giovedì 31 dicembre 2015

IL PARADISO DELLE SIGNORE - COME UNA FAMIGLIA (S.1-E.10)


Il secondo episodio di lunedì ha il significativo titolo di COME UNA FAMIGLIA e fa riferimento a quello che Mori dirà ai suoi dipendenti quando scoprirà quello che è successo a Vittorio. La verità è che Teresa, pur avendo trovato addirittura condizioni economiche più vantaggiose in un altro posto di lavoro, alla fine opta per rimanere al PARADISO, sentendo ormai un vincolo anche con le altre persone che lavorano lì, tra tutte anche Vittorio, che è un personaggio che mi sta convincendo sempre di più.


Pietro Mori è indubbiamente il nostro eroe, nel senso che è il protagonista fascinoso, il leader, il capo carismatico dal passato tormentato e dal presente difficile, che prova un'evidente attrazione per Teresa, la nostra determinata eroina, ma che combatte anche con se stesso per portare avanti i suoi piani. Sto aspettando di vederlo cadere preda dal suo cuore e con me anche Mandelli, sebbene per ragioni ovviamente diverse. Io voglio vedere l'uomo tutto d'un pezzo, freddo calcolatore, che finisce per mettere a rischio tutto per amore di Teresa. Mandelli aspetta l'occasione per vederlo vacillare per poterlo distruggere.



Infatti al momento Andreina è innamorata pazza di Mori e ha deciso di credere alla sua versione dei fatti sulla morte dello zio. Intanto Vittorio ha appena perso suo padre, ma tornando al PARADISO non racconta a nessuno dell'accaduto. Lascia solo a Teresa un bigliettino di scuse per essere venuto meno al loro appuntamento. La ragazza, raggiungendolo in ufficio, scopre del suo lutto e decide di chiedere a Pietro un permesso per prendere parte al funerale.


Mori rimane turbato dalla notizia, soprattutto perché troppo preso dai suoi problemi non si era minimamente reso conto di quello che stava succedendo a Vittorio, che scopriamo ha un pessimo rapporto con il fratello. Questi infatti non gli parla da anni, ma il pubblicitario ha promesso al padre (con cui aveva un rapporto complicato) di chiedergli di essere presente al suo funerale.



Mori chiede a tutti, se lo desiderano, di partecipare. Ci andranno solo lui e Teresa, oltre ai colleghi diretti di Vittorio. Intanto Silvana approfitta del permesso per andare a teatro. L'opera che stavano rappresentando è stata considerata troppo "spinta" e quindi faranno solo un'altra serata e poi dovranno chiudere.


È arrivato un nuovo personaggio, il fratellino di Teresa, che sembra muoversi in città con l'intenzione di conoscere il posto dove vive la sorella. In realtà è a Milano con uno scopo ben chiaro: quello di preparare il cammino all'arrivo in città di Salvo.


Il senso di appartenenza a questa strana famiglia induce Teresa a rinunciare alla sua idea di lasciare IL PARADISO. La notizia rende felice Vittorio  che però le racconta anche di non essere l'uomo che lei immagina. Il fratello infatti non vuole più saperne di lui perché in passato ha sedotto sua moglie. Lei è convinta però che lui sia un uomo buono e pur di non lasciarlo solo il giorno dei funerali del padre lo invita ad accompagnarla allo spettacolo di Silvana.

E qui vediamo il nostro Mori scrutare i due con aria accigliata. Lui si recherà a cena da Andreina, dove continuerà a recitare il suo ruolo, pronto a tutto pur di salvarlo. Ma anche se nega convinto, in un flashback lo vediamo in prigione, ferito durante uno scontro e non dubitiamo che in quella colluttazione Umberto Mandelli possa aver perso la vita. Peccato però che dovremo aspettare lunedì per vedere come andranno avanti le varie vicende.

VOTO: 7




IL PARADISO DELLE SIGNORE - IL BACIO (S.1-E.9)


Lunedì, come ormai da più di un mese, RAI 1 ha trasmesso le due puntate della fortunata serie IL PARADISO DELLE DONNE. Il primo episodio ha il titolo significativo di IL BACIO, che in parte allude alle conseguenze di quello che Teresa e Pietro si sono scambiati. Siamo proprio in un'altra epoca, un tempo in cui, malgrado i problemi ed i limiti, tutto aveva un peso ben diverso. Teresa si è resa conto che Mori non vuole affrontarla su quello che c'è stato tra di loro e decide che la cosa più saggia da fare è quella di dare le dimissioni.


Essendosi presentata ad un colloquio (dove la ragazza ha subito colpito la proprietaria del negozio di moda), Teresa si vede costretta a chiedere una lettera di referenze. In un primo momento decide di chiederlo alla Mantovani, soprattutto dopo essersi confidata con Silvana, a cui ha raccontato tutto quello che c'è stato con Pietro e della sua successiva freddezza. La Mantovani chiede però poi la firma di Mori e l'uomo scopre che Teresa ha deciso di andare via.


A differenza di Vittorio, che ha trovato il diario di appunti della ragazza e ha scoperto le sue capacità nel disegno e vorrebbe farla restare a tutti i costi a IL PARADISO, Pietro è diviso tra il dispiacere di vederla andare via e la consapevolezza che la soluzione migliore anche per lui è non vederla più.

Pietro è infatti deciso a tutto pur di sposare Andreina. Mandelli, quando scopre che la figlia sta frequentando l'uomo, cerca di farla entrare in ragione e le svela che Pietro ha ucciso suo fratello Umberto in un campo di prigionia. La donna, combattuta e confusa, non sa cosa fare, ma Mori riesce a fare leva su di lei, proponendole le nozze e negando tutte le accuse del padre. Vittima del suo fascino, Andreina accetta.


Pietro le ha regalato un anello di fidanzamento adatto all'occasione, ma allo stesso tempo si è lasciato tentare dall'acquisto di un ciondolo con il sole che ovviamente gli ha pensare a Teresa. Pur sentendosi tentato comunque non cede e cerca di resistere al fascino che la ragazza esercita su di lui, così firma le sue referenze, sperando che si allontani da lui quanto prima.


Intanto Anna si rende conto che Silvana non ha mentito e che Massimo le nasconde qualcosa. Così una sera lo segue insieme alla ragazza e lo sorprende con una donna. L'uomo le rivela che si tratta di sua sorella, ma negli occhi dell'altra c'è uno strano avvertimento. Così quando una sera Anna invita Massimo a casa di Teresa e Silvana per presentargli i suoi genitori, venuti dal paese, la sorella dell'architetto la raggiunge e le rivela che il fratello è sposato. Durante tutta la cena con i suoi parenti, Anna mantiene il silenzio, per poi troncare con l'uomo appena il padre e la madre vanno via. Delusa e convinta che nessuno mai la vorrà, dopo che ha ceduto a Massimo, decide di accettare l'invito delle amiche e si trasferisce da loro.

Intanto Lucia riceve la corte serrata da Cazzaniga, che le regala anche il nuovo rossetto che stanno pubblicizzando al PARADISO. Non si capisce se la donna è solo infastidita o anche un po' tentata dalle attenzioni dell'uomo.



Il bacio a cui fa riferimento il titolo non è solo quello che si sono dati Teresa e Pietro, ma anche quello che sarà utilizzato da Vittorio per la nuova vetrina e la nuova campagna pubblicitaria per lanciare il nuovo reparto di cosmetica. Intanto il padre di Vittorio muore.


L'episodio è ben costruito, con un filo di tensione continua che ci fa capire il coinvolgimento di Pietro con Teresa, le emozioni della ragazza, che osa affrontarlo apertamente per chiedergli spiegazioni (senza però averle), la delusione di Anna e tutte le altre tematiche senza eccedere, con misura e sicurezza. La storia è ben costruita e gli attori risultano molto credibili. Il protagonista maschile brilla per la sua ambiguità, come un giocoliere che cerca di mantenersi in equilibrio, mentre tutto ruota vorticosamente intorno a lui. Mi convince sempre di più anche Vittorio, l'amico donnaiolo, ma anche il pubblicitario dalle idee geniali. Mi sembra un storia ben fatta.

VOTO: 7


UN CUORE APPASSIONATO DI SOPHIA NASH


UN CUORE APPASSIONATO è il romanzo d'esordio di Sophia Nash che fin dall'introduzione strizza l'occhiolino a quello che in qualche modo si presenta come un suo modello o la sua fonte di ispirazione: ovvero la cara vecchia Jane Austen. I personaggi, le ambientazioni e le situazioni in qualche modo si riportano a quel contesto, anche se apparentemente resi in maniera più semplicistica.


La storia presenta un personaggio maschile sicuramente fuori dagli schemi, ovvero Nicholas Huntington, che ritorna dalla Guerra contro Napoleone, ferito ad una gamba. Il padre sta morendo e a prendersi cura di lui troviamo il dottor Kittridge, insieme a Charlotte, la figlia ormai ventottenne che gli fa da assistente.


Il rapporto tra Nicholas e Charlotte inizia con qualche attrito, anche perché lui diffida di tutti i medici, ma pian piano si rende conto che la ragazza è generosa, attenta e presente e che la sua costanza non ha fatto che alleggerire le sofferenze del padre. Nicholas Huntington, al di là della sua presenza fisica, si mostra anche come un eroe molto vulnerabile, umiliato nel passato dal fratellastro e dalla matrigna, è cresciuto avendo un'idea di se stesso molto inferiore rispetto alla realtà.


Dotato di una mente brillante, è convinto delle sue incapacità per un problema che all'epoca non era ancora stato scoperto, ma che oggi è chiaramente diagnosticato come dislessia. Sicuramente la presenza di una simile novità da respiro ad un romanzo senza grandi avvenimenti, basato piuttosto sul confronto interiore dei personaggi, sulla loro reciproca scoperta e sul sostegno morale che entrambi riescono a darsi l'uno con l'altra.


Se Nicholas si sente inferiore a Charlotte sotto molti punti di vista, soprattutto intellettuale, Charlotte è tormentata dalle insicurezze di un passato sanguinoso, tipico di tante storie del Terrore, che l'hanno privata della madre e delle sue radici.


Piuttosto deboli restano i cattivi, che cercano con i loro interventi di dare movimento alla storia e di creare la distanza tra i due protagonisti, che invece restano alquanto vicini per sensibilità e idee. Il finale presenta qualche insicurezza, ma nel complesso ci sono delle buone idee ed una contestualizzazione migliore delle vicende. Spesso le autrici del rosa, infatti, si perdono regalandoci storie dove l'ambientazione in un altro secolo ci è data solo da trine e merletti, con protagoniste assolutamente moderne che si comportano come la nostra vicina di casa, piuttosto che come creature cresciute ed educate in un certo modo. Non è questo il caso.


Nel complesso un esordio interessante, senza lasciare comunque un'impronta troppo profonda nel cuore della lettrice. Sarei curiosa di leggere qualche cosa di successivo scritto dalla Nash e vedere che evoluzione ha avuto.

VOTO: 6


domenica 27 dicembre 2015

IL VELO DELLA NOTTE DI LYDIA JOYCE


IL VELO DELLA NOTTE è un romanzo della collana I ROMANZI MONDADORI pubblicato in Italia nell'aprile del 2005, di Lydia Joyce, di cui ancora non avevo letto niente. È un romanzo che si presenta abbastanza classico al principio, con risvolti interessanti, e soprattutto con una struttura semplice che l'autrice riesce comunque a sfruttare al massimo delle sue potenzialità, costruendo un racconto con pochissimi personaggi (vediamo in primo piano quasi sempre solo i due protagonisti) che si sfidano in un duello all'ultimo colpo per cogliere e svelare i misteri dell'altro, con uno sfondo altamente sensuale che avrebbe meritato a pieno titolo la pubblicazione nella collana PASSIONE.


Siamo nella seconda metà dell'ottocento, nell'Inghilterra del 1867. Lady Victoria Wakefield  è ormai considerata da tutti una zitella severa e dalla morale integerrima. Arrivata a 32 anni, si è costruita una fama rispettabile a cui non sembra voler rinunciare ed è proprio il timore dello scandalo che la inducono a partire, in seguito ad una lettera che le è arrivata da Byron Stratford duca di Raeburn, per Raeburn Court, l'oscuro castello in cui vive rinchiuso il pericoloso e chiacchieratissimo duca.


Suo fratello Jack, infatti, ha contratto debiti con il potente aristocratico e non è in grado di restituire il denaro. Sperando di evitargli lo scandalo e la prigione, Victoria parte con la sua cameriera con l'intenzione di persuaderlo. Arriva in un giorno di pioggia, in un castello che sembra cadere a pezzi, e viene accolta da domestici eccentrici e da un uomo che si nasconde nelle tenebre. Il Duca di Raeburn le fa una proposta scandalosa, al solo scopo di umiliarla. Le propone di cancellare il debito del fratello a patto che lei si conceda per una settimana.


Victoria, colta da un momento di follia, e pensando che è l'unico modo per mettere a tacere le possibili chiacchiere e vivere una pazzia prima di ritornare a Londra e al suo ruolo di rigida zitella, accetta l'accordo. Si dovrebbe trattare di una settimana di passione e nulla di più, ma Byron è un uomo misterioso e tormentato da una misteriosa malattia che lo induce a vivere nelle tenebre. Ferito nel passato, l'uomo teme di aprirsi completamente, ma allo stesso tempo è affascinato dal mistero che Victoria rappresenta.


Lontano dall'essere una fredda e distaccata zitella, Victoria nasconde una personalità passionale e selvaggia che in passato l'ha indotta a correre dei rischi che hanno cambiato per sempre la sua vita e l'hanno indotta a nascondersi per proteggersi e difendersi. 


In un'atmosfera estremamente gotica, allo stesso tempo imperniata di passione, Victoria e Byron si sfuggono di giorno e si ritrovano di notte, in una lotta che li porterà a rivelarsi e ad innamorarsi come mai avrebbero creduto possibile. 


Lettura piacevole e scorrevole, adatta a chi ama personaggi profondi, feriti, passioni travolgenti e non banali.

VOTO: 7

venerdì 25 dicembre 2015

UNA MALIZIA IRRESISTIBILE DI JULIA ROSS


Julia Ross è stata definita da Mary Jo Putney un punto di riferimento nel genere del Romance History e pur essendo la prima lettura che faccio di quest'autrice è innegabile il suo talento narrativo che emerge nelle descrizioni degli ambienti, degli abiti e nei dialoghi ben sviluppati. UNA MALIZIA IRRESTITIBILE è il sequel di un altro volume (che ancora non ho letto) intitolato AMORE IN GIOCO.


 L'ambientazione è alquanto diversa dalla maggior parte dei libri che ho recensito ultimamente. Ho fatto un salto indietro e tra tricorni, pizzi, pantaloni al polpaccio e parrucche, mi sono resa conto di essere precipitata indietro nel tempo, senza aver attraversato nessun cerchio magico e di essermi ritrovata in pieno settecento, secolo che per ragioni personali adoro fin dalla mia adolescenza. A parte questo entriamo subito nel pieno dell'azione, seguendo il nostro protagonista, Robert Sinclair Dovenby, conosciuto da alcuni solo come Sin (Peccato), che torna a casa e trova la sua amante, una donna aristocratica e potente, che sta facendo un falò di tutti i suoi vestiti, dopo aver sorpreso nella sua camera una donna con il suo servitore.


Robert scopre che il servitore della presunta nuova amante è in realtà una donna travestita da uomo che si è introdotta nella sua casa alla ricerca di qualcosa. Il fantomatico George è in verità Sylvie Georgiana, contessa di Montevrain, inviata come spia da parte del potente duca di Yveshire, convinto che Robert sia responsabile della morte del suo caro fratello Edward. Robert intuisce subito che George è una donna, ma intrigato dal mistero decide di tenerla con sé come proprio segretario.


Sylvie cerca in questo modo di svelare i suoi misteri, ma si ritrova alle prese con un libertino, abile nell'arte della seduzione, che farà di tutto per farla cadere e svelarle i suoi misteri. Nello stesso tempo Robert finisce per innamorarsi di questa donna coraggiosa ed intelligente, che pur considera il suo nemico, e che sa che potrebbe portarlo alla rovina.


Come un'abile gioco delle parti i due si sfidano e nel confronto finiscono per conoscere non solo il proprio avversario, ma anche parti di se stessi che mai avrebbero immaginato. Una passo alla volta percorrono quella strada che li avvicina l'uno all'altra e che cambierà completamente i loro programmi.


Malgrado la trama interessante, una protagonista fuori dal comune, ed un eroe che capisce il suo cuore molto prima di lei, c'è qualcosa di lento e pigro nell'evoluzione della storia (che resta comunque ben scritta) ed una passione solo ipotetica e mai sincera e manifesta. Mi ha lasciato uno strano strascico, come se il meglio dovesse ancora venire. Pur presentando evidenti pregi, resta come un tentativo non riuscito pienamente.

VOTO: 5 1/2

giovedì 24 dicembre 2015

I DESIDERI DEL CONTE di Vanessa Kelly


Vanessa Kelly esordisce nel mondo del rosa proprio con questo romanzo che la Mondadori pubblica nella collana PASSIONE. La storia presenta un intreccio alquanto classico, ma a mio parere l'autrice riesce a dosare bene i vari elementi offrendoci un volume interessante, con vicende coinvolgenti, avventura, movimento ed un'intensa passione.


Simon St James, conte di Trask, ha due ossessioni nella vita: le terre che vorrebbe ampliare per poter investire nel settore tessile, e la protezione della piccola Sophie Stanton, che conosce praticamente da tutta la vita. Il destino vuole che le due cose ad un certo punto si uniscano, perché le terre di confine di cui lui ha bisogno, sono la dote che Sophie porterà al marito il giorno delle nozze. Quale occasione migliore quindi se non quella di chiedere la sua mano, soprattutto al fronte di un affetto sincero che da sempre nutre per lei.


Sophie Stanton ha due ossessioni: Simon St James, di cui è follemente innamorata fin da quando era una ragazzina, e quella di fare del bene al prossimo. Un giorno, mentre si trova in una zona poco sicura, un ragazzino le strappa la borsetta con dentro un prezioso braccialetto. Sophie si lancia al suo inseguimento e finirà per ritrovarsi coinvolta in mare di guai, soprattutto perché il piccolo ladro, Tobey, è un bambino sfruttato dal padre, che cerca di proteggere la sorellina maggiore, Becky, di soli 13 anni, che il padre vorrebbe vendere ad un bordello.


L'ambientazione è Bath, luogo di cure termali e della mondanità inglese. Sophie vive a casa delle sue zie zitelle di Simon, che fa da sposa tra casa sua e quella delle zie, cercando di sedurre la ragazza senza che lei scopra che le sue motivazioni non sono completamente disinteressate. Allo stesso tempo Simon cerca di controllare il furore che il comportamento spesso avventato di lei fa divampare dentro di lui.


Sophie, infatti, pur essendo alla sua quarta stagione senza aver attirato un marito, è una creatura passionale e gentile, pronta ai bisogni del prossimo e assolutamente innamorata di Simon. Unico problema è la convinzione di lui di non ricambiare la sua natura onesta e appassionata. Simon si vede come un cinico ed il più delle volte non si rende neanche conto che il sentimento che lo porta ad inseguire Sophie, a salvarla dalle mille peripezie, a costringerla a legarsi a lui e ad accettare il loro fidanzamento, è un sentimento sincero di amore e non certo di semplice affetto.


Tutto il romanzo è un lungo percorso (tra peripezie varie in una società piena di disagi e problemi) che li porterà a capire che la ricchezza principale è il legame che li unisce praticamente da sempre. Storia convincente, pur senza grandi pretese, che coinvolge e ti trascina nelle vicissitudini di due protagonisti che devono solo avere il coraggio di dichiarare a se stessi i reciproci sentimenti.

VOTO: 6 1/2

IL PARADISO DELLE SIGNORE - A MALI ESTREMI (S.1 -E.8)


Nel secondo episodio della prima serata, Teresa si trova a dover fare i conti con la decisione dello zio di lasciare Milano. La ragazza si sente realizzata con il suo lavoro a IL PARADISO, anche se ormai si è decisa a mettersi il cuore in pace con Mori e si è resa conto che lui non corrisponde ai suoi sentimenti. Non vuole però lasciare la città e seguire i parenti in Germania. La possibilità di tornare in paese è già stata accantonata, ma zio Vincenzo non vuole sentirne parlare di lasciarla da sola.


Negli anni cinquanta una ragazza per bene poteva solo vivere dalle suore, se voleva lavorare in una grande città come Milano, un po' come fa Anna, che pur frequenta il suo ricco fidanzato che promette nozze per ottenere favori. Dalle suore però sembra non esserci posto e parlando con Elsa, la collaboratrice di Vittorio, Teresa si lascia affascinare dalla sua mentalità moderna che le permette di vivere da sola, lavorare ed essere indipendente. Vuole diventare come lei e così parla con sua zia della possibilità di rimanere nella casa dove hanno vissuto fino a quel momento.


Per pagare l'affitto ha però bisogno di trovare delle altre ragazze con cui dividere le spese. Una delle prescelte è sicuramente Silvana, che vive in campagna e deve ogni volta fare ore di viaggio per arrivare al lavoro. Vivendo in città inoltre potrà assecondare il suo desiderio di diventare attrice, soprattutto adesso che ha superato il provino per l'opera teatrale A QUALCUNO PIACE CALDO dove le è stata data la parte della mitica Marylin Monroe. Manca però una terza ragazza e le due non riescono a convincere Anna che è sicura che prima o poi si sposerà.


Quella ad essere sposata e con problemi è Lucia. Teresa ha scoperto il suo segreto quando il marito ed il figlio di Lucia si sono presentati in negozio ed il bambino si è lasciato sfuggire la pericolosa parola di Mamma. Teresa però non rappresenta il vero problema. È piuttosto Cazzaniga, lo scagnozzo di Mandelli, a costituire il vero problema della ragazza. Infatti l'uomo si è invaghito di Lucia e la costringe a frequentarlo ricattandola di raccontare tutto ai suoi datori di lavoro.


Intanto Teresa, pur avendo capito che non ci sono speranze tra lei e Mori, continua a sentirsi attratta dall'uomo, che però cerca di trovare un modo per arginare il pericolo rappresentato da Mandelli. L'oscuro segreto della prigionia, infatti, è ben custodito negli archivi di Washington, ma uno degli uomini del banchiere è partito per l'America. La soluzione è Andreina.


Utilizzando la presenza di una giornalista della rivista OGGI, Pietro rilascia un'intervista dove sapientemente evita l'argomento della tragica morte della moglie, per dichiarare di amare (non corrisposto) la figlia di Mandelli. La ragazza, colpita, lo raggiunge al PARADISO per baciarlo davanti agli occhi di tutti, perdonandolo. Teresa assiste sfiduciata e addolorata al loro incontro.


Alla fine però, grazie anche all'appoggio della zia, finisce per avere l'ok di zio Vincenzo per rimanere a Milano. Inizia per lei una nuova tappa della sua esistenza.

VOTO: 6