giovedì 30 gennaio 2025

HERCAI - Tentativi di famiglia e ... sabotaggi (18)

 


Se c'è una scena che ben rappresenta il titolo che ho dato a questa puntata è quella in cui Miran, che ha portato la piccola Gul nel palazzo Aslanbey per farle trascorrere un po' di tempo con la sorella, steso sul letto accanto alla ragazzina e alla moglie, racconta una storia triste del suo passato, rievocando l'assenza totale di una famiglia o di un affetto nella sua vita da bambino e di come tutto quello che sta ottenendo sia frutto della presenza di Reyyan, arrivata a sanare le sue ferite. 


 

Le scene d'impatto sono tante e volendo riassumere quello che è successo, possiamo dire che che Azize non trova pace. Sperava di mettere in cattiva luce Reyyan agli occhi del marito, con la storia del matrimonio fatto per salvare il cugino, ma il biglietto che Miran rivela di aver già letto, perché la moglie si è confidata con lui fin dal principio, smonta tutti i suoi piani.


 

La grande nonna però non si rassegna, mentre Miran cerca di stringere sempre di più i rapporti con Reyyan, donandole momenti di gioia, anche se la situazione è alquanto complicata. La presenza di Gul è una sorta di pace benevola che scende su tutti, basti pensare alla scena della cena in compagnia degli Aslanbey, leoni affamati che potrebbero divorare la ragazzina, ma che invece finiscono per ammansirsi di fronte al suo candore.


 

La promessa di una sorpresa per Gul li porta a uscire per prendere parte a un matrimonio, quello di un amico di Miran, che lo accoglie con gioia. Il pensiero che lui possa avere un amico che non faccia parte del grande schema della vecchia Azize già ci spiazza, ma accogliamo volentieri l'occasione soprattutto per rivedere Reyyan e Miran ballare la danza tipica che avevano ballato anche in occasione del loro matrimonio.


 

E se prima gli occhi della nostra eroina erano tristi, perché per lei il matrimonio ha significato solo dolore, quando finalmente ballano, comunicano tutto attraverso gli sguardi facendo traboccare di sentimento anche le antenne più ciniche. 


 

Ritornati al palazzo Alsanbey, la presenza di Gul permette di tracciare una momentanea tregua, con la condivisione del letto (che fino a quel momento era terra di nessuno) e con il racconto di una favola triste che solo vuole un finale felice.


 

Peccato che poi tutto precipita nuovamente, con la vecchia Azize che scopre che gli Sadoglu si sono appropriati dei documenti che gli Aslanbey avevano sottratto ai loro nemici e che il palazzo conteso è tornato nuovamente nelle loro mani.


 

La presenza di una spia, che dovrebbe essere Reyyan, viene sottolineata con enfasi dalla donna, che però ci svela di aver ricattato il povero Azat con la pistola con le sue impronte lasciata al palazzo, dopo che aveva provato a portare via Reyyan.


 

Quell'arma, gli viene detto, sarà usata per sparare alla ragazza e per farlo finire in prigione, se non farà quello che gli viene detto, ovvero inscenare una sorta di fuga dove Reyyan dovrebbe essere coinvolta. Miran, portato all'aeroporto per sorprendere i due in una situazione compromettente, sorprende tutti, afferrando Reyyan per una mano e mostrando di non essere per niente un protagonista stupido, manipolato dagli altri. E noi ci inchiniamo a questo nuovo Re che speriamo resista a tutti i sabotaggi a cui viene sottoposto nella speranza che possa avere finalmente la famiglia che si merita.

martedì 28 gennaio 2025

HERCAI - La ricostruzione dell'amore (17)

 


Come può il leone riconquistare la fiducia dell'agnello, una volta trascinato nella sua tana? Il compito di Miran sembra più grande di lui, non tanto per l'amore ormai assoluto e sincero che lo guida verso Reyyan, ma perché ogni suo tentativo di pace viene ostacolato dalla famiglia assetata di sangue che si ritrova. Anche perché lui ha già i suoi demoni contro cui lottare e tutto sembra più grande di loro.  

 

Anche se ha avvisato Hazar dell'esistenza di un altro nemico, perché possa tutelare Zehra e Gul, non ha intenzione di cedere Reyyan, convinto che accanto a lui starà meglio che con una famiglia che ha più volte tentato di ucciderla. Ma onestamente, Miran, anche perché non riesci a vivere lontano da lei. Intanto però nella tana del leone ricostruire un rapporto diventa quanto mai complicato, basti pensare a una scena che doveva essere bella come una favola, con migliaia di pacchi che arrivano per Reyyan, inviati dal marito che le ha comprato tutto quello che poteva, inviandole anche Melike, la ragazza di cui Reyyan è profondamente amica. 


 

Proprio l'arrivo della domestica, che ha sempre cercato di favorire il loro amore, scatena il risentimento di Sultan, la madre di Gonul, che approfittando dell'assenza di Miran, cerca di cacciare violentemente la ragazza. Miran arriva proprio durante lo scontro con Reyyan che cerca di difendere l'amica. L'uomo interverrà per proteggerla e ribadire per la centesima volta che sua moglie ha tutto il diritto di invitare chi vuole, ma la convivenza risulta alquanto difficile e la ricostruzione dell'amore ancora di più, se si pensa a quando Elif cerca di fare da intermediazione e chiede a Reyyan di incontrare suo cugino Azat per spiegargli la sua presenza volontaria dagli Aslanbey.


 

Il problema è che Miran non riesce a sentire il nome di Azat con tranquillità, sicuramente per gli scontri che ci sono sempre stati da quando lui è comparso nella vita di Reyyan, quindi vieta tassativamente l'incontro anche se Reyyan cerca in tutti i modi di fargli capire che se non apre la possibilità di un dialogo, non riuscirà mai a costruire niente con lei, perché lei ama Azat come lui ama Gonul e la famiglia è molto importante per lei. I due sembrano sul punto di rottura, ma ovviamente è sempre Reyyan ad avere il coltello dalla parte del manico, ma poi con un gioco della regia vediamo la ragazza incontrare il cugino in un ristorante del centro.


 

Sembra quasi che abbia agito alle sue spalle, soprattutto quando il paese comincia a mormorare dell'incontro, sorpreso anche da Sultan, che è stata volutamente portata lì dalla figlia, per inasprire il rapporto tra lei e Reyyan. In realtà Reyyan ha solo ribadito ad Azat di amare Miran e di non essere intenzionata a lasciarlo.


 

Quando però l'incontro viene usato ancora una volta per umiliare Reyyan, Miran interverrà, chiarendo che la moglie aveva la sua approvazione. In definitiva aveva ritrattato pur di averla ancora al suo fianco. E se loro fanno estremamente tenerezza, soprattutto quando li vediamo nella loro camera, con lei che dorme in poltrona e lui sul pavimento, per non utilizzare quel letto che significa troppa intimità, il mondo intorno a loro continua con i suoi intrighi.


 

Davanti all'ennesima mortificazione di Reyyan a colazione, quando le viene rinfacciato che il paese parla di lei e del suo incontro con Azat, e che anche se si è sposata con Miran, nessuno ha dimenticato la sua umiliazione pubblica, Miran decide di ripulire l'onore macchiato con una presentazione ufficiale al paese di sua moglie, conducendo Reyyan e la vecchia Azize proprio nel centro della piazza dove le due si erano affrontate davanti agli occhi del paese.


 

Mentre Reyyan cerca di superare i ricordi dolorosi della precedente umiliazione, Azize ingoia il veleno di doversi prestare a una simile cose e proprio per vendicarsi della donna, riferisce al nipote la verità delle nozze, in realtà solo una parte, dicendogli che Reyyan lo ha sposato solo per salvare al vita di Azat, in base a quello che aveva ordinato l'autorità cittadina. Ovviamente tace che la condanna a morte era anche per lui! Per fortuna Reyyan, che pur calma e leale, si sta rivelando una rivale di tutto rispetto, risponde all'attacco della donna svelando al marito l'esistenza del biglietto che i suoi sequestratori le hanno dato da consegnare ad Azize, valorando quindi la tesi di un altro nemico.

lunedì 27 gennaio 2025

HERCAI - Un nuovo nemico (16)

 


Chi ha rapito Reyyan? Tutti se lo chiedono e si accusano in questo nuovo appassionante episodio di HERCAI. Miran è convinto che dietro la sparizione della moglie ci sia Azat. La sua è un'ossessione bella e buona guidata anche dalla gelosia, ce ne rendiamo conto, ma il cugino della nostra eroina era entrato comunque nella sua casa per portare via la ragazza, di cui è innamorato, e questo rende plausibile la sua idea, ma nel frattempo Hazar, il padre di Reyyan, insiste dicendo che il colpevole deve essere cercato tra gli Aslanbey o qualche possibile nemico che la famiglia ha.


 

Vedere Miran accanto ad Hazar è sicuramente strano e per il pubblico, che conosce il vero legame tra di loro, è motivo di emozione, pur turbata dal contrasto perpetuo tra i due, alimentato dalle fiamme dell'odio che Azize alimenta senza pietà. Hazar è stanco di ripetere di non essere colpevole di niente di quello di cui lo accusano, ma allo stesso tempo affianca l'uomo nella ricerca disperata di Reyyan.


 

Ecco che, mentre lo vediamo vagare per la città come un'anima in pena, i ricordi di Reyyan tornano ad affiorare e quello che era sembrato un fidanzamento veloce si trasforma in momenti rubati prima delle nozze che hanno alimentato i loro sentimenti. Eravamo già abituati a queste situazioni, con ENDLESS LOVE che ci ha offerto una storia parallela, ricostruita attraverso ricordi mai vissuti, ma qui ci regalano il momento poetico di Miran che si intrufola sul tetto della casa del nemico per portare rose a Reyyan, citandoci un chiaro riferimento della storia, quel Romeo e Giulietta che fa storcere il naso a Reyyan nella prospettiva del finale. Ebbene sì, Reyyan, la vediamo come te! Speriamo, almeno per voi, in un  finale allegro.


 

Nel frattempo però sembra che non ci siano tracce della donna da nessuna parte, fino a quando una sera, improvvisamente, accanto al palazzo Aslanbey con si sente uno sparo, mentre Miran sta per entrare. Subito dopo una macchina corre via e Miran trova la moglie svenuta.


 

Riportata in casa, Reyyan è sconvolta e dichiara di non ricordare quasi niente, di essere stata tenuta in una casa, dando indizi diversi da quelli che avevano raccolto Hazar e Miran sulle sue tracce. Qualcuno sembra aver giocato con loro. La ragazza, però, non vuole ricordare, ma vuole vedere la sua famiglia.


 

Miran l'accontenta e decide di farle vedere Hazar, Zehra e la piccola Gul, ma nel loro hotel, per non tornare alla fattoria. Qui, mentre li spia da dietro al vetro, vedendo il loro amore, abbiamo (con una scena decisamente ben riuscita, giocata con il colore che avvolge Reyyan e i suoi e il grigio che invece copre Miran e la sua immagine di bambino solo) una visione del suo passato, triste e solitario. Lui incolpa Hazar, ma la colpevole è sempre al suo fianco, anche se lui non sembra capirlo.


 

Hazar vorrebbe convincere la figlia a seguirli, ma Reyyan ama Miran e ha deciso di dargli una possibilità, così resta accanto a lui, che le promette di riportarla dalla famiglia, anche se poco prima aveva rivendicato ad Hazar il suo odio, rinnovando la promessa che, prima o poi, avrebbe svelato alla figlia la sua vera natura.


 

E mentre il povero Azat, pur grazie alla piccola Elif che lo ha aiutato a scoprire che Reyyan è tornata a casa, cerca di rivendicare i suoi sentimenti per la cugina, anche davanti alla famiglia, (Miran gli ha confessato di averla rapita durante la cerimonia dell'henne per salvarla dal nonno che voleva ucciderla), Reyyan mente, perché anche se dichiara di non ricordare niente, ha nascosto un messaggio del suo rapitore che è indirizzato proprio ad Azize, che lo legge esterefatta senza che il povero spettatore capisca niente. Ma per fortuna anche Miran sembra aver capito che gli Aslanbey hanno un nuovo nemico. Di chi si tratta? Speriamo di scoprirlo presto!

venerdì 24 gennaio 2025

HERCAI - Nella tana del leone (15)

 


Cosa può succedere a un agnello, innocente e tenero, finito nella tana del leone? Anche se il re della savana si è innamorato della sua preda, come reagiranno gli altri che non sono così invaghiti di quella che vedono solo come una creatura da sacrificare ai loro desideri e alle loro brame? Ecco, questo è quello a cui pensiamo nel vedere l'inizio del matrimonio tra Miran e Reyyan, ormai entrata oltre il grande portone del Palazzo Aslanbey. Lei dovrebbe essere parte della nuova famiglia, ma le radici non si dimenticano e quando Azize istiga Miran a chiedere vendetta per l'attentato che ha subito lui e la moglie nella nuova casa, si delinea perfettamente quello che sarà l'equilibrio precario in cui vive il nostro povero leone. 


 

Azize è una manipolatrice nata che ha cresciuto il ragazzo coltivano l'odio, il risentimento, tutte le sue insicurezze, cercando di traiettarle con il ricatto emotivo verso il suo obiettivo, l'annientamento della famiglia Şadoğlu, attraverso la contrapposizione inconsapevole di padre e figlio. L'arrivo di Reyyan e dell'amore del ragazzo per lei trasforma i suoi piani e pensa di manipolare anche lei, ma se Miran è diventato imprevedibile, Reyyan è sinceramente legata alla famiglia e non disposta a sacrificare qualsiasi cosa per un amore che ancora deve sbocciare nella sua potenza.


 

Così Reyyan supplica Miran di non andare, mentre Azize lo istiga perché vada. Vincerà Reyyan, che possiede un vero e proprio potere su Miran, pur personaggio dalle mille sfumature e decisamente complicato. E se la tana del leone dovrebbe essere il posto più sicuro per gli Aslanbey, Azat, venuto a sapere delle nozze della ragazza, si intrufola nel grande palazzo per portarla via. Ad aiutarlo c'è la piccola Elif, estranea all'odio e ai progetti di vendetta dei suoi parenti, tanto che il ragazzo si stupisce del suo aiuto, anche se poi punta al suo obiettivo, ovvero quello di trascinare via Reyyan.


 

L'arrivo del leone, alias Miran, blocca il tentativo, ma il nostro eroe vede decisamente rosso quando si ritrova davanti il rivale, consapevole dei sentimenti dell'altro per sua moglie. Reyyan è però preoccupata, perché vuole vedere la sua famiglia e rassicurarli sulle sue condizioni, anche perché la notizia dell'attentato sta circolando in paese e arriva anche alla villa in campagna dove si sono rifugiati gli Şadoğlu. Qui, nel frattempo, varie dinamiche esplodono: Handan scopre di aspettare un bambino, come Zehra, mentre gli uomini tramano per vendicarsi dei nemici e solo Hazar cerca di scoprire cosa ci sia di vero dietro agli attentati di cui loro non sono responsabili.


 

Così Miran e Hazar si trovano a discutere animatamente davanti alla macchina crivellata di colpi, con il secondo che sostiene che è stato un tentativo di intimidirli, ma chiaramente non un tentativo vedo di uccisione, data la traiettoria dei colpi e Miran che come al solito vedendo rosso per i mille sentimenti che lo agitano, si chiude a riccio senza trovare la forza di guardare in faccia alla realtà.


 

Intanto Azize decide una vera e propria spedizione punitiva contro il vecchio Nasuh e la sua famiglia e si reca nella villa di campagna degli Şadoğlu, con decine di uomini. Reyyan, rimasta sola dopo l'incontro avuto con la madre, grazie a Miran che l'ha accompagnata, sentendo quello che sta succedendo, fugge di casa, costringendo uno degli uomini degli Aslanbey ad accompagnarla. Telefona al padre avvisandolo di quello che sta per succedere e dicendo che lei sta andando dalla madre.


 

La situazione precipita e Miran e Hazar corrono alla villa in campagna preoccupati più per Reyyan che per l'attacco frontale degli Aslanbey. Ma quando arriveranno davanti ai cancelli della villa, quando le due fazioni si stanno scontrando, di Reyyan non c'è traccia. La scena è un misto di drammaticità assoluta e di strana comicità, con Miran che grida "Karim nerede?" (Dov'è mia moglie?), con la sua ossessione ormai nota. Ma la sua ansia risulta giustificata, perché di Reyyan non c'è traccia. Qualcuno, un nuovo nemico, ha rapito la ragazza e la puntata si chiude con questo nuovo e imprevisto colpo di scena. Anche fuori dalla tana, insomma, per Reyyan c'è solo pericolo!

giovedì 23 gennaio 2025

HERCAI - Il secondo vero matrimonio (14)


Il sì di Reyyan, tanto aspettato, implorato da Miran, nella speranza di avere una possibilità di farle dimenticare il passato e di non separarsi mai più da lui, alla fine è arrivato, ma per uno spettatore è inevitabile dover paragonare questo matrimonio con il precedente e ci sembra quasi di essere davanti a uno specchio che proietta un'immagine al contrario rispetto a prima. Reyyan era stata la sposa innamorata, desiderosa di iniziare una nuova vita al suo fianco, Miran era stato lo sposo teso, concentrato sulla vendetta, desideroso di concludere e chiudere una storia trascinata da anni. Adesso invece è lui quello perdutamente innamorato, che aspetta impaziente, in una casa listata a lutto, l'arrivo della sposa, mentre Reyyan combatte con le sue paure, il senso di colpa, un senso di fatalità che toglie gioia alle nozze.


 

Il telespettatore gioisce comunque di tutta la situazione, che procede a un certo ritmo tumultuoso, con una regia decisa a dare sempre qualcosa su cui pensare. Mentre la famiglia di Reyyan è sempre in lotta, Hazar cerca di difendere la figlia dai continui attacchi del padre, del fratello che la reputano responsabile dell'allontanamento di Azat, anche che in realtà loro sono colpevoli dell'origine dell'odio degli Aslanbey e la scelta di evitare le nozze è stata presa senza chiedere niente a Reyyan.


 

La ragazza però ha dato la sua parola a Miran, che l'ha portata a casa sua informando tutta la sua famiglia disfunzionale che sposerà la ragazza e loro dovranno accettarla. Azize informa Reyyan che una volta entrata nella famiglia Aslanbey non potrà più avere contatti con i suoi e lei, pur con il cuore a pezzi, decide di accettare. 


 

Gli ultimi momenti con loro sono dolci e amari, ma Reyyan rimane ferma nei suoi propositi e si allontana per raggiungere la grande casa degli Aslanbey, dove un ansioso Miran stava per correre da lei, preoccupata dal ritardo. 


 

I due si sposano, anche se Azize, per mettere zizzania, chiama Nasuh per dare la notizia che i ragazzi si stanno sposando. Hazar si precipita lì per portare via la figlia, ma Reyyan, ricordando quello che ha detto l'autorità cittadina sullo spargimento di sangue di Azat e Miran, decide di mantenere fede al suo impegno e sposa Miran contro tutto e tutti.


 

L'uomo è traboccante di felicità, mentre la giovane nuova moglie è lacerata dal dolore, dal senso di colpa e la sua promessa, di non farla mai più essere triste, sembra iniziare davvero sotto i peggiori pronostici. A questo punto, davanti all'ennesima offesa che Reyyan subisce (le viene prestato un vestito per la cena di nozze che si rivela essere quello di Gonul), decide di andare via dalla grande casa.


 

Lo scopo di Miran infatti è quello di iniziare una nuova vita con Reyyan lontano dalla famiglia tossica che si ritrova, ma l'illusione di un briciolo di felicità, in una casa tutta loro, dura il breve spazio che permette ai novelli sposi di raggiungere la nuova casa, perché appena entrano delle macchine con uomini armati li circondano e trivellano di colpi l'edificio, mostrando quanto sia rischioso per loro uscire dalla cerchia della famiglia.


 

Costretti a tornare nella tana del leone, Azize rivela al pubblico, con una serie di flashback, che è stata proprio lei ad ordire i due attentati di cui è stato vittima Miran, per smuovere le acque e convincere Reyyan ad accettare la proposta di matrimonio del giovane. In questo modo, infatti, avrebbe dato a lui quello che voleva, legandolo però ancora una volta alla sua famiglie a alla sua vendetta, e avrebbe usato la ragazza contro Hazar, infliggendo loro dolore. Riusciranno Miran e Reyyan, adesso che sono tornati nella grande villa, a vivere la loro vita e il loro matrimonio con un minimo di serenità? La vedo piuttosto difficile! 

martedì 21 gennaio 2025

HERCAI - Dai fatali lombi (Inizio seconda stagione -13)

 


Eh si, mentre guardavo il nuovo episodio della serie HERCAI, il primo della seconda stagione, nella mia mente risuonava la famosa frase:  "dai fatali lombi di due nemici discende una coppia di amanti", anche se spero davvero che per Reyyan e Miran il destino sia più lieto di quello della coppia precedente, nata sotto una cattiva stella. Indubbiamente però c'è qualcosa di shakespeariano in questo conflitto tra famiglie che divide la città di Midyat con l'arrivo persino delle "autorità legali" che virgoletto per ignoranza mia, perché, pur essendo un mondo altro che non conosco bene, mi chiedo quanto possa essere legale la soluzione da loro proposta. Ma procediamo per gradi!


 

Ci avevano lasciato a fine stagione con un cliffhanger degno di nota, che ha tenuto in sospeso i poveri primi telespettatori che non disponevano di tutte e tre le stagioni da guardare di seguito. Che cosa avrebbe risposto Reyyan alla proposta di matrimonio di un redento Miran? Che lei sia innamorata di lui, o del ricordo che ha di lui prima della vendetta, è evidente anche ai ciechi, ma il no secco e contundente ("Hayir" per la precisione) è davvero duro da digerire, soprattutto per un uomo dal carattere di Miran, che disperato chiede spiegazioni, non capendo perché gli occhi di lei dicano una cosa e la sua bocca un'altra. 

 


 

Quando però Reyyan gli spiega che non può dimenticare quello che è successo e non può accettare la sua richiesta perché non sa che uomo gliela stia facendo, ma soprattutto non può accettare che lui voglia distruggere la sua famiglia, possiamo capire perfettamente la sua esitazione. Come fare a dire sì a lui quando lei sa che suo padre è innocente? Lui è disperato e non vuole rassegnarsi. Va sulla tomba della madre e chiede aiuto al cielo che gli risponde con una farfalla che si posa sul marmo e che lui interpreta come un incoraggiamento a non rassegnarsi. L'anello di matrimonio di Reyyan infatti ha il simbolo della farfalla.


 

Ma intanto intorno a lui scoppia una guerra terribile. Le due "nobili" famiglie sono impegnate in una guerra senza esclusione di colpi, con  Azize che ha cacciato dalla grande casa di Midyat i Şadoğlu, costretti, dopo uno scontro interno a trasferirsi in una casa di campagna, dove il vecchio Nasuh è tormentato dai ricordi di una donna non precisata a cui sembra aver fatto del male. Che si tratti della vecchia Azize? Il modo in cui si guardano, con furia, potrebbe, come tutte le storie, aver avuto un origine quasi romantica, trasformatasi in odio.


 

Nel frattempo Miran scopre dalla piccola Gül che la sua famiglia è stata cacciata e furioso si rivolge alla nonna chiedendole di fermarsi. Non vuole rinunciare alla sua famiglia, ma vuole riconquistare la fiducia di Reyyan e farle vedere che, mentre loro sono immobili, i suoi continuano a infierire. Non è proprio la politica di Azize, che è decisa a schiacciare il suo nemico, ma lo scontro diventa sempre più forte e quando Azat sente le voci che Gönül ha messo in giro sul suo conto, ovvero che lui avrebbe attentato al suo onore, la furia lo trascina in piazza per affrontarla davanti al mondo intero. 


 

Miran arriva tempestoso a fronteggiarlo, mai dimentico del suo costante tentativo di sottargli Reyyan, e i due si picchiano accendendo il fuoco intorno a loro e trascinando le persone in una rissa colossale. Questo, come nella ben celebre opera citata prima, induce "le autorità" a intervenire con una soluzione degna del Principe della Scala, signore di Verona, che arrivava a sedare Montecchi e Capuleti, minacciando l'uccisione dei capi delle due fazioni. 


 

Qui la decisione comunicata a Azize e Nasuh è altrettanto tremenda: o le nozze tra le due parti o il versamento di sangue. Le nozze dovrebbero essere quelle di Miran e Reyyan, il versamento di sangue quello del primo e del cugino di Reyyan, i due figli maschi, ultimi della generazione. Piuttosto cruento e strano da contestualizzare nella società di oggi, ma con questa storia siamo in un universo altro che rende credibile qualsiasi cosa.


 

Nessuno accetta e tutti pensano di nascondere Miran e Azat, ma il primo si muove come una scheggia impazzita, nel suo tentativo di parlare con Reyyan, al punto che un giorno, uscendo dalla villa, viene bloccato da una macchina sconosciuta con dei killer a bordo che crivellano di colpi la sua vettura.


  

In un primo momento si diffonde la voce che possa essere stato ucciso e la reazione di Nasuh Şadoğlu è terribile nei confronti del figlio Cihan, convinto che sia stato lui. Reyyan è sconvolta, ma per fortuna Firat informa Melike che l'uomo è ancora vivo e questa volta la ragazza, decisa a non perderlo, corre da lui nel loro posto segreto, quello dell'altalena, per dirgli che è pronta a sposarlo nonostante tutto e tutti. Chissà perché ho l'impressione che sarà solo l'inizio! Decisamente un ottimo inizio di stagione!

lunedì 20 gennaio 2025

HERCAI - Riavvolgere il tempo (finale di stagione 12)

 


Cosa potrebbe indurre una donna come Reyyan, che si è sposata profondamente infatuata, a ritornare a credere nell'uomo che le ha regalato l'illusione dell'amore e che poi, con la stessa intensità, ha frantumato il suo cuore in mille pezzi, lanciandoli e sparpagliandoli nel vento? Miran, che ha scoperto di amarla follemente, si è chiesto più volte cosa fare perché gli occhi di lei potessero guardarlo nuovamente con tutto quell'amore e lo ha chiesto anche a lei, prima che Reyyan decidesse di seguire il cugino e di chiudere definitivamente con lui. "Dovresti essere capace di riavvolgere il tempo e di cancellare quella mattina terribile dove tutto ha avuto fine!".


 

Miran è un personaggio complesso, complicato, l'uomo che ci viene presentato a inizio stagione dall'amico e servitore Firat come "colui che non sorride mai!", ma che con Reyyan aveva cominciato a scoprire cose di se stesso completamente nuove. Il contatto con la famiglia Şadoğlu ha in qualche modo fatto emergere domande che fino a quel momento non erano neanche state formulate, soprattutto lo scontro con Hazar, il padre di Reyyan. Inoltre la zia Sultan sembra, con le sue insinuazioni, dare un'immagine diversa da quella della famiglia felice che sua nonna gli ha sempre trasmesso, prima che il serpente di Hazar si insinuasse nel loro paradiso distruggendo ogni cosa.


 

Hazar rinfaccia al ragazzo di non aver capito niente del mondo intorno a lui e che invece lui amava sinceramente sua madre. Sua nonna gli ha riempito la testa di bugie, facendolo impazzire. Confuso, incapace di vedere la realtà, si aggrappa disperatamente a un'unica certezza che è Reyyan, l'ingiustizia del male subito, e la certezza dei suoi sentimenti per lei.


 

La ragazza, in realtà, tentata continuamente dalla vicinanza dell'uomo, decide di fuggire, la mattina dopo essersi svegliata al suo fianco, per timore di perdonarlo, ma Miran la raggiunge in strada e la prega di concedergli una breve pausa per farsi conoscere, per spiegarle le sue motivazioni, per farsi capire. E così, questo personaggio sempre chiuso in se stesso, che non parla mai con nessuno e che dobbiamo decriptare attraverso i suoi comportamenti, spesso incostanti (Hercai significa anche Incostante) o dalle sue espressioni significative, comincia a parlare e a raccontare di sé, in questo ultimo episodio di stagione che ci regala una luce nuova su questo personaggio.


 

Così rivela a Reyyan il suo passato, la sofferenza per la perdita della madre, come abbia sempre fatto quello che gli altri volevano da lui, soprattutto sua nonna, come abbia sposato Gönül solo perché Azize riteneva che dovesse trovare una moglie interna alla famiglia e non che venisse da fuori, di non essersi mai ribellato, fino a ora, che, infrangendo tutti i limiti, per lei, ha deciso di andare contro il suo stesso mondo.


 

I due trascorrono momenti stranamente felici insieme, che alimentano la mai sopita attrazione, ma quando Azize e Hazar li ritrovano, Reyyan decide di seguire il padre, lontano da Miran, devastato dalla sua scelta. Come fare perché Reyyan possa ancora fidarsi di lui?


 

Nel frattempo è successo di tutto: Azat ha rapito Gönül come ripicca nei confronti di Miran, la donna si è liberata e lo ha sparato, scopriamo che la domestica che ricattava Handan perché si voleva avvicinare al vecchio Nasuh in realtà è la sorella di Azize che si è immolata alla vendetta infiltrandosi nella casa del nemico, e la terribile Azize ha riscattato la casa dei Şadoğlu, appropriandosi dei debiti che avevano con le banche e dando alla famiglia il limite di una settimana (bir hafta, per dirla alla turca!!!) per sgomberare l'edificio e andare via.


 

Ma a noi poco importa, siamo fermi con Miran che piange tra le braccia della vecchia Esme, che gli ha fatto da madre più che l'assetata di vendetta Azize. Alla donna rivela il suo dolore e la sua incapacità di vedere con chiarezza nel mare di bugie che lo circondano. Alla fine, l'unica cosa che conta davvero è Reyyan. E come con l'altalena in cielo, con cui lei lo aveva sfidato, adesso capisce che l'unico modo per ricondurre la loro storia sui passi iniziali, è riavvolgere il tempo.


 

Così si presenta all'alba davanti alla porta di casa, mandando un messaggio a Melike, che avvisa Reyyan. Lei lo raggiunge e lui le promette una sorpresa. La porta dove c'era la capanna dove hanno trascorso la prima e ultima notte del loro matrimonio. Il posto è stato ricostruito, l'abito da sposa è quello che Yaren ha strappato la mattina di quel giorno, e davanti a una Reyyan, emozionata e turbata, lui le porge un anello e le chiede di ripartire da dove tutto si è fermato. Accetterà? Per fortuna la serie è già stata trasmessa e posso correre a vedere la risposta della nostra eroina.