A CASA DAS SETE MULHERES - L'addio di Garibaldi e Anita (48-49)
Ormai siamo agli sgoccioli e questa guerra ha logorato l'entusiasmo di tutti, anche dei valorosi eroi accorsi da lontano. Quando Anita rischia di perdere Menotti, salvato dall'intervento di uno dei capitani dell'esercito Farroupilha, Garibaldi si rende conto che è giunto il momento di lasciare.
Ha persona amici di una vita, compagnia, ma non è disposto a perdere anche sua moglie e suo figlio. Così si reca dal Presidente Bento per chiedergli di essere congedato e nello sguardo dell'uomo, a sua volta stanco della guerra, sembra quasi cogliere una sorta di invidia.
I due si lasciano, ma Bento gli chiede di andare a ritirare a casa di Antonia dei capi di bestiame (come forma di ricompensa per gli anni di lotta al suo fianco). Con quei capi, che potrà vendere al confine, riuscirà ad avere del denaro per poi stabilirsi a Montevideo, dove gli da dei contatti perché si possa stabilire lì.
Anita e Giuseppe si recano quindi alla casa a Camacuán, dove vivono tutte le donne di questa guerra interminabile, adesso che anche Rosario ha lasciato il convento e il fantasma di Esteveo.
Manuela e Garibaldi si rivedono e l'uomo la incita ad accettare Joaquim e a farsi una famiglia. L'incontro è emozionante, anche perché entrambi sanno che non si rivedranno più. Garibaldi si congeda dal Brasile e dalla famiglia di Bento, partendo con Anita diretto verso nuove avventure, pur cullando nel suo cuore il desiderio, prima o poi, di ritornare in patria.
Nel frattempo Mariana da alla luce un bambino maschio, che sua madre rifiuta di vedere, ormai caduta in una sorta di apatia, da quando ha scoperto che l'uomo che amava è stato ucciso dal padre. Manuela, dopo la visita di Garibaldi, decide di accettare Joaquim, pur non essendone innamorata, e questo suscita il dolore di Joana, che invece covava l'illusione che prima o poi lui si accorgesse di lei.
La guerra continua, ma ormai le persone sono sfinite e senza speranza.
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