Cris è ormai completamente presa dalle vicende che coinvolgono Julia. Spera davvero di fuggire con Danilo, quando si sarà ripreso completamente dall'aggressione, ma il Colonnello, con la complicità di Gustavo, non ha nessuna intenzione di permettere alla figlia di fuggire con il professore e aspettano il momento in cui il ragazzo lascerà il rifugio del convento.
In realtà il personaggio del Colonnello è il vero malvagio della storia: uomo all'antica, violento, che pretende di dominare tutte le donne che gli sono accanto: non solo la figlia, ma anche Dona Piedad, la moglie remissiva, dolce, che subisce tutte le sue angherie.
Basti pensare a come degenera la serata organizzata dalla donna, con l'appoggio del suo padre spirituale. Non solo non è riuscita a esercitarsi perché il marito l'ha ostacolata, ma durante la serata, avendo colto gli sguardi adoranti del sacerdote, aggredirà l'uomo e poi la donna, costringendola alla fuga.
Piedad scappa, condannata in questa vita a vivere un matrimonio infelice, mentre il futuro le permetterà di liberarsi di quell'uomo e di sposare Flavio, l'uomo che le sta accanto, amandola sinceramente. Adesso, invece, la donna, finita in un temporale, per fuggire al marito, si aggrava pesantemente e Cris, rendendosi conto che l'unico modo per salvarla è grazie alla medicina moderna, medita di tornare nel presente per procurarsi un antibiotico.
Intanto in quest'altro varco temporale, Alain rifiuta categorico tutte le interpretazioni che sembrano confermare la possibilità di un'altra vita. Anche quando Anna, la madre di Cris, gli dice di essere convinta che la figlia è l'incarnazione di Julia Castelo, si ritira, deciso a non credere a niente di tutto questo. Intanto si riprende a girare anche vecchie scene adesso con Marianne come Julia.
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