ANGELICA E L'AMORE DEL RE
Vi chiamerò Firuzé-Khanum... Madame la Turchesa... È la prima di tutte le pietre preiose, l'emblesa della vetusta Persia dei Medi. L'azzurro è nel nostro paese il colore più piacevole(l'ambasciatore dello sha di Persia)
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«La mia testa? Che ha di particolare?»«Avete la testa dell'arcangelo vendicatore, incorruttibile, quello che impugna la spada della giustizia e che taglia i lacci viscidi dei compromessi. Il vostro sguardo trapassa. Gli esseri umani si sentono nudi davanti a voi. Non ci sarà prigione abbastanza profonda che possa spegnere quella luce». (Il principe Rakoczi ad Angelica)
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Prescindiamo per alcune ore della notte dalle regole dell'etichetta. La condizione dei reali e in questo così dura e rigorosa che devono, per dirlo così, dare conto pubblico di tutti i loro atti, i loro gesti, a tutto l'universo ... e aggiungerò, anche a tutti i secoli. È una disciplina necessaria a loro e a quelli che li circondano e li contemplano, l'etichetta che gli permette di non inciampare e essere in qualsiasi momento uguale all'immagine che si essi si fanno. Però la notte è un rifugio altrettanto necessario...E mi compiace ritornare ad incontrare, a volte, il mio viso.(Il Re ad Angelica)
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—Mi piace il vostro sguardo —disse all'improvviso il Re. Una donna che guarda un uomo in questo modo gli trasmette tutto il coraggio, tutto l'orgoglio e, quando quell'uomo è il Re, gli provoca il desiderio di conquistare l'universo.(Il Re ad Angelica)
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Oh, Dio, se il fuoco del cielo deve cadere sulla città, abbi pietà di me. Allontanami e guidami verso i campi verdeggianti dove mi aspetta il mio amore...(Angelica pregando)
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Nulla è inevitabile in questo mondo —affermò lui— più della lotta dell'uomo per vivere in armonia con il suo spirito.(Rakoczi ad Angelica)
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Da dove venite?... Verso che fine marciate, signora? Quante cose segnate sul vostro viso: tutta la bellezza... tutto il dolore del mondo! (Il Re ad Angelica)
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«Desgrez, amico Desgrez, aiuto! Aiuto per il mio passato! Aiuto per la mia anima persa! Nessuno avrà pietà di me, che ho passato di tutto! Non è possibile che me ne vada così, con il peso dei miei gioielli tra le mani e sulle spalle e, sul cuore, il peso mortale della solitudine!» .
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«Se mi avesse lasciato anche lui, dopo Cantor, non avrei più potuto vivere....Tutto quello che mi unisce a te, amore mio, sarebbe svanito! Oh, quando tornerai per salvarmi?».(Angelica pensando a Joffrey)
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«Non avete il diritto di farlo...Voi, no! Non avete il diritto di morire...E la vostra forza, che ne avete fatto di lei? La vostra dedizione alla lotta, le vostre piccole idee precise, il vostro affanno rabbioso di vivere e trionfare. Che ne avete fatto di tutto questo? Nella corte vi hanno privato anche di questo?(Desgrez)
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No. Se arriverete ad averlo sotto il vostro dominio, sarà per tutta la vita. Lo so. Non lo conoscete come lo conosco io. Io avevo il potere sui suoi sensi, ma voi lo siete sul suo cuore. E, credetemi, è una cosa potente avere il controllo del cuore di un uomo che, per dirla così, non ne possiede uno. (L'amante del Re ad Angelica)
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Che avete fatto di quel cantore, di quel genio, di quel grande pazzo zoppo che aveva Tolosa sotto la sua magia innocente? Come potrei dimenticare Tolosa! Li si canta, si maledice, si gettano fiori ed anatemi. Tolosa, la città più severa e più dolce...la città di Joffrey de Peyrac che avete fatto bruciare vivo nella piazza di Gréve.(Angelica al Re)
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Quando avrò penetrato la vostra carne, arriverò al vostro cuore. (Il Re ad Angelica)
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Non poteva crederlo. Lui esisteva, lui l'aspettava in alcuna parte di questo vasto mondo, in un punto sconosciuto della terra e, anche se avesse dovuto percorrerla pezzo per pezzo, con i piedi insanguinati, lo avrebbe cercato e lo avrebbe ritrovato.(Angelica pensando a Joffrey)
La seconda parte del romanzo Angelique et le Roy riprende la storia dal punto in cui la nostra eroina, rimasta vedova per la seconda volta, dopo un periodo di lutto passato lontano dalla corte, finisce per essere attirata nuovamente dai fasti di Vesailles. Della giovane ribelle di Poitou o dell'innamorata Contessa di Peyrac sembra ormai che non sia rimasta traccia.
Angelica si muove in un contesto sfarzoso e frivolo, pericoloso e luccicante ed intorno a lei ruotano figure destinate a segnare la storia. Re Luigi XIV è sempre più affascinato dalla donna, malgrado le sue varie amanti, la Regina ed i cortigiani pronti a tutto per far soffiare il vento del suo favore nei loro confronti, ma l'uomo sembra trovare in Angelica, non soltanto una donna bellissima che potrebbe sedurlo per sempre, ma anche una mente brillante ed una creatura astuta.
Saranno proprio le sue abili trattative a permettergli di ottenere il favore dell'ambasciatore dello sha di Persia, che aveva rischiato di perdere per via di incomprensioni di galateo. La bellezza di Angelica e le sue strategie politiche finiscono per attirare il personaggio a corte, dopo che aveva minacciato di andare via, offeso dai modi francesi.
Anche il ricco personaggio orientale, che vorrebbe sedurre la nostra eroina, cade vittima della magia di Angelica, ma la donna si nega, come continua ad essere sfuggente anche con Re Luigi, sempre più affascinato da lei. Ripiega invece le sue esigenze fisiche su un altro ribelle, il conte Rakoczi, scacciato dalla sua patria, esule e pericoloso, che finirà per suscitare le ire anche del sovrano francese.
Angelica gli da ospitalità nella sua casa e ne fa il suo amante, anche per una vaga somiglianza con quel suo primo marito mai dimenticato. La scoperta della loro relazione suscita la gelosia vendicativa del Re, ma Angelica, con abilità, riuscirà a riguadagnarsene i favori, e contemporaneamente anche l'astio dell'amante ufficiale di Luigi.
Dopo vari tentativi, tutti falliti, di attentare alla sua vita e a quella di Florimond, Angelica, grazie alle vecchie e pericolose amicizie de "la Corte dei Miracoli", scopre lo svolgimento di vere e proprie messe nere, durante le quali, i potenti invocano il maligno per ottenere i suoi favori.
La preferita del Re ha un unico obiettivo, quello di vendicarsi di Angelica e di strapparla dal cuore del Re. Con un nemico così potente, Angelica corre da Desgrez, ormai asceso a posizioni estremamente importanti. Pur non potendo certo attaccare sfere così potenti, Desgrez, come al solito, riuscirà a darle i consigli giusti e a metterla sul cammino da seguire.
Se non sapessi di Peyrac, avrei fatto il tifo convinto per questo personaggio che per molti versi mi ricorda la versione maschile della stessa Angelica. La loro strana amicizia, fatta di un innegabile infatuazione (comunque tenuta sotto controllo abilmente da Desgrez), lascia comunque il segno.
Vinta anche la propria pericolosa rivale, Angelica sembra sul punto di cedere alla corte decisa di Luigi, ma il ricordo di Peyrac riemerge, facendole prendere coscienza di non poter cancellare il dolore provocato dalla sua scomparsa e che quella condanna, pur manipolata da altri, ma emessa dal Re, la separeranno per sempre da lui.
Luigi, esasperato dall'amore, e deciso a tutto pur di averla, finisce così per rivelare un segreto che sconvolgerà per sempre la vita della nostra eroina, lasciandoci con il desiderio assoluto di continuare a leggere le sue avventure e di scoprire davvero cosa successe dieci anni prima al leggendario Conte di Peyrac. Sicuramente rispetto ad altri libri, questo risulta più lento, ma il finale ripaga pienamente di tutto.
FRASI TRATTE DAL ROMANZO
ANGELICA E LE NOTTI DI VERSAILLES
« Si combatte», mormorò Andijos, « si colpisce, si uccide...È come un fuoco che divora tutto...Alla fine la ribellione...diventa un'abitudine...Non è più possibile estinguere l'incendio. E un giorno si arriva a non ricordare perché si odia, perché si combatte».(Andijos spiega ad Angelica la sua decisione di chiedere perdono al Re)
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Per un cuore coraggioso, non esistono impossibili.
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« I ricordi che ci uniscono, non sono quelli che si rinnegano, Barcarola. Anche se volessi», aggiunse con voce bassa, « non potrei dimenticarli».(Angelica al nano della regina)
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Non era né Monsieur né il cavaliere di Lorena. Era il dio Marte, il signore della guerra, duro, implacabile e freddo come il marmo.(Angelica pensando a suo marito Philippe)
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Sulla porta dello studio, si fermavano i rumori frivoli, i pettegolezzi incoercibili della Corte. Dentro quell'austera stanza, si poteva decidere della sorte del mondo, mentre fuori essa stessa rideva e ballava.
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«Che scommetete che un giorno vi ritroverete, grazie a me, rinchiusa in un convento di provincia, senza la speranza di poter uscire di lì?».«Che scommettete che un giorno sarete pazzamente innamorato di me?».(Angelica e Philippe)
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Il suo sguardo si posò su quel volto di donna rivolto verso di lui e, all'improvviso, sembrò scoprire qualcosa in più delle apparenti seduzioni di quella femminilità, qualcosa che non cercava mai nelle donne: un anima, un cervello, una personalità.(Re Luigi XIV guardando Angelica)
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Meravigliata, si rese conto che nella corte, concepita di galanti, l'amore si coniugava quasi sempre con l'interesse e, così come aveva raccontato il favolista La Fontaine, il dio Eros doveva spesso ritirarsi pesante davanti alla coppia formata dalla cieca Fortuna, in cima alla sua ruota, e Mercurio, quello dai piedi alati.
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«Ma la vita mai ci separa da noi stessi»
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Siete come tutte le donne, che si credono invincibili e per le quali gli uomini dovrebbero morire felici per loro. Non appartengo a questa specie. Un giorno, vi renderete conto, se ancora non l'avete capito, che anch'io sono un lupo.(Philippe ad Angelica)
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«Non siete una donna come le altre», rispose Philippe con voce roca. «Voi siete mia moglie!¨.
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Risate acute, profumi, aromi di vino e di rose. Il suolo era disseminato di petali...Rosa a dicembre...Questo era la corte. Follia, profusione, abbondanza. Ma da vicino, quale sorpresa" Un re giovane e misterioso che tirava i fili delle marionette e, avvicinandosi ancora di più, le stesse marionette facevano cadere le maschere. Erano vive, divorate da passioni ardenti, da ambizioni insoddistatte a da strane devozioni.
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Non sono più la tua donna, Joffrey! Lui mi reclama e il tuo amore si allontana da me come una barca che mi lascia su una costa ghiacciata. Mai più...Mai più ...È difficile dirsi "mai più" e accettare che tu possa trasformarti anche per me in un'altra ombra.(Angelica pensando al primo marito)
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«Questo bambino è uscito dal mio ventre», si disse Angelica, «E nonostante ciò non è figlio di Joffrey de Peyrac! Ho mischiato il mio sangue, che solo apparteneva a lui, con sangue estraneo. Atterrita, vedeva in lui il frutto dell tradimento che non aveva capito fino a quel momento. Disse a mezza voce: Non sono più la tua donna, Joffrey! Non aveva voluto questo? Scoppiò a piangere.
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La mia reputazione mi importa abbastanza perché disponga di lei a mio piacimento tanto da non regalarla a nessuno...nemmeno al Re!(Angelica all'amante del Re)
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Non poteva credere a quella notizia orribile. Era qualcosa di inconcepibile. Cantor non poteva morire. Era il figlio del miracolo.
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Estraniata o pazza di languore, alternativamente, girando la testa da destra a sinistra, con un movimento soave e meccanico, sul tappeto di capelli d'oro, ella si separava lentamente da se stessa, raggiungendo quel luogo immateriale e oscuro dove due esseri si incontrato da soli nel piacere.
(Philippe e Angelica)
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Philippe de Plessis-Belliére, così bello che il Re lo chiamava Marte e che il pittore aveva immortalato nei soffitti di Versailles su di un carro trainato dai lupi. Perché non esisteva più? Perché se n'era andato? In una raffica di vento, come diceva Ninon. .. nella raffica terribile e piena d'ardore del vento della guerra.
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Ho aspettato questo romanzo per la bellezza di ventotto anni, ovvero da quando, ragazzina, mi innamorai dei film di Angelica e cercai disperatamente i vari volumi, ritrovandone solo i primi quattro. Che cosa fosse successo, dopo il matrimonio tra la mia eroina e il bel Philippe, era rimasto un mistero da svelare e quindi quando finalmente ho avuto tra le mani ANGELICA E LE NOTTI DI VERSAILLES, prima parte del volume Angelique et le Roi, ero piena di speranze e di aspettative.
Angelica è riuscita, attraverso il ricatto, a costringere il bel cugino Philippe a sposarla, ridandole quella posizione nella società parigina che aveva inutilmente cercato di riconquistare attraverso il denaro. Inoltre Philippe è sempre stato per lei l'oggetto del desiderio, fin da quando ragazzina, in visita al palazzo di Plessis-Belliére, lui la chiamava "La Marcheda dal Vestito Triste".
Il personaggio di Philippe è uno di quelli principali di questa parte del racconto. Uomo bellissimo, ma violento, abituato più alla guerra che all'amore, ha solo un'unica venerazione assoluto, quella per il Re Luigi XIV.
Il rapporto con Angelica è di quelli turbolenti, basti pensare alla loro prima notte di nozze, sfociata in una violenza difficile da digerire alla sensibilità moderna, ma la nostra eroina non demorde, convinta che prima o poi riuscirà a domare il cuore selvaggio di Philippe e a conquistare la serenità al suo fianco.
Nel frattempo il legame con l'uomo, le permette di ritornare a corte, questa volta moglie del rispettato Plessie-Belliére e di ritrovare tutti quei personaggi che, al momento della sua disgrazia con Joffrey de Peyrac, le avevano voltato le spalle. Tutti pian piano cadranno vittima dei suoi incanti, non meno il Re che pur sembra comunque muoversi con una certa circospezione nei suoi riguardi, in quanto moglie di un uomo a lui fedelissimo, e per il passato che li separa.
Philippe, combattuto, astioso, gelosissimo, pian piano si lascerà conquistare dal fascino innegabile di una moglie come Angelica, donna moderna nelle rivendicazioni dei suoi diritti, anche quelli di piacere, intelligente e brillante, sempre pronta a conquistare l'attenzione dei personaggi, anche di spicco, che le ruotano intorno.
Intanto il tempo passa e il ricordo di Joffrey sembra allontanarsi sempre di più, tranne per i figli che crescono e che portano con loro l'impronta di un uomo del genere. Il carattere determinato della nostra eroina non le concede troppi momenti per ricordare, anche perché sa che quel pensiero potrebbe trascinarla verso un baratro dove, senza Desgrez, potrebbe sprofondare.
Molto meglio quindi andare avanti, ma la tragica scomparsa del piccolo Cantor, mandato per mare, e sparito in seguito ad un attacco di un misterioso personaggio, el Rescatador, che qui viene lasciato molto nell'ombra di un racconto lontano, ma che sono sicura, con i prossimi volumi, ritornerà prepotente sulla scena.
Al momento però Angelica affronta il dolore e lo lascia andare, piangendo la scomparsa del "figlio del miracolo", nato lo stesso giorno dell'esecuzione del padre, ormai molti anni prima. Non sarà l'unica tragedia a colpire il suo cuore intrepido.
Quando Philippe, il ribelle, l'ostinato Philippe, si renderà conto di essere caduto sotto il giogo dell'amore della moglie, desiderata anche dal suo stesso Re, si lancerà intrepido e sconsiderato verso un'avventura che segnerà per sempre il suo destino, facendo precipitare Angelica, nuovamente, nella disperazione.
Sono curiosa di scoprire come la nostra Marchesa degli Angeli riuscirà a far cadere ai suoi piedi anche il potente Luigi XIV.
Tra le storie d'amore e d'avventura più famose della letteratura della seconda metà del novecento, va annoverata una saga di romanzi frutto della penna dei coniugi Anne e Serge Golon. Lei, giornalista francese, il cui vero nome era Simone Changeux, e lui, Vsevolod Sergeïvich Goloubinoff, figlio di un console, sfuggito alla rivoluzione russa del 1917, si erano conosciuti in un deserto africano, in Congo, durante un viaggio.
Dal loro matrimonio, nacquero quattro figli, ma soprattutto dalla loro collaborazione artistica prese vita il ciclo di Angelica, dedicato ad un'eroina romantica ed appassionata: Angelica di Sancé de Monteloup, Contessa di Peyrac e Marchesa del Plessis-Bellière, detta anche la Marchesa degli Angeli.
I romanzi originali furono 13, scritti tra il 1956 e il 1985, da cui furono tratti anche cinque popolari film, e pubblicati in Italia inizialmente rispettando i titoli originali e in seguito sdoppiati in due volumi per un totale, a seconda delle edizioni, dai 15 ai 21 volumi.
L'unica serie completa è quella di Vallardi che comprende 15 volumi pubblicati in Italia dal 1975 al 1987. Le edizioni precedenti sono le pubblicazioni di Garzanti (dal 1957 al 1978, che si ferma però al 16. titolo. Successivamente sono stati ripubblicati da TEA 18 volumi, mancanti però degli ultimi 3 titoli, (dal 1997 al 2005).
La storia racconta di Angelica de Monteloup, della sua infanzia e poi della sua crescita, con il matrimonio combinato con il potente Joffrey Conte di Peyrac, uomo storpio e sfigurato, ma dotato di una personalità brillante e di una voce melodiosa di cui Angelica si innamora follemente.
Un oscuro episodio della sua infanzia (la scoperta di un cofanetto con del veleno destinato al futuro re Luigi XIV e a suo fratello) segneranno la sua vita per sempre, separandola dal suo amore, senza che lei si rassegni mai, tanto da riconquistare tutto ciò che le è stato sottratto fino all'amore dell'uomo che ha sempre amato.
1 - Angelica la marchesa degli Angeli (Vol I -Angélique Marquise des Anges)
2 - Angelica e il giustiziato di Notre-Dame (Vol I - Angélique Marquise des Anges)
3 - Angelica alla corte dei Miracoli - Garzanti - (Vol. II - Le chemin de Versailles)
4 - Angelica alla corte del Re - Garzanti - (Vol II - Le chemin de Versailles)
5 - Angelica e le notti di Versailles - Garzanti (Vol. III - Angélique et le Roy)
6 - Angelica e l'amore del Re - Garzanti (Vol. III - Angélique et le Roy)
7 - Angelica l'indomabile - Garzanti (Vol. IV - Indomptable Angélique)
8 - Angelica schiava d'oriente - Garzanti (Vol IV - Indomptable Angélique)
9 - Angelica di ribella - Garzanti (Vol. V - Angélique se révolte)
10 - Angelica alla guerra - Garzanti (Vol. V - Angélique se révolte)
11 - Angelica e il pirata - Garzanti (Vol. VI - Angélique et son amour)
12 - Angelica e il Nuovo Mondo - Garzanti (Vol. VI - Angélique et son amour)
13 - Angelica alla frontiera - Garzanti (Vol. VII - Angélique et le Nouveau Monde)
14 - La tentazione di Angelica - Garzanti (Vol. VIII - La tentation d'Angélique)
15 - Angelica e la diavolessa - Garzanti (Vol IX - Angélique et la Démone)
16 - Angelica e il complotto delle ombre - Garzanti (Vol. X - Angélique et le complot des ombres)
17 - Angelica a Quebec - Garzanti (Vol. XI - Angélique à Québec)
18 - La sfida di Angelica - Garzanti (Vol. XI - Angélique à Québec)
19 - Angelica, la strada della speranza - Garzanti (Vol. XII - Angélique, la route de l'espoir)
20 - Angelica, la fortezza del cuore - Garzanti (Vol. XIII - La victoire d'Angélique)
21 - La vittoria d'Angelica - Garzanti (Vol. XIII - La victoire d'Angélique)