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sabato 2 agosto 2025

Brave and Beautiful - Vendetta personale (52-53)


 Cesur è in una fase di dolore. Vorrei dire a tutti quelli che insinuano che Kıvanç Tatlıtuğ non sappia recitare e che sia solo un bel bambolotto, che non hanno occhi per guardare perché in questa fase, che deve esprimere la profonda sofferenza per la perdita di una madre adorata, gli è cambiata persino la luce dello sguardo e no, non ha niente a che vedere con le luci del set. Si è spento qualcosa dentro e l'attore riesce a trasmettere tutto questo.


 

Suhan è ancora una piccola scintilla che accende e smuove qualcosa dentro di lui, come succede durante la fiera di primavera, dove lui non voleva andare ma Kemal, che a sua volta sta soffrendo per il cambio che la morte di Fugen ha portato in ognuno di loro, lo trascina approfittando del fatto che abbia bevuto più del dovuto. Qui i suoi occhi si incrociano con quelli di Suhan e mentre Sirin canta una canzone dedicata alla madre di Cesur, qualcosa li riavvicina, anche se per il breve spazio di una notte.


 

Perché non sono i momenti di tregua tra di loro, quelli che mancano, ma il problema alla base è il divario che li separa, perché l'amore di Suhan per suo padre è tale che lei non riesce mai a chiudere davvero con lui o a entrare in sintonia con Cesur e il suo dolore. Lo capisce, le dispiace, ma la preoccupazione per il padre, rinchiuso in prigione, la induce a cercare altre vie di fuga, invece che accettare che l'uomo ha davvero distrutto molte vite.


 

La tregua, come dicevo, dura lo spazio di una notte, ma già il giorno dopo, giorno del processo, la coppia si trova su posizione opposte. A testimoniare vengono chiamati un po' tutti, anche Sirin, ma quando Cesur deve dichiarare la sua convinzione che Tahsin possa davvero aver ucciso la madre, lui è onesta, e dichiara di non averlo visto spingerla.


 

Questo apre uno spiraglio e fino alla prossima udienza viene concesso a Tahsin di tornare a casa. Lui festeggia durante la fiera di primavera, convinto di aver trionfato, ma Cesur è in realtà interessato a una vendetta più personale e così lo rapisce per portarlo sulla scogliera dove suo padre è caduto con l'auto la famosa notte dell'omicidio.


 

Ed è qui che, con metodi discutibili, cerca di spingerlo a confessare. Durante però la colluttazione, qualcuno da lontano spara a Tahsin. La polizia, con il procuratore e Suhan, avvisati da Adalet, arrivano proprio in quel momento e Suhan, accecata dal dolore all'idea che suo padre stia morendo, gli lancia contro l'anello, decisa a rompere definitivamente il loro matrimonio. E qui verrebbe da chiedere a Suhan, come mai il tuo dolore conta più del mio?


 

Ma lasciando correre questo, Cesur si consegna alla polizia, raccontando di non essere stato lui. Tutti cercano chi possa essere stato e i sospetti si concentrano su Rifat, mentre Tahsin si salva grazie all'intervento dei medici, ma, durante l'anestesia, mormora chiaramente, ascoltato dai suoi due figli, una frase contro Hasan, confermando i soliti sospetti, di essere responsabile della morte del padre di Cesur. Che cosa fare a questo punto? Io suggerirei a Suhan di fare la valigia e di andare via da Korludag alla ricerca di aria pura. È una storia che può solo farle del male.

venerdì 1 agosto 2025

Kara Para Ask - Collaborando (4)

 

Lo step successivo in questa storia era, sicuramente, la collaborazione tra Omer ed Elif, i due che, avendo subito il lutto, non si rassegnano e cercano di indagare, a onor del vero, soprattutto Omer. Elif è stato coinvolta, suo malgrado, dal rapimento della sorella, ma, pur capendo le sue motivazioni e l'incertezza di cosa sia giusto fare, senza mettere a rischio la vita della sorella, sta commettendo una sciocchezza dopo l'altra, basti pensare a come finisce questo episodio che ci lascia con il fiato sospeso, in attesa di affrontare l'altra puntata.


 

Omer vorrebbe che lei collaborasse con lui, che denunciasse alla polizia il rapimento della sorella, ma lei si nega e alla fine cede solo nei suoi confronti, decidendo di lasciarsi aiutare. Anche perché l'errore commesso, ovvero quello di portare in Italia dei soldi illegali, si rivelerà presto un boomerang che rischia di travolgerla.


 

Lungi da aver risolto infatti il problema della sorella, gli uomini che l'hanno coinvolta, insistono per farle fare nuovamente un viaggio, mentre la sorella Nilufen, ancora prigioniera, viene costretta, con la violenza, a rispondere alla telefonata della madre per rassicurarla, perché nel frattempo si comincia a sospettare che la ragazza non si trovi a New York a scuola, come si pensava.


 

Omer, sempre alla calcagna di Elif, riesce quindi a farla cedere, anche perché avendo rifiutato una nuova collaborazione, si rende conto di essere inseguita da loro. Spaventata, cerca Omer a casa sua, dove la vede anche il fratello di Omer, Huseyin. Omer ed Elif lasciano presto la casa, ma quando si ritrovano in un ristorante, la ragazza decide di accettare la sua collaborazione.


 

Il poliziotto in realtà ha già tutto pronto per la sua finzione: un sito web, un nuovo documento d'identità, per convincere tutti che è un suo amico, incontrato in Italia per questioni di lavoro, con cui ha una relazione. Questa situazione permette a entrambi di interagire più strettamente, anche se Omer le ha chiesto di essere sincera e di non nascondergli più niente.


 

Ovviamente lei accetta, ma non è così che intende andare avanti. Così, anche se si lascia aiutare da lui, quando Metin la contatta, risponde in segreto all'uomo, che decide di forzare la situazione, facendole recapitare una penna Usb con il video che la ritrae in Italia, nella banca dove ha consegnato i soldi sporchi.


 

Omer, nel frattempo, ha capito che la ragazza gli ha mentito e l'ha raggiunta a casa, svelandosi alla madre e facendosi vedere anche dallo zio Tayyar, il vero malvagio della storia, che dietro i modi gentili nasconde mille segreti.


 

Inoltre la copertura di Omer salta subito agli occhi di tutti. Huseyin ricorda il viso della ragazza e cercando tra gli archivi, nel commissariato, trova la sua foto, come figlia di Ahmet Denizer, l'uomo trovato morto nella macchina, e Metin scopre che il presunto fidanzato di Elif altri non è che il poliziotto che stava indagando sulla morte di Sibel, la sua fidanzata.


 

 

A questo punto mi chiedo cosa possa succedere? Pensavo che la sua copertura durasse qualcosa di più di un semplice episodio, ma mi auguro che il senso si faccia chiaro andando avanti.

giovedì 31 luglio 2025

Kara Para Ask - Vacanze romane (3)


 Proseguo nella visione di questa serie che piano piano mi sta convincendo. C'è qualcosa di estremamente umano nei personaggi, nel loro mondo, di familiare e lontano allo stesso tempo. Il poliziotto Omer Demir riesce a coinvolgere con la sua determinazione, la sua fede incrollabile e la sua decisione di aiutare a far emergere la verità. Sente che Elif Denizer sta nascondendo qualcosa e la segue, contro tutto e tutti, anche i suoi superiori che gli hanno ordinato di stare lontano dal caso, ma lui non può accettare che la morte di Sibel non abbia un colpevole come è successo con il suo stesso padre.


 

Così si ritrova sullo stesso aereo di Elif, terrorizzata per il destino di sua sorella e per quello che sta facendo. L'attrice Tuba Büyüküstün trasmette benissimo tutta quella gamma di sentimenti che una persona estranea a quel mondo, finita per esserne coinvolta, dovrebbe sentire: timore, ansia, paura, nostalgia per chi non è più al suo fianco. Accanto a lei c'è invece Omer, che le genera ansia, ma che innegabilmente è un uomo intraprendente.


 

Elif cerca di sfuggirgli, tra le assolate strade di Roma, a cui è abituata da una vita, ma quei posti, che le riportano alla mente suo padre, sono una sofferenza nuova e dolorosa. Omer indaga e alla fine la convince a seguirlo nella ricerca dei diamanti, avendo anche scoperto che Ahmet, il padre di Elif, aveva una stanza prenotata in un hotel romano, dove svolgeva parte dei suoi affari.


 

Con un sotterfugio riescono a introdursi nella stanza dell'uomo, ma, oltre un libricino con i suoi appuntamenti, non trovano nulla e sono sorpresi da una domestica a cui Omer aveva rubato la chiave per poter entrare. I due scappano e riescono a non farsi arrestare, ma nel frattempo trovano indicazioni che li conducono a un deposito di materiali, dove Omer pensa che possano essere nascosti.


 

Nel frattempo, mentre vagano per Roma alla ricerca dei diamanti, i sequestratori di Nilüfer le mandano un video della sorella, per farla crollare. Lei ha già consegnato a una banca una valigia piena di denaro, compromettendosi nelle mani dei rapitori, che però le hanno promesso che al ritorno troverà sua sorella ad aspettarla.


 

Elif ci spera, anche perché la ricerca dei diamanti fallisce. Quelli che trovano, nascosti in una cassaforte, sono falsi. Pur invitando Omer a dormire sul suo divano, l'unica notte che trascorrono a Roma, Elif continua a non fidarsi, perseguitata però dai sequestratori, che continuano a chiamarla e a dale incubi.


 

La sua agitazione colpisce Omer, che è sempre più sicuro che il suo turbamento possa essere legato a qualche ricattatore. Intanto a Istanbul Arda e Pelin, i suoi due colleghi, stanno indagando sulla famiglia Denizer e scoprono da varie ricerche che Nilufer non è a New York come tutti credono.


 

Il giorno dopo Elif si sottrae a Omer e parte da sola, pur raggiunta da Omer all'aeroporto, mentre si imbarca per tornare a casa. Spera davvero che, rimettendo piede in città, possa riabbracciare la sorella, ma quando arriva, la sua gioia è di breve durata e disperata si rende conto di aver fatto tutto inutilmente perché di Nilufer nessuna traccia e disperata, a questo punto, si lascia andare al pianto tra le braccia di Omer, sopraggiunto in quel momento.


 

L'uomo l'accompagna in taxi, ma mentre stanno andando, le rivela di aver capito tutto e che l'unica cosa che può fare, a questo punto, è raccontare la verità alla polizia per permettere loro di ritrovare sua sorella. Il taxi si ferma proprio davanti al commissariato, ma Elif è divisa da mille dubbi e mille paure. Entrerà o ancora una volta cercherà di fare tutto da sola? Non mi resta che scoprirlo con il prossimo episodio.


mercoledì 30 luglio 2025

Brave and Beautiful - Una frattura insanabile (50-51)

 


Ed eccoci arrivati a quello che sembrava inevitabile e che, seguendo una buona scrittura, alla fine è arrivata: una frattura apparentemente insanabile che la morte di Fusen ha creato nel rapporto tra Suhan e Cesur, perché, pur amandosi, non si può dimenticare e, anche se in questo caso Suhan ha ragione nell'affermare che il padre è innocente, il dolore di Cesur è troppo grande per poter dimenticare.


 

Dopo 45 giorni di distanza, Cesur torna in Turchia ma la sofferenza per la perdita della madre è ancora totalizzante. Scopriamo, da frammenti di ricordi di Suhan, che l'uomo l'ha cacciata bruscamente, dopo la morte di Fusen, non accettando la sua vicinanza, considerandola la figlia dell'uomo che ha distrutto completamente tutta la sua famiglia.


 

Suhan vive ormai a casa sua, anche se cerca di trovare le prove dell'innocenza di Tahsin, convinta che Riza sia il colpevole di tutto. Quando Cesur ricompare, durante una fiera organizzata in paese, lei lo vede da lontano e lo insegue in auto. Il desiderio di vederlo e di parlargli, dopo quasi due mesi di silenzio è totale, ma la foga determinerà un incidente con l'auto.


 

Cesur l'aiuta e poi la porta a casa loro per medicarla. In un primo momento sembrano quasi poter parlare, in quanto i sentimenti che provano l'uno per l'altra sono ancora molto forti e presenti, ma basta un soffio di vento, quel nome di Tahsin mormorato da Suhan, per accendere la tempesta che alberga in Cesur. Lei sostiene che sia tutta opera di Riza, com'è vero, ma Cesur non vuole crederle, avendo visto il corpo di sua madre con i propri occhi precipitare spinto da Tahsin.


 

La frattura è insanabile e Suhan piange disperata, pur sperando di trovare prove che possano scagionare il padre. Intanto però Cesur ha incontrato in carcere Riza che gli ha raccontato, parzialmente, quello che è successo nel capanno nel bosco, tanti anni prima, confermandogli che Hasan è stato ucciso e che il suo suicidio è stato simulato.


 

Avendo però ammesso di essere completamente fatto, la sua testimonianza non ha nessun valore legale, come spiega Banu, ma Cesur sembra in bilico tra il bisogno di giustizia (che prima rivendicava con maggiore forza) e quello della vendetta, che spazzerebbe via Tahsin una volta per tutte. Che cosa prevarrà? Sarà interessante scoprirlo.

martedì 29 luglio 2025

Kara Para Ask - Da soli (2)


Proseguo nella visione di questa serie di qualche anno fa che ha riscosso molto successo in giro per il mondo. Vedere Engin nei panni del poliziotto Omer Demir è decisamente insolito, dopo ADIM FARAH dove interpreta un ruolo completamente opposto, ma la sua bravura innegabilmente risalta. 


 

Omer si rende conto che Elif Denizer, la figlia dell'uomo trovato morto accanto a Sibel, nasconde decisamente qualcosa. L'atteggiamento strano della ragazza, il modo in cui si è comportata con lui, lo inducono a seguire lei, convinto che possa sapere qualcosa sui diamanti che lui ha ritrovato a casa di Sibel e nella macchina del padre di Elif.


 

Quest'ultima è disperata e sola. Non può parlare con nessuno del rapimento della sorella Nilüfer e il suo unico contatto è il bandito che l'ha rapita e che ogni tanto la chiama o le compare davanti, chiedendole di ritrovare i diamanti. Ma tutte le sue ricerche si rivelano vane. Arriva anche al punto di andare a casa di Sibel, durante le visite per il lutto della famiglia. Omer, sospettoso, la segue e scopre che ha sottratto dalla stanza della ragazza una scatola di gioielli vuota. 


 

I due aprono il fondo del portagioie, ma non trovano nulla. È l'unica occasione in cui i due si confrontano, perché per il momento il loro è un percorso assolutamente in solitaria. Anche Omer, che pur è affiancato dai due suoi colleghi ed amici, Arda e Pelin, è fondamentalmente solo. Tutti pensano che Sibel lo abbia tradito con un uomo più ricco di lui e solo Omer continua a credere che ci sia qualcosa sotto.


 

Suo fratello Hüseyin è preoccupato dal modo in cui Omer si sta comportando ed esponendo anche con i suoi superiori, che gli hanno ordinato di disinteressarsi del caso, ma Omer, che ha scoperto che Elif deve partite per Roma, sospetta che dietro il viaggio possa esserci sempre la questione dei diamanti.


 

Si reca a casa della ragazza che nega, ma subito dopo chiama i suoi superiori per presentare una denuncia per molestie da parte del poliziotto, subito convocato e ripreso duramente dal suo superiore. Questo inasprisce i rapporti tra Omer e Hüseyin, preoccupato anche per il benessere della sua famiglia.


 

Elif, in realtà, è stata contattata dalla banda che trattiene la sorella e che gli hanno dato un compito, quello di portare in Italia una valigia con dentro un carico da affidare ad alcune persone pericolose. La donna non sa cosa fare, in un primo momento rifiuta, ma davanti alle pressioni e alla preoccupazione per il benessere della sorella, decide di accettare.


 

In realtà Omer ed Elif dovrebbero capire che da soli non potranno andare da nessuna parte e che, non trovando altri alleati intorno a loro, dovrebbero unire le forze per cercare la verità che è nascosta dietro al duplice delitto.


 

Per il momento, invece, i due sono su fronti opposti. Quando infatti Elif si imbarca sull'aereo che dovrebbe portarla a Roma, con sorpresa scopre che Omer l'ha seguita e la consapevolezza che sta commettendo qualcosa di illegale la irrigidisce ancora di più. Sono solo al principio della storia, ma sicuramente ci sono cose già positive, come la trama subito intrigante, la recitazione degli attori e un contesto decisamente reale e coinvolgente. Speriamo che la storia mi prenda come Adim Farah.

lunedì 28 luglio 2025

Kara Para Ask - Primo episodio


 Sono entrata in un tunnel, diciamolo apertamente, e questo luogo oscuro da cui non riesco a uscire ha il nome di Engin Akyurek. Perché questo sia successo non lo so dire? Anche perché di attori affascinanti ne ho visti tanti e la prima volta che visto Engin, nel trailer di ADIM FARAH, la mia reazione è stata negativa. Eppure, sarà grazie al fascino del personaggio di Tahir Lekesiz, alle innegabili capacità recitative di Engin, ma eccomi qua a vedere una nuova serie con lui come protagonista. 


 

Kara Para Ask, inoltre, è stata trasmessa anche da noi, su una delle piattaforme digitali con il nome anglicizzato di Black Money Love e dopo aver visto il trailer mi sono detta che potevo tentare, anche perché la trama si presenta interessante fin dalle prime battute. Engin Akyurek sembra essersi tolto una pelle per indossarne un'altra e nei panni del poliziotto Omer Demir persino i suoi movimenti sono diversi da quelli del criminale Lekesiz e questo parla bene di quest'attore.


 

Omer è un poliziotto dedito e attento che svolge il suo lavoro con capacità, aiutando il prossimo. È a un passo dalle nozze con la sua fidanzata, Sibel, con cui sogna di mettere su famiglia, pur nei limiti economici che la sua professione gli impone. Ben diversa è l'esistenza di Elif Denizer (Tuba Büyüküstün), figlia di un ricco uomo d'affari turco, creatrice di gioielli che vive spensierata la sua esistenza dorata in Italia.


 

Il destino di questi due personaggi si incrocia una notte, senza che loro ne siano consapevoli. Elif, tornata per il suo 31esimo compleanno ha festeggiato con il padre e la famiglia, mentre Omer ha accompagnato Sibel, la sua fidanzata, a casa prima di andare in commissariato per fare compagnia ai suoi amici di sempre, Arda e Pelin. Una telefonata verso le prime luci del mattino portano Omer, insieme al suo collega Arda (Ahmet Tansu Taşanlar, il ben noto Azat di Hercai), sulla scena del crimine.


 

Una donna molto giovane e un uomo maturo sono ritrovati morti, uccisi, in una macchina. Grande è lo shock quando Omer scopre che la donna è proprio Sibel, la sua fidanzata, e l'uomo accanto a lei, presunto amante, è il padre di Elif.


 

Il dolore per la perdita, l'incertezza per la dinamica degli eventi, la consapevolezza di non conoscere in profondità due persone che erano vicine al loro cuore e ai loro affetti vengono resi al massimo e al meglio, con una regia che ci guida nella scoperta del lutto e nella sua elaborazione, mentre il mondo intorno sembra girare impazzito, in una valanga di segreti.


 

In un primo momento Omer ed Elif non sembrano rendersi conto del dolore simile, contrapposti su due piani diversi, ma le ricerche di entrambi, che cercano di capire cosa stia succedendo, congiungeranno i loro passi.


 

Elif viene aggredita il giorno della veglia funebre del padre da un uomo che pretende da lei dei diamanti rubati dall'imprenditore. Le minacce alla sua famiglia innescano la consapevolezza di dover trovare quello che gli uomini le chiedono, mentre Omer ritrova nella stanza di Sibel e nella macchina due diamanti che lo portano alla consapevolezza che la donna era finita in un giro più grande di lei.


 

Quando la sorella di Elif viene rapita per ricattare la giovane e spingerla a ritrovare i diamanti, Elif non sa cosa fare e i suoi passi la portano proprio davanti a Omer, letteralmente tra le sue braccia, mentre i rapitori la chiamano e lei mente, dicendo che si trova con il suo fidanzato.


 

Siamo solo al principio della storia, ma ci sono ottime premesse per un buon prodotto. Spero di riuscire a proseguire nella visione per farvi sapere che cosa ne penso.