venerdì 13 gennaio 2017

L'ASSEDIO - Stagione 2 - Episodio 9


Non credevo che un episodio completamente privo dei miei personaggi preferiti (ad eccezione di Tyrion e Sansa che ha guadagnato sicuramente molti punti in questa stagione) potesse convincermi, eppure L'ASSEDIO è una puntata epica e drammatica allo stesso tempo, di quelle proprie del finale di stagione a cui ormai ci apprestiamo.


Tutte le scene sono concentrate su Approdo del Re, dove le navi di Stannis  Baratheon convergono nella baia delle Acque nere. Nulla potrà impedire l'assedio e a difendere la città c'è Tyrion Lannister ed un giovane Re pazzo che crede di andare in guerra come se si trattasse di una giostra. Il ruolo di condottiere viene affidato a Tyrion che più che credere nella causa sembra accettare con filosofia il ruolo che gli è stato imposto dal destino in una famiglia come quella dei Lannister.


Le scene si snodano su due piani contrapposti: il castello dove le donne attendono l'esito della battaglia, pregano e cercano di vincere le loro paure, con una Cersei che insofferente prepara Sansa a quello che sarà il suo destino nel caso in cui la città verrà presa.; e quello dell'assedio con i vari uomini pronti ad affrontare il disastro o la vittoria.


Cersei ha deciso che non saranno catturate vive ed è pronta all'ultimo sacrificio, quello di uccidere il figlio più giovane pur di non farlo cadere nelle mani dei nemici. Intanto il folle Joffrey, dopo aver preteso il bacio di Sansa sulla sua spada, raggiunge lo zio Tyrion sugli spalti del castello da dove osservano l'arrivo della flotta di Stannis.


E la scena è tutta per Tyrion, che ha elaborato il suo astuto piano per affondare la maggior parte delle navi del nemico, lanciando un vascello imbottito della sostanza esplosiva facendolo poi esplodere con una semplice freccia infuocata.


Poi scoppia la follia, tipica di tutte le battaglie e di tutte le guerre, con l'arrivo degli uomini di Stannis che sbarcano in città e cercano di entrare scavalcando le mura. Joffrey vede la guerra da vicino e scopre che non è così divertente come aveva immaginato lui. Persino l'oscuro Sandor Clegane decide di abbandonare il campo, dopo che la visione del fuoco (che gli ha in passato bruciato metà del viso) lo paralizza e davanti ad un Re sconvolto il cavaliere manda al diavolo lui e tutto il regno.


Joffrey si da alla fuga, raggiungendo la madre nel castello, e solo Tyrion resta solo ad incitare dei cavalieri che fino a quel momento lo hanno sempre considerato un mezzuomo, ma nel suo discorso ai soldati, che incoraggia a combattere non per il Regno, né per il Re, l'onore o la ricompensa, ma semplicemente per difendere le loro case, le loro famiglie e se stessi, emerge il grande politico che avrebbe potuto essere.


Nel frattempo quando tutto sembra essere perduto, Sansa viene mandata via da Shae che le dice di fuggire e la ragazza incontra nella sua camera Sandor Clegane che le offre di portarla con se a Grande Inverno. Lei è stupita ed impaurita e non ci viene dato di sapere quale sarà la sua decisione, anche se temo che non coglierà la palla al balzo fuggendo per tornare dalla sua famiglia.


Quando tutto sembra perduto, arrivano dei cavalieri in città che travolgono le forze di Stannis. Si tratta di Tywin Lannister, il padre di Cersei, che è tornato in città. Il mio cuore era confuso e non sapeva se esultare o dispiacersi in quando non parteggiavo per nessuno di loro, tranne per Sansa (che avrebbe dovuto fuggire lontano) e per Tyrion, colpito al viso e lasciato svenuto sul campo di battaglia.

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