giovedì 5 giugno 2025

Adim Farah - L'agnello Nero (3)

 


Qual è l'agnello nero di cui parla il titolo di questo terzo episodio? Viene da chiedersi se non possa essere il nostro antieroe, Tahir, con cui piano piano sto cominciando ad avere familiarità. Dopo Miran Aslanbey di Hercai, che, nonostante tutti i suoi difetti, il mio cuore poteva definirlo Eroe per una questione di tenerezza e di affetto, ritrovarmi davanti un personaggio come Tahir Lekesiz mi genera una certa difficoltà a definirlo eroe anche se questa puntata ce lo mostra decisamente in bilico tra il desiderio del suo capo (che è quello tragico di eliminare Farah e qualsiasi rischio di una sua confessione che possa compromettere suo figlio) e uno strano desiderio che si sta concretizzando sempre di più che è quello di lasciarla vivere.


 

Il terzo episodio presenta questo nome particolare che fa da contraltare a quello precedente, che era l'agnello bianco chiaramente innocente. Qui il nero è il colore delle tenebre che in qualche modo rispecchiano l'ambiente di Tahir, a cui il suo capo ha dato l'ordine chiaro di uccidere Farah, l'unica testimone dell'omicidio del poliziotto ucciso da Kaan Akinci.


 

Intrufolatosi nella casa della donna con il chiaro intento di eliminarla, si ritrova una Farah disperata, con il braccio il piccolo Kerim che gli chiede di aiutarla, perché il bambino sta male. Tahir la porta in ospedale, in quello dove avevano fatto visitare il bambino, quello offerto da Ali Galip per comprare il suo silenzio. Davanti alla possibilità di perdere suo figlio, Farah accetta. E qui ci ritroviamo davanti scene decisamente toccanti che si imprimono nella nostra sensibilità: quella in cui Farah e il piccolo Kerim si immergono in una vasca ghiacciata per permettere alla febbre di scendere senza dover ricorrere a farmaci che gli farebbero decisamente male. 


 

Farah lo stringe a sé e canta una canzone persiana di una terra lontana, di una casa sicura che al momento vive solo nei sogni e lo sguardo di Tahir, pieno di significati e parole, a differenza della sua bocca sempre chiusa, la seguono attentamente, sapendo anche l'ordine che gli è stato dato. E nella scena successiva, dove lui si preoccupa dei suoi tremori, cedendo la sua giacca, ci fa sperare che possa ritrattare nell'ordine che gli è stato dato.


 

Quando però il pericolo passa, Tahir accompagna Farah in macchina con la scusa di riportarla nell'appartamento per prendere delle cose di Kerim. Il suo obiettivo è un altro, quello di uccidere la donna e di eseguire gli ordini che gli sono stati dati. La porta in un bosco e Farah capisce quello che sta per succedere. Lo prega, lo scongiura di lasciarla vivere perché senza di lei non c'è futuro per il suo bambino. 


 

E qualcosa in Tahir scatta, perché attimi dopo vediamo Farah entrare nella stanza di suo figlio per rassicurarlo. Lo scopo del nostro antieroe è quello di permettere alla donna di prendersi cura di questo bambino fragile, bisognoso di cure, che però riesce a parlare a un poliziotto e a un assassino.


 

Poco dopo lo vedremo infatti portare Farah nelle cucine di uno dei locali di proprietà della famiglia Akinci, dove ci sono gli uomini di Ali Galip feriti e Tahir le dà il compito, o la prova, di salvarli senza lasciare nessuno indietro. Il suo intervento preciso, determinato, le permette di salvarli tutti, anche se viene filmata per ricattarla nel momento in cui decidesse di parlare con Mehmet, il fratello di Gonul, che è sulle sue tracce, manco fosse lei la criminale.


 

Farah è divisa tra mille sentimenti, ma si aggrappa al suo amore per il figlio, mentre Tahir spera di aver trovato per lei una via di fuga. Chi è dunque l'agnello nero? Tahir? Ma nel frattempo cominciamo a entrare sempre di più nella vita di Kaan Akinci, l'assassino, profondamente in crisi dopo aver commesso il fatto, che non riesce a lasciar andare la famiglia dell'uomo ucciso.


 

L'incontro con la tenera Gonul lo trascina sempre di più verso un mondo diverso dal suo. La ragazza è quanto più di solare ci possa essere rispetto a lui. Lo accompagna dai familiari del ragazzo ucciso, lo porta in giro a comprare regali per loro e lui si lascia coinvolgere sempre di più, mentre sua madre Vera, preoccupata dal suo strano comportamento, lo segue e comincia a sospettare che il marito possa aver coinvolto il ragazzo nei suoi loschi traffici. È lui l'agnello nero? Lontano ormai dalla purezza, ma decisamente sacrificato alla brama di potere dell'uomo che dice di essere suo padre?


 

La storia lascia sempre con il fiato sospeso, anche in questo caso, dove Farah, trascinata a forza da Ali Galip, non soddisfatto dal video, viene costretta a puntare un'arma contro uno degli uomini che ha salvato, per trascinarla sempre di più verso il lato oscuro, per comprometterla per sempre. Interverrà Tahir a salvarla, ma la freddezza con cui elimina lui l'uomo, al posto di Farah, ci fa chiedere quando ormai oscuro sia diventato il suo cuore e se ci sia possibilità di salvezza.

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