Cosa può raccontare il penultimo capitolo dopo che la grande cattiva è finita in prigione? Ovviamente un ultimo tentativo di rivolta che porterà a un ulteriore punizione, più terribile della prima, che non sembrava agli autori di Hercai sufficiente a punire Fusun Aslanbey, arrivata a un certo punto della storia per prendere il posto della terribile Azize Aslanbey, a sua volta destinata al cammino della redenzione, come è successo a molti in questa storia sulle seconde possibilità.
Miran e Reyyan sembrano finalmente felici, dopo che tutti i nemici sono in qualche modo stati assicurati alla giustizia, o almeno e quello che credono loro, visto che Yaren, di cui si sono felicemente dimenticati, ancora esiste e lotta insieme a noi! Yaren, che sembrava aver avuto un miglioramento dopo la scoperta della gravidanza, ha un nuovo attacco di follia, alimentato dalla presenza di Firat, da lei disprezzato e usato nella prima parte della storia.
Quando però l'uomo arriva alla Mansione Aslanbey con il suo nuovo risonante cognome, accompagnato da una sposa dolce e devota, Yaren scopre di nutrire per lui un sentimento ossessivo, alimentato anche dalle attenzioni decisamente umane e non sentimentali che l'uomo ha nei confronti della moglie di suo cugino. Preoccupato infatti dei modi tirannici con cui Fusun la trattava, Firat è stato mediamente gentile, ma Yaren ha cominciato a combattere una guerra tutta sua, fino al punto di credere che il bambino che aspettava fosse un impedimento al coronamento del suo amore per Firat.
Quando scopre che Zeynep è incinta e che quindi Firat non si girerà neanche a darle una seconda occhiata, la sua follia esplode davanti a tutti, rivelando anche di aver abortito. Firat, preoccupato per le sue condizioni, decide di riconsegnarla alla sua famiglia che, rassegnata, la riaccoglie in casa, ma la vicinanza alla Mansione Umut, vedere quotidianamente la felicità di Reyyan e Miran, non giova alla sua salute mentale, già decisamente turbata.
Intanto restano residui di cui sbarazzarsi: Fusun fugge di prigione, tramite i suoi agganci. In precedenza c'era stata una visita di Azize solo per minacciare la donna, perché la nostra grande nonna non si rassegna a una simile punizione per chi ha ucciso suo figlio.
Fusun fugge e invece di pensare a comprare un biglietto di sola andata per un paese dall'altro lato del mondo, decide di completare la sua vendetta, uccidendo anche Miran. Quest'ultimo, come al solito, sembra agire alle spalle di Reyyan, preoccupato per la salute di sua nonna, ma quando si reca nel bosco, alla ricerca della strega cattiva, si scopre che il vero piano non era quello di Fusun, ma era stato ordito proprio da Miran, e la donna finisce per cadere sotto i colpi.
Ferita gravemente, ma non in maniera mortale, Fusun sconterà la sua condanna su una sedia a rotelle, incapace di parlare e di muoversi, dipendente completamente dagli altri. Solo i suoi occhi malvagi continuano a esprimere tutto il suo turbamento. Accanto a lei la buona Azra che, lasciando Midyat, non se la sente di abbandonarla al suo destino e decide di prendersi cura di lei.
Ormai tutto sembra avviarsi verso il finale e dopo una valanga di tragedie accogliamo i momenti di serenità con un certo sorriso, dove le preoccupazioni di Reyyan e Miran sono quella di far dormire Umut, di imparare a guidare (per Reyyan), di ricostruire la fondazione Umut per le bambine che vogliono studiare, e infine la circoncisione del piccolo Umut, secondo la religione islamica.
Anche se per noi occidentali il pensiero ci lascia un brivido, che condivide anche la madre Reyyan, tutti accolgono con gioia l'evento e persino Cihan, ormai completamente assorbito dalla famiglia di Miran, è molto emozionato, tanto da regalare al bambino, di cui diventerà una sorta di padrino, l'orologio che Hazar gli aveva donato quando era un ragazzino. Il legame tra loro si rinsalda, ma durante la festa, alla scoperta che Azize ha regalato a Reyyan la Mansione Aslanbey, Yaren perde completamente il lume della ragione e l'ultima cattiva, ancora rimasta nella storia, arriva al palazzo decisa non solo a turbare la festa per la circoncisione del piccolo Umut, ma anche a uccidere e sbarazzarsi della sua eterna e ingiustamente rivale Reyyan.
Pur sparando al povero padre, che non ha fatto altro che difenderla durante tutto questo tempo, Yaren sembra determinata, ma proprio sul punto finale l'arrivo della polizia, finalmente, pone fine a quest'ultimo grande ostacolo alla felicità dei nostri eroi. Che cosa ci attende nell'ultimo imperdibile episodio? Immagino che finalmente la tensione calerà e ci sarà posto per più sorrisi.
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