domenica 5 giugno 2016

LA RAGAZZA CON LO SMERALDO INDIANO - Prima parte


Con l'estate ormai alle porte, le trasmissioni televisive andate in vacanza, arrivano dalla Germania gli immancabili film sentimentali che ci fanno compagnia con storie di coppie trovate e perse. Ieri sera su RAI UNO è stata trasmessa la prima parte di un racconto che ci ha preso per mano e ci ha portato dall'Europa all'India, offrendoci una visione colorata, affascinante, ma allo stesso tempo anche abbastanza triste di quello che è un paese pieno di contraddizioni come l'India.


La storia è quella di Annie Krüger, una giovane insegnante tedesca, che durante le feste di Natale riceve una chiamata da un hotel di Jaipur, in India. Il proprietario della struttura la informa che suo padre, uno uomo piuttosto avventuriero, è scomparso da diversi giorni, lasciando tutte le sue cose in albergo.

La ragazza, preoccupata, pensa che l'uomo possa essere entrato in crisi dopo la morte della moglie, avvenuta da poco, e decide di partire per andarlo a cercare, anche contro il parere del suo fidanzato che, esasperato dai problemi della famiglia di lei, la lascia.

Sul volto per l'India, Annie conosce un ricco e giovane marajah, Arun Singh, che è subito colpito dalla bellezza della ragazza ed insiste per poterla accompagnare. Annie rifiuta e una volta in aeroporto, prende un taxi con alcune turiste per raggiungere la città dove si dovrebbe trovare il padre.

Un incidente e la sua borsa rubata la portano a conoscere un giovane conducente di risciò, Karan, che l'aiuta a ritrovare il suo denaro e l'accompagna al HOTEL CRISTAL, dove a soggiornato suo padre. Tra gli oggetti personali dell'uomo, Annie trova una rubrica con tutti nomi dei personaggi più potenti della città. Il giorno dopo, accompagnata da Karan, comincia a cercare l'uomo, ma tutti le chiudono la parta in faccia, tranne Maritha Singh, la madre di Arun.

La donna, una tedesca, ha sposato molti anni prima il principe della città e sembra conoscere molto bene suo padre. Arun, interessato ad Annie, chiede ai suoi uomini di allontanarla da Karan, un paria, che viene picchiato e gettato in prigione senza che lei ne sappia niente.

Nel frattempo, indagando, Annie scopre che suo padre era stato molto innamorato di una levatrice del posto, una certa Mina, donna che veniva considerata una strega e con cui l'uomo aveva avuto una relazione. Tutto sembra farle sospettare che il padre avesse intenzione di ritrovare la donna amata, dopo la perdita della moglie, ma il mistero si infittisce sempre di più anche perché Annie ha la sensazione di conoscere quei posti, come se ci fosse a sua volta stata quando era molto piccola.

Dopo essere stata nel campo dove viveva Mina, ritornando al castello di Arun, giunge la notizia del ritrovamento del corpo di Peter Krüger. La ragazza è annientata dal dolore. A consolarla c'è Arun, che le propone di celebrare un funerale in stile indiano per l'uomo e di gettare le sue ceneri nel fiume. Quello che ignorano è che Peter è ancora vivo.


La prima parte è alquanto interessante, in quanto il mistero della scomparsa del padre di Annie viene ben presentato, lasciando credere allo spettatore che effettivamente l'uomo è morto nell'incidente che apre la storia. Intanto i colori e lo splendore dell'India non coprono la miseria e la povertà di certi ambienti, pur evidenziandone i contrasti sfarzosi. Resta un pizzico di melodramma da telenovela tedesca, ma nel suo complesso conserva un certo fascino. Sicuramente migliore di molte altre pellicole tedesche che ci propinano in questo periodo. Sono curiosa di vedere il continuo e questo sicuramente merita un punto in più.

VOTO: 6

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