mercoledì 17 dicembre 2025

Fatmagül'ün Suçu Ne? - La partenza (13)


 Arriviamo con questo episodio a un momento cruciale per Kerim e Fatmagul, quello della partenza, tanto desiderata e sognata da entrambi. Fatmagul non vede l'ora che il marito imposto se ne vada, lasciandole uno spazio per respirare, mentre Kerim spera che, allontanandosi dalla donna che ha tanto ferito, possa finalmente trovare un po' di pace.


Ma il momento precedente alla partenza è prezioso, perché Fatmagul comincia a interagire con lui, anche se in minima parte. Lui le parla di nascosto al mondo intero, per farle sapere che ha deciso di andare via, per consegnarle una procura con la quale, una volta che sarà partito, potrà divorziare e le lascia anche un libretto bancario dove ha depositato il denaro datogli dalla famiglia degli Yasaran, per qualsiasi evenienza.


Lei accoglie le informazioni, segue il suo consiglio (di non parlarne con nessuno) e comincia a sperare nuovamente, ma questo le permette di abbassare leggermente la guardia e di percepire la presenza di Kerim non più solo come una minaccia.


Poco prima di partire, infatti, vediamo l'incredibile pomeriggio passato come una coppia quasi normale, quando Emre va a trovarli portando con sé una sua nuova amica, conosciuta da poco. Quello che nessuno sospetta è che la ragazza non è Enise, come si presenta lei, ma Asu, la prostituta che Mustafa ha conosciuto e che lo ha aiutato in diverse occasioni.


Anche adesso Asu sta cercando Fatmagul e Kerim, sempre per aiutare Mustafa, ma durante il pomeriggio passato in giro per Istanbul, su suggerimento di Emre, lei osserva la strana coppia e qualcosa in lei scatta, decidendo di non rivelare a Mustafa di averli trovati.


Interessante è anche vedere Kerim e Fatmagul, per la prima volta, interagire in maniera quasi normale, lontano da un passato che li ha segnati nel profondo, ma anche da una famiglia che pesa su di loro fortemente. Sembra quasi l'inizio di qualcosa, anche se basta che Emre e la sua amica vadano via, perché le distanze ritornino nuovamente a separarli.


Kerim decide di andare via, raccoglie le sue cose e scrive una lettera a Fatmagul, nella quale le dice tutte le cose che non ha potuto dirle, sempre per colpa del muro che la ragazza ha alzato per proteggersi da lui. Lì si apre e le dice tutto quello che ha tenuto dentro durante questi mesi di difficile convivenza.


"Darei tutto quello che ho per cambiare le cose. Mi piacerebbe poter tornare indietro. Mi piacerebbe sottrarre entrambi da quei momenti nei quali non c'è luce, dove non importava se uscisse il sole o tramontasse. Ti chiederei scusa guardandoti negli occhi, quegli occhi che mai hanno voluto guardare direttamente nei miei. Vivrò sognando il giorno in cui potrai ricostruire la tua vita dalle rovine in cui ho trasformato le tue speranze e quando le tue ferite cominceranno a cicatrizzarsi, sognerò di potermi sentire di nuovo bene anche io".


Le sue parole sono pura poesia, un fiume diretto che arriva a Fatmagul, nonostante lei abbia alzato una diga e quando la mattina dopo Meryem vede la porta del capanno aperta, prima timorosa di un ladro, ci rendiamo conto che Kerim non è riuscito a partire, a lasciare Fatmagul.


La ragazza si nasconde e ascolta la conversazione tra i due, sentendosi tradita perché lui alla fine non è partito, ma la rivelazione di Kerim "Non sono riuscito a partire. Vedevo il suo viso ovunque. Credo di amarla!" è una deflagrazione totale nel cuore di Fatmagul che potrebbe davvero portare a qualsiasi cosa. Sarà una svolta? 

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