domenica 28 febbraio 2016

OUTLANDER - LA COPERTINA


Lo so che le immagini uscite per la rivista Entertainment Weekly hanno ormai invaso il web, ma lascio un rapido post per conservarle anch'io. Ormai abbiamo anche una data di uscita del primo episodio della seconda stagione, ovvero il 09 Aprile, e con cadenza settimanale l'ottimo marketing della rete ci sta fornendo spezzoni di  filmati, immagini che ci preparano al nuovo immancabile incontro.

So già tutto quello che arriverà: il fastoso mondo settecentesco di Parigi, il tormento di Jamie, il ritorno di Black Jack, la guerra, eppure mi lascio affascinare da tutta la campagna che hanno messo su, attendendo trepidante la notizia di una possibile terza stagione, che viene ancora smentita da tutte le parti.


Certo richiedere a gran voce un ok per una terza serie, quando ancora non si sa come andrà la seconda, effettivamente è un po' prematuro, ma onestamente sarebbe come lasciarci in sospeso proprio quando la storia diventa più interessante. Se poi vorranno continuare o meno, lo accetto, ma prego che almeno mi diano la terza stagione.


Intanto comunque eccomi qui, sempre in trepidante attesa della versione televisiva di L'AMULETO D'AMBRA e IL RITORNO. Sono tra quelle che ha amato anche tutta la prima parte, l'ambiente fastoso, la vita di corte, la mondanità e la ricerca di un modo per bloccare l'avanzata di Charles Stuart.


Le foto pubblicate sulla rivista ci presentano i nostri due eroi nel pieno della loro bellezza, sottolineando anche la solita chimica che tanto ci ha conquistato nella prima stagione e che nei romanzi non manca mai. Certo la seconda stagione è molto di più. Non ci resta che aspettare, cosa che noi fans di OUTLANDER sappiamo fare molto meglio di molti altri.


LA ESCLAVA BLANCA - LA BAMBINA DEL FUOCO (Cap 23-24)


Dopo i tumultuosi eventi delle precedenti puntate, queste ultime due hanno rallentato il ritmo. Il confronto tra Victoria e Miguel ha creato una voragine tra i due che sembra impossibile colmare. I due ormai sono su due schieramenti opposti: da un lato lei, interessata a scoprire la verità sulla sua famiglia, dall'altro lato lui, che cerca di ripulire il suo nome e chiede l'aiuto anche di Felipe e Catalina.


Intanto è soprattutto Nicolás che domina la scena, tra ricatti e minacce. Il medico Lopez, a cui Nicolás ha prestato molti soldi, vorrebbe favorire il fidanzamento tra Isabelita e Jaime, il figlio pazzo che ama solo spargere il sangue degli schiavi. In un primo momento Nicolas non è minimamente interessato, avendo pensato di spingere la figlia tra le braccia di Felipe.


La situazione si complica, per via del fuoco, che domina come una minaccia la vita del Eden e delle piantagioni circostanti. Morales è ossessionato dai ricordi del passato, dalle anime dei morti che tornano a tormentarlo. Almeno lui così crede, quando invece è sempre Victoria ad orchestrare con l'aiuto di Milagros il tutto.


Insofferente alla situazione, quando gli viene richiesto di uccidere Miguel, Morales si nega. Il fatto è che il ragazzo, non sospettando che il racconto di Victoria sui Quintero sia vero, ha seguito il padre e lo ha avvicinato in una locanda. Qui rivela all'uomo la sua intenzione di denunciare Jaime Lopez per aver attentato alla sua vita e di voler scoprire chi c'è dietro agli omicidi degli schiavi quasi maggiorenni.


Nicolás non può permettere che si continui lungo quella strada perché porterebbe inevitabilmente direttamente a lui. A questo punto bisogna decidere chi sacrificare e Nicolás è pronto a tutto pur di salvare se stesso e decide di eliminare Miguel dalla scena. Morales però si nega ed in un momento di furia, ossessionato dai suoi fantasmi, finisce per rinfacciare all'uomo tutto quello che ha fatto per lui, davanti a Lopez.


Questi coglie l'occasione al volo e ricatta Nicolás chiedendo l'azzeramento del suo debito e la mano di Isabelita, malgrado il parere contrario dei futuri sposi, che non sono minimamente interessati l'uno all'altra.


Così Nicolás sacrifica anche la figlia, pur odiando l'idea di dover cedere al ricatto. Intanto i suoi dubbi sulla sua virilità lo portano ad avvicinarsi alla madre, alla quale si confida e la donna insinua che possa sentirsi attratto solo da donnine volgari come Eugenia. Il caso vuole che Nicolás abbia saltato il pasto di Milagros e quando l'uomo si reca a cercare l'ex amante la passione si riaccende e si consuma con esito positivo, convincendolo che forse davvero lei è la persona adatta a lui.


Mentre Miguel è alle prese con il suo tentativo di cercare testimoni per denunciare i soprusi, sempre aiutato da Catalina e Felipe, Victoria è sulle tracce di Morales, rinchiuso in un istituto per malati mentali, dove il marito l'ha rinchiuso per sbarazzarsi di lui. La donna è decisa a tutto pur di scoprire il vero mandante della morte dei suoi genitori e Morales, ossessionato dal fuoco, alla fine si ritrova davanti alla ragazza sopravvissuto all'incendio, la stessa del Palenque, che rivendica il suo diritto alla verità.


LA ESCLAVA BLANCA - IL RINCONTRO (Cap. 22)


Stupore e meraviglia: sono le due parole che continuavano a ritornare alla mia mente mentre osservavo il ventiduesimo episodio de #LA ESCLAVA BLANCA, che prosegue sempre più avvincente. Lo stupore e la meraviglia emergono difronte alla bellezza della Colombia, terra selvaggia, ma impressionante dove la natura domina incontrastata e che ci regala paesaggi alquanto suggestivi. Ho letto in giro che le riprese sono state fatte nel Parque National Natural de Santa Marta, una delle aree ambientali tutelate dallo stato.


Lo spettacolo della natura si combina con la meraviglia della fattura di questo prodotto ben scritto e recitato, con abiti che richiamano la migliore tradizione cinematografica. Le vicende proseguono in questa cornice impressionante, con una qualità di regia che non ha niente da invidiare ai colossi televisivi mondiali, mentre i sentimenti e le vicende mantengono il fiato degli spettatori in attesa di quello che succederà un fotogramma successivo.


Non porteranno in Italia neanche questo prodotto (non so per quale ragione finiscano sempre per scegliere cose davvero non a livello di quello che questa parte di mondo sta producendo negli ultimi anni), ma la bellezza di questa serie è sicuramente una rarità, sempre sperando che non si perda per la strada.


La famosa cena organizzata da Nicolás è l'occasione perfetta per Felipe per intrufolarsi e cercare di capire cosa sta succedendo. Miguel spera che lui possa consegnarle un suo messaggio, ma l'avvocato non avrà l'opportunità, anche se l'occasione mondana sarà utile per capire i meccanismi ed i rapporti tra i più insigni personaggi della città.


Intanto Remedios, pur lacerata dal dolore e dalla sofferenza, finisce per interagire sempre di più con Trinidad, e questa strana coppia mi lascia sorpresa e perplessa. Il dongiovanni, quello che tratta le donne senza rispettarle, il rivoluzionario, finisce per avvicinarsi sempre di più ad una persona come Remedios, pacifica, dolce, adesso sofferente e la coppia, a mio parere, stranamente funziona, anche se ancora non si capisce a cosa vogliano arrivare gli sceneggiatori.


Victoria, accecata dal desiderio di vendetta, tramando con Milagros, riesce finalmente nel suo scopo di rendere impotente Nicolás, a cui stanno somministrando nel cibo delle erbe particolari. Se la sposa non consenziente, felice risolve il problema dei doveri coniugali (ed il sorrisino che compare sulle sue labbra la sera in cui il marito insofferente l'abbandona), la crudeltà di Nicolás invece non ha freno e come al solito alle azioni di lei seguono conseguenze drammatiche.


Furioso con la moglie, ma anche con la schiava con la quale non è riuscito a stare, Nicolás si vendica frustandola a sangue e trovando appagamento nella violenza. Ed ecco il lato oscuro di Parreño, anche se poi a cena, sorprendendo positivamente Felipe, aveva affrontato il medico rivedicando i diritti di Miguel, come se fosse pari al figlio del ricco proprietario terriero.Ma quella era un'ombra bianca nella sua anima oscura.


Il giorno dopo Felipe si reca al EDEN con un intento ben preciso, ovvero quello di far incontrare Miguel e Victoria. La donna aveva proposto a Isabelita una passeggiata e la ragazza, che non ha mai visto il mare, accetta con entusiasmo l'invito dell'avvocato che hanno conosciuto solo la sera prima.


E qui mi sono persa davanti alla bellezza struggente di questa spiaggia sconfinata dove Miguel e Catalina stanno aspettando il gruppetto. Felipe svela a Victoria di essere un avvocato abolizionista e di avere un amico in comune con lei. La ragazza non capisce e quando incontra Catalina, che li stava aspettando, capisce che i due stanno tramando qualcosa. La verità è a portata di mano, anzi di braccia, perché poco dopo compare Miguel, l'amore della sua vita, ferito e addolorato per il suo matrimonio.


Victoria cerca di spiegargli le sue ragioni, di fargli capire che lo credeva morto e che le nozze con Nicolás sono state realizzate sulla spinta dell'odio più che dell'amore, in quanto ha scoperto che lui è l'artefice della morte dei suoi genitori. Miguel non le crede, perché Nicolás è colui che gli ha salvato la vita, rischiando tutto pur di farlo fuggire, e quando la ragazza cerca di ricordargli che è lui il suo unico amore, Miguel le svela una verità che pesa quanto un macigno posto sulla tomba del loro amore. Non c'è futuro per loro, perché il suo desiderio di vendetta l'ha portata direttamente tra le braccia del suo stesso padre.


Episodio assolutamente emozionante, bellissimo e ben recitato.

QUELLA VOLTA A LONDRA di Julia Quinn


Questo è un periodo in cui mi sembra di essere circondata da spie russe e stranamente le mie letture romantiche mi portano a confrontarmi continuamente con personaggi che vengono dalla Grande Madre Russia o dintorni. Dopo TRA I SEGRETI DI UN MATRIMONIO  dove effettivamente l'eroe era un fascinoso principe slavo, eccomi alle prese con un volume di Julia Quinn, altro nome alquanto famoso del genere.


Non ricordo di aver letto nulla neanche di quest'autrice o, se è successo, non è stato un incontro felice perché non la ricordo tra i racconti che più mi hanno affascinata. Attirata dalla bella copertina e dalla dicitura "Contiene il racconto vincitore del Premio Romance 2013", ho deciso di tentare l'avventura e devo dire che a primo impatto la Quinn mi ha suscitato subito simpatia.


La storia è quella classica: graziosa ragazza della nobiltà, seducente gentiluomo. Dopo il primo approccio piuttosto ruvido, man mano i due si conoscono, la passione si accende e malgrado gli imprevisti (in questo caso incarnato la loschi individui che seguono le tracce di un principe russo che non è il protagonista), i due convolano a nozze.


La novità sta però tutta nello stile giocoso e brioso della Quinn, con un'eroina, Lady Olivia Bevelstoke che ha sempre la testa tra le nuvole, fantasiosa e curiosa tanto da permettere alle sue due amiche (incuriosite sempre dai pettegolezzi) di insinuare in lei il sospetto che il suo nuovo vicino, il Barone Sir Harry Valentine abbia quale cosa di losco da nascondere.


La ragazza, che pur odiando romanzi gotici e simili, alla fine possiede la stessa curiosità morbosa delle tipiche eroine del genere, comincia a spiarlo con insistenza, catturando l'attenzione di Harry, uomo sobrio, con alle spalle un'infanzia tormentata dal vizio di un padre debole e da una madre assente e solo decorativa. Harry lavora per il ministero della Guerra, traducendo dispacci dal russo all'inglese, grazie alle sue conoscenze linguistiche trasmessegli dalla rigida nonna russa.


L'incontro tra Harry ed Olivia ad una serata musicale è di quelli che lasciano il segno. I due si trovano subito antipatici, ma la vicinanza (la famosa finestra attraverso la quale i due si parlano sempre più spesso) finirà per avvicinarli sempre di più ed i due si innamoreranno come come era successo prima.


Carina anche questa idea di vicinanza, con lui che le lancia bigliettini per chiamarla e che in qualche modo mi ha ricordato l'indimenticabile Laurie di Piccole Donne. L'intreccio di spionaggio non è particolarmente felice, ma lo si può vedere solo come un pretesto per aggiungere movimento ad una storia allegra e divertente, dove i due protagonisti si confrontano e si innamorano con la benedizione delle rispettive famiglie.


Si affacciano vari personaggi che conservano un certo fascino, tra cui sicuramente Sebastian Grey, che presenta tutte le caratteristiche che gli permetterebbero di diventare un perfetto nuovo protagonista. Lettura piacevolissima che scorre via rapida come un bicchiere di limonata in una calda giornata estiva.

VOTO: 6


LA ESCLAVA BLANCA - A LETTO CON IL NEMICO (Cap. 20 e 21)


La verità è che quando penso ad una telenovela (e per molti versi LA ESCLAVA BLANCA può essere considerata tale) mi vengono spesso in mente le decine di storie viste nel corso degli anni. Lo ammetto candidamente, perché non sono una di quelle persone snob che solo vedono pellicole impegnate. Ho adorato le telenovelas fin da quando era una bambina , fin da quando per la prima volta i miei occhi si posarono su Humberto Zurita in INCATENATI, bandana rossa su capelli nerissimi, occhi blu profondo sotto l'infinito cielo del Messico. È stato il mio primo amore televisivo.


Da allora tanta acqua è passata sotto i ponti e di personaggi televisivi, romantici e non, ne ho visti davvero tanti. Quando penso ad una telenovela dell'infanzia o della mia adolescenza, ricordo amori travagliati, matrimoni sventati e forzati, ma quasi mai l'eroina finiva a letto con un altro che non fosse quello che le era stato assegnato dal destino (o dalla furba penna dei suoi sceneggiatori). A volte la cosa era ridicola (vedi SECRETO DE AMOR ), altre volte era triste, ma reale (vedi AMOR REAL), altre volte era tremendamente ingiusto. Eppure c'era come un codice morale non scritto che recitava: "tu donna andrai a letto solo con il protagonista!" per guadagnarti il tanto agognato lieto fine. Mentre lui ovviamente saltava da un letto ad un altro in attesa della felicità.


Certo ormai le cose sono molto diverse e la società è cambiata anche dall'altro lato del mondo, basti pensare a recenti produzioni come TERESA o anche LO QUE LA VIDA ME ROBO', eppure vedendo il ventesimo e ventunesimo episodio de LA ESCLAVA BLANCA sono riusciti ancora una volta a sorprendermi, perché ero convinta che non si sarebbe arrivati a consumare il famoso "matrimonio d'odio", e non certo per una questione morale, né di fastidio estetico. Miguel de Miguel, malgrado gli anni, è ancora pieno di fascino. Eppure ero convinta che non saremmo arrivati a tanto.



Il fatto è che Nicolás Parreño esercita un certo fascino ipnotico su di me e credo su molte altre donne. La sua aria tormentata e malvagia ce lo rende stranamente attraente, anche se poi viene colto in momenti dove la sua anima davvero non ha assoluzione possibile, basti pensare a Rosita. È innegabilmente il cattivo della storia, quello che (se morirà e penso che alla fine così sarà), ciò avverrà solo alla fine, per permettere il trionfo catartico del bene. Eppure il dubbio mi viene. È davvero lui il nemico, o forse la nostra eroina non è poi così candida?


Lui si è sposato con Lucia contro tutti e tutto, sembrava davvero invaghito di lei. Sua madre ha specificato che era lussuria e lui non l'ha negato. Eppure il giorno delle nozze è la dolce sposa a cercare di eliminarlo, sperando di fargli spezzare il collo rotolando dai gradini della scala che porta in cantina. Calcoli mal fatti, perché a pagarne le conseguenze del suo cuore avvelenato è la povera Remedios, che nulla ha fatto se non sostenerla.


Victoria è disperata e consapevole che l'amica ha perso in un sol colpo tutti i suoi sogni di avere una famiglia, di sposarsi e trovare un marito che l'amasse. Se tutto andrà bene, rimarrà paralizzata a vita. Remedios, quando scopre che la responsabile delle sue sventure è proprio Victoria, non sopporta di averla a fianco.


Nicolas concede alla moglie la prima notte di nozze accanto alla sua dama di compagnia. Decide di non forzarla, rispetta il suo dolore, ma poi come è tipico del personaggio la seconda notte pretende che lei finalmente lo accolga nel suo letto. Victoria non trova un modo per impedirlo. Il desiderio di distruggerlo è più forte di tutto e cede al marito, padre del suo vero amore, che lei pensa ormai perduto per sempre.


Il mattino dopo al risveglio quello più turbato dei due è Nicolás, anche se i due sposi quasi non si parlano. La ragione è logica per tutte noi, ma spesso nel velato e discreto mondo delle telenovelas anni 80 mai e poi mai si sarebbe arrivati ad un confronto tanto diretto come quello che poi marito e moglie avranno. Lui è piccato e risentito per aver capito che la moglie era già stata con un altro e crede che la ricca ed aristocratica famiglia spagnola l'abbia spedita in Colombia proprio per allontanarla dallo scandalo.


Victoria, da protagonista atipica, gli dice che è pronta ad andarsene se lui vuole così. Nicolás, pur risentito, non ci pensa minimamente. Da lei vuole un figlio e l'attrazione che sente è quanto mai forte. Ignora che si è messo una serpe in seno. Victoria infatti lo odia come non mai e chiede aiuto e sostegno a Milagros, che si è convertita nel suo braccio destro. La morte di Rosita ha lasciato vacante un posto e Victoria richiede che la ragazza si trasformi in una schiava domestica. Le due donne in realtà stanno tramando per distruggere i nervi di Morales (tormentato dai sensi di colpa) e attentare alla virilità dello stesso Parreño. Siamo decisamente lontane dai tempi delle eroine immacolate ed ingenue. Temo che alla fine il vero nemico nel letto sia quello che Nicolás si è scioccamente portato, come insinua Adela alla sensuale Eugenia.


Ed intanto Miguel, appoggiato da nuovi ed interessantissimi personaggi, come l'avvocato Felipe Restrepo e sua sorella Catalina,  lascia tumultuosamente Honda per risalire il corso del fiume e arrivare a Santa Marta. Miguel ha raccontato a Felipe dei problemi degli schiavi, uccidi barbaramente e privati dei loro diritti, ma si è anche confidato con i due su Victoria e la loro storia d'amore.


Il ragazzo vuole arrivare prima che Victoria si sposi con Nicolás, ma la domenica del loro arrivo Felipe scopre che le nozze sono già state celebrate ed il mondo del povero Miguel va in frantumi.

sabato 27 febbraio 2016

TRA I SEGRETI DI UN MATRIMONIO DI JANE FEATHER


Tra le autrici del genere "romance" un nome che spesso si incontra è quello di Jane Feather, scrittrice che gode di un riconoscimento al livello internazionale. Tra le caratteristiche principale ho letto in giro che le si riconosce il merito di spaziare tra epoche completamente diverse, con ambientazioni non solo classiche, utilizzando anche temi forti, come la violenza subita dalla protagonista in #IL CUORE NON SBAGLIA, o gli abusi domestici come in #LA SCARPETTA DI DIAMANTI.


Ho letto di lei cose davvero notevoli e mi sono detta che potevo provare con TRA I SEGRETI DI UN MATRIMONIO, volume che mi ha prestato un'amica. Il testo è il secondo della trilogia CAVENDISH SQUARE, che prende il nome dalla strada dove si trova la casa dove vivono le tre protagoniste femminili. L'ambientazione è però abbastanza classica, in quanto (malgrado un flashback riferito alla seconda metà del settecento) il racconto vero è proprio ha come ambientazione l'Inghilterra dei primi dell'Ottocento.


La protagonista di turno è Livia Lacey, donna molto bella e corteggiata, che vive nella casa di Cavendish Square lasciatale da una certa Lady Sophia, donna dal passato chiacchierato e misterioso allo stesso tempo. Un giorno, durante un ballo, Livia viene avvicinata da un aristocratico russo, il principe Alexander Prokov che sembra completamente affascinato da lei. L'uomo inizia un corteggiamento serrato, a base di regali lussuosi e stupefacenti, travolgendo completamente Livia, che fino a quel momento ho vissuto la sua esistenza quasi con distacco aristocratico.


Alexander sbaraglia tutti gli altri corteggiatori, deciso a chiedere la sua mano e farne la sua sposa. Il suo carattere passionale finisce per svegliare la donna sensuale e viva che era assopita in Livia ed i due si sposano frettolosamente, malgrado le perplessità ed i dubbi di tutti gli amici della ragazza.


In realtà Alexander è ben lungi dall'essere l'aristocratico affascinante e svagato che non prova interesse per la politica e che finge di ignorare che il suo zar (con il quale è cresciuto quasi come un fratello) è lo stesso che ha stretto alleanza con Napoleone e che quindi è visto con sospetto dall'Inghilterra. Alexander è infatti una spia, che lavora dietro le quinte ed il suo matrimonio con Livia è parte di un piano ben studiato.


Non basta però solo la politica a motivare Alexander e a spingerlo nelle braccia della bellissima Livia. Un segreto molto più grande è legato proprio alla casa di Cavendish Square e alla misteriosa Sophia che ha affidato la sua casa alla donna. Alexander infatti, attraverso il matrimonio con Livia, cerca anche di stabilire un contatto con colei che lo ha messo al mondo e che è stato l'amore assoluto e indimenticabile di suo padre.


Una storia sicuramente ben scritta, sebbene con i soliti cliché tipici del genere, ed una risoluzione sul finale alquanto frettolosa. Avrei infatti preferito maggiore attenzione nella soluzione degli enigmi ed una protagonista più determinata a rivendicare il suo diritto alla sincerità. Per il resto la Feather è sicuramente un'autrice interessante che merita di essere approfondita, in quanto con TRA I SEGRETI DI UN MATRIMONIO ha suscitato una certa curiosità senza però convincermi completamente. È probabile però che leggerò qualche altro volume, spero con un'ambientazione diversa.


Nel complesso comunque è un romanzo interessante, bello soprattutto per la parte del corteggiamento assiduo, determinato, programmato e passionale, quello che infondo tutte le donne meriterebbero almeno una volta nella vita.

VOTO: 6