lunedì 28 marzo 2016

LA ESCLAVA BLANCA - L'ACCORDO (Cap. 41)


Eugenia è la chiave di svolta in quest'episodio. La passionale, sensuale ed interessata Eugenia è infatti a caccia di denaro per poter offrire ad Alonso la sua parte nell'accordo stipulato per l'importazione di cacao. La vedova ha fatto male i suoi calcoli, in quanto il ricco marito inglese non ha mai interrotto il suo matrimonio precedente ed i figli e la legittima consorte hanno impugnato il testamento. Adesso ha bisogno di trovare una fonte di denaro da qualche altra parte.


L'arrivo della bella Marchesa, l'ambigua moglie di Nicolás Parreño che le ha rifiutato il suo aiuto, sembra la risposta alle sue preghiere. Lei pensava che la relazione tra la donna ed il suo schiavo fosse la chiave di volta per risolvere il tutto e tanto lontano dalla realtà non è andata.

Miguel e Victoria hanno bussato alla sua porta pensando che la donna possa aiutarli a nascondere la loro fuga, pensando che l'aiuto dato nel corso del processo contro Miguel fosse motivato da una legittima simpatia. Eugenia accetta di aiutarli, ma in cambio chiede il carico di cacao che Nicolás sta aspettando. I due dovranno aiutarla a rubarlo.


Seppur delusa dal ricatto, Victoria accetta anche se poi dovranno cercare denaro per poter coprire i costi della fuga. Eugenia così aiuta Miguel a ritornare di nascosto al EDEN e fornisce l'alibi a Lucia per giustificare la sua assenza.


Intanto Adela ed Isabelita sono arrivate in paese per parlare con il Generale che subito organizza una squadra per cercare la marchesa scomparsa, ma anche per permettere ad Adela di confessarsi. Mentre la donna confessa i "suoi pensieri peccaminosi sulla Marchesa" al prete (ovvero la speranza che lei non faccia più ritorno), Isabelita si allontana andando alla ricerca del suo Gabriel.


La ragazzina è un vero tornado di energia e determinazione e andrebbe premiata solo per questo. Manuela intanto si sta rivelando alquanto ambigua ed egoista, tanto da accettare il denaro del capitano Granados e rivelargli il posto dove si trova la povera Anna.


Isabelita e Gabriel trascorrono il tempo insieme, ma la ragazzina scopre anche la presenza di un'indovina nella Locanda e decide di interrogarla per scoprire dove si trova la Marchesa. Ovviamente di tutta questa parte, quella più toccante è la confessione di Isabelita di poter studiare e diventare un medico. Davanti alla sorpresa del ragazzo, Isabel risponde d'adulta toccandolo nel profondo. Aspetto risvolti per questa storia che è piena di tenerezza e di determinazione.


Nel frattempo il terribile Granados arriva a casa di Restrepos come una furia, deciso a trascinare via sua moglie. Anna, che è sempre stata sottomessa e ha accettato di tutto, finisce per trovare il coraggio di rifiutare e Felipe trascina fuori dalla sua casa l'odioso Granados. Questi vorrebbe uccidere l'avvocato, ma il Generale interviene e l'uomo furioso abbandona i suoi grandi e l'esercito, restando comunque come una mina impazzita pronta ad esplodere.


L'abile piano di Eugenia ci strappa un altro sorriso, in quanto Nicolás è tornato a casa e come prima cosa scopre che non c'è nessuna delle sue donne a casa. Remedios si vede costretta a dovergli raccontare della scomparsa della moglie, ma l'arrivo della schiava di Eugenia risolve l'enigma. Lucia, scoperta la sua relazione con la donna, furiosa si è precipitata a casa dell'amante del marito facendole una scenata terribile. NIcolás disperato parte per Santa Marta. Nel frattempo dalla lontana Europa sta arrivando un nuovo pericolo.



Puntata interessante, con mille spunti e come al solito girata benissimo.

LA ESCLAVA BLANCA - IN TRAPPOLA (Cap. 40)


La scomparsa di Lucia è una notizia che si diffonde rapidamente per l'EDEN. Eugenia osserva come spettatrice attenta gli eventi e si rende conto che qualcosa di importante sta succedendo. La bella bambolina comprata in Europa per Nicolas Parreño è ben lungi dall'essere quello che si erano immaginati tutti. Lucia nasconde qualche oscuro segreto collegato sicuramente a Miguel, a sua volta scomparso.


Il nostro eroe in realtà si è calato nel pozzo per cercare Victoria. La protagonista è intrappolata sotto a delle macerie e nello stato di confusione e stanchezza invoca Mamma Lorenza, l'unica madre conosciuta.


Quello che ignora lei (come ignoravamo anche noi telespettatori) è che Lorenza non è morta nell'assalto al Palenque di molti anni prima. Effettivamente la sua scomparsa non era mai stata completamente chiarita. Nella confusione e nella colluttazione generale Lorenza era caduta, dopo essere stata colpita, nel tentativo di difendere il marito. Quando poi i prigionieri erano stati portati al EDEN la sua assenza era stata interpretata come conferma di morte.


Lorenza adesso sta viaggiando verso Santa Marta con una nuova identità, con la memoria vuota e una strana sensazione di conoscere questo posto. Raccolta sulle sponde del fiume da uno straniero, questi l'ha trasformata in una sorta di indovina proveniente dall'Africa, capace di leggere il futuro delle persone, senza sapere che la cosa più importante della sua vita si annida nel suo passato.


Intanto Miguel risalendo lungo il tunnel ritrova Victoria ferita e confusa. Riesce a liberarla, ma si verifica un nuovo crollo ed i due restano intrappolati, apparentemente senza speranza di riscatto. Remedios, Isabelita e persino Adela organizzano squadre di ricerca, ma tutto ha esito negativo e la notte passa pregando in un suo ritorno, prima della ricomparsa di Nicolás.


Questi nel frattempo ha praticamente ucciso Ilaria, stremandola oltremisura, costringendola a camminare legata ad una corda dietro al suo cavallo. La brutalità del suo comportamento finisce per colpire il povero Julian, il capataz che ha sostituito Morales (dimentico in una casa di cura per pazzi).


La spietatezza di Parreño sembra quasi tracciare un confine tra lui ed il resto dei personaggi, mentre il terribile Capitano Granados cerca di trovare il coraggio per affrontare il mondo ed i suoi nemici, intenzionato anche a ritrovare sua moglie Anna, amorevolmente assistita da Felipe Restrepos.


Bellissima la scena finale dove Victoria sente il fischio del vento che si intrufola nel tunnel, canto misterioso di libertà, che porterà lei e Miguel sulla riva del mare, la loro strada verso la fuga.


LA ESCLAVA BLANCA - IN FONDO AL POZZO (Cap. 39)


Il tiranno lascia l'EDEN, deciso a trasportare gli schiavi venduti ai suoi nuovi proprietari. È chiaroche tutto questo è legato ad una punizione inflitta a Ilaria che non ha voluto fare i nomi delle persone che fanno parte della causa. Ormai abbiamo capito che nulla sembra arrestare la caduta verso il male di Parreño. I limiti sono stati superati e anche se a tratti resta qualche barlume di umanità sembra che non ci sia possibilità di recupero. Ha guardato infondo al pozzo della sua anima e lì ha trovato solo oscurità.

Nicolás parte affidando l'EDEN alla madre, in quanto dice alla moglie che il suo ruolo è solo decorativo e non certo attivo. Adela però è troppo addolorata per rendersi conto di quello che sta succedendo e prega il figlio di consegnare Ilaria alla zona delle miniere dove si trovano i suoi figli. Nicolas in realtà è ben lontano dal voler soddisfare questo desiderio e spera che trascinando la donna alla disperazione alla fine parlerà.

Quella che invece è particolarmente irrequieta e nervosa è invece proprio sua moglie, la bella bambolina che lui speri operi da fattrice generando il figlio maschio legittimo che lui tanto spera. Victoria è rimasta turbata dalla vendita, consapevole che un momento di follia del marito possa in qualche modo costarle la sua stessa famiglia o l'uomo che ama. Che cosa potrebbe succedere se decidesse di vendere Miguel, o Tomas, o Milagros?


Senza rivelare niente a nessuno, dopo il commovente funerale di Doña Catalina Restrepo, Victoria decide di proseguire l'esplorazione del tunnel e si cala nel pozzo all'insaputa di tutti. Ma mentre si aggira nei canali e nei cunicoli un tempo scavati per permettere ai soldati di nascondersi e fuggire, un crollo improvviso la intrappola tra i detriti, senza darle la possibilità di riemergere.


All'EDEN Isabelita decide di accogliere Gabriel finalmente come una donna. La ragazzina è innamorata del musicista e lui, pur lusingato dalle attenzioni di una donna esperta come Manuela ed in qualche modo più affine a lui e alla sua causa, sembra essere divertito ed affascinato da Isabelita. Non riesco a capire se alla fine si trasformeranno in una vera coppia, ma sicuramente sono piacevoli insieme.


L'arrivo di Adela, infastidita dal modo in cui la nipote ha accolto il giovane, rompe il momento di intimità tra i due, chiudendo in chiave comica un episodio piuttosto denso di emozioni drammatiche. L'altalena dei sentimenti è però molteplice e mai ci limitiamo ad un solo registro.


Mentre osserviamo Nicolás torturare psicologicamente la vecchia Ilaria, trascinandola per i sentieri di campagna lontano dai suoi figli, vediamo anche l'ansia per la sorte di Victoria, scomparsa nel nulla. A rendersene conto sono la povera Remedios che mette sull'attenti anche Tomas e Milagros.


Dopo averla vanamente cercato per i boschi, i tre si rendono conto che sicuramente la ragazza si è calata nel pozzo e deve aver provato ad esplorare il tunnel misterioso. Dopo un vano tentativo di Tomas di arrivare a destinazione, tutti concordano che a risolvere la situazione debba intervenire Miguel ed organizzano una vera e propria spedizione nei campi per trascinarlo via con una scusa. La situazione è precipitata e c'è bisogno di un eroe.


Intanto Eugenia arriva alla tenuta sperando di poter parlare con la marchesa, convinta di poterla ricattare con la storia della sua relazione con Miguel ed ottenere il denaro da investire nel suo accordo con Alonso. Non sa di essere finita in una storia molto più grande di lei.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                

domenica 27 marzo 2016

IL CORAGGIO DEL CUORE di Maria Masella


Non ho letto molti libri scritti da autrici italiane, non per una questione di pregiudizio, ma per casualità, suppongo. Nella scelta di un romanzo alla fine mi lascio guidare dal nome dell'autrice, dalla copertina, dalla trama. Il caso ha voluto che fino ad oggi (salvo qualche eccezione) mi sia abituata agli ambienti anglosassoni, a nomi come William, Catherine e simili.


IL CORAGGIO DEL CUORE è finito tra le mie mani appunto per caso e la trama (un amico che cerca la vendetta per un compagno tradito) mi ha subito incuriosito e così mi sono buttata entusiasta in questa nuova avventura e onestamente devo dire che mi sono lasciata conquistare da molti particolari che in qualche modo mi hanno compiaciuta per la ventata di freschezza.


La storia è ambientata a Genova, città di mare descritta con amore assoluto dall'autrice, al punto tale che l'ho percepita quasi come un personaggio in più della trama: la bella Genova con i suoi caruggi, i palazzi chiusi con all'interno giardini sul mare, mare che domina prepotente ed assoluto e per me che vengo da un'isola questa lastra mutevole e piena di riflessi e sfumature non può che conquistare parte del mio cuore da subito, soprattutto quando l'autrice me la descrive in questo modo.


Le vicende raccontano del nobile Lorenzo Dellaspada che, allontanatosi dalla famiglia e dalla sua città per non piegarsi al giuramento di fedeltà ai Savoia, ritorna a Genova avvisato dall'avvocato Levrero. Una persona si è presentata, dopo un anno, a rivendicare l'eredità di Orazio, il suo miglior amico, ucciso mentre veniva arrestato dopo il tradimento di qualcuno che lo aveva denunciato come membro della Carboneria.


Lorenzo ha giurato di vendicare la morte dell'amico ed è pronto a tutto, anche a uccidere la donna che era la sua amante qualora dimostrasse che è lei che ha denunciato l'uomo. Magda Boni è un personaggio misterioso e tormentato che subito lo attira più di quanto vorrebbe. Desiderosa di incassare il denaro della vendita di alcuni magazzini, Magda viene aggredita da alcuni brutti ceffi e salvata proprio da Lorenzo che suo malgrado si ritrova nella veste del salvatore proprio nei confronti della donna che reputa responsabile della morte di Orazio. Peccato che la situazione si complichi sempre di più e la verità si rivela molto diversa da quanto immaginato.


Accolta nell'elegante Palazzo Dellaspada, Magda scopre una famiglia molto diversa da quella immaginata. I Dellaspada sono eccentrici, affettuosi e leali e rappresentano un mondo al quale lei non appartiene, ma l'attrazione che prova per Lorenzo diventa sempre più forte, tanto da spaventarla, lei che ha conosciuto fino a quel momento solo la violenza ed il sacrificio. E Lorenzo scopre che Magda non è la fredda calcolatrice che ha sedotto Orazio e poi tradito, ma una donna sola, con un bambino da crescere e per il quale è pronta a qualsiasi sacrificio, mentre un pericolo del passato minaccia la sua stessa incolumità.


Storia ben scritta, con un'ambientazione particolarmente curata, un'epoca che ben si riflette nella storia con le sue tradizioni e personaggi di contorno che prendono vita con poche frasi che ci rivelano un mondo, basti pensare alla scandalosa Ornella, alla remissiva Benedetta. Senza togliere spazio alla coppia protagonista, gli altri personaggi non si presentano come figure svuotate di storia e personalità, ma diventano persona a tutto tondo con il loro passato, i loro sentimenti, pronti ad arricchire il quadro d'insieme.

VOTO: 6


sabato 26 marzo 2016

VELVET - IL VENTO GIRA (3X2/3)


Pur amando questa storia, la regia patinata, il glamour di alcune scene, la confezione perfetta con ottimi attori, c'è sempre stato qualcosa di VELVET che non mi ha mai appassionato pienamente, come succede per alcune storie che mi fanno stare con il respiro trattenuto, dando palpiti al mio cuore. Il problema, onestamente, è sempre stata Anna, pur amandola in alcuni momenti. La sua incertezza, i suoi timori mi sono sempre sembrati troppo reali per collocarla in quello spazio mitico della distrazione e dello svago, o meglio del sogno.


Questa stagione invece devo dire che le vicende mi hanno in qualche modo convinta, al momento, molto di più e sicuramente è merito di Alberto. Come si fa a non lasciarsi trascinare da quest'uomo che ama e ha amato tutta la vita una sola donna, Anna, e che adesso, nel bene e nel male (il male ovviamente è l'odiosa Cristina) sta vivendo finalmente il suo sogno?


Cristina Otegui è andata dal padre per svelare i raggiri del fratello che, dopo aver deriso il suo progetto e quello di Barbara di aprire un reparto gioielli, ha finito per presentare l'idea come sua ad Alberto e Mateo. Intanto però scoppia la bomba, ovvero la Galleria Oxford, gestita dalla zia di Alberto, pubblica la sua nuova collezione ed i modelli sono proprio identici a quelli di Raul De la Riva.


Adoro questo stilista pettegolo, passionale, malinconico ed euforico, che stava lavorando con determinazione e passione ad una collezione che doveva finalmente permettergli di conquistare anche in patria la fama raggiunta altrove. Raul è furioso e convinto che il responsabile del plagio sia Enrique, da sempre contrario alla sua presenza nella galleria. Le indagine portano a lui, ma la verità è che in questo caso l'uomo davvero non centra niente.


Il colpevole è il vecchio amore di Blanca, ovvero lo zio di Alberto che Don Rafael aveva allontanato dalla Galleria. È stato lui infatti ad aver sottratto i modelli e averli inviati alla sorella. Raul vorrebbe andare via, ma Alberto, al meglio grazie proprio alla presenza di Anna al suo fianco, riesce ad avere un'illuminazione.


Ovunque si parla di Philip Ray, lo stilista emergente sempre più richiesto. Alberto ha scoperto che dietro questo misterioso personaggio si nasconde Anna, anche perché era il nome con cui lui le scriveva quando viveva a Londra. Adesso le chiede di elaborare una nuova collezione con Raul ed i due si mettono subito a lavoro.


Intanto è il compleanno di Anna ed Alberto le prepara un regalo che li riporta indietro nel tempo a quando erano due ragazzini e l'amore tra di loro era già un pilastro solido della loro esistenza. Nel frattempo gli altri personaggi ci divertono e ci preoccupano, come Clara ed il suo Mateo, geloso anche dei fantasmi, o Cristina e Barbara alla ricerca di un possibile padre del figlio futuro di Alberto.
Siamo solo agli albori, ma gli episodi sono pieni di brio, di passione e divertimento.

VOTO: 8

AUDACI STRATEGIE di Susanna Carr


Era da un bel po' che non leggevo un romanzo contemporaneo, in qualche modo prigioniera consenziente di un mondo di trinoline, carrozze e merletti. Avevo però il desiderio di un cambiamento e sbirciando tra gli scaffali della libreria ho trovato questo romanzo, AUDACI STRATEGIE, che mi ha catturato per la trama. Adoro le storie in cui i due protagonisti si conoscono fin da bambini.

In effetti questa è la storia di Katie e Ryder Scott che si conoscono da tutta una vita, anche se lui l'ha sempre vista e considerata come la sorellina del suo miglior amico, da proteggere e difendere da qualsiasi pericolo. Ryder è stato accolto dalla famiglia di Katie fin da ragazzo, in qualche modo salvato da una situazione alquanto problematica. Amato come un figlio ed un fratello, Ryder è sempre stato riconoscente ai Kramer e ha difeso la piccola Katie da ogni imprevisto. Peccato che lei crescendo si sia trasformata in una donna molto seducente ed abbia sviluppato una passione profonda e sincera per lui.

Katie ha sempre amato Ryder e lo ha visto come il suo cavaliere, il suo difensore, e crescendo e diventando donna come il suo sogno proibito. Peccato che Ryder faccia di tutto per tenerla lontano, reputandosi un cattivo partito per lei e circondandosi di donnine quanto mai disinibite.

Katie è disperata, dopo che per l'ennesima volta si è vista sfuggire l'occasione per sedurlo, sottrattole dalla bambolina di turno, durante una festa di Capodanno. Così, l'intrepida ragazza decide di elaborare un piano. In un anno riuscirà a trasformarsi nella donna più sexy e spregiudicata che Ryder abbia mai incontrato, al punto da indurlo a guardarla con occhi completamente diversi.

Peccato che le sue strategie sembrano destinate a fallire, soprattutto quando scopre che l'uomo ha accettato un lavoro a Dubai e che partirà dopo Capodanno. Alla ragazza restano solo sei giorni per sedurlo e cercare di fargli capire che è proprio lei la persona più adatta a lui, che sono destinati l'uno all'altra.

La storia non ha una trama complicata, anche se scorre in maniera rapida e a volte anche divertente. Ryder si considera un pessimo elemento, ma alla fine è più una sua insicurezza che il frutto di qualche segreto misterioso che nasconde e non vuole far emergere. I Kramer lo adorano, basti pensare alla madre di Katie che cerca di dare una scrollata alla figlia, al fine di indurla finalmente a fare il primo passo con lui.

Credibile il fastidio del fratello della ragazza, che sembrerebbe davvero adatto a diventare il protagonista di qualche altro romanzo della Carr. Interessante il modo in cui si gioca con il tema del bondage, senza raggiungere quelle situazioni estreme che ad alcuni potrebbero infastidire. La libertà di amare e di provare piacere senza ricorrere obbligatoriamente a queste procedure in qualche modo mi hanno fatto provare simpatia per Ryder ancora di più, in quando è uno spirito libero, senza costrizioni di genere.

Katie è stata sicuramente una ventata fresca rispetto alle damine d'altri tempi, anche se non nego che dopo decine di volumi con storie d'altri tempi ero un po' sorpresa dai suoi modi disinibiti, ma era frutto soprattutto di un cambio epocale fatto nel giro di un romanzo. Per il resto la storia è divertente, spiritosa, calda, senza essere volgare, piacevole.

VOTO: 6

LA ESCLAVA BLANCA - IN CARNE PROPRIA (Cap. 38)


La vendetta colpisce dura un altro degli infami che hanno seminato morte e terrore. Forse più che vendetta, la parola corretta sarebbe giustizia, in quanto Tomas, Trinidad e Miguel, grazie alla complicità di Milagros che seduce Julian dando loro la possibilità di sottrarsi alla sua vigilanza, restituiscono al terribile Capitano Granados colpo su colpo.


La carne di Granados riceve le frustate inflitte ai suoi schiavi per il semplice piacere di farli soffrire, risente dei colpi, gli stessi che ha dovuto subire la povera Anna, che a stento si regge in piedi, il marchio di fuoco con cui ha scritto il suo possesso sul corpo di ognuno di loro. Lo scopo è quello di fargli vivere in carne propria tutto il male ricevuto dalle sue vittime.


Ovviamente parliamo di un eroe e le mani di Miguel non possono macchiarsi del sangue di nessuno, neanche di un colpevole, così, umiliato davanti agli occhi di tutti, derubato dai suoi stessi schiavi e abbandonato da Anna, il Capitano Granados resta completamente solo a nascondere la sua umiliazione e la sua sconfitta.


Ma i momenti emozionanti si susseguono durante tutta la puntata, passando da un personaggio ad un altro, da una vicenda ad un'altra. Adoro Felipe Restrepo, il giusto, l'idealista, l'uomo d'onore, un tipo di personaggio difficile da trovare nella vita, indimenticabile nei romanzi e nei film. Così, malgrado distrutto ancora dal dolore per la perdita dell'amata Catalina, mentre piange la sorella, finisce per aprire ancora le porte a chi ha bisogno del suo aiuto.


Miguel lo sa. Un eroe riconosce sempre un altro eroe quando i loro cammini si incrociano. Le loro anime sono affini e il giovane invia la povera Anna da Restrepo, sicuro che potrà aiutarla e che le sue porte non resteranno chiuse.


Felipe accoglie la donna con la sua domestica e malgrado confuso e annebbiato dal dolore, finisce per darsi una scrollata. Una ragione di vita, un motivo per continuare a lottare, ecco cosa rappresenta Anna per Felipe. Così parte alla ricerca di un aiuto e lo trova nel bel Alonso. Questi riesce a rintracciare un giovane medico che da poco è arrivato in città.


Credo che il nuovo personaggio, necessario dopo la morte di Lopez, finirà per creare nuovi intrecci con la bella Manuela e Gabriel. Intanto però cura Anna che è confusa dalla situazione. Alonso spiega a Felipe che nulla possono contro il diritto di Granados di fare del male alla moglie. Infondo una donna è una proprietà che passa dal padre al marito, un po' come gli schiavi. E lo sguardo confuso e ribelle di Felipe, quegli occhi che rivelano un animo che non si rassegna all'orrore del mondo in cui vive e che lotta per cambiarlo, mi restituiscono questo personaggio bellissimo che merita solo onori.


Ed una proprietà, una cosa, sono anche gli schiavi, venduti da Nicolás come se fossero animali del pascolo. La scena in cui li raduna e divide in gruppi, stabilendo chi se ne andrà e chi resterà è straziante, come il padre separato dal figlio piccolo, rimasto a piangere tra le braccia di Tomas.


Il gruppo di ribelli non viene separato, ma la punizione di Nicolás cade pesante su Ilaria, la domestica personale della sua stessa madre. Senza considerare che praticamente la donna è cresciuta con lei, ha diviso ogni istante della sua vita e delle sue tragedie, la vende senza pietà.


L'orgoglio e l'affetto lottano in Adela, lotta interiore resa benissimo dall'attrice, che pur soffrendo non riesce a pregare il figlio per qualcuno che il suo cuore ama, ma che la sua mente considera meno di un mobile della propria casa. Eppure soffre e cerca di resistere all'onda di affetto che la vorrebbe far correre da Ilaria e abbracciarla.


Intanto i segreti cominciano a svelarsi e Trinidad, il fascinoso Trinidad, chiede a Miguel spiegazioni sulla misteriosa Victoria. Messo alle strette, conscio della sua fedeltà, il ragazzo gli rivela la vera identità della Marchesa, la loro storia, il Palenque. Il giovane è confuso, anche alla luce della scoperta che Remedios ha mentito e non è che un'orfana fuggita dal convento. Ma quello che mi affascina di questo personaggio è "il suo razzismo al contrario". Lui lotta per i suoi, per la sua razza, fiero e orgoglioso e proprio non riesce a capire il suo cuore che continua a battere per una donna la cui pelle è bianca come il latte.