BLOG AMICI

lunedì 3 marzo 2025

HERCAI - L'acqua che corrode (30)


 Se il fuoco è un simbolo molto forte in questa storia, inteso come rabbia devastante, dolore che brucia tutto quello che c'è intorno, la verità la potremmo vedere come l'acqua, come la corrente di un torrente che, piano piano, corrode la roccia, scavando buchi in un muro che sembra impossibile da sfondare e che può portare al passato, quello vero, non quello filtrato attraverso gli occhi neri e oscuri di Azize Aslanbey. E la rivelazione importante, quella della lettera ritrovata e persa, arriverà dopo che altri colpi saranno assestati al muro che imprigiona da anni Miran Aslanbey/Şadoğlu.


 

La guerra, quella vera, è quella che si combatte nella testa di Miran, sempre diviso tra il suo desiderio di amore e di essere amato anche da una nonna decisamente ambigua, e una verità crudele che emerge sempre di più. Quando scopre dalla donna manipolatrice che Şükran, la nonna buona, ha portato ad Azize un nuovo biglietto dello sconosciuto nemico, cerca di capire che cosa stia succedendo. L'anziana però è limpida nelle sue risposte e spiega che un ragazzino (lo stesso che ha mentito sul rapimento di Reyyan?) le ha consegnato questo biglietto annunciandole che presto avrebbe rivisto suo nipote in  cambio di portare quella nota ad Azize.


 

Ovviamente la donna cerca di manipolare Miran, dicendogli che sono sicuramente gli Şadoğlu a muovere quelle fila. La presenza di Reyyan è come sempre un balsamo sulle ferite di Miran che è combattuto tra la bugia, dolorosa ma sicura, e una verità che potrebbe sconvolgerlo ancora di più. La scena in cui porta al marito la cena e lui quasi si commuove al pensiero del suo amore per lui, perché, le dice, non è abituato ad essere amato, fa capire il peso della presenza di Reyyan nella sua vita. 


 

Ricompare anche Filipos, il figlio dell'orafo che aveva confermato la versione nota a Miran, sull'origine dell'anello. Il vecchio Gabriel è morto e l'uomo ha deciso di rivelare la verità, taciuta fino a quel momento. L'anello era stato fatto su richiesta di Hazar Şadoğlu per Dilşah e Azize li aveva minacciati.


 

Il sogno che Miran fa poco dopo, quello della morte di Azize e del dolore che lo travolge, portandolo poi a cercare la nonna nella sua stanza, ci fa capire come sia ancora quel bambino che si vuole aggrappare anche a una terribile bugia pur di non perdere le poche certezze che ha nella vita. Reyyan, addolorata, si rende conto che aprire gli occhi di Miran sarà piuttosto difficile.


 

Ci provano tutti, anche Hazar, che chiede a Fırat di incontrarlo e lo spinge ad affrontare sua madre, per chiederle la verità sul passato. Intanto Miran scopre che Filipos si è visto con Nasuh e crede che la confessione dell'uomo sia l'ennesimo trucco degli Şadoğlu per farlo impazzire e corre subito da Hazar per ribadirgli il suo disprezzo. In realtà Nasuh ha chiesto all'uomo di tacere sul passato, perché era intervenuto per troncare la relazione del figlio con Dilşah, che voleva contattare l'uomo amato e mandato nell'esercito. Tutte prove di una passata relazione, che tutti cercano di occultare.


 

Ma la verità è una corrente d'acqua che piano piano riesce a sfondare i muri, anche quelli più solidi, e la vecchia Şükran, esasperata dalle mille bugie, un giorno affronta Azize, davanti agli occhi di tutta la famiglia, aprendo una porta sul passato e sulle sofferenze di sua figlia che l'avrebbero portata alla morte. Miran è sempre più sconvolto perché la favola della famiglia felice distrutta da Hazar Şadoğlu si sta dissolvendo sempre di più.


 

E il colpo definitivo arriva sul finale, con una scena di grande impatto visivo, dove Miran accompagna la nonna sulla tomba della figlia per la prima volta e qui trovano, in ginocchio e in lacrime, quello che ha sempre considerato il suo assassino. In uno scontro vemente, dove si arriva a tirare fuori le armi, Hazar risponderà con la verità, tirando fuori la lettera (ritornata miracolosamente in suo possesso) in cui sua madre lo pregava di andarla a salvare. E questa è l'ultima fatidica goccia che farà venire giù il muro.

Nessun commento:

Posta un commento