lunedì 31 agosto 2015

DR. QUINN - UN OSPITE DI RIGUARDO (S.1-E.4)


Avevo un ricordo piacevole di Dr Mike, dei giovani Cooper, di Sully e del vivace paesino di Colorado Springs, eppure non ricordavo che fosse fatto così bene. Man mano che gli episodi procedono, entriamo nel vivo della storia, conoscendo i vari abitanti, affezionandoci, riuscendo a capire le loro peculiarità, i loro pregi ed i loro difetti.


Jack Slicker, il barbiere, che Michaela ha salvato dalla febbre nell'episodio precedente, comincia a guardarla con un certo rispetto, ma allo stesso tempo, pieno di pregiudizi, finisce per rifiutare di aiutarla quando Robert E. viene ferito dalla sua fucina e la pensione di Charlotte (che era stata utilizzata fino a quel momento) viene chiusa per essere messa all'asta.


Hank, il proprietario del saloon, si diverte ad ostacolarla, ma poi corre da lei quando uno degli avventori lo ha ferito. Con difficoltà, con perseveranza, Michaela si sta ritagliando il suo piccolo spazio nella comunità di Colorado Springs, che sta imparando a conoscerla.


Il telegramma inviato da Horace nel episodio precedente ha come risultato quello di far arrivare la madre di Michaela direttamente da Boston con la prima corriera. La donna si precipita lì preoccupata per la salute della figlia, ma allo stesso tempo guarda con disapprovazione quello che sta facendo della sua vita. Eppure piano piano la famiglia che la ragazza ha adottato fa breccia anche nel suo cuore.


Il piccolo Brian solo vuole una mamma che possa badare a lui e la sui innegabile tenerezza la colpisce al cuore, come gli imbarazzi ed i timori di una giovane Colleen che comincia a diventare donna. Persino Matthew, sempre tendenzialmente silenzioso ed ostile, cerca in qualche modo di fare colpo sulla madre della donna che si è assunta il compito di badare a loro e le permette di fare il bagno in una vasca vera e propria che è riuscito a procurarsi in città.


Intanto la donna conosce tutti i vari personaggi che ruotano intorno a sua figlia, tra cui anche Loren Bray, con cui stranamente nasce una strana complicità alla luce della condizione comune di vedovanza e di solitudine. E persino Sully (quello che aveva definito in un primo momento un selvaggio che si aggirava nei dintorni della casa della figlia) finisce per fare breccia, durante uno scambio di parole.


Sully ha accolto Michaela nella sua casa, anche con la speranza che nessun altro mai debba vivere il dolore assoluto da lui vissuto della perdita della moglie e della figlia.


Nel frattempo il Dottor Mike lotta disperatamente per cercare di ottenere la pensione, cercando di convincere l'inviato della banca di avere le garanzie per poter pagare, ma la sua condizione di donna non la rende affidabile e la donna vede frustate le sue speranze. Sarà solo sul finale, quando la madre deciderà di partire per Boston, che riuscirà, grazie proprio alla donna che le darà il denaro necessario per poter comprare la proprietà.


Tanti momenti emozionanti, nei dialoghi sinceri e appassionati, nel modo in cui i personaggi si raccontano facendo emergere il loro piccolo mondo. Non lo ricordavo scritto così bene e malgrado siano passati più di vent'anni la storia resta davvero molto interessante.

VOTO:8

I GIORNI DELLA TEMPESTA (GERMANIA 1994)


Ieri sera, come ogni domenica, La 5 trasmetteva un ennesimo vecchio successo tratto da un romanzo di Rosamunde Pilcher. Si tratta di una pellicola tedesca anni novanta, con l’incantevole atmosfera della Cornovaglia.


 Il titolo questa volta era I GIORNI DELLA TEMPESTA, che potevano alludere sia allo scombussolamento nella vita della protagonista, Rebecca Bayliss, che inseguito alla morte della madre scopre dell’esistenza di un famoso nonno pittore, che al clima meteorologico che si abbatte sulla ridente località dove si svolgono le vicende.
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Ero davvero demotivata ed ero quasi tentata di sbirciare il solito telefilm di RAI 2, Hawaii 5 0, dove almeno mi sarei distratta con la dinamica del caso di turno, ma volevo qualcosa di meno stressante e di più soporifero e quindi ho optato per la cara Pilcher.


La storia, pur presentando i soliti cliché della figlia allontanata dalla famiglia, di un parente ritornato dal passato, una ingente eredità, alla fine non era così cattiva. Un noto pittore che vive gli ultimi anni della sua esistenza sembra destinato a lasciare i suoi beni ad un nipote scapestrato e finito in un brutto giro. L’arrivo però nella sua vita diRebecca, la nipote mai conosciuta, cambierà i suoi piani e quelli di molti.


La ragazza, pur avendo un carattere dolce, è determinata e il cugino penserà di sposarla per sistemare la sua situazione futura. Lungi però dal saperla conquistare, le propone un matrimonio di interesse che lei rifiuterà perché invaghita di un antiquario conosciuto a Londra e ritrovato poi in Cornovaglia, che nasconde un segreto legato alla sue identità e ai rapporti con il pittore.


La presenza di una parente isterica e determinata a separare i due innamorati, un’atmosfera un po’ più curata, riesce in qualche modo a salvare la pellicola dalla mediocrità a cui era destinata. Carino per passare una serata.

VOTO: 6

domenica 30 agosto 2015

DR QUINN - EPIDEMIA (S.1-E.3)


Dove ammettere che rivedendo gli episodi di questo telefilm dalla prima stagione, torno a innamorarmi di Sully come la prima volta. Prototipo di tutti gli eroi maschili dei romance, uomo di poche parole, ma di molti fatti e sostanza, Sully continua ad essere una presenza benevola nella vita di Michaela e dei ragazzi Cooper.


Il terzo episodio della prima stagione in qualche modo è quello che possiamo considerare il vero inizio della storia, o meglio del telefilm così come lo abbiamo imparato ad amare e conoscere. Nel Pilot molti ruoli non erano ancora stati assegnati in maniera definitiva: Jack Slicker, il Signor Bray,  Robert E. In questo momento entrano in scena con il volto che poi li renderà famosi e conosciamo anche Nube Che Corre (Cloud Dancing) che fino a questo momento non era comparso.


A Colorado Springs ritorna Olive Bray, la sorella di Loren, di ritorno dalla sua ricerca di avventure. Con lei compare anche Grace, che poi impareremo ad amare insieme a Robert E. che qui la nota praticamente fin da subito. Olive era la miglior amica di Charlotte e ritrovare Michaela al posto che sentiva spettarle di diritto (quello di custode dei suoi figli) la porta subito ad affrontare la dottoressa con un certo pregiudizio.


Insieme ad Olive è arrivato anche un cowboy che si è ammalato di una strana febbre, che finirà per contagiare molti abitanti del paese. In una prima fase ritroviamo Michaela come al solito a combattere contro i pregiudizi dei suoi concittadini, che preferiscono i salassi di Jack alle sue spiegazioni mediche. Quando Michaela parla di germi ad un pubblico che la guarda scettico come se stesse parlando di streghe e sortilegi non ho potuto che sorridere pensando a Claire che cerca di spiegare ad un pubblico settecentesco nozioni di medicina moderna.


Alla fine, grazie proprio all'intervento deciso (e non possiamo che definirlo tale) di Sully, Michaela riesce a far riaprire la pensione di Charlotte adattandola ad ospedale temporaneo dove isolare i vari casi che pian piano aumentano.


Le tensioni con Coleen, che non voleva in un primo momento che il Dottor Mike li lasciasse per badare ai pazienti, saranno spazzati via, dalla costanza e dalla decisione con cui la donna si dedicherà a tutti quelli che ne avranno bisogno, fino a quando non si ammalerà anche lei e Sully interverrà portandola da Nube Che Corre perché possa guarirla.


La strana attrazione che due anime affini (pur nelle loro differenze di ambiente e società) provano l'una per l'altra emerge in tanti piccoli momenti, come quando Sully la guarda dalla soglia della porta mentre è tra le mani delle donne che cercano di aiutarla, o quando resta al suo fianco in attesa che si risvegli, ma anche in quel bacio nascosto sulla fronte quando pensa che nessuno lo stia guardando.


Poco abituato ad esprimersi a parole, i sentimenti di Sully emergono in tanti piccoli gesti preziosi che costruiscono questo personaggio che lascia un'impronta profonda nell'animo femminile. Intanto conosciamo anche nuovi personaggi: gli immigrati arrivati nel Colorado (di una di loro Matthew si innamorerà), scopriamo Nube Che Corre, che avrà un ruolo fondamentale. Siamo solo agli inizi di una grande e lunghissima storia interrotta per decisioni puramente economiche.

VOTO: 8

DR QUINN - DONNA MEDICINA P-2 (S.1-E,2)


Il secondo episodio di questo Pilot, che in realtà si presenta come un film unico per la televisione, ci presenta Michaela alle prese con la sua nuova condizione di madre single. Matthew ha 16 anni ed è ormai un ragazzo, Coleen ne ha 11 ed il piccolo Brian solo 8. I ragazzi Cooper sono ancora traumatizzati dalla perdita della madre Charlotte, ma si ritrovano a dover seguire questa donna così lontana dalle figure femminili a cui sono abituati.


Michaela è una donna colta, che ha studiato e parla una lingua forbita. Non ne capisce niente di bambini perché si è sempre dedicata al suo lavoro e, morto il fidanzato, ha accantonato definitivamente l'idea di farsi una famiglia. Adesso si ritrova con la responsabilità di tre ragazzi non suoi, in conflitto ed insicuri, mentre la cittadina di Colorado Springs la respinge, malgrado i suoi tentativi di farsi accettare.


Notevole la scena del saloon di Hank (personaggio che mi ha sempre affascinato sin da ragazzina forse per quella sua aria da angelo smarrito). Michaela viene chiamata da Myra, una prostituta del saloon. Lei non si fa problemi ad entrare, anche se il proprietario le ricorda che "le signore non sono ammesse!". E lei con determinazione risponde che lei non è "una signora, ma un dottore".


Gli uomini presenti cercano poi di intimorirla, ma qui arriva l'eroe a salvarla. Sully entra nel saloon e ne scaturisce una rissa senza speranza per i suoi concorrenti. Michaela si lascia aiutare con piacere da lui che poi la fa salire sul carro ed i due si lasciano con quella stretta di mano che vale mille parole.


Successivamente sarà sempre Sully ad aiutarla quando Brian, rimproverato per delle caramella da Michaela, decide di fuggire per andare a cercare il suo eroe e si perde nei vasti territori circostanti. Michaela viene aiutata dagli indiani di Pentola Nera, che organizzano un gruppo di ricerca, uscendo anche dai confini della riserva. Questo ovviamente scatenerà subito la reazione dell'esercito, a cui porrà rimedio e freno proprio Michaela.


Quando poi Pentola Nera busserà una mattina alla sua porta, con i suoi uomini, uno dei quali ferito da un proiettile e Michaela lo salverà, l'uomo le darà il nome di DONNA MEDICINA, ringraziandola per il suo aiuto. Si instaura qui una dinamica di rapporti (quello di Michaela con gli indiani) che andrà avanti durante diverse stagioni, mostrandoci come spesso i bianchi finiscano per essere dei conquistatori feroci.


Da Boston la madre di Michaela le scrive dicendole di smettere con le sue pazzie e di ritornarsene in città, dove costruirsi una sua famiglia, invece di accogliere quella degli altri. La donna si sente ferita, ma paradossalmente i ragazzi le stanno vicini e lei si rende conto che stanno costruendo qualcosa di nuovo ed importante.


E con l'arrivo del Natale e di Sully che bussa alla loro porta, sembra che davvero la vita possa essere felice per Michaela anche così lontano da Boston.

VOTO: 8

sabato 29 agosto 2015

DR. QUINN, DONNA MEDICINA - P.1 (S.1-E.1)


Esiste un telefilm degli anni novanta che sempre mi ritorna in mente quando leggo o vedo qualcosa di ambientazione western, d'epoca, dove una donna emerge per capacità mediche in un contesto rude e prettamente maschile. Ci ho pensato diverse volte, smarrita completamente nella saga di OUTLANDER da cui non riesco a riemergere.


Per gli appassionati della serie della Gabaldon, non è una novità che ad un certo punto del racconto i nostri eroi si trasferiscono nel nuovo mondo e iniziano a costruire una realtà ed una vita completamente nuova, in una terra ancora selvaggia, tra indiani, neri fuggiaschi, immigrati e soldati. Certo parliamo di seconda metà del settecento, mentre in LA SIGNORA DEL WEST siamo diversi decenni avanti, ma onestamente la mia mente continua a fare questa associazione.


La figura di Michaela Quinn, donna istruita e volitiva, che riesce a perseguire il suo sogno di essere un dottore in un mondo dove essere una donna è quanto meno un limite notevole ad un tale sogno, è rimasta impressa nella mia mente e nel mio cuore, incisa a fuoco. Se pensiamo a Michaela, inevitabile è il ricordo del suo amore per Sully, tipica storia da romance dei più classici, anche se la storia racconta molto di più.


Oggi ho deciso di rivedere l'inizio di questo racconto ed è stato un notevole piacere rivederli tutti, con la consapevolezza di quella che sarà la loro storia e la loro evoluzione.


Michaela Quinn è la quinta figlia di una ricca famiglia di Boston intorno alla metà dell'ottocento. Malgrado la sua condizione femminile, segue le orme del padre, famoso medico, e dopo l'università finisce per affiancarlo nel suo studio, dedicando la sua esistenza a questa passione. Quando il padre muore, la sua vita cambia completamente.


La famiglia non l'appoggia e i pazienti preferiscono rivolgersi ad altri medici maschi, così Michaela decide di dare una svolta alla sua vita e risponde ad un annuncio dove cercano un medico a Colorado Springs. Entusiasta, Michaela parte convinta di aver trovato la sua vocazione, ma le sorpresa saranno tante.


Lungi dall'essere più aperta ed emancipata di una città come Boston, Colorado Springs è una città allo stato grezzo, dove la mentalità è molto più chiusa di quanto pensato e dove si preferiscono le competenze mediche di un barbiere, piuttosto che ricorrere ad una donna.


Unica persona che l'accoglie con calore è Charlotte Cooper, una cosiddetta vedova (in realtà il marito ha abbandonato lei ed i suoi tre figli per perdersi dietro la ricerca dell'oro). La donna accoglie Michaela nella sua pensione e poi l'aiuta a trovare una casa e ad adattarsi al posto. A darle in fitto una vecchia casa abbandonata è Byron Sully, un uomo strano che vive con gli indiani e che Michaela ha avuto modo di incontrare fin dal suo arrivo.


La vita si rivela molto più complicata di quanto pensava, non abituata neanche a cucinare, ma pian piano e con perseveranza riuscirà a ritagliarsi un suo spazio, fino al giorno in cui Charlotte si sente male e Michaela non riesce a salvarla.


La donna, sul letto di morte, prega la sua amica di prendersi cura dei tre figli e Michaela promette. La sua vita da quel momento cambierà completamente.

VOTO: 8

JANE THE VIRGIN - CAPITOLO 22 (S.1)


Eccoci arrivati all'ultima puntata della prima stagione, on un finale degno di tutte le telenovelas. Certo che bisogna dire che davvero chi ha scritto questa serie conosce alquanto bene tutti i cliché del genere, mescolati con una certa ironia, pur facendo emergere anche i lati sentimentali.


In verità molte domande restano senza risposta e veniamo proiettati direttamente verso la seconda stagione che penso cominceranno a trasmettere con l'arrivo dell'autunno. Intanto il momento tanto atteso è arrivato e Jane, che pur aveva incoraggiato la madre a partire per la tournée a Las Vegas con Rogelio, comincia ad avere le doglie mentre si trova ad un colloquio con il preside dell'istituto dove vorrebbe fare il tirocinio.


Bisogna dire che fino a quel momento, sia Michael e Rafael avevano affrontato la ragazza dichiarandosi apertamente, ma Jane aveva preso tempo, confusa sulla sua situazione sentimentale ed interessata solo alla bambina che doveva nascere. Jane infatti era convinta che, secondo la tradizione di famiglia, sarebbe nata una femmina a cui avrebbero dato il nome di Nina. Ma le cose, ovviamente, andranno diversamente da quanto pensato.


In questo episodio diversi sono i momenti divertenti da ricordare: Jane sul pullman bloccato nel traffico, mentre dovrebbe andare in ospedale, Rogelio e  Xiomara che scoprono il risultato della folle notte insieme ai fans venezuelani di lui, fra tutti.


Momenti di tensione sicuramente sono tutti quelli legati a Sin Rostro, con il colpo di scena finale. Quello più emozionante è ovviamente il parto, con la venuta al mondo di Mateo Gloriano Rogelio Solano Villanueva, con l'arrivo di Xiomara al fianco della figlia.


JANE THE VIRGIN nel complesso di è presentato come un prodotto fresco e divertente, senza essere eccessivamente caricaturale, con personaggi esilaranti e situazioni tipiche del romance più classico. Spero che con la nuova stagione non si tiri troppo la corda e non si perda quella freschezza romantica del genere. Al momento però, considerando solo la prima stagione, merita davvero di essere vista.

VOTO: 7

giovedì 27 agosto 2015

JANE THE VIRGIN - CAPITOLO 21 (S.1)


Siamo davvero agli sgoccioli eppure questa penultima puntata mi è sembrata un po' da riempimento, senza che succedessero grandi fatti. Avevamo lasciato Jane decisa a fare causa a Rafael per avere un affidamento esclusivo del bambino e la ritroviamo alle prese con la sua vita schematizzata passo passo. Anni prima aveva deciso che dopo cinque anni si sarebbe rivista con tutti i suoi ex compagni del college, ma oggi che sente che la sua vita è quanto mai incasinata vorrebbe evitarlo. Lina la convince a non farlo.


Intanto però Rafael si è reso conto di aver commesso un errore nel allontanare Jane. Sono due settimane che non si vedono e lei gli manca da morire. Quando la ragazza lo chiama per parlare, lui accetta felice, anche se poi scoprirà con rammarico la vera ragione.


Petra invece è sempre più presa da Rafael e sente di aver ritrovato la sintonia che c'era una volta, prima di Jane e dei mille problemi. Seguendo la linea della comprensione e dell'amicizia si offre di parlare con la ragazza per farla desistere dalla causa.


Jane riuscirà a convincere Rafael a muovere i tasti giusti con Petra perché quest'ultima sacrifichi la propria madre nella speranza di riconquistare l'ex marito. Interessante è notare come Jane risulti alla fine sempre più brillante e pronta degli altri.


Se da un lato Petra lavora per riconquistare Rafael, c'è anche Michael, sempre presente e pronto a coinvolgere Jane nella sua vita, tanto che la ragazza si sente fortemente tentata da lui e dal loro passato, anche se cerca di convincersi che il loro è solo un rapporto di amicizia.


Intanto qualche sorriso me lo strappano i soliti Rogelio e Xiomara, che restano tra le coppie che preferisco. I due devono lavorare insieme per uno spettacolo che sperano possa aprire loro le porte del musical, ma si scopre che Rogelio soffre di vertigini e Xiomara sarà pronta ad assumersi lei questa fobia pur di difendere la sua immagine. Mi chiedo se li faranno rimettere insieme. La verità è che sono davvero molto carini.

Nel complesso puntata simpatica, ma come dicevo senza grandi palpiti.

VOTO: 6