mercoledì 12 novembre 2025

Sefirin Kızı - Ero fuoco, adesso sono diventato cenere(36)


Cosa resta dopo un incendio che ha bruciato ogni cosa? Cenere e la vita di Sancar e della piccola Melek appare davvero rasa al suolo dalla decisione di Nare di andare via, anche se, costretta dal padre a fare qualcosa che non voleva, ovvero il matrimonio con Gediz, Nare, già piena di problemi e di traumi, sceglie la strada della fuga. Il coro di opposizione e di oltraggio rivendicato dai suoi pseudo sostenitori mi fa tenerezza, perché non hanno capito niente del personaggio di Nare, una donna in fuga, ferita, che non riesce a far parte del mondo e che, alla fine, pur prendendo la strada della fuga, cerca di salvare l'unico amore sincero della sua vita, la piccola Melek, lasciandola a un padre amorevole, a una famiglia che l'adora, dandole tutto quello che lei non ha avuto. E qui la logica è molto chiara.


Tutto l'episodio ruota intorno all'assenza di Nare, riprendendo da dove è finito quello precedente, ovvero con Sancar uscito di prigione e Gediz che aspetta la neo sposa insieme al padre. Ma Nare è fuggita. Lo scopriranno presto l'Ambasciatore e l'assurdo neo marito che, sotto sotto, ha davvero sperato che lei gli riconoscesse il ruolo. 


Sancar passa dalla felicità per la liberazione alla preoccupazione per la scomparsa di Nare. Tutti la cercano, soprattutto la piccola Melek, che è anche l'unica che l'ha vista prima della fuga. Nare, infatti, è andata da lei in ospedale, le ha detto frasi strane, quasi di addio, prima di sparire.


La ricerca costante porta Sancar a rendersi conto che qualcosa è successo e quando sorprende Muge, Gediz e l'ambasciatore che la stanno cercando e arriva una segnalazione da parte della polizia, del ritrovamento di un corpo, sconvolto si rende conto che la situazione deve essere precipitata. Ed è proprio davanti alla porta dietro la quale potrebbe esserci Nare che Sancar scopre l'ennesimo tradimento da parte di Gediz, lui è ora il marito di Nare.


La fuga gli appare evidente e si rende conto che la sua liberazione, grazie al video dell'ambasciatore, è un regalo di Nare, che però alla fine si è piegata, sposando l'uomo che il padre le ha imposto. Questa è una delle ragioni della fuga.


Man mano che le ricerche lo portano sempre più vicino alla realtà, ovvero a un abbandono volontario, il dolore si espande, prendendo il posto della preoccupazione e con il ritrovamento della macchina, dove ci sono le sue cose e tre lettere, Sancar è lacerato dalla consapevolezza che il grande amore della sua vita ha posto la parola fine alla loro storia.


Nel frattempo scoppia lo scandalo, tutti scoprono delle nozze e si sentono in qualche modo traditi da Nare, persino Elvan e Kavruk, che sempre l'avevano sostenuta, ma è soprattutto la piccola Melek a sentirsi tradita, anche se le ragioni della madre esistono, una bambina così piccola non può ovviamente capirla.


Sancar torna a casa, ferito. Consegna a Gediz la lettera di Nare e non sembra neanche interessato a sapere quello che ha scritto al suo ex amico. Corre dalla sua bambina, per darle la terribile notizia e Melek, davanti alla lettera della madre, arrabbiata e ferita, la fa in mille pezzi e per una bambina che ha capito sempre tutto, ma che in fondo è una bambina abbandonata dalla madre, è il gesto più comprensibile di tutti.


La lettera per Sancar la scopriamo mentre lui dà fuoco alla capanna che è stata il simbolo del loro amore tormentato. È l'addio di una donna ferita, che non si sente capace di amare nessuno, che gli affida la sua bambina, ma che si congeda da lui e da questa storia tormentata. Sancar si rende conto che non esiste più la figlia dell'ambasciatore, né la Nare di Sancar. L'unica cosa che conta davvero, ormai, è la bambina di Sancar, la piccola Melek tra le cui braccia corre per ricostruire una vita e lottare per la sua felicità. Scusate se vi sembra incomprensibile, ma la logica, se analizzate tutti gli elementi, c'è tutta.


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