Cris si risveglia con il telefono che squilla. La voce di sua madre, quella del presente, si sostituisce a quella di Julia del passato e l'emozione violenta che prova è tale che corre da Margot, l'unica con cui si può confidare, e le racconta confusamente di essere precipitata indietro nel tempo, nella stanza di Julia Castelo.
Noi che avremmo voluto finalmente incontrare Danilo Breton, l'uomo di cui si è perdutamente innamorata Julia, restiamo invece delusi, prigionieri dei timori che invadono Cris, che comincia a rivedere la scena della morte della donna anche a occhi aperti.
Mentre Alain continua le sue ricerche per il cast e la figura chiave che gli manca è proprio quella di Danilo, Cris decide di sottrarsi al confronto e di ritornare a Rio, lontano da Rosa Branca e da ricordi non suoi che vive invece come propri.
Margot cerca di dissuaderla e anche Alain, pur non sapendo le vere ragion che spingono Cris a voler rinunciare al film e alla parte di Julia, cerca di farla rimanere. A farle cambiare idea sarà il vecchio André, l'uomo che le aveva consegnato il cammeo di Julia e il proiettile che aveva posto fine alla vita della donna.
Lo incontra fuori dalla libreria di Margot e il vecchio le chiede di restare, di affrontare il passato e di ricostruire le parti mancanti della storia. Mossa da una strana emozione, Cris decide di recarsi nella famosa casa abbandonata con Margot.
Le due donne entrano, mosse dal timore, e spaventate dai mille rumori strani. Basterà però un momento in cui Margot esce nel corridoio, lasciando Cris da sola nella stanza di Julia che il magico specchio le proietterà l'immagine della giovane degli anni trenta per permettere alla ragazza di sparire di nuovo. Speriamo che questa volta abbia il coraggio di restare e di incontrare l'uomo che cambierà la sua esistenza.