C'è qualcosa che mi stona in questa fase della storia e non è il semplice fatto, a mio parere significativo, che non abbiamo ancora un bacio tra Nare e Sancar, come ha rivendicato la piccola Melek che ha ascoltato la dichiarazione del padre e come ha chiesto alla madre di sposarlo. Non è la nostra natura occidentale piuttosto pruriginosa che lo rivendica; è qualcosa che manca nella loro relazione e che in qualche modo, a mio parere, è collegato al fatto che Nare ha un problema irrisolto che fingiamo di ignorare tutti.
È un donna che ha un approccio fisico con gli uomini piuttosto traviato per colpa delle esperienze vissute a cui si aggiunge la mancanza di un rapporto sincero e genuino con la figura paterna, che non ha mai avuto, e che la pone in una condizione di incapacità di vivere una vita piena e in armonia con un uomo.
Questa è la verità, al di là dei discorsi farneticanti di chi parteggia per uno o per un altro. Forse un giorno ci riuscirà, forse o sicuramente non con Sancar che il suo inconscio ancora lega a un trauma che ha segnato tutta la sua vita. Fatto sta che, al di là dell'apparente felicità per la ritrovata armonia con l'uomo che il suo cuore ama fin da quando era bambina, manca decisamente qualcosa.
Intanto vediamo Gediz cadere sempre di più nel baratro del tradimento. Dopo aver cercato di trascinare Sancar verso il delitto, tacendo al mondo le sue intenzioni nei confronti di Akin, adesso si allea anche con Dottoressa Fashion, che, comparsa dal nulla, confabula con tutti i vari nemici per cercare di colpire Nare e Sancar.
Questi due, che vorrebbero solo vivere in pace, vengono invece travolti dai vari problemi che li circondano, non solo loro. La zia di Sancar, che li ha aiutati a nascondere il corpo di Akin, rivendica di allontanarsi dal posto dove giace l'uomo senza la benedizione di un funerale e viene così accolta dall'altezzosa Hatise, che è la sorella.
Elvan, nel frattempo, decide di firmare le carte del divorzio per separarsi da un uomo che non la ama e, sostenuta da Nare, decide di trasferirsi nella casa di lei, sfrattando Yahya per dargli la possibilità di tornare a casa sua.
Sancar, però, non ha la minima intenzione di riaccoglierlo, ritenendo che lui abbia mancato nei confronti di Elvan, ormai considerata a tutti gli effetti un membro della sua famiglia. E mentre tutti vivono le loro sofferenze, la bionda dottoressa decide di usare la carta dell'amicizia, presentandosi la mattina dalla nostra eroina con delle arance.

Ovviamente prima le ha riempite di medicinali per metterla Ko e poterla poi spingere a confessare quello che hanno fatto ad Akin. Nel frattempo Gediz e Sancar arrivano davanti al portone della loro casa, finalmente affrontandosi faccia a faccia per la prima volta, eppure il ruolo che Gediz ha deciso di assumere contro tutto e tutti lo trovo eccessivamente stridente. È un uomo ossessionato da una donna che non lo vuole e che in questo mi ricorda pericolosamente Akin. Mi verrebbe da dirgli che lui ha facilitato un omicidio, ha tradito un amico di una vita, si è alleato con la sorella di uno psicopatico che potrebbe fare qualsiasi cosa. Sancar, che lui vede come la concentrazione di tutti i mali, è un uomo insicuro che non si è fidato della donna amata, quando lei ha avuto bisogno di lui, e che, legatosi alla figlia, ha lottato perché non gliela portassero via. In che cosa moralmente si sente migliore di Sancar? Il mistero dell'assenza dell'autocritica! Decisamente da analizzare.
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