venerdì 30 aprile 2021

VIVER A VIDA - Un tragico destino (47-52)

 


Nel litigio precedente alla partenza da Petra, Luciana, presa dalla rabbia infantile e ingiustificata nei confronti di Helena, le augura di morire, ma la ragazza reagisce dicendole che, invece, lei le augura di vivere, vivere davvero, per scoprire che cosa significa crescere, imparare, maturare. "Cresci, prima che sia il dolore a dovertelo far fare!".


 

E il dolore nella vita, purtroppo, arriva sempre. Nel caso di Luciana era proprio dietro l'angolo. Il pullman che la trasportava, lungo la strada che collega Petra ad Amman, nel cuore della notte, sbanda per delle pecore che attraversano la strada e finisce in un dirupo. La macchina di Helena era dietro di loro, ma quando arrivano sul luogo dell'incidente, con la polizia e le ambulanze, si rendono conto che si tratta del veicolo che trasportava tutte le ragazze della sfilata.


 

Luciana è quella più grave di tutte. Viene portata d'urgenza in ospedale, accompagnata da Helena e poi da Osmar che le raggiunge poco dopo. Le sue condizioni sono molto serie e i medici reputando che debba essere sottoposta a un intervento immediato per bloccare la lesione alla colonna cervicale, che potrebbe lasciarla paraplegica.


 

La produzione si concentra bene sulla tensione, sul senso di colpa di Helena, sul bisogno di chiamare la famiglia e dare una notizia sconvolgente come questa. Alla fine sarà Marcos, il marito infedele, che prenderà però la situazione in mano, occupandosi di inviare un loro medico sull'aereo che dovrà riportare Luciana in Brasile con la massima attenzione.


 

La notizia dell'incidente arriva come una deflagrazione nella casa di Tereza, tra gli amici e tutti sconvolti, aspettando il suo ritorno, senza sapere bene che cambiamento apporterà nella vita di Luciana.

Don Juan Tenorio di José Zorrilla

 


Il mito di Don Giovanni nella letteratura è piuttosto antico. Comparve per la prima volta nel seicento, nell'opera di Tirso de Molina L'ingannatore di Siviglia e il convitato di pietra, per poi essere ripreso in una tragicommedia di  Molière. Da lì questo personaggio, che simboleggia ormai l'immagine del seduttore, alla stregua del Casanova, è stato utilizzato da infiniti autori, poeti, drammaturghi vari. 


 

Il mio incontro con lui è avvenuto con un testo spagnolo, DON JUAN TENORIO di José Zorrilla del 1866,  versione a lieto fine e idealizzata del Don Giovanni in cui alla fine il seduttore si redime del male fatto. Siamo in pieno clima romantico e anche la struttura del dramma è diversa dal solito. Ci sono due parti, ciascuna divisa in più atti. Tra la prima e la seconda trascorrono cinque anni. 



 

La storia inizia la notte di Carnevale, quando, in una locanda, si incontrano don Juan e don Luis Mejía, due seduttori e libertini, che un anno prima si sono sfidati con una scommessa, su chi dei due avrebbe ucciso più uomini in duello, avrebbe sedotto il numero maggiore di donne. Don Juan risulta vincitore, ma Don Luis, non pago, lo sfida a un'altra impresa mitica, quella di riuscire a sedurre una novizia. 


 

Don Juan, spavaldo, non solo accetta di farlo, ma gli dice che riuscirà a sedurre anche la sua fidanzata,  doña Ana de Pantoja. Quello che ignora Don Juan è che ad ascoltare la sua nuova scommessa c'è don Gonzalo de Ulloa, padre di Inés, la ragazza che gli era destinata e che si trova in convento fin da bambina. L'uomo scioglie il loro fidanzamento, ma Don Juan riesce comunque a rapire Inés dal convento e a portarla a casa sua, dove, grazie alla sua seduzione, riuscirà a conquistare il cuore della giovane. L'arrivo di Luis, di cui ha sedotto la fidanzata, ma anche quella di Don Gonzalo, il padre di Inés, farà finire tragicamente l'incontro, costringendo Don Juan a fuggire in Italia.


 

Cinque anni dopo, Don Juan ritorna a Siviglia, ma al posto della sua casa trova un cimitero con le tombe di tutte le sue vittime, tra cui anche il sepolcro di Doña Inés, morta di dolore. Sconvolto, incontrerà due sue vecchi amici, che inviterà in una cena in cui il fantastico il reale si mischieranno, dando a Don Juan la possibilità di una redenzione finale. 



 

Le tematiche tipiche del romanticismo, come l'amore fatale e impossibile, il prevalere dei sentimenti sulla ragione, emergono potenti in questa nuova versione di Don Giovanni, dove l'eroe si lascia sedurre dal male, non per il piacere della dannazione, ma perché mosso da un'insaziabile bramosia di piacere e sarà l'amore, a differenza di altre versioni, a salvarlo dall'inferno che lo attende. Opera estremamente popolare e romantica che merita di essere riscoperta, anche in questa versione. 

giovedì 29 aprile 2021

SEGNALAZIONE: Ogni mia radice di Sara Mangione


 Oggi vi segnaliamo l'uscita del nuovo e intenso romanzo di Sara Mangione, OGNI MIA RADICE. Di seguito troverete tutti i dettagli.



Titolo: Ogni mia radice

Serie: Jackson’s Ranch #1

Autore: Sara Mangione

Uscita: 30 Aprile 2021

Genere: Contemporary romance

Formato: Digitale e cartaceo su Amazon e disponibile su Kindle Unlimited

Costo: 0.99€ ebook – 9.90€ cartaceo

Pagine: 300



TRAMA:


Misurato, controllato e passionale.

Einar Jackson vive a Seattle da ormai troppi anni e il ranch della sua famiglia è tutto ciò che gli manca. 

Quando torna in Wyoming non si aspetta di ricominciare a credere nell’amore, di riscoprire la passione tenuta sepolta per anni e di trovarla in Ilia.

E non dovrebbe desiderarla… perché è sua sorella.


Seria, selvaggia e intrattabile. Pochi sorrisi e zero smancerie. 

Ilia è una ragazza che vive l’attimo, è capace di isolarsi in un gruppo di persone, ma di rispondere in modo impulsivo a chiunque.

A costo di proteggere chi ama si trova a fare scelte difficili. Non poteva prevedere di riscoprire sentimenti e attrazione che aveva tenuto nascosti per molti anni. 


Obbligati nel ranch possono costruire un nuovo rapporto e mettere nuove radici. 

Confidenze, passione e un passato che sembra tormentarli, li spingerà a intrecciare le proprie vite come mai prima


mercoledì 28 aprile 2021

SEGNALAZIONE: Il Segreto Reale di Ilaria Merafina

 


Oggi vi segnaliamo l'uscita per O.D.E. edizioni del nuovo e appassionante romanzo di Ilaria Merafina, IL SEGRETO REALE. Di seguito vi passiamo tutti i dettagli. 

Titolo: Il segreto reale 

Autore: Ilaria Merafina

Editore: ode edizioni

Genere: contemporary romance

Pov: 3 persona focalizzata

Prezzo ebook: € 2.99

Prezzo cartaceo: € 12.99

Data pubblicazione: 28 aprile

Pagine: 250

Serie: sì, trilogia

Autoconclusivo: no




 

Sinossi:

 

La convivenza forzata al castello di Egeskov non ha portato i risultati che i monarchi di Danimarca speravano. Lady Selene e il Principe Henry si sono allontanati ancora di più, chiusi nei loro caratteri incompatibili. Tuttavia, anche se non voluta, la vicinanza permette ai due giovani di conoscersi e di scoprire che forse non sono così diversi come hanno sempre creduto. Cuore e ragione entrano in contrasto e proprio quando sembrano arrivati a un compromesso, le carte in tavola verranno ancora mescolate. Il destino ha ancora molto da giocare e la posta per la felicità è sempre più alta.

"Il segreto reale" è il secondo volume della trilogia di Ilaria Merafina.



 


Estratto:

 

Ma aveva imparato che trasformarsi nello zerbino di qualcuno era controproducente, perché la cruda verità era che l'amore della propria vita non aveva bisogno di quello per raggiungere il lieto fine. 

Non aveva bisogno di distruggere qualcuno per affermare se stesso. 

Non aveva bisogno di farla sentire sempre sbagliata.

Aveva imparato che l'amore rendeva forti, l'amore amava i difetti e considerava preziosi e unici i pregi. Non chiedeva di cambiare, ma di rimanere se stessi.

Non bisognava sprecare affetto nei confronti di qualcuno che non lo meritava. Tutti erano degni di trovare la persona che li comprendesse appieno, che capisse quanto fossero speciali.  

Non bisognava sprecare l’amore, le speranze e la gioia per qualcuno che non riusciva a coglierli, ma andavano donati a chi li potesse considerare il regalo più bello che la vita potesse fare, difetti inclusi.



UN ARTISTA DEL MONDO FLUTTUANTE di Kazuo Ishiguro


 Ho conosciuto la penna di Kazuo Ishiguro diversi anni fa, proprio con questo romanzo, UN ARTISTA DEL MONDO FLUTTUANTE, tradotto per la prima volta in Italia con il titolo di UN ARTISTA DEL MONDO EFFIMERO, ma il secondo titolo è più aderente a quello inglese. 


 

Pur essendo sicuramente molto più noto il romanzo   QUEL CHE RESTA DEL GIORNO, alcuni temi cari all'autore, come la rivisitazione del passato o l'incapacità di vedere esattamente le cose per quello che sono, sono già presenti in questo romanzo, che racconta la storia di  Masuji Ono, un pittore anziano, un tempo artista affermato, riverito, che oggi paga lo scotto dell'appoggio e delle scelte fatte durante la guerra.


 

Ono sembra come cristallizzato nel ricordo del tempo andato, di quando era giovane, affermato, riverito e considerato. Adesso è circondato dal disinteresse, i familiari lo trattano come un vecchio bisognoso di attenzioni, o a volte anche dal disprezzo e dalla rabbia nei confronti di coloro che hanno sostenuto il grande sogno del passato, costato morte e distruzioni.


 

Allora preferisce rifugiarsi nel passato, nel ricordo della grandezza di un tempo, senza prendere atto dei propri errori e di quelli della sua generazione, idealizzando se stesso, non prestando attenzione al chiacchiericcio alle sue spalle, alla mancanza di inchini, all'atteggiamento del genero o all'irriverenza del nipotino.


 

Il mondo di Ono non esiste più, ma lui preferisce il sogno del passato alla presa di consapevolezza o all'analisi della realtà intorno a lui e questo non gli permetterà di evolvere, ma lo lascerà ancorato a un universo di grandezza che non esiste più.


 

Ishiguro, con il suo talento narrativo, riesce a fornirci uno spaccato significativo sul Giappone e sul suo cambiamento, davanti a una società che la guerra ha trasformato profondamente e che ha costretto a fare i conti con una realtà ben diversa dal sogno rilucente e illustre che coltivava prima del drammatico scontro.


 

Un romanzo attento, riflessivo, particolare che già presenta tutti i pregi di questo grande narratore. 

martedì 27 aprile 2021

VIVER A VIDA - Una sfilata nel deserto (36-46)


Il viaggio a Petra dovrebbe servire a Luciana per crescere umanamente e professionalmente, ma la ragazza, irritata con Jorge, desiderosa di vivere tutto quello che le è possibile, senza soffermarsi a pensare, finisce per scontrarsi ripetute volte con Helena, che invece cerca di assolvere alla promessa fatta a Tereza, di prendersi cura di lei.


 

L'arrivo di Bruno, il fotografo, e del suo amico Felice, arrivato da Gerusalemme, finisce per peggiorare le cose tra le due. Il primo, infatti, si sente attratto da Helena, che però chiarisce subito di essere una donna sposata e di non essere interessata a nessuna avventura. È Luciana che invece si lascia travolgere dalla bellezza e dallo spirito avventuriero di Bruno, che la invita anche a una gita nel deserto, dove i due si concederanno un bacio appassionato, che alimenterà ancora di più le fantasie della ragazza.


 

La sfilata conclusiva, di fronte alle rovine di Petra, nel cuore di una notte magica, si rivela un vero trionfo e sembra quasi, per un breve momento, riavvicinare le due nemiche e rivali. Peccato che subito dopo Luciana aggredisca verbalmente Helena, intenzionata a continuare la serata con Bruno e Felipe.


 

Da quel momento il clima diventa sempre più teso e in uno scontro, poco prima della partenza, Luciana, senza nessuna considerazione che per se stessa, getta in faccia a Helena un segreto della donna, che tutte nell'ambiente conoscevano, ma che non avevano mai osato rinfacciarle. 


 

L'accusa di essersi sbarazzata del suo bambino (senza conoscere la vita di Helena e i sacrifici enormi e i rimorsi che ha dovuto affrontare), solo per poter viaggiare e fare la bella vita è la fatidica goccia che fa traboccare il vaso.


 

Helena, stanca dei continui attacchi, degli insulti, delle cattiverie e della superficialità, rinnega la promessa fatta a Tereza e le dice che non vuole più saperne niente di lei. Così quando arriva la macchina privata che dovrebbe portarla ad Amman, Helena rifiuta la presenza di Luciana, costringendola ad andare con il pullman con le altre modelle. Sarà una decisione che segnerà la vita di tutti loro.

lunedì 26 aprile 2021

VIVER A VIDA - Viaggio in Giordania (30-35)


E alla fine, tra un tira e un molla, una lunga parentesi e uno sfinimento di noia, siamo arrivati al brivido del viaggio tanto sognato da Luciana, quello nella mitica terra della Giordania. Dopo essersi divertita a Parigi, dove si è lanciata nel corteggiamento di alcuni amici di Helena, essere rimasta male per la maggiore attenzione che la moglie del padre (modella di maggiore prestigio) ha ricevuto, alla fine lo scontro vero e proprio ci sarà in questa terra fascinosa, piena di mistero.


 

Jayme Monjardim di aveva in qualche modo già affascinato con le atmosfere orientali grazie a una storia indimenticabile come O CLONE. Qui Helena e Luciana sono due modelle che sono state chiamate per dei servizi fotografici e per una sfilata.  Luciana è risentita con Jorge che, insofferente al suo lavoro, si limita a scriverle qualche email, senza chiamarla o senza preoccuparsi di lei e dei suoi sogni.


 

A questo punto la ragazza vorrebbe lanciarsi in qualche avventura occasionale, spinta anche dall'adulazione che le accompagna, ma Helena la insegue passo passo e le impedisce di fare di testa sua. Mentre la donna assolte al compito che le è stato dato, Marcus, a Buzios, conosce Dora e si concede un'avventura eccitante, senza preoccuparsi della moglie giovane e bellissima che invece rifiuta tutte le varie proposte.


 

Prima di partire per Petra, ad Amman, nella capitale, Helena, donna colta, elegante e appassionata di fotografia, decide di andare a visitare le rovine da sola, dopo il rifiuto di Luciana. Nello spettacolo suggestivo delle rovine, non nota subito un uomo che la sta fotografando. Quando cerca però di fuggire da lui, cadendo, l'uomo, un brasiliano, si avvicina per aiutarla.


 

Helena percepisce subito il pericolo. Il fotografo, bellissimo, è interpretato da Thiago Lacerda e sembra un avventuriero in giro per il mondo alla ricerca di paesaggi suggestivi da immortalare. Poco tempo dopo, l'uomo ricompare in una festa organizzata in hotel, catturato subito da Luciana, che lo ha notato e vorrebbe farlo cadere nella sua rete. Sarà proprio l'uomo a provocare un litigio piuttosto intenso tra le due donne.


 

Il mattino dopo, non avendo ancora chiarito, il gruppo parte per Petra, dove troveranno ancora una volta il fascinoso fotografo. Siamo ormai in attesa della grande svolta nella storia, ma sicuramente l'arrivo di Thiago smuoverà acque piuttosto chete. 

COLAZIONE DA TIFFANY di Truman Capote


 Il cinema ha una potenza visiva che segna la mente di uno spettatore e che ha il potere di risvegliare anche il potenziale lettore che alberga dentro di lui. Innegabilmente ho scoperto alcuni romanzi, che poi ho letto, dopo la visione di film o serie televisive che hanno risvegliato la mia curiosità. Certo leggere un libro è un'esperienza molto diversa, ma lo stimolo iniziale mi è venuto spesso dalle trasposizioni televisive o cinematografiche.


 

Truman Capote è uno scrittore che ho sempre sentito particolarmente vicino, forse per quel suo soggiorno ad Ischia di cui sono piene le cronache locali e la sua presenza, in qualche modo, si respira in alcuni angoli particolarmente caratteristici del paese. Così, quando, dopo la visione del famoso film con Audrey Hepburn e George Peppard, ho deciso di leggere il libro da cui era stato tratto, è stato un po' come ritrovare una vecchia conoscenza, qualcuno di familiare.


 

COLAZIONE DA TIFFANY è un romanzo breve, pubblicato da Capote nel 1958 e portato sul grande schermo 3 anni dopo. La storia di Holly Golightly, ragazza eccentrica, dolce, sognatrice e allo stesso tempo con una punta di cinismo, è raccontata dal suo vicino di casa, che la giovane ha ribattezzato "Fred". Il ricordo proprio dello scrittore fa emergere con forza il ritratto di questo personaggio che "cerca il suo posto nel mondo", che vede come Tiffany, un luogo dove sentirsi al sicuro. Nel frattempo però Holly conduce una vita sregolata, fatta di mondanità, eccessi, dividendosi tra uomini facoltosi, che non ama, e strane visite fatte a un gangster in prigione. Unica sua compagnia, un gatto rosso e senza nome.


 

Un giorno il narratore protagonista, che ha sviluppato un profondo legame con la ragazza, incontra Doc, un veterinario del Taxas che gli racconterà la vera storia e la vera identità di Holly, fuggita dal suo paese e dalla sua vita passata, che ne spiegheranno molte fragilità. Passerà da una relazione all'altra, alla ricerca del suo posto nel mondo, finendo per essere coinvolta in problemi giudiziari, per via delle sue famose visite in carcere. Finale amaro rispetto al film, ma decisamente significativo.


 

Lo stile di Capote è scorrevole e diretto, utilizzando espressioni semplici capaci però di creare figure complesse, piene di sfumature, dense e a tutto tondo, tra le quali innegabilmente spicca Holly Golightly, una donna complicata, apparentemente frivola, assetata di libertà e di amore, che cerca, con insistenza, il suo posto nel mondo. Romanzo assolutamente indimenticabile! 



domenica 25 aprile 2021

VIVER A VIDA - Il verdetto delle carte (23-29)


 In questo lento proseguire verso l'evento che sconvolgerà l'esistenza di tutti i personaggi, in questa nuova manciata di episodi, non succede granché, tranne che Marcus, durante un viaggio d'affari a Buzios, conosce in una discoteca Dora. I due non interagiscono molto, ma il vecchio malandrino subito nota la bellezza della ragazza.


 

Intanto Luciana e Jorge restano su posizioni distanti. Lui non vorrebbe che lei continuasse con la sua carriera di modella e lei vuole affermarsi professionalmente. In qualche modo è lo stesso dilemma che sta attraversando anche Helena, che sente le pressioni del marito perché abbandoni la sua professione per dedicarsi completamente a lui.


 

Luciana, però, nel frattempo, forse per dare anche speranza a noi che non vediamo l'ora di assistere a una svolta negli eventi, va dalla madre di Renata, la fidanzata alcolizzata e piena di problemi di Miguel. La donna interroga le parte per lei, come aveva fatto per Tereza. In questo caso per la giovane vede amore e successo; le annuncia che presto avrà un incarico che la porterà all'estero per lavoro, ma le rivela anche, senza pietà, che vede un incidente nella sua vita.


 

Il fatto scuote profondamente Luciana, non solo perché, poco domo Osmar, il suo amico del mondo della moda, la chiama per informarla che le farà firmare un contratto per una serie di sfilate in Europa che si concluderanno poi a Petra, in Giordania, ma perché l'incidente è un evento ricorrente nei suoi sogni.


 

La felicità però offusca tutto il resto. Senza sapere che dietro la sua scelta c'è proprio la sua nuova matrigna, parte felice, con la famiglia però che ricorda a Helena di prendersi cura di Luciana, che è inesperta e al suo primo viaggio di lavoro all'estero. Le due, stranamente, sembrano andare d'accordo, almeno in questa prima parte del viaggio che le porta in Francia. Pian piano ci avviciniamo al cambiamento fondamentale. 


 

Luciana, personaggio superficiale, un po' viziata, sembra davvero avere tutto: bellezza, amicizie, successo, amore, eppure lei sente di non essere felice, di volere qualcosa di più. Pensa che possa essere la carriera, ma la vita le darà una lezione indimenticabile.

INSTAlove di Sarah Rivera

 


Come può nascere l'amore? È frutto della convivenza quotidiana o di un'emozione che può scaturire da un particolare, da un brivido di speranza? Queste sono le domande che emergono durante la lettura di INSTALOVE, l'appassionante romanzo di Sarah Rivera, che ha il pregio di coniugare il sapore romantico di un amore antico, fatto di primi contatti, di lettere e di conoscenza, con la modernità dinamica di un mondo iper connesso.


 

Skyler e Matthew vivono in mondi distanti, in paesi lontani chilometri: lei nella bellissima e assolata Tenerife e lui nella dinamica Seattle. Lei è una veterinaria sensibile, carina; Matt, invece, è un programmatore informatico, un uomo "social", circondato da donne appariscenti, che però comincia ad avvertire uno strano vuoto nella sua vita.


 

Un messaggio inviato per errore da Sky, che si è appena iscritta a uno dei social più rinomati, proprio Instagram, da cui scaturisce il nome del romanzo, avvia un contatto, prima burrascoso, che però stimola in entrambi una certa curiosità. Quello che nasce inizialmente come un simpatico battibecco, diviene pian piano una consolante presenza quotidiana, di messaggi, di foto, di conoscenza.


 

Se in un tempo lontano l'amore poteva essere alimentato da lettere, da sguardi, in un'epoca social come la nostra, gli occhi sono concentrati su un telefono che ha il potere di attraversare le distanze, di superare le barriere anche linguistiche, per avvicinare le persone che, solo apparentemente, sono diverse e distanti.


 

Il legame tra Sky e Matt cresce di pari passo con la loro quotidianità fatta di problemi, di grandi e piccoli ostacoli, fino a quando la curiosità e il desiderio, alimentato come un fuoco, finisce per indurli a cercare un vero e proprio incontro, che possa confermare quella sensazione di comunione e comprensione che entrambi provano quando chattano tra loro. Basterà solo questo o ci sarà bisogno di qualcosa di più? Il destino glielo concederà?


 

Romanzo pieno di romanticismo, fatto di piccole cose quotidiane, moderno e antico allo stesso tempo. Basti pensare che anche il padre di Sky si era innamorato di una donna che non era del suo stesso paese e che aveva corteggiato inizialmente proprio con le lettere. Quello che cambia non è il sentimento dell'amore, ma gli strumenti di comunicazione. La penna di Sarah Rivera non si smentisce e ci regala una storia nella quale tutti noi ci possiamo identificare e con la quale allo stesso tempo sognare.