Ci sono momenti in cui faccio difficoltà a capire la nostra eroina! Elif è dolce, amorevole con il prossimo, creativa, simpatica, pronta a tutto per il bene della sua famiglia, ma il modo in cui sta cedendo alle pressioni dei rapitori di sua sorella dimostra anche una sorta di ingenuità che finirà per farle molto male.
Capisco che fidarsi di uno sconosciuto come Omer possa essere complicato, anche perché alla fine della fiera lui è un poliziotto, ma l'uomo sta cercando davvero di fare del suo meglio per aiutarla, affiancandola passo passo nella sua ricerca di verità.
La famiglia di Elif crede che lui sia il misterioso fidanzato italiano, anche se lo guardano con una certa diffidenza. Il vecchio Tayyer sospetta che nasconda qualcosa e la sua compagna, schiava, cerca di non raccontare quello che sa, ma nel frattempo Nilufer prova a fuggire dalle grinfie di Fatih, l'uomo che è a capo del gruppo che la tiene prigioniera.
L'uomo la recupera e, anche se vorrebbe punirla, non ci riesce, mostrando una debolezza nei suoi confronti che poi emerge chiaramente nella scena in cui, poco tempo dopo, la sorprende mentre cerca di rubargli uno dei telefoni per chiamare casa.
I due si baciano e questo ci fa capire come la loro relazione, nata sotto il peggiore degli auspici, potrà solo trascinarli verso un esito tragico. Certo è che persino il suo ex fidanzato mi ha suscitato un pizzico di tenerezza, anche perché è l'unico che, a parte Elif, sembra sinceramente preoccupato. Quando suo padre, che è dietro al rapimento, scopre della sua relazione con Nilufer, ordina che la ragazza in qualche modo lo liquidi e quindi quando arriva la telefonata che tronca la relazione, decisamente ho provato tenerezza.
Continua a irritarmi anche l'amica di Elif, Bahar, bellissima quanto viscida e silenziosa, che opera alle spalle dell'amica. Di buono ha solo il vistoso fidanzato, Levant, che riesce, a un secondo giro, a fare entrare nella società.
Intanto però la nostra attenzione è tutta per Elif e Omer, invitati anche a partecipare a uno degli eventi, a cene varie. Curiosa è la scena in cui Elif canta una canzone di Nina Zilli, 50 mila, con la sua pronuncia turca, ma che ci rivela una certa conoscenza del nostro paese almeno da parte degli autori.
Omer le è accanto anche quando le vengono chiesti, dal tipo che ha cercato di violentare la sorella, soldi per poter rivelarle dove si trova Nilufer. Il denaro però le viene dato da Fatih, e già questo dovrebbe indurci a sospettare che qualcosa di terribile ci sia dietro, ma quando la nostra coppia si presenta nel bosco, in un capanno dove dovrebbe avvenire l'incontro, la trappola ordita contro di lei appare evidente.
Omer riesce solo a gridare di non entrare un momento troppo tardi e quando Elif apre la porta il colpo di pistola che dovrebbe uccidere Sitki parte senza possibilità di salvezza. E a quel punto ci viene da chiedere perché Elif continui a proseguire a occhi chiusi su un cammino che potrebbe portarla solo verso la rovina. Decisamente è difficile da capire.
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