lunedì 31 agosto 2020

A VIDA DA GENTE - I sapori di JuJu (39-42)


Il progetto I SAPORI DI JUJU finalmente porta una svolta nella vita di tutti i personaggi, a partire da Manuela, che adesso potrà lavorare con Maria per realizzare il suo progetto. Anche Rodrigo ne viene coinvolto, non solo per occuparsi della parte amministrativa, ma le sue idee per la ristrutturazione del locale vengono accolte con entusiasmo.


Il ragazzo sembra essersi reso conto delle sue responsabilità come padre e cerca di incoraggiare anche Manu perché viva la sua vita, anche se per la ragazza anche solo accettare di uscire con Felipe, un ragazzo che ha conosciuto all'università diventa piuttosto complicato.


Manu si sente completamente travolta dalla vita che sta conducendo: la piccola JuJu, il progetto del catering, Rodrigo che ha bisogno del suo aiuto e allo stesso tempo si sente come bloccata dal fatto che la vita di sua sorella è come sospesa.


Si rende conto che al momento le possibilità di farsi una famiglia sua sono da scartare completamente, nonostante i tentativi di Alisse  di incentivare le sue uscite. Ben presto arriva anche la prima richiesta per un grande evento a cui lei e Maria devono lavorare.


Nel frattempo le condizioni di Ana sembrano immutabili nonostante la costanza di Lúcio, al suo fianco, e della presenza della madre Eva, che non la vuole lasciare neanche per poco tempo e che, incontrando un giorno Manuela, le riversa il solito astio.

domenica 30 agosto 2020

A VIDA DA GENTE - Nuovi progetti (33-38)


Rodrigo è solo un ragazzo, responsabile e guidato da un sincero affetto verso la piccola Julia, ma ha solo diciannove anni e il desiderio, in parte, di riprendere la sua vita. Quando la sorella lo invita a una festa di compleanno a Porto Alegre, lui decide di andare e chiede a Manu di occuparsi della bambina.

Manuela è la persona accomodante, sempre tranquilla, quella a cui tutti si rivolgono, senza rendersi conto dei loro bisogni. Lei accetta, ma Rodrigo durante la festa incontra la sua ex fidanzata e il desiderio di comportarsi da ragazzo spensierato prende il sopravvento.

Manu rischia di fare tardi al lavoro e in quest'occasione, a salvarla, è Iná, la nonna intraprendente e decisa, che rimanda un suo appuntamento nel locale che dirige, per rimanere con la bambina. Si tratta di un episodio, che si ripete anche quella sera, sempre su invito della sua ex compagna di università.

Rodrigo esce, lasciando Julia con Manuela, che questa volta è costretta a chiamare sul posto di lavoro per dire che non riuscirà ad andare. Iná la rimprovera, dicendole che deve chiarire con Rodrigo che Julia è una sua responsabilità e che la sua vita non può più essere quella di un tempo.

Lo capirà il ragazzo stesso, quando un giorno porterà la bambina a una gita con alcuni suoi vecchi compagni. Julia prenderà la febbre e si stancherà e lui si renderà conto che, pur volendo, la paternità lo ha profondamente cambiato e che è giunto il momento di fare nuovi progetti.

A rinforzare questa sua convinzione arriva anche il risultato del test di paternità che dimostra, ovviamente che Julia è sua figlia. Emozionato, si reca da Ana per darle la notizia che presto la loro bambina avrà il cognome che le spetta di diritto.

Intanto Laurelino, il compagno di Iná, con cui la donna aveva litigato per la mancanza di appoggio nei confronti della nipote e del suo progetto con Maria di aprire una loro attività di gastronomia, invita la nonna di Manu a un incontro apparentemente romantico.

In realtà conduce la donna in un ristorante, che ha arredato con gusto, rivelandole che ha intenzione di finanziare il progetto e di diventare socio della ragazza, sperando che tutto possa finalmente assumere un suo significato.

Nel frattempo Eva, che continua a rimanere a fianco della figlia, si è sciolta con il medico Lúcio, che è sempre al suo fianco, e in qualche modo lo guarda pensando che sarebbe stato l'uomo ideale per Ana. Ma questo è un progetto che sembra lontano nel tempo e nello spazio, perché le condizioni di Ana sembrano immutabili.

A VIDA DA GENTE - In assenza (24-32)


Mentre Ana continua a dormire, con le sue condizioni sempre più stazionarie e con l'improbabilità che la situazione possa cambiare, tutti gli altri personaggi che le ruotano intorno continuano la loro vita, tra mille speranze e difficoltà.


Manuela, trasferitasi da sua nonna, comincia a guardarsi intorno per trovare un  lavoro, non potendo più continuare gli studi all'università. Maria, la donna che in qualche modo le ha cresciute, e che lavorava come cuoca a casa di Jonas, decide di lasciare il posto per contrasti con la nuova signora della casa.


La donna vuole avviare una sua attività di catering e le piacerebbe coinvolgere Manuela, che ha sempre avuto una passione per la ristorazione. Il problema sono i soldi da trovare per investire. In un primo momento sembra che possano arrivare dal compagno della nonna, ma poi questo si tira indietro e Manu decide di accettare l'offerta del dottor Lúcio, quella di lavorare nella sua clinica.


La ragazza sembra avere un ottimo carattere e dividendosi tra la nonna, la nipotina e il lavoro ricostruisce una sua unità familiare, cercando di non pensare alla madre che l'ha rifiutata.


È quello che sta facendo anche Rodrigo, cercando di superare le mille difficoltà. Il lavoro sembra difficile da trovare, perché tutti, sapendo che è il figlio di Jonas Macedo, il famoso avvocato, non vogliono assumerlo per evitare problemi.


Anche la vita quotidiana risulta piuttosto complicata, perché di fronte all'ennesima tensione tra suo zio Lorenzo, che non ne vuole sapere di bambini, e sua moglie, che invece ne vorrebbe uno, decide di andare via dal loro appartamento.


Chiede a Manu di portare con sé la piccola Julia, mentre lui cerca di trovare un appartamento. Ma anche qui le cose non risultano facili, perché i prezzi sono altissimi. In suo soccorso arriverà nuovamente Manu, con la proposta avanzata dalla nonna, di farlo trasferire da loro.


La scena in cui Rodrigo arriva di sera nel paesino fuori Porto Alegre e trova un cartello di benvenuto affisso sulla porta di casa, sul suo viso si legge il sollievo e la tenerezza di aver in qualche modo trovato nuovamente una famiglia su cui contare.


Nel frattempo la moglie di suo zio, che lavora in ospedale, cerca di fargli capire che deve lasciar andare Ana e proseguire con la sua vita, perché è probabile che non si sveglierà tanto presto e la vita, nel bene e nel male, continua anche in sua assenza.

sabato 29 agosto 2020

A VIDA DA GENTE - L'assenza dei padri (21-23)


In questa storia, man mano che procedo con la visione, resto turbata da come la generazione dei padri, quella sui quaranta/cinquanta anni, sia quella assente, piena di problemi, incapaci di assolvere al ruolo che dovrebbero avere.


Non si tratta solo di Eva, una donna egoista che ha proiettato sulla figlia più piccola, Ana, tutti i suoi sogni di gloria, incapace di realizzarsi lei come persona, ignorando invece la figlia imperfetta, Manuela, che le ha dato fin da bambina preoccupazioni per via del suo difetto fisico.


Jonas, il padre di Rodrigo, è un altro adolescente mancato, che, intorno ai quarantacinque anni, si vive la sua avventura con una ragazzina che potrebbe essere sua figlia e ignora i problemi che ci sono dentro la sua casa.


Quando Rodrigo va da lui per chiedere il suo appoggio, deciso a riconoscere Julia e a essere un padre presente nella vita della bambina, lui si tira indietro e gli dice che non potrò contare su di lui, sui suoi soldi e sulla sua casa, gettando letteralmente in mezzo a una strada un ragazzino di diciassette anni.


Nel frattempo Eva fa la stessa cosa con Manuela e la piccola Julia. Quando scopre che la figlia ha raccontato a Rodrigo tutta la verità sul suo legame con la bambina, le dà un'ora di tempo per raccogliere tutte le sue cose e sparire dalla sua vita, lei e la piccola Julia.


Manuela è ferita, ma per fortuna c'è sua nonna che subito l'accoglie a braccia aperte, mentre Julia se ne va con Rodrigo, che trova rifugio temporaneo presso lo zio, con il quale ha un rapporto migliore.


E non sono solo Jonas ed Eva gli adulti incapaci di essere genitori. Anche Vitória, la madre di Alise, è incapace di provare sentimenti materni nei confronti non solo della ragazza che ha abbandonato e che adesso tratta con estrema freddezza, ma anche nei confronti dei figli avuti dal marito.


In questo vortice di irresponsabilità che li caratterizza, i ragazzi, insicuri, cercano di andare avanti senza un riferimento, affidandosi all'istinto e a quel bisogno che non è mai stato soddisfatto in loro. Così Rodrigo è pronto a tutto pur di essere quel padre che non ha avuto e Manuela ha tutta la tenerezza che sua madre non ha mai avuto con  lei.

venerdì 28 agosto 2020

A VIDA DA GENTE - Una paternità sofferta (17-20)


Rodrigo è sempre più convinto che la piccola Julia sia sua figlia, ma Manu gli dice che è Ana che deve raccontargli la verità. Quando però il Dottor Pires svela loro che le condizioni della ragazza sono tali che è probabile che non si sveglierà, Manu si rende conto che il ragazzo ha tutti i diritti di scoprire la verità su se stesso e sulla figlia.


Eva si oppone e la sua ferocia fa intervenire i medici che decidono di sedarla. Il modo atroce in cui tratta Manuela, che reputa responsabile della condizione della sorella, è pesante da guardare e la presenza dolce della nonna e la vicinanza di Alise sono gli unici appigli per la ragazza, sconvolta per tutto quello che sta succedendo.


Intanto Rodrigo si confida con Fernanda, sua sorella, sul suo sospetto che la piccola Julia sia sua figlia e i due ritornano in ospedale anche per vedere Ana. Manuela alla fine racconta al ragazzo tutta la verità e gli chiede solo di non coinvolgere sua madre, responsabile anche legalmente per aver falsificato dei documenti.


Rodrigo non vuole vendicarsi di nessuno. Sente solo che il suo dovere è quello di prendersi cura della bambina che ha avuto da Ana, che ancora ama. Deciso a dare una svolta alla sua vita, ne parla con suo zio, che però sembra piuttosto preoccupato dal cambiamento che l'assunzione di paternità comporterà nella sua vita.


Lui non vuole retrocedere e decide, accompagnato dalla sorella, di rivolgersi a un legale, al quale chiedere quali sono i suoi diritti e come procedere per riuscire a riconoscere la figlia. La parte più complicata, comunque, sarà la rivelazione a suo padre Jonas.


Nel frattempo cominciamo a conoscere il personaggio di Lúcio Piras il medico che si prende cura di Ana e che svela di averla conosciuta, quando la ragazza si era recata nella sua clinica per la riabilitazione dei bambini con problemi motori. Ne era rimasto colpito, anche se poi lei, su pressione della madre, non era più andata.


Vedovo e ancora malinconico, sappiamo che avrà un ruolo fondamentale nella storia di Ana.

giovedì 27 agosto 2020

A VIDA DA GENTE - L'incidente del destino (12-16)


Ana si rende conto, a un certo punto del suo percorso, che la cosa più importante della sua vita non è il tennis, ma la figlia che ha avuto da Rodrigo e decide, dopo aver parlato con il ragazzo, pur essendo stata interrotta dall'arrivo della sua fidanzata, che si è lasciata influenzare dalla madre, rinunciando alla sua maternità e all'amore della sua vita.


Decisa, torna a casa e racconta a sua sorella Manuela di essere pronta a dare una svolta alla sua vita, pur di tenere con sé sua figlia e di riconquistare Rodrigo. Le due ragazze, entusiaste, decidono, alle spalle di Eva, di organizzare tutto per trasferirsi con la piccola Julia a Granada, dalla nonna, che da loro subito appoggio.


Si trasferiranno dopo un torneo che Ana deve disputare a Rio de Janeiro e dove, nuovamente motivata, dà il meglio di sé, dimostrando a tutti di essere quella campionessa che tanto aveva impressionato il pubblico di appassionati. Rodrigo la chiama e la ragazza gli chiede, al suo ritorno a Porto Alegre, di raggiungerla a Granada la mattina successiva, perché vuole parlargli.


Il ragazzo, in realtà, sospetta che la piccola Julia sia sua figlia e spera che lei possa raccontargli tutta la verità.


La notte del suo ritorno in città, Ana e Manuela, grazie alla macchina prestata loro da Alise, partono di nascosto a Eva, per raggiungere la nonna, che darà loro appoggio. Sanno che dovranno lottare, che dovranno trovare un lavoro, ma sono disposte a tutto, pur di essere libere e di poter finalmente raccontare la verità su Julia.


Si sentono felici, leggere, ma mentre stanno guidando, lungo le strade notturne, l'auto finisce in una buca e si ribalta. Pochi istanti dopo, l'arrivo di un camion scaraventa il veicolo direttamente nel lago. Manuela riesce a liberarsi, ma nei pochi istanti a disposizione, non riesce a slacciare la cintura della sorella e decide di salvare la nipotina.


L'intervento degli autisti del camion permette di tirare fuori anche Ana, ma le sue condizioni sono disperate. Il mattino dopo Rodrigo arriva a Granada, dove trova la nonna delle ragazze, tormentata e preoccupata. L'ansia travolge anche lui, avendo visto un incidente sulla strada, senza sapere che riguardava Ana. Quando i due scoprono che a bordo dell'auto c'erano due ragazze e un bebè, corrono in ospedale per scoprire che si tratta proprio di loro.


Tutti arrivano, anche Eva, furiosa con Manuela e sua madre, convinta che siano le responsabili della decisione assurda di fuggire nel cuore della notte. L'attacco nei confronti della figlia che non ha mai amato è duro e aumenta i sensi di colpa di Manuela.


Nel frattempo Ana viene operata da un famoso neurochirurgo, il Dottor Lúcio Pires (Thiago Lacerda), ma l'intervento, anche se riuscito, non risveglia la ragazza, le cui condizioni potrebbero essere permanenti. La notizia travolge tutti, gettandoli nella disperazione più totale.

mercoledì 26 agosto 2020

A VIDA DA GENTE - Gli amori impossibili (9-11)


Il rapporto tra Rodrigo e Ana si racchiude bene in una frase dello zio del ragazzo, che insegna letteratura all'università e per il quale il giovane sembra nutrire una certa ammirazione. Gli amori impossibili non si dimenticano perché non sono mai iniziati.


In un certo senso tra di loro è stato così. Si sono piaciuti e spiati per anni, quando vivevano sotto lo stesso tetto e quando è giunto il momento di vivere la loro storia, Eva e il padre di lui si sono separati, contrapponendoli l'uno all'altra.


Ana, troppo giovane e influenzata dalla madre, si è lasciata travolgere dai problemi che il ragazzo ignora e si è allontanata da lui, perdendo quello che considerava il suo grande amore. Adesso che è tornata, con un segreto pesante da conservare, non se l'è sentita di avvicinarsi di nuovo, eppure vederlo passeggiare per i giardini dell'università, in compagnia di una ragazza che sta frequentando per lei è stata dura.


Il ritorno alla vita e allo sport non è stato quello immaginato. La maternità ha inciso profondamente sul suo cuore, ma soprattutto il fatto di doverla negare e di nasconderla al mondo. Eva si occupa della piccola Julia, ma in modo distratto e Ana sente che oltre a Rodrigo ha perso anche il suo diritto di madre.


I risultati sul campo si rivelano disastrosi e la stampa comincia a farla a pezzi. A nulla serve la vicinanza di Manu, che in realtà vorrebbe che lei confessasse tutto a Rodrigo e lottasse per il suo amore, o l'amicizia di Alice, che nel frattempo ha fronteggiato Vitória, la madre che l'ha abbandonata, scoprendo però che la donna non ha la minima intenzione di cambiare la sua vita per lei.


Ana, continuamente sotto pressione, alla fine decide di andare a parlare con Rodrigo, che, pur sentendo di amarla, si è reso conto che la ragazza non è disposta a lottare per loro, anche se non ha mai capito per quale ragione.