Il mio dilemma, alla fine della lettura di questo libro, è solo uno! Già so che quelli che lo hanno letto o che sono nel bel mezzo della lettura potrebbero pensare che il mio cervello e il mio cuore siano divisi ragionevolmente in due, ma io, pur apprezzando anche i lati positivi di un certo personaggio, ho avuto le idee chiare fin dal primo romanzo e devo dire che la Vidal non mi ha deluso. La ringrazio vivamente!
No, care lettrici, non sono presa dal dilemma che sconvolge il cuore di Giulia (ma poi onestamente neanche tanto perché la ragazza ha le idee piuttosto chiare e quello che la frena è la paura di deludere il prossimo, la sua famiglia in primis, e l'uomo che ha scelto nel primo romanzo). Quello che mi turba è come potervi fare una recensione su questo appassionante secondo volume, senza svelarvi troppo della trama, per non "spoilerare" e rovinarvi la sorpresa.
Mi affido alla Vidal lasciandovi la trama così come si legge in giro:
GiuliaA volte ci si confonde. Si pensa di aver incontrato il principe azzurro e invece… Avevo tutte le ragioni per non credere alle favole. Aaron è bellissimo, fascinoso, ricco, ma pieno di segreti. L’ultimo, poi, è uno di quelli che farebbe perdere la testa anche alla più virtuosa delle principesse! Uno di quelli che potrebbe contendergli il trono.Ma sono pronta a sfidare le convenzioni e a riscrivere il mio destino? In fondo sono una Cenerentola, una di quelle moderne, sì, ma l’amore è sempre al centro dei miei pensieri, e per un bacio del principe sarei disposta anche a perdere la scarpetta.Che il problema sia questa? La mia scarpetta di cristallo, luccicante e terribilmente scomoda? Forse la dovrei nascondere nell’armadio, insieme all’altra, a favore di un più comodo paio di sneakers. Con quelle sì che potrei rincorrere il mio fato… o il mio principe.ClarkQuante favole conoscete? Io non molte. Quella di Cenerentola, poi, che sposa il principe, dopo aver perso la scarpetta di cristallo, la trovo davvero fuori dalla realtà. Forse perché questo colpo di testa di mio padre rischia di privarmi di quanto mi spetta fin dalla nascita. Senza contare che la Cenerentola in questione può avere la faccia da brava ragazza, ma è più interessata ai soldi di mio padre della Matrigna Cattiva.E se invece mi sbagliassi? E se quella che reputo una strega cattiva non fosse altro che una moderna Cenerentola che crede davvero nel principe azzurro? Be’, se così fosse, cederei persino il mio regno, per conquistare il cuore della mia regina.Ma quali sono i piani di Aaron? Lascerà che la sua principessa spicchi il volo o ancora una volta farà di tutto per conquistare il cuore dell’unica donna degna di sedere sul suo trono?Scopri il secondo capitolo di questa dilogia avvincente e lasciati trasportare dalle emozioni, dalle sorprese e dalle passioni che la storia di Giulia ha in serbo per te.N.B. Il romanzo tocca argomenti sensibili che potrebbero turbare un pubblico non adulto e consapevole.
E già da qui due domande ce le poniamo, anche senza leggere la trama. Questo benedetto Clark, convitato di pietra del primo romanzo, arriva prorompente in questo secondo volume con tutta la sua storia appassionante, con una famiglia colorata e affettuosa, che ha riempito la sua vita lasciata vuota e fredda da Aaron, sfuggito, anche se ragazzo, dalle responsabilità che il suo arrivo richiedeva.
La povera Giulia è un essere umano, anche se in qualche modo è cresciuta con sani principi e la convinzione che lei non commetterà errori che sono capitati ad altri, ma ahimè l'essere umano non è solo un concentrato di razionalità e calcolo e i sentimenti e le emozioni finiscono per travolgere il suo destino.
Certo durante la lettura mi chiedevo come fosse possibile che Aaron, uomo astuto, sveglio e arrivato fino a lei dopo una vita piena di donne di tutti i tipi, abbia commesso la leggerezza di sottovalutare la natura umana e le possibili conseguenze delle sue mancanze. Convinto del suo potere, pecca anche lui, commettendo un errore che potrebbe essergli fatale.
Ma alla fine dei conti questa storia è il racconto di tre peccatori che, pur sbagliando, finiscono solo per confrontarsi con l'aspetto più profondo e sincero della loro natura, ovvero l'imprevedibilità dei sentimenti, la bellissima imperfezione della natura umana che può travolgerti e sconvolgere tutti i tuoi piani.
La Vidal riesce a muoversi abilmente tra i fili delle trame del cuore umano, senza esprimere giudizi facili, di condanna e assoluzione, presentando personaggi a tutto tondo, pieni di sentimenti che sono facili da capire, con debolezze e momenti di forza, guidati spesso da sentimenti.
Questa nuova versione di VIENI VIA CON ME ci regala risposte a quei quesiti che in qualche modo restavano dormienti e inappagati, affidati al destino che aveva dato una svolta diversa. Ma la penna di uno scrittore è un'arma potente che permette anche di riavvolgere il nastro e di cominciare in modo diverso, una sorta di sliding doors che ci mostra tutte le possibilità e questa versione finisce per soddisfare anche i più curiosi che volevano sapere come il cuore di Giulia avrebbe reagito davanti a una situazione come quella che si vive in questi due romanzi. Alla fine il peccato più grande della nostra eroina è amare e proprio per questo è facile perdonarla. E voi? Che cosa ne pensate del "Peccato di Giulia"? Avreste peccato anche voi o non sareste state tentate? Io consiglio vivamente di leggere questo volume e di recuperare anche l'altra versione, proprio per concedervi questo sliding doors dei sentimenti e poi fatemi sapere quale delle due versioni preferite. Io sono divisa, anche qui: la prima la scelgo per un fatto di precedenza affettiva, ma questa è assolutamente quella più completa.
Da leggere assolutamente: