La presenza della guerra, minacciosa e ineluttabile, comporta in una narrazione sempre una serie di cliché, parola che non significa obbligatoriamente qualcosa di negativo, se ben usati. Questi sono le lettere, la difficoltà di farle arrivare, un amico innamorato (o interessato) a una donna che ama un uomo al fronte e delle missive che spariscono. In sintesi è quello che succede in questi due episodi della serie.
Seyit combatte al fronte e finisce per essere dato per disperso, durante una battaglia. L'amico Celil nons i rassegna alla sua perdita e lo cerca disperatamente. A Pietrogrado invece giunge la notizia della sua sparizione. Non è stato ritrovato il corpo, ma Petro, interessato a Sura, decide di andare da lei per darle il triste annuncio.
La ragazza, in realtà, era riuscita da poco ad ottenere il consenso della famiglia per potersi sposare con Seyit. La notizia della sua morte la distrugge e a questo dolore si affianca anche quello per la morte del padre. Rimaste solo donne, nella grande casa, Petro spera di utilizzare questa fragilità per portarle da lui, ma loro rifiutano. Nel frattempo la situazione si complica sempre di più da un punto di vista politico e le città si infiammano.
Al fronte Celil ritrova Seyit in un ospedale, anche se incosciente. Gli lascia una lettera e il suo orologio, prima di ripartire per il fronte. Quando Seyit si riprende, si recherà dall'amico e i due decideranno di tornare a casa. La loro divisa, che era stato un elemento di cui essere orgogliosi, ormai rappresenta un pericolo per tutti. Lo zar ha abdicato, ma la rivoluzione bolscevica è ormai scoppiata e tutti i nobili e i fedeli allo zar rischiano la propria vita.
In questa situazione di difficoltà, Petro, l'amico ambiguo, ha già scelto di stare dalla parte dei vincitori pur muovendosi nell'ombra. Ritrovare Seyit e Celil è per lui un duro colpo, che ben dissimula, mentre gli rivela che Sura lo crede morto.
Seyit, prima di raggiungerla, decide di incontrare un altro amico, Misha, anche se tutti lo accusano di essere un collaborazionista. In realtà Misha è tra i ricercati da parte dei bolscevichi, che hanno messo una taglia anche su Seyit e Celil.
I due si recano a un appuntamento con lui, ma l'uomo è stato rapito e portato via, e i suoi amici si ritrovano in un'imboscata dove, con abilità, mettendo a frutto gli anni di guerra al fronte, si liberano di tutti i loro nemici, pur credendo di essere stati traditi da Misha, ovviamente il vero traditore è tra di loro pur non essendone consapevoli.
Per il momento la storia ha un suo ritmo, le scenografie e le ambientazioni sono fantastiche e si è portati ad andare avanti.
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