Anche ieri sera mi sono decisa a concedermi un altro film di ambientazione natalizia, vincendo la tentazione molto forte di tornare da MONTALBANO, mia passione costante. Eppure mi sono detta che avevo bisogno di respirare odore di pino, neve e luci colorate, così mi sono fermata sul Canale 8, dove era previsto una commedia americana, NATALE FUORI CITTÀ del 2018.
La storia a sommi capi è la seguente. Dopo un fallimento professionale, Claire decide di allontanarsi da New York, poche settimane prima di Natale e sceglie Glastenbury, una piccola città nel Vermont conosciuta per le sue festività natalizie, di cui sua madre parlava spesso quando Claire era bambina.
Si ferma a Fortenbury, una vecchia libreria che offre una formula ai turisti: gestisci la libreria e vivi nell'appartamento al piano superiore. La prima delusione è all'arrivo: le festività natalizie sono state cancellate a seguito di inondazioni.
Claire inizia a occuparsi della libreria accanto a Madame Tumulty, la zia del proprietario, Andrew, che non è interessato ai suoi affari. I clienti ritornano, riprendono le vendite... Claire, soddisfatta, fa amicizia con le persone del paese.
Riesce persino a convincere la città a rilanciare i festeggiamenti quando scopre che Andrew sta per vendere la libreria. Fa di tutto per dissuaderlo ma invano così decide di ritornare a New York prima della vendita...
La storia è carina, ma rispetto all'altro film visto, NATALE A PEMBERLEY MANOR, l'ho trovato piuttosto lento e poco romantico, anche se gli autori hanno cercato di concentrarsi sui vari personaggi del paese: la ragazzina che vuole diventare scrittrice, la proprietaria della rosticceria di fronte, acida, che poi diventa amica di Claire.
In poco meno di due ore di film, hanno tolto spazio alla storia tra Andrew e Claire, che alla fine coronano il Natale ritrovandosi anche come coppia, ma l'ho trovato leggermente inferiore all'altro. Carino, ma non di più.
Nessun commento:
Posta un commento