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domenica 12 ottobre 2025

Sefirin Kızı - Sotto le macerie (5)


SEFIRIN KIZI, come Adim Farah, presenta un titolo per ogni episodio e quello di oggi è legato a una frase pronunciata da Sancar, in una delle sue mille discussioni con Nare. Lui le dice che lei è stato un vero e proprio terremoto nella sua vita, che quando compare fa si che il terreno si muova sotto i suoi piedi, in maniera imprevista e terribile, e che sia lui che Gediz sono finiti sepolti sotto le macerie.


La verità è che l'arrivo di Nare ha sicuramente scosso la vita dei due amici, che fino a quel momento, pur diversi, erano stati legati da un rapporto solido, durato anni, che aveva portato anche all'avvicinamento delle loro due famiglie, per molto versi molto diverse l'una dall'altra. Gediz infatti sembra un aristocratico di vecchia data, mentre Sancar, pur nella sua potenza espressiva, è un uomo venuto dal nulla.


I ricordi del suo passato, della miseria profonda che caratterizzava la sua vita e quella della sua famiglia, mostrano il divario esistente tra i due mondi, che poi è anche quello che lo divide da Nare, proprio quella differenza che ha alimentato i suoi mille dubbi e che ci riportano a un ragazzino senza scarpe e dai piedi sporchi, che guarda la foto di una principessa tra le nevi di una località famosa.


Lui ha regalato le sue uniche scarpe, consumate e malandate, al suo fratello più piccolo, ma gli altri bambini lo deridono dicendo che la figlia dell'ambasciatore mai lo prenderebbe in considerazione. E in qualche modo ci rendiamo conto che tutto questo non fa altro che alimentare le sue insicurezze, quelle paure, quella differenza, che lo porteranno a rifiutare il pensiero che lei possa davvero amarlo e che lo abbia tradito alla prima occasione, invece di considerare la potenza della verità terribile che ha distrutto la vita di Nare.


Adesso la reputa anche colpevole della fine della sua alleanza con Gediz, un rapporto solido, non solo di amicizia, ma anche professionale. I due amici, dopo essersi picchiati sul porto, sotto gli occhi di tutti, decidono di separarsi anche professionalmente, ma Sancar decide, alla fine, di lasciare il porto a Gediz e quest'ultimo assume, come aveva deciso, Nare.


Quest'ultima però non vuole essere la causa della separazione tra i due amici, così, prima recupera il rapporto con il cliente giapponese che dovevano incontrare la mattina del litigio, e poi si reca da Sancar per convincerlo a partecipare a un evento di danza tradizionale dove parteciperà il cliente, per ricucire lo strappo con Gediz. Ed è proprio durante questa conversazione che viene usata la metafora del terremoto.


Sancar rifiuta in un primo momento, perché la consapevolezza che Gediz si è innamorato di Nare per lui è il tradimento massimo, anche se a lei non lo confessa. Nel frattempo però scopriamo che l'ambasciatore ha perso al gioco anche i due milioni che Sancar aveva pagato per la piccola Melek.


L'uomo, che si presenta sempre di più come un debole che ha sacrificato sua figlia per i suoi vizi, si rivela completamente dipendente da Akin, il figlioccio che ha violato Nare e che sembra ossessionato dalla ragazza, al punto da utilizzare la debolezza del padre pur di ottenere quello che vuole e in questo momento il suo desiderio è quello di costringere la ragazza a sposarlo.


L'ambasciatore, licenziato dal suo ruolo e umiliato, sempre per manovre del figlioccio, decide di tornare in Turchia con l'intenzione di colpire Sancar, che è l'uomo che Akin considera il suo rivale. Nel frattempo Nare, incontra per caso il padre nell'hotel di Sancar e comincia a sospettare che possa esserci in atto qualche cosa di pericoloso. Confessa subito la cosa a Sancar e lo prega di partecipare alla giornata dedicata al Zeybek. Lei accetterà la proposta che lui le aveva fatto al principio, quando le aveva detto che doveva andare via e stare lontano da lui, che si sarebbe occupato delle sue spese, ma lei avrebbe dovuto lasciargli la piccola Melek.


Nare sembra cedere, pur di farlo riconciliare con Gediz, ma Sancar promette solo di non interrompere i rapporti commerciali, sottolineando che l'amicizia è perduta. Tutto sembra andare come pianificato. Solo che Nare, decisa a scoprire le ragioni della presenza del padre a Bodrum, si intrufola nella sua camera d'hotel e trova dei documenti che rivelano che vuole denunciare Sancar e Gediz per truffa ai danni dello stato, in quanto reputa che il denaro utilizzato per avviare l'attività sia stato rubato.


Decisa ad avvisarlo, ignora tutto quello che è intorno a lei e il piano ordito da Melekse e dalla madre di Sancar per aggredire la ragazza. Nare, atterrita, viene sequestrata da alcuni uomini, da cui, pur con difficoltà, riesce a fuggire raggiungendo ferita il campo dove Sancar e Gediz si stann sfidando nella danza Zeybek. Tutto molto intenso, folcloristico e turbolento.

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