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martedì 16 dicembre 2025

Fatmagül'ün Suçu Ne? - Due Solitudini (12)

 Quello che emerge in questo nuove episodio, a mio parere, è la solitudine di due personaggi come Fatmagul e Kerim che, pur essendo accomunatati dall'orrore di una notte che ha stravolto la vita di entrambi, sono su fronti opposti, anche se Kerim ha scoperto che la sua colpa non è così grande come in un primo momento credeva, eppure la sofferenza di Fatmagul la sente in carne propria, reputa di esserne colpevole, per non aver impedito agli ex amici di aggredirla.



La tenerezza che prova per lei si mescola a un profondo sentimento di colpa che lo isola dagli altri e che lo fa coltivare quel desiderio profondo di partenza, di fuga. Quando parla con la sua abla, nel capanno dove vive isolato dal resto degli altri, e lei lo incalza perché ha saputo da Fatmagul che ha richiesto il passaporto e che ormai è certo che partirà lasciandoli, ammette di non aver ancora deciso dove andare e Meryem gli fa notare che per lui non conta la meta, ma solo il fatto che voglia scappare da dove si trova.


È la verità. Come lui anche Fatmagul vorrebbe fuggire via da tutto e da tutti, soprattutto da una famiglia, incarnata dalla terribile cognata, che continua a lanciare sale sulle sue ferite. Basti pensare alla crisi profonda in cui precipita, all'ennesima aggressione della donna che le rinfaccia di comportarsi come se non avesse un marito e che lei, ormai, è la moglie di Kerim.


Lei si sente ancora una volta privata della sua volontà, della libertà, e grida davanti a tutti, anche ai vicini che lei non è la moglie di nessuno, in quanto il suo cuore è ancora legato a Mustafa, che ha sorpreso a casa di Asu, la prostituta che ormai è diventata un'amica per l'uomo. 


Lei ha chiamato e le ha risposto la ragazza che, da amica vera, rivela all'uomo, che stava dormendo nel suo letto, che sospetta che la persona che ha chiamato sia davvero la sua ex e si impegna per cercare di scoprire da quale cabina abbia chiamato, per permettergli di ritrovarla.


Ma Mustafa è un personaggio che mi inquieta, perché è accecato dalla rabbia e dalla gelosia al punto tale di non rendersi conto della realtà, mentre Kerim ha tutto il candore e la tenerezza necessari per aiutare Fatmagul a sanare le sue ferite, se solo entrambi permetteranno all'altro di avvicinarsi. 


Al momento sono davvero su fronti opposti, basti pensare alla scena in cui Fatmagul, esasperata da un sogno, dalle pressioni, esce nel cuore della notte, piangendo e ritrova sulla riva del mare Kerim, che sta piangendo a sua volta, ferito dalle insinuazioni del padrone di casa, che lo ha voluto chiamare per rivelargli di aver saputo perché hanno lasciato il paese per trasferirsi a Istanbul. Il peso della colpa, tutto riversato su di lui, sembra quasi pronto per schiacciarlo.


E quindi la fuga non è solo da Fatmagul, ma da tutti quelli che lo guardano come un possibile stupratore, capace delle peggiori atrocità, ma sicuramente è Fatmagul, il suo sguardo di condanna, quello che pesa più di ogni altra cosa e quindi quando finalmente arriva il passaporto che gli permetterà di andare via, per Kerim sembra quasi un attimo di pace nella guerra interiore che lo attraversa.

lunedì 15 dicembre 2025

Fatmagül'ün Suçu Ne? - La conoscenza (11)


 Può, la conoscenza, essere alla base dell'amore? C'è chi dice che non ha niente a che fare con quel sentimento impetuoso che si accende in un cuore e in un corpo quando percepiamo l'altro che riesce a risvegliare le note giuste dentro di noi. È un sentimento irrazionale, tumultuoso, che è come un fuoco che brucia e che può legare persone che non hanno niente in comune. 


Non è questa la storia di Fatmagul, dove il sentimento di partenza, a parte l'attrazione evidente che Kerim ha sentito per Fatmagul fin dal primo giorno in cui i suoi occhi si sono posati su di lei, è soprattutto odio e senso di colpa. Il primo è sicuramente divampato in Fatmagul, che, soffocata dall'enormità di quello che ha vissuto, cerca un modo per esternare la sua disperazione e, costretta a legarsi a uno dei suoi carnefici, non trova soluzione migliore che riversare su di lui tutto questa furia che la consuma.


Allora per Kerim non c'è pace e tregua, riceve sputi, insulti, spintoni e quel muro terribile, di condanna, che gli occhi verdi di Fatmagul riescono a innalzare ogni volta che si posano su di lui. Gli epiteti con cui lo chiama sono numerosi, da "bu" (quello), "hayvan (animale), aptal (idiota), giusto per fare qualche esempio e quando Abla Nine, o Meryem, come la si voglia chiamare, cerca di raccontare il passato, decisamente doloroso, del bambino che ha accolto e cresciuto, lei lo respinge.


Lei rifiuta, si chiude a riccio, non vuole sapere nulla della madre morta, del padre che lo ha abbandonato per andarsene in Australia. La conoscenza potrebbe portarla ad ammorbidirsi nei confronti dell'uomo e lei vuole considerarlo solo un suo nemico. 


Kerim, da parte sua, vorrebbe avvicinarsi, vorrebbe scoprire il mondo di lei, oltre il dolore, ma quando Murat cerca di fargli vedere le foto della zia, Fatmagul interviene furiosa, strappandogliele dalle mani, perché la conoscenza potrebbe portarla ad avvicinarsi a lui e per lei la sicurezza è tutta nella distanza o nella speranza che lui compia con la sua minaccia di andare via una volta e per sempre.




Eppure, in questo episodio, dove Kerim è andato effettivamente a ritirare il suo passaporto, incontrando, senza che lui lo sappia, il famoso e pericoloso Mustafa, Fatmagul compie un primo e incredibile passo nei confronti del ragazzo, sorpreso da Meryem, davanti agli occhi di tutti, per aver conservato gelosamente, nella tasca dei suoi pantaloni, un fiore ricamato da Fatmagul, segno di un amore di cui ancora non è pienamente consapevole.


Lei è infastidita, in questa occasione, ma una mattina, dopo che ha visto Kerim allontanarsi dal suo capanno, che piano piano sta assumendo una forma decente, si intrufola nella sua tana, guardandosi intorno con una certa curiosità: ecco le macchine di quando lui era bambino, la fionda o delle sfere di vetro, frammenti di una vita che lei non conosce, non priva di dolore, come scopriamo da un frammento di ricordo, mentre il dito di Kerim accarezza la cartina geografica dell'Australia, pensando a quel padre fuggito che ha abbandonato lui e la madre nella profonda disperazione.


Storia intensa, giocata sui silenzi, sugli sguardi che parlano, sulla potenza delle emozioni. Una nota la dedicherei anche a Vural, uno dei pochi a nutrire un senso di colpa che lo sta facendo sprofondare. Quando incontra Zeynep, la ragazza di cui era invaghito nell'altra vita, lui dichiara, con un dolore accecante, sincero, di averla amata, ma di essere fuggito per paura di se stesso, un se stesso terribile che oggi ha guardato negli occhi e che vorrebbe far sparire.


Il suo bisogno di perdono, richiesto alla prostituta Asu (altro personaggio interessante!), che gli mormora "Seni affetim" (ti perdono), come gli ha richiesto lui, ci fanno cogliere un ragazzo fragile, estremamente complesso, incapace di trovare un modo per curare l'orrore provocato, circondato da una famiglia egoista che non lo comprende.


Storia, fino ad ora, decisamente ben scritta, e splendidamente recitata!

sabato 13 dicembre 2025

IL SARTO - Una svolta drammatica (3x6)

 


Cosa poteva fare un uomo come Dimitri, sempre in contrasto con il prossimo, educato da bambino attraverso il metodo delle sevizie, che rinchiude la sua fidanzata in una cassa, per non aver manifestato gioia nel loro primo incontro, che pensa di sparare all'amico di una vita quando lui aiuta la donna a nascondersi, quando il padre, in cui concentra tutte le sue frustrazioni, si reca da lui solo per confermargli che i suoi sospetti sono giusti e la donna che ha sposato non lo ama per niente perché è l'amante del suo miglior amico?


La telefonata di Dimitri, con cui apre l'episodio, svela solo un uomo disturbato che chiede a Peyami di raggiungerlo in ospedale. La follia ha preso il predominio e l'uomo ha spinto il padre, durante un litigio, facendolo finire contro una staccionata. La contusione alla testa è gravissima, i medici lottano per salvargli la vita, la polizia indaga per capire e Peyami?


Nella mia mente continua a gridare una voce che dice: Fuggi Peyami! Fuggi! Afferra la mano di Esvet, prendi tuo padre (tua madre ti tradirà un'altra volta visto che ti stava celando un nuovo segreto) e corri lontano, dove Dimitri non potrà trovarti mai più. E invece lui che fa? Ovviamente abbraccia l'amico, che ha aggredito il padre riducendolo in fin di vita, e gli dice di non preoccuparsi, che parlerà lui con gli impiegati che hanno visto la lite, che provvederà in tutto.


Ed Esvet? Mi sembrava molto più sveglia di Peyami, ma tentenna anche lei, in modo fatale, occupandosi del marito sconvolto, quasi fosse Mustafa. Intanto la polizia cerca di capire, le condizione del padre peggiorano, i domestici non riescono a salvarlo e l'uomo muore.


E noi, durante il funerale, scopriamo la conversazione che l'uomo ha avuto con il figlio, ma che onestamente potevamo ben immaginare, dove lui rivela al ragazzo il tradimento della moglie e dell'amico, mostrandogli anche prove fotografiche. La rabbia, alimentata dalla consapevolezza di essere un fallito, lo travolge portandolo a questa svolta drammatica.


Ma mentre tutti si preoccupano perché lui possa avere una nuova reazione pericolosa, lui sussurra al corpo del padre la sua promessa di vendetta nei confronti di una moglie che non lo voleva e che non ha mai detto di amarlo e un amico che è stato anche fin troppo indulgente con lui. Mi chiedo a questo punto che fine faranno tutti, ma mi resta un senso amaro perché la storia, che era partita decisamente bene, si è persa piano piano nella monotonia, nella noia, nel prevedibile, nonostante i mille colpi di scena che si sono inseriti per cercare di mantenere desta l'attenzione, ma il tutto mi appare decisamente forzato e contro natura. Vedremo che risvolto finale daranno.

IL SARTO - Il tradimento (3×5)


 Ci eravamo girati intorno per troppo tempo, finalmente il "tradimento vero e proprio " arriva, consumato sulla barca dove Dimitri, Peyami ed Esvet avevano concluso la serata e dove il marito aveva provato a imporsi sulla moglie ed Esvet non si era ribellata, divisa tra l'incertezza di uno e la follia di un altro.


La situazione si è sbloccata grazie a Esvet che, fingendo di aver dimenticato il telefono, raggiunge Peyami sulla barca e finalmente il Sarto cede ai suoi sentimenti e al fascino che la donna esercita su di lui. Dimitri, non fidandosi, però decide di tornare indietro e arrivato sulla nave la setaccia, convinto che Esvet si nasconda da qualche parte.


La donna riesce a evitare di essere scoperta e il marito sembra avere una crisi, attribuendo al padre e ai suoi mille dubbi la mancanza di fiducia nell'amico. Certo, è sicuramente un tradimento, ma onestamente non capisco però perché reputarlo pienamente tale visto che Esvet non gli ha mai detto di amarlo, si sono sposati praticamente costretti e per interesse e lei ha dichiarato a grande voce di amare Peyami. Adesso Dimitri ha paura che i due lo tradiscano? Ridicolo abbastanza, come tutti gli scrupoli di Peyami che cerca ancora una volta di trovare un modo per parlare con lui, senza coglie il suggerimento di Esvet di prendere madre e padre e di fuggire con lei all'estero.


Peyami, Peyami! Con chi sei cresciuto tutti questi anni? Non lo sai che il tuo amico è capace di qualsiasi cosa e potrebbe davvero commettere una follia? Credi che, se uccidesse Esvet, potresti andare avanti tranquillamente? Ho seri dubbi in proposito, e intanto, invece di semplificarsi, la storia si complica, non tanto per la relazione clandestina tra i due innamorati, che si incontrano di nascosto in un hotel che mi ricorda quello della sorpresa di Miran a Reyyan nel ben famoso HERCAI.


Il padre di Dimitri, ambiguo e viscido, è tornato da Atene e sembra intenzionato a scoprire il tradimento della moglie del figlio con il suo migliore amico. Li fa così pedinare e seguire, raccogliendo prove e un giorno si presenta nell'hotel dove i due si incontrano, smascherandoli. E adesso che cosa succederà? Ogni persona sensata, conoscendo Dimitri, farebbe la valigia e proverebbe a mettere in salvo se stesso e le persone che ama, ma Peyami cosa farà? Temo la risposta, ma ormai manca poco alla fine e non mi sottrarrò al mio compito.

IL SARTO - Una verità difficile da comunicare (3x4)


 I miei dubbi crescono! Eravamo partiti così bene, invece sembra di essere entrati nel tunnel delle incertezze dove la scelta sembra presa e poi ritrattata. L'episodio inizia già con Esvet e Peyami che, dopo il matrimonio, si ritrovano sulla barca di lui il giorno dopo.


Amore, sembra amore, ma poi lo è davvero o è solo attrazione? Esvet cerca di convincere Peyami che la soluzione è parlare con Dimitri e raccontargli la verità. Ma poi devono proprio, mi chiedo! Dimitri ha sposato una donna che non lo voleva, che ha anche sparato al fidanzato gridando il suo amore per Peyami. Che cosa devono confessare ancora?


Peyami si sente colpevole perché vuole bene a Dimitri, nonostante le sue follie, il male che potrebbe fare ad Esvet, nonostante tutto. 


L'uomo sospetta qualcosa, si reca a casa dell'amico per invitarlo a cena insieme con il padre e la madre, e non trovando l'amico, lo chiama, pernici chiamare anche la moglie. Le loro risposte lo lasciano pieno di dubbi.


La sera si incontrano tutti loro a cena e Dimitri continua a parlare della partenza per l'America, che sembra imminente. La serata continua in discoteca, offrendo a Dimitri diverse occasioni per spiare e provocare Peyami.


Appare chiaro che vuole vederli crollare e confessare, ma Peyami resiste, non confessa. Vorrebbe parlare, ma tace, permette a Dimitri di esibire la sua follia, di imporsi sulla moglie che lo segue senza confessare. Ma come ne usciamo? Sembra di essere prigionieri di un loop da cui non ne veniamo fuori. Lento, troppo!

Il Sarto - Un matrimonio provvidenziale (3x3)


 Lo sapevo ed ho avuto conferma fin dalle prime immagini del nuovo episodio. Esvet non è partita. Non poteva andare via, perché tutto ruota intorno a lei, all'amore che la lega a Peyami, i segreti che la riguardano sulle sue origini, il marito ossessivo che ha scelto di sposare. Resta infatti l'incognita non chiara di perché lei abbia deciso di accettare un uomo che, come regalo di fidanzamento, l'ha rinchiusa in una cassa! Ma restano certe incomprensioni tra me e la serie, come quel matrimonio inutile tra lei e Mustafa, liquidato senza grande attenzione, o la presenza di un personaggio cardine come quello della nonna, mandata via senza grande considerazione.


Ma se fingiamo di non ricordare tutti questi elementi, seguiamo la storia e qui siamo in una fase in cui Esvet alla fine non è partita, non per Peyami, che resta ancora saldo sulle sue posizioni, ma per Mustafa, che l'aveva fermata sulla strada per l'aeroporto per dirle che lui e Kiraze hanno deciso di convolare a nozze. Non si capisce come Esvet abbia divorziato e poi sposato Dimitri, ma fingiamo di non ricordare neanche questo, e ci lasciamo trascinare dalla storia che a questo punto vede Esvet costretta a occuparsi del matrimonio di Kiraze.


L'espediente è quello di farle frequentare la casa di Peyami, che deve occuparsi non solo del vestito della sposa, ma anche quello della sua testimone, anche se siamo lontani dalla tensione emotiva della prima stagione. Esvet è risentita con lui e il suo vestito non riscuote il suo consenso, o almeno lei si impone di non trovarlo interessante e di fare di tutto per ostacolarlo. 


Peyami, oltre a guardarla con dolore e desiderio, continua a tentennare, a non fare il primo passo, mentre Dimitri cerca di fingere di non sapere che la moglie non lo ama per niente e che al mimino cenno seguirebbe il suo miglior amico. Suo padre lo ridicolizza continuamente, proprio con questo argomento e lui, furioso con se stesso, si rende conto che l'uomo riesce ancora a manipolarlo, a spingerlo ad andare davanti all'atelier (che a onor di cronaca mi ricorda lo studio in cui Nihan realizzava le sue opere in ENDLESS LOVE).


Intanto Kiraze ha un nuovo segreto e non ho capito se è legato a se stessa o a Esvet. Il musicista che l'ha seguita tutta la vita (e che io sospettavo fosse il padre di Peyami in un primo momento) ricompare con una misteriosa telefonata della donna che gli dice che lui deve sapere una cosa importante. A questo punto, spero, il segreto del passato di Esvet, custodito solo dai suoi genitori adottivi, dai suoceri e dal marito, potrebbe e dovrebbe uscire fuori.


La festa del matrimonio viene organizzata a casa di Peyami. Esvet non indossa il vestito che lui le ha cucito, come ennesimo sfregio nei suoi confronti, ma durante la festa tra i due c'è una sorta di avvicinamento, ricordando i momenti felici che hanno vissuto insieme in quella casa. Questo sbloccherà ogni cosa Probabile! Credo che la svolta debba arrivare a breve!

Il Sarto - La partenza (3x2)

 


Il problema di Peyami è l'incapacità di accettare e di dire ad alta voce quello che sente per Esvet. La sua fedeltà all'amico Dimitri è proprio un sentimento cieco, assoluto, irrazionale. Per avergli voluto bene come un fratello, ha sempre chiuso gli occhi sulle sue follie, sui suoi disturbi e sulla consapevolezza che era un uomo pericoloso capace di fare alla sua fidanzata qualsiasi cosa. Invece di salvarla dal destino di avere un tale marito, l'ha lasciata andare, anche se la fuga lontano dalla Turchia non ha risolto il sentimento che prova per la donna.


Adesso che è tornato ed è Esvet pronta a partire, lui la prega di non andare, ma ancora una volta non ha il coraggio di guardare con sincerità dentro se stesso e di ammettere anche a lei quali sono i suoi veri sentimenti. Esvet gli chiede le ragioni per cui non dovrebbe partire, cerca di spingerlo a confessare, ma lui ammette solo che quello che prova per lei è forte e non lo lascia andare, ma parla di passione, non di amore ed Esvet, esasperata, lo respinge, decisa a mettere una barriera tra di loro.


Dimitri è in una fase positiva. L'idea della partenza lo attira, lo induce a sognare una vita finalmente libera dalla presenza ingombrante di un padre che lo ha sempre in qualche modo manipolato, al sicuro dal pericoloso amico che esercita un'attrazione innegabile sulla sua reticente sposa. Esvet è fuggita da lui prima delle nozze, si è innamorata di Peyami e se alla fino ha sposato lui è solo perché il suo amico si è sottratto. Strane basi per un matrimonio. Suo padre, infatti, lo ridicolizza, ricordandogli che sua moglie è solo provvisoriamente accanto a lui.


Intanto però Dimitri lo provoca ricordandogli il segreto che lui sa sui veri genitori di Esvet e su come l'abbiano derubata di tutto, quindi anche loro aspettano il grande momento di quando finalmente se ne andrà lontano da tutti loro. A soffrire per la separazione è solo il padre adottivo della ragazza, con cui lei si confida e gli confessa di sperare di voltare pagina, allontanandosi, perché lui non riesce a essere sincero con se stesso.


Mustafa è consapevole che Peyami è infelice e chiede l'aiuto di Kiraze, ma nel frattempo Dimitri organizza una festa di addio, tema western, proprio nel punto dove tutto è successo, nel campo dove sua moglie ha confessato di amare il suo migliore amico e dove Peyami si è preso il colpo di pistola destinato a lui. Dimitri non riesce a trovare pace e sembra voler versare sale sulle ferite, perché possano continuare a pulsare e, con il dolore, a ricordargli che tutto è successo.


E  questo la dice lunga su Dimitri e su come non riuscirà mai a trovare la felicità. Nel frattempo però né Peyami né Esvet riescono a parlarsi davvero, separati da mille reticenze, soprattutto quelle di lui e l'addio sembra eminente, ma il giorno dopo, quando Dimitri ed Esvet sono pronti a partire, la loro macchina viene fermata da Mustafa e Kiraze, che li bloccano come per dire qualcosa di importante e Peyami, perso nel bosco, non solo metaforicamente, guarda l'aereo che è decollato dicendo addio alla sua Esvet. Ma è davvero partita? Lo dubito, visto lo spoiler grande come una casa che ci hanno mostrato alla fine della seconda stagione e così affrontiamo il nuovo episodio sicuri che su quell'aereo non c'è Esvet.

Fatmagül'ün Suçu Ne? - Il nemico in casa (10)


 Chi è davvero Kerim? È una cosa che Fatmagul non si chiede, accecata dal dolore per quello che le è successo. Lei non vuole vedere davvero l'uomo che è stata costretta a sposare, vuole solo che lui sparisca, ma che lo faccia senza lasciare altre cicatrici, come quella di un possibile scontro con Mustafa che potrebbe rovinare la vita all'uomo che lei ha amato profondamente, nella sua vita precedente. Così, quando Kerim scompare, mandando in ansia tutta la famiglia, Meryem piange ricordando il bambino che ha cresciuto ed amato, mentre Fatmagul sente il bisogno di spiegarle che lei non vede quell'uomo, ma che per lei lui è solo uno dei suoi nemici.


Eppure c'è qualcosa dentro di lei che pian piano la induce almeno a sollevare gli occhi e guardarlo, mentre prima faceva di tutto per non metterlo a fuoco, per schivarlo. Adesso che Kerim, dopo la nottata passata fuori nel tentativo di liberarsi dai nuovi problemi che i suoi ex amici gli hanno portato, ha scoperto la verità su quella terribile notte, lui cerca di parlarle, di dirle che non è così colpevole come lei crede, convinto che questo, in qualche modo possa riscattarlo agli occhi di lei.


Fatmagul si rifiuta, scappa ogni volta che può, tira su il solito muro che deve separarla da lui, anche se, piano piano, nello loro convivenza quotidiana, qualcosa li avvicina, anche contro la sua stessa volontà, perché, rimasti soli nella grande casa che pian piano sta assumendo una dimensione più umana, con Meryem e Mukkades che sono partite per il paese, per recuperare quello che hanno lasciato, le loro giornate si stabiliscono su un rituale quasi fisso, fatto di tentativi di fuga di Fatmagul e di tentativi di avvicinamento di Kerim, che vuole solo rivelarle la sua innocenza.


Quando Rahmi si perde, quando il nipotino si ferisce, Kerim è sempre presente, come una roccia, e piano piano comincia a legare con le altre persone della casa. Il fratello gli si affeziona, tanto da cercare di convincerlo a restare, e anche il nipotino gli si lega, al punto da giocare con lui e fargli vedere le sue fotografie. Proprio tra queste, gli occhi di Kerim finiranno su quelle del fidanzamento di Fatmagul, in quella vita precedente che lui ha aiutato a strappare via.


Fatmagul si arrabbia, gliele strappa dalle mani e Kerim tace, accettando il suo disprezzo, la solitudine del capanno, le sue occhiate infuocate, fino a quando una sera, poco prima di andare a ritirare il passaporto che gli permetterà finalmente di partire e mettere distanza, esasperato dalla chiusura di lei, approfittando del fatto che si trova sulla barca a giocare con Murat, arriva tempestoso.


Ci si aspetterebbe tatto e premura, ma lui è arrivato al limite. Non vuole spaventarla, ma non può più tacere, quindi rimette Murat sulla terra ferma e costringe Fatmagul a seguirlo in mezzo al mare dove, davanti al Palazzo Dolmabahçe, questa costruzione bianca, impressionante, illuminata nel buio della notte, la costringe ad ascoltare le sue parole.


Lui ammette le sue colpe, di averle impedito di fuggire, di essere stato insieme agli altri che l'hanno aggredita, di averlo permesso, senza fare niente per salvarla, ma lui non l'ha toccata, non ha fatto niente quella terribile notte. E Fatmagul, che sempre ha taciuto, tenendo il dolore rinchiuso ferocemente dentro di lei, circondata da persone che non sapevano ascoltare, lascia uscire tutto il suo furore per la vita rovinata, per i sogni infranti, per l'oscurità in cui è sprofondata, e anche se continua a respingere Kerim, questo momento di contatto tra due mondi, due dolori, per la prima volta anche verbali avvicinano questi due personaggi come non mai. Assolutamente un momento clou da ricordare!