martedì 17 giugno 2025

Adim Farah - Il ladro di Cioccolata (7)


Chi è il ladro di cioccolata in questo episodio? Secondo Farah è Tahir che, intervenuto a salvarla dalle grinfie pericolose di Bekir, ritrova la donna in stato confusionale, con un coltello in mano che mormora di aver ucciso un uomo. In realtà Bekir è vivo e vegeto, anche se la coltellata con cui Farah si è difesa lo ha colpito in un punto delicato.


 

Uomo d'azione, Tahir cerca di scuotere Farah e di farla agire come un medico, salvando così la vita del suo nemico, portato d'urgenza in ospedale. Ma a questo punto che cosa fare con una donna a cui lui si sente sempre più legato ma che sta compromettendo la sua vita sempre di più? Tahir porta lontano Farah insieme al piccole Kerim, in una villa dove lo aiutano a nascondere i due suoi uomini più fedeli, mentre il mondo intorno impazzisce.


 

Kaan è portato al commissariato e qui, dove credevamo che Mehmet stesse semplicemente forzando le cose, il commissario tira fuori un vero e proprio jolly, la pistola del delitto, fornitagli da qualcuno. La rivelazione getta tutti nel panico e Kaan viene portato in cella, non prima che il commissario abbia affrontato il giovane, rivelandogli che Gonul, che lui sta frequentando, è sua sorella.


 

La sensazione di panico e paura per il giovane piccolo principe è davvero tangibile e ben rappresentata, mentre tutti si chiedono chi possa averli traditi. E nel frattempo il comportamento strano di Tahir comincia a far sospettare Farah, che lo affronta dicendogli che si sta comportando proprio come Kerim quando ruba la cioccolata. 


 

Tahir ha ben ragione di essere preoccupato di essere scoperto, perché è stato lui a dare l'arma di Kaan al commissario, deciso a sviare l'attenzione da Farah e questo suo pericoloso coinvolgimento, di cui è disposto ad assumersi ogni responsabilità, ci svela il legame sempre più forte tra lui e Farah.


 

Quando lei cerca di pregarlo di non andare dalla famiglia, sapendo che rischia la vita, lui, con l'aiuto di Haydar, le fa bere del sonnifero e poi si reca da Ali Galip Akinci, sicuro che siano gli ultimi momenti di vita. Ma una volta lì scopriamo che Kaan è uscito di prigione perché la prova balistica lo ha scagionato.


 

Vera, che come figura domina sempre di più, prega l'uomo di riportare da loro Farah, perché non deve pagare per colpe non sue e soprattutto sottolinea come sia sotto la sua ala protettrice. Farah, pur preoccupata, accetta l'invito e vederla seduta al tavolo con il terribile Ali Galip Akinci ci crea una certa ansia che ben si riflette nella sua tensione davanti al racconto fatto dalla famiglia sugli animali uccisi e seppelliti in giardino.


 

In realtà, durante il pranzo, la soluzione del problema sembra emergere proprio da Vera che propone a Farah di sposare un uomo turco per avere la cittadinanza, come è successo a lei. Tahir spera, anche se Bade, presente al tavolo e risentita con la donna per aver fatto del male a suo fratello, interviene a rovinare le loro speranze.


 

Un matrimonio per poter permettere di accedere alla cittadinanza dovrebbe avere una durata minima di tre anni e poi, non sbagliando, suggerisce che lei sposi Kaan, vincolandosi all'uomo e rendendo inutile una sua testimonianza. Lo sguardo di Tahir la dice tutta su come odi anche solo la possibilità, anche se lui continua a negare e rivendicare un matrimonio solo di facciata.


 

Quando Farah e Tahir si fermano lontano dalla casa per parlare del matrimonio, Farah racconta di come sia dovuta fuggire dall'Iran e del padre di Kerim che li ha rinnegati perché lei è rimasta incinta fuori dal matrimonio. Intenerito dal pensiero di una donna che lotta per il suo bambino non ancora nato e da un figlio non voluto, Tahir si offre di adottare Kerim a tutti gli effetti e il legame tra i due diventa sempre più forte.


 

Intanto però Gonul, disperata per un rifiuto ulteriore di una madre insensibile, chiama Kaan che corre da lei ma Mehmet, arrivato poco dopo, lo riempie di botte rivelando alla povera Gonul che l'uomo di cui si è innamorata è proprio l'assassino di Alpen. La situazione diventa sempre più complicata.

lunedì 16 giugno 2025

Brave and Beautiful (1-2) - Prime impressioni

 


Tra i prodotti disponibili su Mediaset Infinity ho trovato questa serie di qualche anno fa che mi incuriosiva per i due protagonisti, avendo visto Kıvanç Tatlıtuğ e Tuba Büyüküstün in lavoro diversi, rispettivamente LA RAGAZZA E L'UFFICIALE e l'ottimo KARA PARA ASK. Così ho pensato di cimentarmi quest'estate in questa storia nuova che in Italia ha riscosso un certo successo e che presenta un plot piuttosto noto, quello di una storia di vendetta che si intreccia con l'amore.


 

A ben vedere anche le prime scene ci ricordano un po' Miran Aslanbey e Reyyan Şadoğlu di HERCAI anche se sarà interessante vedere come sarà declinata la trama in questo contesto decisamente più moderno e rurale. Siamo nel piccolo paese di Korludağ, fuori Istanbul, zona boscosa e una sorta di feudo della potente famiglia che dà il nome alla località, Korludağ. La storia inzia subito movimentata come è tipico di tutte le dizi che fanno della suspense e dell'azione un elemento cardine.


 

Un uomo in jeep, che sembra uscito da una rivista per sole donne, scruta l'orizzonte con aria accigliata e pochi istanti dopo vede una donna a cavallo che gli taglia quasi la strada. L'animale è imbizzarrito e lui, con un'azione eroica, riesce a salvare entrambi. Lei è Sühan Korludağ (Tuba Büyüküstün), la figlia preferita di Tahsin Korludağ, uomo potente e arrogante, che domina come un re queste terre. È proprio lui l'oggetto della vendetta di Cesur Alemdaroğlu, venuto per vendicarsi di chi ha distrutto suo padre.


 

Cesur, nome che in turco significa "coraggioso", subito si impone nell'immaginario collettivo per due aggettivi che sono poi quelli del titolo. La storia di come abbia salvato Sühan e Carezza, lo splendido purosangue che poi lui ha portato nella sua nuova casa, un terreno comprato proprio ai Korludağ, si diffonde per il paese rapidamente, così come la consapevolezza della sua bellezza innegabile.


 

Sühan ne è rimasta colpita e allo stesso tempo respinge i sentimenti che prova, preferendo la relazione tranquilla che ha da tempo con Bülent Aydınbaş, figlio di un'ex fidanzata di suo padre Tahsin, anche se il fatto che Carezza sia da lui la spinge a cercare il cavallo nella casa che ancora non è stata ristrutturata.


 

In questi pochi episodi emerge pian piano il carattere del protagonista maschile, determinato a contrapporsi al signore del posto, che comincia ad attirare intorno a sé vari personaggi, come la madre di Bulent, che, odiando Tahsin, guarda con ammirazione questo straniero venuto a combattere senza paura l'uomo che si è sempre imposto su tutti e nessuno e anche il povero stalliere licenziato bruscamente per l'incidente di Suhan.


 

In realtà più che la disattenzione dello stalliere, lì c'è la cognata della ragazza che ha escogitato un piano per liberarsi di lei e ottenere tutti i soldi del suocero. Subito cominciamo a capire le alleanze e gli schieramenti. Certo è troppo presto per capire la qualità del prodotto, ma veniamo colpiti dalla dinamica tra i due protagonisti, che subito fanno scintille, dal carattere tumultuoso del nostro eroe, dalle ambientazioni e dalle ville, che sembrano baite lussuose che si impongono con la loro eleganza di design.


 

Ci sono tutte le premesse per un racconto interessante. Vi farà sapere come procedo!

domenica 15 giugno 2025

Adim Farah - Due capre testarde (6)


Due capre, una più testarda di un'altra, si ritrovano su di un ponte. Devono passare, ma non riescono e qualcuno dovrebbe farsi da parte, ma la loro testardaggine fa si che non si muovano. Questo è in sintesi la storiella che Tahir racconta a telefono al piccolo Kerim, che gli rivendicava una canzone da condividere con lui e la smorfia contrariata di sua madre Farah ci svela come si identifichi in una delle due capre ferme sul ponte. 


 

A ben vedere è tutto l'episodio in cui Farah e Tahir sembrano quanto mai distanti, ognuno fermo nella propria testardaggine, dopo che in qualche modo c'era stato un avvicinamento. Tahir, infatti, ha sorpreso Farah a parlare con Mehmet ed è convinto che lei voglia tradirlo. Tutta la cena preparata dalla donna, come forma di ringraziamento per averla accolta con suo figlio nella sua casa, mettendosi ancora una volta a rischio, è rovinata dall'aria circospetta di Tahir che poi l'affronterà nella camera da letto, accentuando questa strana tensione/attrazione che esiste tra di loro dove lui l'accusa di usare il potere che esercita su di lui per cercare di confonderlo.


 

Farah gli dice solo che non sa di chi fidarsi, come comportarsi, davanti alle pressioni anche della polizia che la minaccia con rimandarla in Iran. Lui si sente offeso che lei ancora non si fidi di lui, dopo tutto quello che ha fatto e quando le consegna un coltello, dicendole di stare attenta, perché d'ora in poi potrà contare solo su se stessa, Tahir non riesce a evitare, comunque, di preoccuparsi per lei.


 

Farah è disperata e non sa che cosa fare. Prende Kerim e nel cuore della notte torna nel suo appartamento, sprangando la porta e sapendo di rischiare la propria vita ogni minuto. Orhan, il padre di Mehmet, la contatta per svelarle di aver scoperto tutto sulla morte di Alpen e le dà il contatto di Vera, la moglie di Ali Galip, rassicurandola e dicendole che di lei si può fidare. Farah aveva ricevuto la sua visita, in compagnia dell'avvocatessa che è parte della famiglia Akinci, ma non aveva saputo leggere la sua presenza a casa sua.


 

Intanto Tahir, pur essendosi tirato fuori, non riesce proprio a evitare di preoccuparsi per lei così la sorprende in strada  e le dice di non tenere il coltello in borsa, ma in tasca, per evitare di essere colta di sorpresa. Tutti suggerimenti che lei tirerà fuori nel terribile finale di puntata.


 

Poi la porta in un ristorante, dove le vuole consegnare dei documenti falsi per permetterle di fuggire, ma lei rifiuta, perché vuole che suo figlio venga curato, ma in questo caso abbraccia Tahir, riconoscendogli tutti i suoi sforzi per aiutarla e in quell'abbraccio quasi condiviso il nostro eroe oscuro sembra quasi sciogliersi leggermente, mostrando con maggiore chiarezza quella vicinanza che sente profondamente dentro di lui ma che ha difficoltà a emergere a parole.


 

Farah decide di andare dalla polizia, ma tutti gli sforzi di Mehmet sono annullati dai suoi vertici che non accettano di parlare con la sua testimone, dicendo che le procedure sono larghe e che lui ha passato tutti i limiti. Rendendosi conto che neanche lì troverà un aiuto, sola, testarda e decisa a non accettare l'aiuto di Tahir, Farah decide di recarsi a casa di Vera Akinci.


 

La donna ha deciso di prenderla sotto la sua ala protettrice ed è convinta che Farah non dirà nulla per il bene di suo figlio, ma intanto il mondo sembra impazzito e Mehmet scopre per caso che l'uomo che sta frequentando sua sorella Gonul è proprio Kaan Akinci.


 

La consapevolezza che quell'uomo pericoloso era sulla tomba di Alpen, che si è recato a casa dei suoi familiari e che stia frequentando Gonul aprono gli occhi dell'uomo all'improvviso. Lui era convinto che il colpevole dell'omicidio fosse Tahir, ma adesso ordina l'arresto del ragazzo che viene prelevato sotto gli occhi sconvolti della famiglia.


 

Tahir però è preoccupato per Farah e le dice di scappare, ma mentre lui è costretto a seguire la famiglia, Farah viene catturata da Bekir e il finale dell'episodio lascia tutti senza fiato. Non ci resta che correre a vedere il nuovo episodio.

venerdì 13 giugno 2025

Adim Farah - Ogni uccello vola verso la sua specie (5)


Il rapporto tra Farah e Tahir si consolida sempre di più, contro qualsiasi aspettativa e premessa e ci viene da chiedere se la specie a cui allude il titolo non sia davvero la stessa, oltre qualsiasi logica, che accomuna una donna che ha scelto come professione quella di curare il prossimo e quella di un assassino che ha mostrato, stranamente, una certa propensione all'altro. Basti pensare al modo in cui Tahir interagisce con il piccolo Kerim, che gli si affeziona sempre di più, come dimostra l'abbraccio e il sorriso con cui accolgono il gigante vestito di nero che lo raggiunge in ospedale.


 

Davanti alla acquario, dove nuotano silenziosi tanti pesci, Kerim identifica subito Tahir con il pesce nero, più grosso degli altri, da cui tutti si tengono lontano, anche se, come sottolinea Farah, è solo un atteggiamento che serve a spaventare il prossimo come forma di difesa.


 

I dottori annunciano a Farah che hanno trovato un donatore per Kerim e la prospettiva di una cura per il ragazzino diventa sempre più concreta, legando la vita di Farah a quella di un criminale, ma la progressione con cui la donna si lascia avvolgere da questi pericolosi legami è molto credibile.

 

 

Tahir decide di portarli a casa sua, dove avrà maggiore possibilità di difenderli, ma quando si stanno recando a casa di Farah, per recuperare le sue cose, la donna viene presa da alcuni agenti dell'immigrazione, praticamente sotto il naso di Tahir e del piccolo Kerim.


 

È stato il commissario Mehmet che, deciso a costringerla a parlare e a confessare, ricorre a qualsiasi metodo di persuasione, anche quello crudele di separare una madre dal povero figlio malato. Farah, disperata, affida il bambino proprio a Tahir, mentre prega e scongiura i poliziotti di lasciarla andare.


 

Con lei, e attraverso i suoi occhi vediamo il dramma degli immigrati a cui vengono spezzate tutte le speranze, messi su di un pullman e rimandati verso il confine. Tahir chiama Bade, l'avvocatessa agguerrita della famiglia Akinci, e la donna corre da lui per aiutare Farah.


 

L'arrivo dell'uomo, che blocca il pullman, e che appare come un vero salvatore rafforza la sensazione di come ormai loro due appaiano come fatti della stessa materia, anche se ad agevolare il ritorno di Farah da suo figlio è anche Vera e Orhan, il padre del commissario, legato segretamente alla famiglia Akinci.


 

Il ritorno di Farah da suo figlio è commovente, mentre osserviamo come il laccio che la unisce a Tahir diventi sempre più stretto, anche se, una volta portata nella lussuosa e modernissima tana di quest'uomo pericoloso e solitario, che però ha fatto allestire una stanza adatta al piccolo Kerim, cominciamo a temere che qualcosa possa alternare questo equilibrio.


 

Tahir, infatti, comincia a sospettare di Farah e dei suoi legami con il commissario. Parlando con Yasemin, che ancora pende dalle sue labbra, riesce a scoprire che la donna ha confessato all'uomo di polizia che la donna della foto è Farah. A questo punto, sicuro che Farah gli stia nascondendo qualcosa, usa le telecamere che ci sono in casa per spiarla.


 

Così sorprende una conversazione telefonica tra lei e il commissario, dove appare evidente che l'uomo la stia ricattando, ma soprattutto coglie l'intenzione di Farah di confessare sull'omicidio di cui è stata testimone e sul cui silenzio Tahir si è giocato tutto il suo destino. A questo punto cosa succederà? Spero di scoprirlo presto. 


lunedì 9 giugno 2025

Adim Farah - Il Piccolo Scià (4)


 La presenza dei titoli a ogni capitolo mi svia leggermente, anche se poi, a un certo punto dell'episodio, appare chiaro il senso, come in questo caso, dove credevo che il piccolo scia fosse Kerim il cui nome completo è Kerimaşah, alludendo alle sue origini e al nome proibito, Sah, che dopo la rivoluzione era diventato impronunciabile in Iran. In realtà, nel corso del capitolo, appare evidente che il titolo fa riferimento invece a Tahir e al racconto che Farah fa al figlio, del piccolo Scia, figlio di uno Scia crudele, che voleva educare l'altro alla violenza e alla caccia, senza riuscirci, al punto tale che, commosso da una leggiadra gazzella, pur di non farle del male, subisce il carcere e le violenze.


 

Il racconto si intreccia con la punizione che Ali Galip infligge a Tahir per non aver rispettato il suo ordine di uccidere la donna che è testimone del delitto commesso dal figlio. Tahir ha rischiato tutto, anche commettendo l'omicidio che invece Ali Galip voleva far commettere a Farah, compromettendola definitivamente.


 

L'omicidio sconvolge non solo Farah, ma anche Tahir, che, scopriamo, aveva promesso di non uccidere più, ma che qui interviene per salvare Farah, che, in qualche modo, è entrata nella sua vita con il piccolo Kerim. Basti pensare alla scena in cui il sicario arriva a casa della donna e il piccolo Kerim, che vive una vita molto ritirata, lo accoglie festoso, pregandolo di mangiare con lui. L'altro, gigante, si siede oltre la protezione che separa il bambino dal resto del mondo, e i due si fermano a parlare dei nomi. Quando Tahir spiega che il suo nome significa Purezza, proviamo quasi un brivido, chiedendoci quale destino possa averlo allontanato da un nome come questo.


 

L'arrivo poi di Bekir, il nipote di Ali Galip, a cui è stato dato l'ordine di portare Tahir da lui, fa precipitare drammaticamente la situazione, perché l'uomo, pericoloso più di Tahir, nota la bellezza di Farah e si diverte al pensiero del legame con Tahir, che ha sempre vissuto come un rivale all'interno della famiglia.


 

In realtà lo scopo di Bekir è quello di portarlo da suo zio che, pur accettando la decisione di Tahir di proteggere la donna, lo sottopone a una prova durissima, quella di andare a consegnare a un loro nemico, a cui è stato ucciso il nipote, un messaggio. Senza armi, solo con la determinazione di salvare Farah e il piccolo Kerim, Tahir consegna il biglietto, cadendo in un tranello, in quanto l'uomo ha scritto al nemico che Tahir Lekesiz conosce il nome dell'assassino del nipote.


 

Mentre Tahir viene sottoposto a violenze varie perché faccia il nome e tradisca così Ali Galip (cosa che non farà), la nostra eroina sta raccontando al piccolo Kerim la favola del piccolo Scià e il parallelismo con Tahir appare evidente, in quanto si sta sacrificando per qualcosa di più grande.


 

Quando Farah scopre quello che sta succedendo, decide di chiamare la sola persona che potrà aiutarla, anche se noi lo scopriremo solo dopo. Decide di collaborare con la polizia, in cambio della salvezza di Tahir. Così l'ispettore Mehmet aspetta che gli uomini che hanno sequestrato Tahir lo portino via dal capannone in un altro posto, per ucciderlo. 


 

Un po' grazie a Tahir stesso, che riesce a liberarsi, un po' grazie a Mehmet, l'uomo si salva, ma vederli collaborare ci provoca una certa sorpresa emotiva, come vedere l'ispettore Zenigata che aiuta Lupin a fuggire, in fondo ormai legato a questo ladro a cui in parte si è affezionato! Certo non è questo il caso e anche se vediamo Farah correre al capezzale di Tahir per medicarlo, ascoltando una confessione toccante sulla sua infanzia e su come sia diventato un assassino (ha ucciso suo zio quando aveva 13 anni per difendersi dalle sue violenze), Farah cercherà di mantenere la sua parola e il giorno dopo si recherà dal commissario per confessare tutto.


 

Nel frattempo però viene trovato il donatore che potrà salvare il piccolo Kerim e quando Farah riceve la telefonata la priorità della sua vita, Kerim, predomina su tutto, facendola fuggire dal commissariato. Una nota a parte merita anche un altro piccolo Scià, Kaan, il figlio del terribile Ali Galip.

Sconvolto dal delitto commesso, avvicinatosi a Gonul, ne è misteriosamente attratto, ma lei è tutto quello che lui non sarà mai e noi siamo attirati e spaventati da un legame con un uomo davvero pericoloso che, a differenza di Tahir, potrebbe davvero fare del male alla piccola e innocente gazzella. Non ci resta che vedere per poter scoprire come andrà avanti la loro storia.

giovedì 5 giugno 2025

Adim Farah - L'agnello Nero (3)

 


Qual è l'agnello nero di cui parla il titolo di questo terzo episodio? Viene da chiedersi se non possa essere il nostro antieroe, Tahir, con cui piano piano sto cominciando ad avere familiarità. Dopo Miran Aslanbey di Hercai, che, nonostante tutti i suoi difetti, il mio cuore poteva definirlo Eroe per una questione di tenerezza e di affetto, ritrovarmi davanti un personaggio come Tahir Lekesiz mi genera una certa difficoltà a definirlo eroe anche se questa puntata ce lo mostra decisamente in bilico tra il desiderio del suo capo (che è quello tragico di eliminare Farah e qualsiasi rischio di una sua confessione che possa compromettere suo figlio) e uno strano desiderio che si sta concretizzando sempre di più che è quello di lasciarla vivere.


 

Il terzo episodio presenta questo nome particolare che fa da contraltare a quello precedente, che era l'agnello bianco chiaramente innocente. Qui il nero è il colore delle tenebre che in qualche modo rispecchiano l'ambiente di Tahir, a cui il suo capo ha dato l'ordine chiaro di uccidere Farah, l'unica testimone dell'omicidio del poliziotto ucciso da Kaan Akinci.


 

Intrufolatosi nella casa della donna con il chiaro intento di eliminarla, si ritrova una Farah disperata, con il braccio il piccolo Kerim che gli chiede di aiutarla, perché il bambino sta male. Tahir la porta in ospedale, in quello dove avevano fatto visitare il bambino, quello offerto da Ali Galip per comprare il suo silenzio. Davanti alla possibilità di perdere suo figlio, Farah accetta. E qui ci ritroviamo davanti scene decisamente toccanti che si imprimono nella nostra sensibilità: quella in cui Farah e il piccolo Kerim si immergono in una vasca ghiacciata per permettere alla febbre di scendere senza dover ricorrere a farmaci che gli farebbero decisamente male. 


 

Farah lo stringe a sé e canta una canzone persiana di una terra lontana, di una casa sicura che al momento vive solo nei sogni e lo sguardo di Tahir, pieno di significati e parole, a differenza della sua bocca sempre chiusa, la seguono attentamente, sapendo anche l'ordine che gli è stato dato. E nella scena successiva, dove lui si preoccupa dei suoi tremori, cedendo la sua giacca, ci fa sperare che possa ritrattare nell'ordine che gli è stato dato.


 

Quando però il pericolo passa, Tahir accompagna Farah in macchina con la scusa di riportarla nell'appartamento per prendere delle cose di Kerim. Il suo obiettivo è un altro, quello di uccidere la donna e di eseguire gli ordini che gli sono stati dati. La porta in un bosco e Farah capisce quello che sta per succedere. Lo prega, lo scongiura di lasciarla vivere perché senza di lei non c'è futuro per il suo bambino. 


 

E qualcosa in Tahir scatta, perché attimi dopo vediamo Farah entrare nella stanza di suo figlio per rassicurarlo. Lo scopo del nostro antieroe è quello di permettere alla donna di prendersi cura di questo bambino fragile, bisognoso di cure, che però riesce a parlare a un poliziotto e a un assassino.


 

Poco dopo lo vedremo infatti portare Farah nelle cucine di uno dei locali di proprietà della famiglia Akinci, dove ci sono gli uomini di Ali Galip feriti e Tahir le dà il compito, o la prova, di salvarli senza lasciare nessuno indietro. Il suo intervento preciso, determinato, le permette di salvarli tutti, anche se viene filmata per ricattarla nel momento in cui decidesse di parlare con Mehmet, il fratello di Gonul, che è sulle sue tracce, manco fosse lei la criminale.


 

Farah è divisa tra mille sentimenti, ma si aggrappa al suo amore per il figlio, mentre Tahir spera di aver trovato per lei una via di fuga. Chi è dunque l'agnello nero? Tahir? Ma nel frattempo cominciamo a entrare sempre di più nella vita di Kaan Akinci, l'assassino, profondamente in crisi dopo aver commesso il fatto, che non riesce a lasciar andare la famiglia dell'uomo ucciso.


 

L'incontro con la tenera Gonul lo trascina sempre di più verso un mondo diverso dal suo. La ragazza è quanto più di solare ci possa essere rispetto a lui. Lo accompagna dai familiari del ragazzo ucciso, lo porta in giro a comprare regali per loro e lui si lascia coinvolgere sempre di più, mentre sua madre Vera, preoccupata dal suo strano comportamento, lo segue e comincia a sospettare che il marito possa aver coinvolto il ragazzo nei suoi loschi traffici. È lui l'agnello nero? Lontano ormai dalla purezza, ma decisamente sacrificato alla brama di potere dell'uomo che dice di essere suo padre?


 

La storia lascia sempre con il fiato sospeso, anche in questo caso, dove Farah, trascinata a forza da Ali Galip, non soddisfatto dal video, viene costretta a puntare un'arma contro uno degli uomini che ha salvato, per trascinarla sempre di più verso il lato oscuro, per comprometterla per sempre. Interverrà Tahir a salvarla, ma la freddezza con cui elimina lui l'uomo, al posto di Farah, ci fa chiedere quando ormai oscuro sia diventato il suo cuore e se ci sia possibilità di salvezza.