Il ritrovamento del corpo di Ali Galip chiude in qualche modo il cerchio, a ben vedere. Quello che era stato il grande malvagio della prima stagione, il burattinaio che aveva tirato i fili, arriva, con il suo cadavere, a scombussolare gli ultimi episodi della serie. A ritrovarlo è Orhan, il suo rivale e complice, grazie alle indicazioni fattegli pervenire da Behnam, intenzionato a vendicarsi di Farah. Infatti i frammenti di vetro nella scatola inviata a Tahir indicano il cristallo che Farah ha tolto dalla gola di Ali Galip facendolo morire dissanguato. Le impronte digitali sono quelle di lei, ma Tahir non è disposto farla finire in carcere.
Riuniti con Bade, si cerca un modo per sfuggire alla colpa, ma l'arrivo di Mehmet, che sospetta che gli stiano nascondendo qualcosa, interrompe la confabulazione tra i vari personaggi, ma nel frattempo la piccola Gonul scopre, sconvolta, per fatti suoi, che suo padre è tornato e che è stato ritrovato il corpo di Ali Galip.
Mille sono le bugie che si raccontano, quelle di Orhan alla figlia, quelle che Mehmet cerca di smascherare, quelle che Bade e Tahir raccontano a Mehmet, ma soprattutto quelle che Tahir è intenzionato a raccontare qualora la verità si avvicinasse troppo a Farah. È pronto a tutto, anche ad assumersi la colpa dell'omicidio se si dovesse pensare che è lei la colpevole. Alla fine lui è l'assassino e tutti se lo aspettano e saprebbe come affrontare il carcere, a differenza di lei, che adesso ha anche iniziato a lavorare in un ospedale, nuovo segno di una vita normale.
Ma le bugie sono anche lì, quelle che Farah racconta a Tahir, perché dietro la proposta di un lavoro come medico in una clinica, si nasconde sempre Orhan che vuole usarla come medico della mafia. Lei, infatti, incastrata dal ricatto dell'uomo, che ha le prove contro di lei, è costretta a salvare un malavitoso che Orhan stava torturando. Ma come dire a Tahir che è finita nella rete del padre di Mehmet?
Lei tace, anche per non rovinare l'illusione a casa che lei abbia trovato un lavoro normale e che finalmente tutti loro si stanno avviando verso quella vita normale che sempre hanno desiderato. In realtà a mentire è anche Tahir che, lungi dall'avere un lavoro normale, è sempre più coinvolto dagli affari loschi di Orhan.
Quest'ultimo, infatti, minacciando di svelare alla polizia le prove che ha contro Farah, lo costringe ad operare come suo braccio destro e il primo compito che gli affida è quello di far fuggire dalla prigione Ilyas, che Tahir aveva contribuito a far arrestare.
Tutta la questione gira intorno all'ultimo grande traffico che Behnam ha deciso di importare in Turchia. Si tratta di un grande carico di oro che lui stesso ha deciso di sabotare, per poi far ricadere la colpa su Tahir per farlo cadere in disgrazia agli occhi dello zio.
Tahir, costretto a far scappare Ilyas dal carcere, finisce in una caccia all'uomo dove lui è la preda e Mehmet, che ha avuto una soffiata, il cacciatore, mentre Farah cerca di salvare Ilyas da una pallottola che lo ha colpito e allo stesso tempo ha come obiettivo quello di smascherare Orhan agli occhi della piccola Gonul, che invece non voleva credere al fratello e a quello che le aveva raccontato sul padre.
Devo dire che questa serie, fino all'ultimo episodio, continua a mantenere il ritmo senza stancare mai.
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