domenica 30 agosto 2020

A VIDA DA GENTE - In assenza (24-32)


Mentre Ana continua a dormire, con le sue condizioni sempre più stazionarie e con l'improbabilità che la situazione possa cambiare, tutti gli altri personaggi che le ruotano intorno continuano la loro vita, tra mille speranze e difficoltà.


Manuela, trasferitasi da sua nonna, comincia a guardarsi intorno per trovare un  lavoro, non potendo più continuare gli studi all'università. Maria, la donna che in qualche modo le ha cresciute, e che lavorava come cuoca a casa di Jonas, decide di lasciare il posto per contrasti con la nuova signora della casa.


La donna vuole avviare una sua attività di catering e le piacerebbe coinvolgere Manuela, che ha sempre avuto una passione per la ristorazione. Il problema sono i soldi da trovare per investire. In un primo momento sembra che possano arrivare dal compagno della nonna, ma poi questo si tira indietro e Manu decide di accettare l'offerta del dottor Lúcio, quella di lavorare nella sua clinica.


La ragazza sembra avere un ottimo carattere e dividendosi tra la nonna, la nipotina e il lavoro ricostruisce una sua unità familiare, cercando di non pensare alla madre che l'ha rifiutata.


È quello che sta facendo anche Rodrigo, cercando di superare le mille difficoltà. Il lavoro sembra difficile da trovare, perché tutti, sapendo che è il figlio di Jonas Macedo, il famoso avvocato, non vogliono assumerlo per evitare problemi.


Anche la vita quotidiana risulta piuttosto complicata, perché di fronte all'ennesima tensione tra suo zio Lorenzo, che non ne vuole sapere di bambini, e sua moglie, che invece ne vorrebbe uno, decide di andare via dal loro appartamento.


Chiede a Manu di portare con sé la piccola Julia, mentre lui cerca di trovare un appartamento. Ma anche qui le cose non risultano facili, perché i prezzi sono altissimi. In suo soccorso arriverà nuovamente Manu, con la proposta avanzata dalla nonna, di farlo trasferire da loro.


La scena in cui Rodrigo arriva di sera nel paesino fuori Porto Alegre e trova un cartello di benvenuto affisso sulla porta di casa, sul suo viso si legge il sollievo e la tenerezza di aver in qualche modo trovato nuovamente una famiglia su cui contare.


Nel frattempo la moglie di suo zio, che lavora in ospedale, cerca di fargli capire che deve lasciar andare Ana e proseguire con la sua vita, perché è probabile che non si sveglierà tanto presto e la vita, nel bene e nel male, continua anche in sua assenza.

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