Questa settimana è stata un po' all'insegna delle ambientazioni russe e dei romanzi che insieme al rosa mescolavano un pizzico di avventura. La trama di questo genere tendenzialmente si ripete e quindi c'è bisogno di qualche novità per non cadere nella noia. Mentre cercavo in giro dei nomi che mi potessero colpire, mi ero imbattuta in un romanzo che non sono riuscita a recuperare, ovvero quel OSTAGGIO D'AMORE di qualche anno fa di cui avevo letto ottime recensioni.
Non avendo trovato quello che cercavo (pur ancora non rassegnandomi), alla fine mi sono imbattuta in TABU', il terzo volume di una saga della stessa autrice che mi sono concessa il lusso di conoscere. Mi diverte sperimentare scrittrici nuove, sempre nella speranza di trovare una nuova illuminazione. Non so se questa scintilla sia scoccata tra di noi, dopo la lettura di questa storia che ha indubbiamente lati positivi e negativi.
Un punto debole della storia è sicuramente l'inizio, con l'incontro appassionato e frettoloso dei due protagonisti. Siamo nel bel mezzo delle guerre Napoleoniche, subito dopo la fine della monarchia, poco prima dell'Impero. Gli ideali della Rivoluzione Francese sono ancora forti, ma siamo già in una fase di degenerazione che a mio parere fu il Terrore.
Andre Duras è un acclamato generale dell'esercito francese, alle prese con la guerra contro i russi. Un giorno viene portato nel suo rifugio la moglie di un pericoloso esponente militare nemico, ovvero Theo Korsakov. Un errore di strada conduce infatti la donna nelle mani degli avversati, ma la spietatezza del marito, conosciuto tra i più come "il Macellaio" inducono la donna a chiedere a Duras, famoso per il suo fascino, di ospitarla.
La scintilla tra di loro scocca quella stessa notte, durante una partita di scacchi. Theo non ha mai conosciuto l'amore vero, nel senso che è stata ceduta come bottino di guerra al marito che l'ha usata come una proprietà. Con Andre si rende conto di poter avere per la prima volta la passione e da qui scaturisce la sua ossessione per l'uomo a cui chiede spudoratamente un figlio fin dalla prima sera che si incontrano.
Pur apprezzando i colpi di fulmine, mi è parso alquanto fragile contestualmente, privando il lettore di tutta l'emozione della scoperta dei propri sentimenti nella propria interazione con l'altro, ma sembra quasi che la guerra voglia accelerare le vicende e Theo e Andre si ritrovano coinvolti in una storia appassionante e bollente, mentre il resto del mondo è travolto dalla follia della guerra.
Se la Johnson ci regala un racconto storico dettagliato (a colte con un pizzico di noia quando la politica invade la quotidianità separando la coppia di amanti), le vicende ci raccontano di questa passione bruciante consumata nei ritagli di tempo tra una battaglia ed un'altra, mentre l'Europa sembra sprofondare nella follia, gli ideali morire e i paladini della patria trasformarsi in dittatori o tiranni.
Theo lotta per il proprio bambino, si separa con dolore e si ritrova con Duras, ricoprendo poi il ruolo della vedova o della moglie dimenticata, lei che moglie di Andre non è. La storia avrebbe un suo innegabile fascino, se si fosse concesso più tempo ad entrambi e Andre non avesse ricoperto il cliché solito dell'uomo impossibilitato a sopportare la castità, ma assurdamente giustificato dall'eroina che novella Penelope lo aspetta dedita, per poi sopportare la sua gelosia. Questo sicuramente è un altro aspetto che non ho amato per niente.
Per il resto il romanzo conserva degli elementi interessanti, un contesta storico che rende la trama più dinamica, delle scene estremante sensuali e bollenti ed una passione ben descritta. Peccato per le debolezze che rendono la storia sicuramente non memorabile, a mio avviso.
VOTO: 6
Nessun commento:
Posta un commento