La guerra sconvolge gli uomini e il loro mondo sicuro; è come una febbre, che una volta divampata, finisce per coinvolgere anche chi ci sta accanto. Esistono periodi della storia dove il caos si è imposto sulla razionalità e sicuramente gli anni turbolenti del primo conflitto mondiale, anteprima dell'orrore che sarebbe seguito con la seconda guerra, fu un concentrato di tragedie.
Seyit e Sura, fuggiti dall'orrore della rivoluzione bolscevica, che pur volendo ribaltare un ordine ingiusto, finì per strappare e sconvolgere vite di persone innocenti, in Turchia non trovano un paese incantato, senza problemi. Gli inglesi occupano il paese, imponendo il loro ordine e le loro prevaricazioni e la resistenza turca affascina da subito Seyit, convinto sostenitore del diritto del popolo di scacciare gli invasori.
Mentre Sura cerca disperatamente tracce della sua famiglia, sperando che anche loro siano riusciti a fuggire dalla Russia, Seyit è sempre più coinvolto dalle vicende politiche e dalla resistenza in cui sono coinvolti i due fratelli proprietari dell'hotel Çheref dove hanno trovato rifugio.
Le armi fatte sparire dalla struttura durante la festa di compleanno del Comandante Bill e scortate dal giovane Galip sono state intercettate dagli inglesi e il ragazzo è stato catturato e sottoposto a tortura, nella speranza che faccia i nomi dei suoi complici.
Seyit prende subito in mano la situazione e, con l'istinto de soldato addestrato, organizza un vero e proprio piano eroico dove un manipolo di uomini prende d'assalto il forte, libera Galip e recupera le armi, il tutto senza che Sura sappia nulla di queste sue attività.
A essere coinvolta nella resistenza è anche la Baronessa, che però punta a riprendersi un uomo di cui è profondamente innamorata. A tale proposito ha preso anche accordi con Petro, consapevole che se lei desidera Seyit, l'uomo vuole solo Sura. I due complici, quindi, fingendosi amici, cercano di separare i due innamorati.
Sura, infatti, sospetta che l'assenza di Seyit sia legata alla Baronessa, mentre le sue ricerche, affiancata da Celil e da Petro, la portano a scoprire che sua sorella Valentina stava viaggiando su una nave con sua zia Nadya e che, ammalatasi, era stata isolata e fatta scendere proprio a Istanbul.
Divisa tra la paura e la speranza, Sura cerca affannosamente, sperando che Valentina sia ancora viva, senza sapere che la ragazza, protetta da un giovane musicista turco, Yusef, si nasconde per paura di essere rimpatriata.
Intanto Seyit torna dalla sua missione con il suo carico e Sura, portata da Petro, lo sorprende uscire dalla casa della Baronessa, convinta che l'uomo le abbia mentito e che abbia trascorso il tempo da lei. Seyit non riesce a spiegarle la verità e quando Celil cerca di farlo ragionare, il risentimento per aver preferito lei alla sua famiglia emerge in Seyit, nonostante l'amore, spiegando a noi del pubblico perché un uomo così innamorato non abbia già sposato una ragazza che ha abbandonato tutto per seguirlo e che adesso viene considerata, dalla società dell'epoca, come una concubina.
La storia si ingarbuglia sempre di più offrendoci però elementi su cui riflettere.