durante il giorno, mentre la notte i tormenti e la sofferenza, condivisa con gli altri immigrati, li porteranno a inventare un ballo unico, pieno di disperazione e sentimento, quel tango destinato ad imporsi nel mondo intero.


Un giorno, per caso, Michele al porto salva la vita di un ricco proprietario terriero, Don Manuel, che come segno di riconoscenza gli da un lavoro nella sua impresa di macellazione di carne. Sarà la svolta, anche se, nel frattempo, nella vita di Michele si affaccerà un amore proibito che rischierà di compromettere tutta la sua vita.


Il romanzo racconta con una scrittura poetica, intensa, fondamentalmente due percorsi, quello di Michele e quello di sua figlia Diana, nel tentativo di ritrovarsi, che li porterà a scontrarsi e farsi del male, su uno sfondo ricco di figure tormentate e affascinanti, come quella di Blanca, la moglie di Don Manuel, di cui Michele s'innamora, sottratta ad un passato di violenza, rimasta pura ed incontaminata come un fiore, o Olivia, la sorella apparentemente più fragile, che si rivela generosa, intensa, dotata di una forza che si nasconde dietro la quiete, pronta a qualsiasi sacrificio pur di aiutare la sorella e ingiustamente punita dalla vita. Ma tra tutte le figure spicca indubbiamente quella di Don Tano, il cosiddetto cattivo della trama, personaggio spregevole, oscuro, capace di qualsiasi bassezza, ma allo stesso tempo rappresentato da Cugia con pennellate di tenerezza, soprattutto quando scopre di amare per la prima volta, proprio l'oggetto delle sue vessazioni. Figura potente, che domina il romanzo dall'inizio alla fine e al quale l'autore non sembra voler rinunciare neanche sul finale, lasciandosi una porta aperta per il futuro.


FRASI TRATTE DAL ROMANZO