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venerdì 2 maggio 2025

HERCAI - La bilancia (56)

 


La vita è una bilancia, almeno questo è il detto, anche se non sempre possiamo dire che le misure sono perfettamente uguali e spesso siamo sbilanciati in questa strana altalena più verso il basso che verso l'alto. È quello che succede spesso in questa storia dove i momenti di felicità, quando ci sono, finiscono per essere travolti poi dalla miriade di cose negative che accadono.


 

Tutto inizia con un sogno che ci proietta in avanti, dopo la scena degli spari nel cimitero con cui si era chiusa la puntata precedente. Miran aveva portato la madre al cimitero per farle vedere la tomba vuota dove aveva pianto la sua morte. Spari improvvisi ci avevano allarmato, ma adesso che la puntata inizia lo scenario è cambiato. Reyyan sembra più avanti con la gravidanza e si trova in una casa nuova. Una telefonata improvvisa altera la sua felicità ed ecco che torniamo indietro per vedere quello che è successo.


 

La bilancia ci mostra il dolore per la perdita di Harun, un nuovo giovane sacrificato alla solita guerra. Qui è successo di tutto. Yaren, che lo ha ucciso, ha chiamato il padre che è arrivato per coprire tutto. Handan le è accanto, ma il senso di colpa è terribile e le sembra di vedere il marito da tutte le parti. Novella Lady Macbeth, non riesce a cancellare le macchie di sangue dalle sue mani, anche se Cihan cerca di far credere a Fusun che è stata Azize a eliminare suo figlio.


 

La donna, terribile, caccia tutte le persone venute per la veglia, decisa a vendicare il figlio, ma se l'atrocità del delitto e la perdita di un uomo propenso alla pace più che alla guerra, è davvero un peso notevole, la vita serba anche una certa dose di felicità ai nostri eroi.


 

Miran non riesce a convincere la madre della sua identità, ma scopre che la donna, durante la sua prigionia, ha cresciuto una bambina, Azra, che ha considerato come una figlia. Le promette di ritrovarla e di portarla da lei, sperando che questo aiuti Dilsah in qualche modo ad avvicinarsi a lui.


 

Così arrivano i momenti felici, quelli che fanno scendere la bilancia e che devono aiutare a salvare i nostri eroi dalla valanga di infelicità in cui si trovano. Così la casa che aveva comprato accanto a quella degli Sadoglu, solo per poter scavalcare e andare da Reyyan, si rivela l'occasione ideale per poter costruire una famiglia più grande.


 

Nella piccola casetta in mezzo alla radura, che prima volevano ingrandire, non entrerebbero tutti loro e quindi Miran decide di far ristrutturare la casa dove accogliere la nonna Sukran e sua madre Dilsah. Sono momenti felici, di comunione tra di loro e sembra quasi che possa esserci una felicità tutta per loro.


 

Miran deve andare all'aeroporto a prendere Azra, per ricondurla da sua madre, e crede che ormai nulla possa disturbare la loro felicità, tranne la presenza strana di Azize che ogni tanto cerca di contattare Reyyan.


 

In realtà la donna è preoccupata perché ha capito che Fusun vuole vendicarsi della morte di Harun, facendo del male a Miran. Così la sera in cui l'uomo va a prendere Azra all'aeroporto, un cambio d'auto e un camion pirata sulla strada (tutto combinato a dovere) finiscono per far sbalzare ancora una volta il piatto della bilancia, stravolgendo tutti i loro piani e quel poco di felicità che stavano cercando di accumulare per costruirsi una vita serena. Ovviamente Miran è immortale e dubito che siano riusciti nel loro intento, ma i colpi di scena non lasciano un momento di pace.

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