lunedì 12 aprile 2021

PAMELA, LA VIRTÙ PREMIATA di Samuel Richardson

 


È innegabile che la televisione (e oggi anche il mondo di internet) abbia una potenza visiva impressionante che, in alcuni casi, ha potuto molto di più che qualche povero insegnante che cercava di farci appassionare ad alcuni vecchi testi che percepivamo molto lontani dal nostro sentire. È questo il caso di un romanzo epistolare scritto nel 1740 da Samuel Richardson.


 

Il successo che ottenne fu grande per l'epoca, tanto da spingerlo a scriverne un continuo, ma poi il cambio di sensibilità in qualche modo ha allontanato il pubblico da questo romanzo, scritto in parte come lettere e in parte come pagine del diario di Pamela. Ci è voluta una serie televisiva su Canale 5, ormai di molti anni fa, perché la curiosità si risvegliasse e quello che sembrava un romanzo dimenticato tornasse nelle classifiche di vendita dei romanzi più letti dell'epoca. La serie era la sfarzosa Elisa di Rivombrosa di Cinzia TH Torrini.


 

Il romanzo ci racconta di Pamela, una dama di compagnia, giovane ma virtuosa ed estremamente bella. La sua datrice di lavoro viene chiamata misteriosamente Lady B e, alla sua morte, passa nelle mani del figlio, il gentiluomo Mr B (che purtroppo assomiglia fonicamente molto a Mr Bean!) che cerca in tutti i modi di sedurre la ragazza, che però lo respinge decisa.


 

Dai modi gentili, Mr B passa anche alle azioni drastiche, sequestrandola e cercando di stuprarla per ben due volte. La ragazza è disperata e medita il suicidio, ma, pian piano, si rende conto che c'è qualcosa di affascinante nell'uomo, oltre la prepotenza, proprio mentre Mr B ha l'illuminazione nel rendersi conto che con la violenza non otterrà nessun risultato e che la soluzione migliore è quella di corteggiarla con tenerezza. 


 

L'innamoramento potrà laddove la violenza non era riuscita, soprattutto perché Mr B chiederà la sua mano, colpito dall'elevato livello morale di Pamela e dalla sua capacità di resistere alle tentazioni, alla violenza e a qualsiasi tipo di lusinga. 


 

Richardson disegna uno stereotipo della ragazza dell'epoca, come doveva essere secondo una società puritana, che poneva la sua virtù (o meglio la sua verginità) al di sopra della sua stessa vita, offrendo una narrativa comunque intensa non solo per il ritmo dovuto alle continue avventure a cui viene sottoposta, ma grazie anche ai dialoghi e a uno stile fortemente drammatico.  Romanzo interessante da riscoprire! 

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