domenica 11 marzo 2018

ANGELICA E IL PIRATA di Anne e Serge Golon - Vol XI



Ho aspettato più di venticinque anni per leggere questo libro, praticamente da quando, da bambina mi sono imbattuta nei romanzi di Anne e Serge Golon dedicati all'intrepida eroina francese Angelica de Peyrac e Plessis-Belliere.

Dopo aver cercato, inutilmente, in tutte le librerie del paese, aver chiesto l'intervento di un amico libraio, rinunciai nell'impresa di riuscire ad avere tutti i volumi. Al tempo internet non era che un mondo misterioso e appannaggio di pochi.Mi accontentai quindi di vedere i film, pur rimanendo con questo desiderio inappagato di scoprire la vera storia di Angelica e Joffrey.


L'attesa dunque è quello che mi ha preparato all'incontro con questo undicesimo volume, così come l'attesa, a volte senza speranza, a volte palpitante, a volte disillusa, è quella che ha accompagnato Angelica nel corso dei quindici anni in cui è stata separata dall'amato marito, amato come nessun altro uomo incontrato nel corso della sua vita alquanto intensa.


Se in ANGELICA  ALLA GUERRA, finalmente il Rescator era arrivato nella vita della nostra eroina, tutto questo libro ci regala lo scontro di carattere, il fascino, mai perso, di un personaggio che è saputo ripartire da zero, dopo essere precipitato nella disgrazia ed essere riuscito a ricostruire la propria esistenza pezzo per pezzo.


Angelica e i suoi amici ugonotti sono ospiti, non molto desiderati, da parte del Rescator e dei suoi pirati. La loro rotta li conduce verso il nuovo mondo, ma si trovano su punti opposti di una guerra che li ha voluti unire. Non si fidano di quel pirata strano, sempre mascherato, circondato da uomini di razze diverse, una minaccia per tutti loro che conducono una vita all'insegna della parola del Signore.


Angelica si scontra ben presto con il Rescator, per i suoi modi arroganti, ma comincia subito a sviluppare anche una strana attrazione, nata da una sensazione, non del tutto razionale, che l'uomo le ricordi di qualcuno molto amato e perso. Quando si arriverà alla sconvolgente rivelazione, che le svelerà tutta la storia di Joffrey de Peyrac, per Angelica inizierà una nuova lotta, la più importante, ovvero quella di riconquistare il suo amore perduto.


Joffrey è furioso con Angelica perché reputa che la donna  non solo lo abbia tradito quasi subito dopo la sua scomparsa, ma che in fondo non l'abbia mai davvero amato e che si sia subito buttata tra le braccia del fascinoso cugino. Inoltre la presenza a bordo della piccola Honorine, di padre ignoto, e quella di Gabriel Berne, suo corteggiatore e aspirante marito, lo innervosiscono quanto mai. A renderlo ancora più furioso nei suoi confronti, è l'idea che sia stata una pessima madre per Cantor e Florimond, entrambi persi per sempre.


Angelica non trova il coraggio di confessargli l'orrore della sua vita negli ultimi anni, ovvero da quando si è sottratta alle voglie del Re, arrivando ad una sfida aperta e trasformandosi nella famosa Ribelle di Poitou, dopo la terribile notte di Plessis. Non crede sia giusto farlo soffrire con il racconto della morte di Cantor e quello della scomparsa di Florimond. Quello che ignora è che Joffrey ha da tempo ritrovato il figlio più piccolo, portato a vivere con sé.


Attraverso i ricordi, riemergono gli anni di sofferenza di Joffrey e tutti i suoi sforzi per ricostruire il proprio mondo perduto, ricco delle sue conoscenze e delle sue abilità. Pian piano però il rapporto con Angelica, fatto di contrasti, tumultuoso come il mare che attraversano, con tutte le sue insidie si risveglia potente e l'antica passione rinasce.


Innegabile che l'attesa abbia reso ancora più emozionante il viaggio, dominato da due personaggi forti, pieni di fascino, carismatici, in qualche modo estremamente simili. Nessun altro, al loro fianco, sarebbe riuscito a reggere una tale presenza. Insieme invece dominano ogni pagina, rendendo la loro storia indimenticabile.


FRASI TRATTE DAL LIBRO.

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