domenica 26 giugno 2016

OUTLANDER - THE HAIL MARY (2X12)


Ormai siamo agli sgoccioli e le battute finali di questa storia sono dolorose, drammatiche e stranamente emozionanti. Basti pensare che in quest'episodio celebriamo due "funerali" ed un matrimonio, tutto concentrato in poco meno di un'ora in cui il rullo di tamburi è tristemente più intenso. Culloden è alle porte e con esso il disastro di un'intera civiltà, tutto per l'illusione di un sogno partorito da un ragazzino e da un branco di sognatori.

L'arrivo ad Iverness con cui si apre la puntata ci mostra la fatica, la disperazione di tutti i personaggi: dal volto stanco di Jamie, a quello addolorato di Claire, a quello stremato del piccolo Fergus, che praticamente sviene sul tavolo dalla stanchezza. La tragedia incombe su di loro e tutti sembrano ormai consapevoli. Eppure Jamie, Claire e Murtagh lottano disperatamente, sperando ancora di cambiare la storia.


Dicevo di due funerali che accentuano ancora di più questo clima pesante e triste che ci conduce verso il finale, annunciato anche da un inizio disperato di stagione. Il primo è quello di Colum, tornato in scena alla ricerca del nipote e del fratello.


Che il capo del clan McKenzie fosse prossimo alla fine è apparso evidente fin dal primo incontro, quando Claire si è resa conto della malattia che lo affliggeva. La mente brillante, l'astuzia, la capacità di concedere e negare sono tutti valori di questo personaggio che abbiamo amato ed odiato allo stesso tempo. Tornato, sofferente, questi dichiara di voler scegliere Jamie come tutore di suo figlio Hamish, affidandogli praticamente l'incarico di provvedere ai suoi uomini: quindi non solo i Fraser di Lovat, quelli di Lallybroch. Adesso sulle spalle di Jamie pesano anche altri uomini che dipendono da lui.

Ovviamente Dougal non la prende bene, ma la scelta del fratello è mirata e saggia, come tutte le sue azioni fino alla fine. Bella anche la conversazione tra lui e Claire, che aveva osteggiato, ma che oggi vede come la compagna perfetta di quel nipote/figlio a cui ha ceduto il potere. E a lui dobbiamo anche la sconvolgente confessione che porterà a tante novità nella prossima stagione: Geillis Duncan è ancora viva.


Per chi non ha letto i romanzi, il particolare si potrebbe perdere nelle mille vicissitudini che i personaggi stanno vivendo e che vivranno, ma per chi ha una consapevolezza più ampia della storia, Geillis rappresenta un punto centrale anche del futuro che si attende.


Colum si spegne, per scelta propria, mentre Dougal ancora combatte i suoi mille fantasmi e le sue mille battaglie.


Non c'è solo lui da piangere. E qui arriva il secondo funerale, emozionante e tragico. Mary e Alex sono la coppia di sventurati amanti a cui è concesso di vivere solo una felicità rubata e breve. Recatati ad Iverness per rifornirsi di medicine, Claire incontra la ragazza dalla quale si è separata mesi prima, dopo la barbara uccisione del suo padrino. Mary non è più la ragazzina spaventata di un tempo. Adesso è una donna che soffre, che assiste l'uomo che ama e che sa che Claire ha cercato di allontanare.


Alex sta morendo e la piccola Mary, che aspetta un figlio da lui, lo assiste amorevole e disperata. Al suo capezzale però c'è anche una creatura oscura e malvagia che mai abbiamo capito fino in fondo: Black Jack. L'uomo ama Alex, ha aiutato Mary ed il fratello a vivere in questi giorni finali, e vorrebbe che Claire lo aiutasse ad andarsene senza soffrire troppo.

Claire riesce ad ottenere in cambio del patto con il diavolo informazioni importanti che passa a Jamie. Potrebbero salvare l'esito della guerra, ma l'imbranato Charles con la sua corte di improbabili generali manderà tutto al diavolo trascinando gli scozzesi nel disastro di Culloden,

Ma al di là della politica, il fascino dell'episodio è tutto lì: nello scontro/incontro tra Claire e Jack, nel dolore reale del Capitano Randall, nella disperazione dell'addio, nella proposta sconvolgente di Alex che chiede a Jack di sposare la piccola Mary. Lui non vuole accettare perché teme che il suo lato oscuro possa portarlo a farle del male e Murtagh si propone persino di prendersi cura lui del figlio della giovane. Ma Claire insiste, parla con Jack, consapevole che l'uomo morirà il giorno dopo rendendo Mary una ricca vedova. "La famosa maledizione" sussurra Jack quasi con un sorriso.


Le nozze vengono celebrate praticamente insieme al funerale, con il povero Alex che spira poco dopo aver visto la sua Mary data in sposa al fratello. Lo scoppio di ira di Black Jack contro il corpo di Alex ben si addice al suo personaggio, incapace di gestire l'amore, la tenerezza, ma non per questo impossibilitato a provarla. Ed ormai il disastro è imminente.


Puntata dolorosa, ma intensa, piena di vicende e di personaggi dove i due protagonisti, pur essendo quasi sempre separati nel corso dell'episodio, sono emotivamente vicini e legati, mentre il mondo in cui credono ed in cui hanno vissuto tragicamente va a rotoli. Difficile aspettare fino al 9 luglio, quando dovremo congedarci da loro in attesa della tanto invocata e desiderata terza stagione.

VOTO: 9



IO VOGLIO di J.R. Ward

Avevo letto della saga de GLI ANGELI CADUTI già da un po', essendo un'appassionata dei romanzi de LA CONFRATERNITA DEL PUGNALE NERO. Amando J.R. Ward ero onestamente tentata, ma avevo letto pareri discordanti su questa nuova saga, come a dire che gli angeli (anche se caduti) non esercitano lo stesso fascino dei vampiri. Alla fine mi sono lasciata tentare da IO VOGLIO, primo volume, e sono stata felice dell'incontro.

Per quelli che sono in qualche modo finiti risucchiati dal magico mondo creato da J.R. Ward l'ambientazione è così familiare da sentirsi in qualche modo a casa. Il protagonista è Jim Heron, un uomo misterioso, dal passato nell'esercito e poi in qualche oscura associazione paragovernativa, che si è lasciato tutto alle spalle e lavora in un cantiere a Caldwell, mitica città dove vive IL RE, con tutti i suoi soldati.

Jim non crede agli angeli, non crede ai vampiri e conduce un'esistenza solitaria, fino a quando una sera nel locale IRON MASK, gestito da un singolare personaggio, Trez, i suoi occhi si posano su una donna bellissima, che sembra incarnare tutti i suoi desideri più segreti. I due si abbandonano alla passione, ma il giorno dopo, mentre si trova in cantiere, costruendo una casa lussuosissima per il ricco Vin diPietro, questi si presenta per un sopralluogo insieme alla sua bellissima fidanzata, Devina, ovvero la donna del locale.

Preso dalla sorpresa, Jim si distrae e mette un piede in acqua mentre un filo elettrico cade. La scossa ferma il suo cuore e l'uomo viene subito portato, praticamente morto, in ospedale. Qui Jim, tra la vita e la morte, fa uno strano sogno: quattro uomini vestiti di bianco stanno giocando a croquet. Sono 4 angeli, che gli affidano un incarico: salvare sette anime per salvare il mondo.

La prima anima da salvare è quella di Vin diPietro. Vincent è un uomo venuto su dal nulla, con un passato familiare difficile, e la rabbia di riuscire ad emergere. Il lusso, il denaro, sono solo una copertura alla sua fragilità e ad una diversità che ha nascosto tutta la vita: ovvero la capacità di prevedere il futuro. Devina è la donna che fa per lui, la sposa perfetta, anche se lui non ne è per niente innamorato.

Jim entra nella sua vita pensando di doverlo indurre a chiedere in sposa la ragazza, ma ben presto la situazione si complica, soprattutto quando i due, durante una serata al IRON MASK, salvano dalle insistenze non gradite, una prostituta, Marie-Terese, che colpisce Vin al cuore senza preavviso.

Marie-Terese non è certo la donna ideale per un ricco imprenditore. È una madre in fuga da un marito criminale che anni prima ha rapito il figlio ed ora la perseguita. Marie-Terese ha cambiato nome e città e si nasconde a Caldwell, lavorando per Trez pur odiando il mestiere che fa. Vin entra nella sua vita deciso a salvarla e l'amore che sboccia tra i due, anche se non voluto, finisce per purificare l'esistenza di Vin di tutto il male e l'oscurità che ha accumulato in questi anni.

Sarà Marie-Terese la vera svolta nella vita di Vin e ben presto Jim si renderà conto che Devina non è quello che sembra.

Storia piena di ritmo, di colpi di scena e di passione. Nella scrittura della Ward alla fine si ritrovano quegli elementi che te la fanno amare, che si tratta di storie paranormali o rosa classico. I suoi protagonisti hanno sempre qualcosa di speciale, la solitudini che li avvolge ce li fa amare e quando finalmente trovano la loro altra metà ci conquistano pienamente. Pur non avendo tutta la parte magica di LA CONFRATERNITA, questo primo volume della saga ANGELI CADUTI ci offre ottimi spunti e la sicurezza del talento solido di un'autrice. Da leggere, per tutti gli appassionati.

VOTO: 8

MIA ADORABILE CANAGLIA di Elizabeth Hoyt


Elizabeth Hoyt è una delle autrici di romance di cui "mi fido", nel senso che quando vedo un suo libro in edicola non esito molto a comprarlo perché so che qualsiasi storia possa raccontarmi riuscirà alla fine a convincermi. È stato così anche per MIA ADORABILE CANAGLIA, inserito come al solito nella collana PASSIONE per via di qualche scena più passionale di altre, anche se alla fine il capitano James Trevillion è un uomo che resiste ad oltranza al fascino che esercita su di lui Lady Phoebe Batten.

La nostra eroina è sicuramente l'elemento atipico della storia. Pur essendo diventata praticamente cieca per via di una malattia progressiva, la ragazza è piena di entusiasmo e di vitalità: nobile, ricca, affascinante e curiosa, rappresenta un ottimo partito, difeso a spada tratta dal iperprotettivo fratello, protagonista sicuramente di qualche romanzo precedente.

Phoebe non sopporta l'austero capitano Trevillion, di cui conosce solo la voce decisa, la presa sicura sul suo braccio ed il rumore del suo bastone che lo accompagna ovunque vada. Suo fratello l'ha assunto per prendersi cura di lei, minacciata da diversi uomini che tentano più volte di rapirla per farne oggetto di ricatto e arrivare al potente fratello. James è un uomo apparentemente rigido e silenzioso, ma la sua presenza finisce per diventare un punto saldo nella sua vita, tanto che quando, in seguito ad un ennesimo tentativo di rapimento, James, reputandosi impossibilitato dalla sua gamba a difenderla, darà le dimissioni, Phoebe avvertirà un profondo senso di perdita.

Ormai il legame tra loro è stabilito e quando la ragazza sarà portata via, James tornerà per liberarla ed accompagnarla nel suo paese d'origine, da dove James manca da anni, in seguito ad una triste vicenda familiare. In questo nuovo ambiente Phoebe riuscirà ad entrare nell'animo del soldato, partito anni prima per sfuggire ad una legge ingiusta, e si innamorerà irrimediabilmente dell'uomo pronto a tutto pur di difendere le persone a cui vuole bene.

La Hoyt non si limita quasi mai a presentarci dall'esterno personaggi che si incontrano, si piacciono e si innamorano. L'amore è l'occasione da cogliere per esplorare nella profondità creature indifese, fragili, che cercando di nascondere il tutto all'esterno e ad un mondo pronto a colpire.

Nel complesso la storia è carina, soprattutto quando i due interagiscono tra di loro, lontano dalle problematiche e dagli intrighi, dagli eventi mondani e dai personaggi di sottofondo. Il motivo del pericolo che circonda Phoebe è piuttosto debole, ma la parte in cui Phoebe e James si incontrano, scontrano, si cercano e si ritrovano vale tutto il racconto.

Libro sicuramente da leggere.

VOTO: 7

domenica 19 giugno 2016

LA FUERZA DEL DESTINO - OLTRE LA FRONTIERA (cap 7-8)


Anche se per alterne vicende sto proseguendo la visione piuttosto lentamente, LA FUERZA DEL DESTINO continua a sembrarmi una storia interessante dal punto di vista narrativo, malgrado alcune ingenuità tipiche del prodotto.


Mentre Maripaz e Lucia vivono i mesi della gravidanza in una località di mare, mentre Lucrecia ha raccontato a tutto il mondo che le due si trovano in un collegio americano, Ivan viene convinto da Antolin a lasciare Alamo. Pur non essendo riuscito nell'intento di fargli credere di essere il responsabile della morte del uomo che l'ha aggredito, Antolin gli racconta che è stato Camilo, suo fratello, a tirare fuori il coltello e ad ucciderlo per salvarlo.


Ivan si sente responsabile e allo stesso tempo la morte della madre è un dolore che non riesce a sopportare. Maripaz è sparita e non sa che cosa ne è stato di suo figlio. Così accetta i contatti del ragazzo e lascia Alamo, dopo aver portato fiori sulla tomba della madre, con la promessa che ritornerà per fare chiarezza su tutta la vicenda.


Il viaggio oltre il confine è di quelli drammatici che riempiono le pagine dei giornali e delle televisioni anche da noi. Il contatto che Antolin ha dato ad Ivan è quello di un tipo losco che prende il denaro dei malcapitati e che li abbandona lungo il cammino.


Anche se Ivan spicca per la sua aria aristocratica (sicuramente molto appariscente), è la sua determinazione a portarlo alla meta, anche se la vita negli Stati Uniti non è quel luogo dorato che si immaginano. Per fortuna, grazie ad un contatto di una persona conosciuta nella prima parte del viaggio. Ivan trova lavoro in un ristorante, dove si conquista le simpatie del suo datore di lavoro e le invidie di tutti gli altri. Ed intanto arrivano anche proposte poco onorevoli per guadagnare denaro facile. Il ragazzo si sente sempre più spaesato e confuso. Poche puntate, ma ancora una strada tutta da seguire.

OUTLANDER - MIA E' LA VENDETTA (citazioni 2x11)





Devo dire questo è un momento dannatamente inconveniente per essere concilianti. 

Prince Charles

*****

Buongiorno,  Sassenach. Devo dare al Principe del credito. Risulta che è un uomo con un cuore da guerriero, anche se i suoi generali non lo sono

Jamie

*****

Claire: Perché avete finto di non riconoscermi? Avevo paura che sbottaste all'improvviso il mio vero nome. 
Sandringham: L'ultima cosa che farei, mia cara signora, è sbottare. 

*****

Io? Uscire fuori nella notte per incontrare un povero mendicante? Oh Maria, non potrei! Assolutamente non potrei!

Mary

*****

Ho mantenuto la mia parola. Ho messo la mia vendetta si vostri piedi.

Murtagh

****

"Proteggi la mia amata, bianca colomba. Ed il bambino che un giorno potrebbe portare nel suo ventre. Preservala dalla violenza e da qualsiasi male...in questo posto...e in qualsiasi altro. 
(Jamie pregando Dio per Claire)”


 “Potrete essere impiccati l'uno accanto all'altra...È così romantico.”
Sandringham a Claire


OUTLANDER - VENGEANCE IS MINE (2X11)



Aspettavo quest'episodio praticamente dai romanzi, per la scena della chiesa, per il romanticismo di alcuni momenti, per la separazione e la successiva riconciliazione, per la vendetta di Murtagh, personaggio che ho amato follemente, partendo in sordina, e che ho continuato ad adorare anche quando sopravvive come un ricordo nel cuore di Jamie. Inoltre questo è l'episodio scritto dalla penna di Diana Gabaldon, ovvero la mamma di questa storia e quindi bisogna dire che quando lei parla di questi personaggi, li conosce così nel profondo che c'è poco da fare, nessuno riesce ad arrivarci.


Ed ecco che infatti ci premia, regalandoci uno di quei momenti romantici che valgono tutta la puntata (anche senza le scene di sesso che tutte le fan stanno rivendicando, ma che onestamente il ritmo incalzante degli eventi poco renderebbe credibile). La scena da incorniciare è quella della preghiera in gaelico fatta da Jamie mentre Claire sta dormendo. Le frasi sono quelle che vengono direttamente dal libro, ma ho adorato l'uso della lingua con le traduzioni sotto, come a riproporci gli istanti intimi di Jamie con la nipotina appena nata, ma allo stesso tempo sono state una porta aperta sull'animo del nostro eroe.


Anche senza nudo, senza baci, basta una carezza, un sussurro e la comunione e la passione tra questi due personaggi emerge come un fiume in piena. Bellissimi, sempre e comunque, una storia che parla di amore vissuto, sofferto, goduto, vincendo il mito degli amanti separati che conquistano di più il nostro cuore.


Il resto della puntata ci porta avanti nella guerra, con strategie militari che fanno marciare gli uomini verso il disastro, un Re che è un bambino viziato che finisce persino per rubarsi il cavallo di Jamie, e quest'ultimo che sembra l'unico vero generale, capace di strategie e azioni decisive.


E Diana modifica alcuni elementi cardini del romanzo e qui la lettrice innamorata (pur assolutamente apprezzando di aver risparmiato Munro) si interroga chiedendosi se queste differenze sono frutto di un ripensamento o della possibilità felice di creare una nuova alternativa.


La scena della chiesa resta comunque emozionante, anche senza la tristezza di un addio che dopo quello di Angus non eravamo proprio pronti a vivere. La determinazione con cui Jamie è pronto ad immolarsi e salvare i suoi uomini lascia spiazzato anche suo zio Douglas, che alla fine si è piegato al comando di un nipote, ma che pian piano a cominciato a riconoscergli abilità innegabili di comando.


E se Jamie è pronto a consegnarsi, è invece Claire a sbloccare la situazione, rivendicando pari diritti di salvare gli uomini di Lallybroch, adesso che lei ne è la signora. La disperazione di Jamie che non vuole lasciarla andare ci prepara al gran finale che tutte temiamo. Ma intanto il loro addio ci colpisce come al solito.

Ritornano sulla scena il duca di Sandringham ( a cui è dedicato la geniale scena dei titoli), la piccola e spaventata Mary (sempre alla disperata ricerca di una via di fuga per non sposare gli improponibili che il suo padrino vorrebbe rifilarle), e torna anche il tenero e sventurato Munro (a cui Claire si affida per farsi liberare da Jamie).


Ed in una scena finale degna dei drammi inglesi più noti, tutti i nodi verranno al pettine (anche quelli lasciati sciolti il Francia con la morte del fascinoso Saint Germain) rivendicando una vendetta tutta per Murtagh per riscattare l'onore e l'offesa fatta a Mary e a Claire.



Puntata intensa, come molte di questa stagione, mentre marciamo verso gli ultimi due episodi, con i personaggi che abbiamo imparato a conoscere, ad amare ed odiare, che si rivelano quando mai fedeli a se stessi, con una scrittura degna di una storia quasi mai scontata.

VOTO: 8 1/5

LE OMBRE di J. R. WARD


XIII VOLUME

Stavo aspettando il prosieguo de IL RE da un bel po' per scoprire il destino di Trez e Selena, amanti nati sotto una cattiva stella, il cui amore sembrava segnato. Ero convinta e fiduciosa che la Ward, come con Mary e Rhage, come con Vishous e Jane, mi avrebbe regalato il lieto fine. Ero curiosa anche di scoprire se Assail e Sola sarebbero riusciti a ritrovarsi (anche se avevo dubbi fondati al riguardo), ma non si sarei mai aspettata di essere sorpresa in questo modo.


LE OMBRE raccontano la storia di Trez e iAm, i due vampiri ombre, una sottospecie di vampiri dotati di poteri particolari, fuggiti dal loro regno, dove Trez era stato condannato fin dalla nascita ad accoppiarsi (letteralmente) con la principessa, perché indicato dalle stelle come colui che avrebbe generato l'erede al trono. Insofferente alla vita da schiavo, in attesa che la principessa crescesse e le stelle decretassero il suo utilizzo, Trez era fuggito, aiutato dal fratello gemello iAm, per tuffarsi nel mondo umano/vampiro di Caldwell.

L'incontro con Rhevenge aveva segnato la svolta e li aveva portati nella cerchia dei confratelli del Pugnale nero. Qui i due sono stati accolti e adottati come parte del gruppo e Trez si è innamorato, corrisposto di Selena, la splendida Eletta, il cui destino tragico è segnato da un segreto, non condiviso con nessuno, ovvero la malattia nota come l'ARRESTO.


Mentre Trez lotta contro i suoi sentimenti, convinto di essere indegno di lei, per una vita spesa in avventure senza senso, e per il futuro che lo aspetta, i giorni di Selena stanno finendo e solo grazie all'intervento della Vergine Scriba (una sorta di divinità assoluta) scomparsa dalla scena del romanzo da un po', ai due tragici amanti sarà concessa una breve felicità.

La scelta della Ward di raccontarci la loro storia mi ha un po' spiazzata, in quanto credevo che ci avrebbe dato lo stesso epilogo concesso ad altre coppie sventurate, eppure il panico di Rhage, splendido personaggio che torna prepotente sulla scena di questo romanzo, sembra quasi segnare il ritmo del destino, scandirlo come i rintocchi di un orologio.

La Ward prepara il terreno per il suo 14esimo romanzo, ovvero THE BEAST, dedicato proprio a Rhage, il più bello dei vampiri della Confraternita, a cui aveva dedicato anche il suo indimenticabile secondo volume, QUASI TENEBRA. E questo è sicuramente un regalo a tutte le fan  che prepotentemente avevano chiesto il suo ritorno, in quanto la folla di nuovi personaggi e di nuove generazioni aveva ridotto il suo spazio.

Se la presenza di Rhage in qualche modo è un dono, la storia di Trez e Selena lascia un certo amaro in bocca, stupendoci invece con il destino di iAm, il fratello che in qualche modo è sembra stato solo una spalla all'altro, quello che ha sacrificato tutta la sua esistenza per Trez, che non si reputava degno di avere una storia tutta sua. La Ward invece lo ricompensa con un amore felice, imprevisto e sorprendente, come un cambio del destino e delle stelle.


Per quanto riguarda gli altri personaggi, restano in ombra quelli soliti e ormai felici, mentre tra quelli nuovi prende sempre più corpo Luchas, il fratello sventurato di Qhuinn, salvato in volumi precedenti, ma mai completamente guarito, né dalle ferite del corpo, né da quelle dell'animo. Poco interessante al momento Paradise, la ragazza che sogna di seguire il corso per diventare una combattente, ma sono sicura che crescerà nel prossimi volumi. Ho cominciato ad amare anche Xcor, che ho odiato fino ad oggi, ma nella sua decisione di smettere di combattere Wrath, ha guadagnato sicuramente punti, anche se la sua storia con Layla è quanto di quelle più complicate e difficili da realizzare.


Interessante, anche se meno bello degli altri. Resta comunque un tassello fondamentale nella grande storia globale della Confraternita.

VOTO: 7 1/2

domenica 12 giugno 2016

LA FORZA DEL DESTINO - L'AGGRESSIONE (Cap. 6)


Questa settimana, per vicende varie, sono riuscita a dedicare poco tempo alla visione di questa storia, che ha un'ottima struttura e sembra offrire basi solide per una vicenda che ha tutti gli ingredienti per appassionare e convincermi. Ho visto solo un episodio, ma anche in solo poco meno di un'ora, Ivan è alle prese non solo con il grande dolore per la perdita della madre, ma anche con le conseguenze della furia di Lucrecia.


La donna, infatti, amareggiata per quanto è successo a Maripaz, ordina ad alcuni suoi uomini di picchiare Ivan. Il ragazzo, convinto che a sedurre sua madre sia stato Juan Jaime Mondragon, ovvero il suo padre biologico, vuole andare dall'uomo ed affrontarlo, ma mentre si allontana per strada viene aggredito e picchiato selvaggiamente. A salvarlo da una probabile morte arrivano Camilo e Antolin, i due fratelli che conoscono Ivan da sempre. Antolin, il più sbandato dei due, accoltella uno degli aggressori, inducendo gli altri a fuggire.

Ivan viene portato in ospedale e Antolin, approfittando del suo stato confusionale, decide di mentire e di fargli credere di essere stato lui ad accoltellare l'uomo, che adesso è in fin di vita. Ivan è disperato e addolorato da tutto quello che è successo, mentre nel frattempo le sorelle Lomeli partono da Alamo per trasferirsi al mare, dove trascorreranno vari mesi nell'anonimato, aspettando che Maripaz dia alla luce un bambino che poi daranno in adozione.

Gerardo scopre della morte di Alicia e disperato da del denaro ad Ivan perché posso allontanarsi e ricominciare una vita. Antolin è quello che riceve la busca con il denaro e, deciso ad approfittare della situazione, si reca in ospedale da Ivan, dicendogli che l'unica cosa che gli resta da fare è fuggire, cercando di andarsene negli Stati Uniti, in modo da evitare che possa succedergli qualcosa e finire in prigione.

Siamo solo al principio di una lunga avventura.