venerdì 21 febbraio 2014

IL BACIO ETERNO di Lara Adrian (LA STIRPE VOl VI)



Sono ormai arrivata al sesto volume di questa saga Paranormal Romance dedicata al mondo vampiresco. Le storie riescono sempre in qualche modo a prendermi e a trascinarmi interessata fino alla fine, anche se nel mezzo delle vicende il ritmo e l'interesse diminuisce abbastanza e nel complesso non riesce a mantenere un'unità. Procedendo per gradi, il BACIO ETERNO ci racconta la storia di Andreas Reichen, che avevamo lasciato disperato per la perdita del suo Rifugio Oscuro, la morte di Helene e di tutta la sua famiglia. Il desiderio di vendetta ha trasformato Andreas, conosciuto come un pacato e raffinato uomo politico, in una vera e propria furia omicida. Il suo obiettivo è arrivare ai membri deviati dell'Agenzia Operativa, che hanno contribuito alla strage, e soprattutto a Wilhelm Roth, capo del Rifugio Oscuro di Amburgo e braccio destro di Dragos. Quando la storia inizia Andreas, dato per morto dai vampiri dell'Ordine, ha sterminato già tutti i complici di Roth ed è arrivato alla villa dove la Compagna della Stirpe di Roth, Claire Samuels, vive isolata in un mondo avulso dall'amore e dalle emozioni. Claire è in realtà il grande amore di Andreas, la donna che trent'anni prima lui ha amato appassionatamente, ma da cui si è allontanato alla scoperta del suo potere particolare. Infatti Andreas ha ereditato il dono della pirocinesi, ovvero la capacità (difficile da controllare) di riuscire ad incendiare cose e persone anche a distanza.

La storia inzia con l'arrivo di Andreas alla villa, dopo che ha letteralmente trasformato in cenere tutti i suoi nemici, tranne uno. Il titolo originale è infatti alquanto significativo, ovvero ASHES OF MIDNIGHT (Ceneri di Mezzanotte). Claire ha continuato ad amare Andreas anche da lontano e la scoperta che è ancora vivo fa riemergere sentimenti tenuti celati per decenni, ma lui non è più lo stesso. Divorato dal desiderio di vendetta, estremamente pericoloso, Andreas cerca di far capire a Claire la vera natura del suo compagno, a cui ormai è legata in eterno dal vincolo di sangue. Pian piano la donna comincia a rendersi conto che Andreas non ha mentito e che Roth è lo spietato assassino che lui descrive. Decisa a fare chiarezza nella sua vita, i due si recano ad Amburgo per cercare tra le carte di uno degli uffici del vampiro, scoprendo pericolose collusioni con Dragos. Intanto, l'attrazione fortissima fra i due, fa si che in un impeto di fame e desiderio Andreas morda Claire, violando il sacro vincolo e legandosi a lei malgrado tutto. L'ordine, contattato da Andreas, si mette subito a disposizione dei due per farli arrivare a Boston, dopo un solo giorno trascorso in Danimarca. Qui riconontriamo un vecchio personaggio come Danika, che adesso vive con Connor, il figlio di Conlan, morto nel primo volume. Arrivati a Boston, Claire sente nel suo sangue la presenza quanto mai vicina di Roth. Decide di nasconderlo in un primo momento ad Andreas, temendo che nello scontro frontale tra i due, l'uomo amato e da poco ritrovato possa soccombere, anche perché Reichen è quanto mai deciso a vendicarsi. Entrata nella grande famiglia dell'Ordine, Claire si renderà conto che la guerra che stanno combattendo è quanto mai importante e preziosa e fornirà il suo aiuto (ovvero il suo dono di poter intrufolarsi nei sogni delle persone) per rintracciare Roth e permettere ai guerrieri di arrivare a Dragos e al suo terribile laboratorio. Grazie anche alla presenza quanto mai attiva delle Compagne dell'Ordine (con una scena di inseguimento nei boschi davvero emozionante), i Guerrieri riusciranno a trovare la tana di Dragos in un finale quanto mai esplosivo.

Il romanzo ci offre dunque una storia d'amore che ha qualcosa di antico, quasi di altri tempi. Claire e Andreas infatti si sono conosciuti ed amati all'incirca alla fine degli anni settanta in una Germania che conserva un fascino classico ed antico. La loro separazione ed il loro ritrovarsi in questo contesto bellico avvolge la storia di un fascino da romanzi anni quaranta. Inoltre la Adrian ci offre anche una situazione originale, con i due eroi che si trovano separati da quel vincolo sacro che per tutti gli altri volumi veniva celebrato come l'unione assoluta. Tra Roth e Claire in realtà c'è solo sangue e legame fisico, ma nessuna comunione sentimentale. Il morso rubatole da Andreas creerà questa strana relazione a tre, saggiamente usata per risalire al nemico. Se la loro storia perde un po' di mordente nella parte centrale, l'inizio e la fine sono particolaremente interessanti, ma è la storia dell'Ordine quella che ci continua a trascinare di volume in volume. Il nuovo Gen Uno accolto nel gruppo, Hunter, viene osservato con sospetto da tutti, per via della sua educazione sanguinosa. Strani omicidi in città, perpetuati da una creatura più selvaggia di altri, inducono i guerrieri pià giovani (come Kade, Brock e Chase) a sospettare di lui, anche se invece scopriremo che è quanto mai alle prese con la lotta per annullare i malefici piani di Dragos. Ritroviamo anche la piccola Mira, ormai adottata dall'intero Ordine, che continua, involontariamente, a diffondere le sue terribili profezie. Intanto bisogna celebrare la Adrian per averci regalato delle figure femminili che si attivano determinate, sfruttando al massimo le loro capacità, per aiutare i loro compagni nella guerra. Lucan, consapevole di non potersi permettere di non sfruttare ogni possibilità, permette alla temibile Renata (quanto mai integrata al gruppo di guerrieri), a Claire e a Dylan di lasciare il complesso durante il giorno per cacciare i loro nemici. E l'intervento di Renata sarà fondamentale anche per salvare Andreas da una terribile morte nello scontro finale.

In definitiva sono le vicende di guerra e di lealtà dei vari membri dell'Ordine che appassionano particolarmente, al di là della storia romantica dove i personaggi finiscono per ripetere lo schema solito dell'incontro, seguito dalla forte attrazione, e poi dal vincolo. Anche se bisogna ammettere che la storia di Andreas e Claire ha un suo fascino anche nel cercare di creare una certa originalità di situazioni, non sempre conquistata.

VOTO: 7 1/2

FRASI TRATTE DAL ROMANZO

«Sei geloso!» Claire reclinò il capo e si mise a ridere. «Oh, non ci credo. Cammini fra la folla e si girano tutti, maschi e femmine indistintamente. Io faccio colpo su un innocuo vecchietto...» «Nessun uomo è innocuo, Claire.»

***

Reichen fece un sospiro profondo che servì a poco per liberarlo dal senso di angoscia per essere vivo e solo. L'unico superstite. L'ultimo della sua famiglia.

***

"Da quanto tempo sei innamorato di Claire?"
Reichen esalò un profondo sospiro. "Da così tanto che non mi ricordo più com'era non essere innamorato di lei.

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mercoledì 19 febbraio 2014

IL BACIO SVELATO di Lara Adrian (LA STIRPE VOL V)






Il quinto volume della saga LA STIRPE DI MEZZANOTTE è dedicata al vampiro russo Nikolai che nel gruppo di giovani dell'Ordine è quello più scanzonato e meno incline alle relazioni serie. Si prende gioco ripetutamente, anche se in maniera affettuosa, dei compagni che hanno trovato una loro compagna. Quando le vicende riprendono lo ritroviamo solitario in Canada, alla ricerca di Sergei Yakut, il pericoloso Gen Uno che vive come un antico tiranno nei boschi nei dintorni di Monreal. Fanno parte del suo seguito di guerrieri, Lex, un figlio bastardo che ha cresciuto umiliandolo giorno dopo giorno, una Compagna della Stirpe, Renata, dotata di un potere psichico che la rende un'arma letale, e che è incaricata della sua sicurezza, e Mira, una ragazzina dagli occhi speciali che riflettono il futuro di chiunque li incroci.

L'incontro tra Nikolai e Renata è di quelli che lasciano il segno. Incrociando il suo sguardo stupito e colpevole in un locale, mentre lui fa domande in giro su Yakut, Niko la insegue in strada convinto che lei voglia nascondergli qualcosa. Si tratta di una trappola in quanto insieme a lei ci sono altri quattro vampiri che si avventano su di lui una volta che Niko è stato reso innoquo dalla donna. Trascinato da Yakut, questi ride di lui e dei suoi avvertimenti su possibili attentati alla sua vita, in quanto già ci hanno provato una settimana prima, anche se senza successo. L'assassino inviato infatti si è incrociato con lo sguardo della bambina e ha desistito dal tentativo. Stupito dalla situazione, attratto dalla misteriosa Renata, che crede comunque la Compagna di Yakut, Niko scopre una fossa comunque a poca distanza dal rifugio del tiranno e si rende conto che l'uomo per anni ha gestito un club del sangue dove gli esseri umani venivano braccati e massacrati come animali. Disgustato si mette in contato con l'Ordine, ma Gideon lo ammonisce dicendogli di non toccare Yakut, che essendo un Gen Uno rappresenta l'apice della gerarchia. Anche se contrariato, Niko decide di lasciare il Canada per tornare a Boston, ma la notte della partenza intercetta in città Lex, il figlio di Yakut e seguendolo scopre un complotto che porta alla morte del vampiro. Arrivato troppo tardi sulla scena del crimine, ed incolpato del delitto da Lex, Nikolai viene prelevato dagli uomini dell'Agenzia Operativa che lo affidano a Edgar Fabien. Nel frattempo Renata, resasi conto della menzogna di Lex, che ha anche ceduto la piccola Mira che la donna ama come una figlia, decide di mettersi alla ricerca del guerriero dell'Ordine. Potendo contare solo sulle sue forze e sulle sue capacità, Renata si getta in una missione per liberare il vampiro, torturato dall'Agenzia e sul punto di perdersi nella Brama di Sangue. Il suo intervento è solo l'inizio di un turbine di altre avventure che condurranno i due alla ricerca della piccola Mira sulle tracce di Edgar Fabien, di Dragos e del suo folle progetto.

Questo quinto volume si presenta estremamente appassionante, pieno di ritmo e di avventure, con scene che donano al lettore brividi di paura e di passione. Renata è un personaggio forte e fragile allo stesso tempo. Questo elemento della Adrian è una cosa che apprezzo molto nelle sue figure femminili. Le eroine decise e intrepide non perdono la loro femminilità, cosa che invece noto spesso in alcune autrice, dove nel tentativo di presentarci donne di ferro, si dimenticano dell'umana fragilità. Sarà un gusto personale, ma in questo l'Adrian riesce sicuramente a colpirmi. Renata e Nikolai sono due personaggi che hanno sempre vissuto da soli, lottando contro il mondo e contro tutti, ma allo stesso tempo hanno un forte senso dell'onore e della lealtà, che sia nei confronti dei propri compagni o della piccola Mira. Per quasi tutto il romanzo i due si salvano a vicenda, imparando a conoscersi e a donare. Intanto entriamo ancora più profondamente nelle vicende degli altri personaggi.

Andreas Reichen, il fascinoso vampiro tedesco incontrato nei romanzi precedenti, e da tempo aiutante dei guerrieri dell'Ordine, nelle sue indagini si imbatte in una losca figura, un certo Willem Roth ed inutilmente cerca di salvare il suo amore umano, Helene. Finita nelle sue grinfie e trasformata in un Servo, la donna sarà usata da Roth per entrare nel cuore della famiglia di Reichen per distruggere chiunque sia vincolato a lui. Nella scena drammatica del suo ritorno alla villa, quando si trova davanti ad un vero e proprio massacro, con i corpi delle persone amate e perse, tutta la drammaticità di un tale orrore, la solitudine che lo avvolge ed isola sono resi con garbo e bravura, come il momento in cui Andreas si vede costretto ad uccidere quello che resta di Helene. Scomparso nel nulla, bruciando tutto quello che resta del suo passato, Andreas sembra proporsi come un prossimo interessante protagonista.

Intanto Dragos riesce nuovamente a sparire e a salvarsi, ma dietro di sè lascia un personaggio molto interessante, Hunter, il Cacciatore, un Gen Uno da lui creato e programmato per uccidere, lo stesso che aveva risparmiato Yakut perché nello sguardo di Mira aveva visto il suo futuro. Sembra un personaggio quanto mai interessante e mi chiedo come evolverà adesso che fa parte della squadra.

Intanto la guerra si delinea sempre più ambigua, visto che i Rifugi Oscuri e l'Agenzia Operativa sono quanto mai collusi con Dragos e l'Ordine appare quanto mai solo.

Romanzo nel complesso bello, ben scritto, ed interessante. Eppure fino a questo momento non riesco a trovare quel qualcosa di più che trovavo nei romanzi della Ward, anche con molti limiti anche in quest'ultima. Bah, sarà questione di stile.

VOTO: 8

FRASI TRATTE DAL ROMANZO

L'aroma del suo sangue era un miscuglio caldo e inebriante di legno di sandalo e fresca pioggia primaverile.

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Cosa diavolo non andava con lui? Era seduto lì a fissare i suoi capelli, per la miseria. Non solo a fissare, ma a fissare con ammirazione del tutto rapita. A Niko questo sembrava indicare uno di due fatti ugualmente inquietanti: o doveva considerare seriamente di iscriversi a dei corsi serali da parrucchiere, oppure era completamente partito per questa femmina. Partito proprio del tutto, rovinato per chiunque altra. Da qualche parte, in qualche modo, aveva consentito a sé stesso di innamorarsi di lei.

***

«Poi sei arrivato tu e tutto è cambiato. Immagino che, per molti versi, sia tu il mio miracolo.» 

***

"Non ti farò del male."
"lo sò." La donna sorrise, solo una lieve curva delle sue labbra.
"Non ne avrai la possibilità."

***

"Chi guarda negli occhi di Mira ha una visione di eventi della propria vita destinati ad accadere."

***

"Tutto è lecito in amore e in guerra."
Lui le rivolse un sorriso che accennò delle fossette gemelle sulle sue guance magre. "Guerra, eh?"
"Non è amore, poco ma sicuro."

***

"Ci sono delle volte in cui mi domando se il male che è all'opera qui non sia più grande di qualunque quantità di bene."

***

"Io ti devo la vita. Da dove vengo, non è poca cosa."

***

"Mi sto innamorando davvero. Non era in cerca di una cosa del genere. Non pensavo nemmeno che l'avrei mai voluta, ma...ah, Cristo, Renata...quando guardo nei tuoi occhi, ogni singola volta mi balza in mente una cosa: per sempre."

***

Giacque nell'erba, osservando con distaccata soddisfazione mentre fiamme, scintille e fumo divoravano perfino i pezzi più piccoli di quella che era stata la sua vita. (Andreas Reichen)

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lunedì 17 febbraio 2014

IL BACIO DEL RISVEGLIO di Lara Adrian (LA STIRPE VOL IV)





I romanzi di Lara Adrian hanno il pregio di essere piuttosto "snelli", ovvero ci troviamo davanti a volumi che non superano le trecento pagine, poco più o poco meno, e questo rende la lettura alquanto rapida e scorrevole. Sono trascorsi cinque mesi da quando i guerrieri della Stirpe hanno scoperto la verità sull'enigma che Marek cercava di scoprire. La caverna nella Repubblica Ceca che custodiva il corpo dell'Antico è stata trovata vuota, ma Lucan ha dato ordine di distruggerla per cancellare qualsiasi traccia. Ad assumersi l'incarico è stato Rio, lo spagnolo, il guerriero guasto, che dopo il tradimento della sua compagna e l'esplosione che lo ha deturpato da capo a piedi, non è che l'ombra di colui che era. Eppure Lucan, che sembra amare i suoi uomini come fratelli, decide di dare questo compito importantissimo proprio al più fragile psicologicamente.

Se il romanzo precedente mi aveva certamente convinto con una coppia quanto mai ben assortita ed una narrazione che sapeva dosare con capacità mistero ed avventura, questo quarto volume mi ha dato sensazioni più altanelanti. Ci sono stati momenti di interesse che si sono mescolati ad altri di noia decisa e di crescente dubbio. Rio non sembrava per niente in sè nei volumi precedenti e malgrado ciò gli viene dato questo compito delicatissimo. Scompare nel nulla per cinque mesi e nessuno si preoccupa di andare ad indagare se davvero è tornato in Spagna come aveva ipotizzato lui, se è fuggito da qualche altra parte, se è successo qualcosa che gli ha impedito di terminare la missione, o se si è fatto esplodere insieme alla caverna, come è sua intenzione. Nessuno se ne occupa, anche se capiamo che da quando è morto Marek e si sono perse le tracce dell'Antico, non sembra che a Boston ci sia un gran da fare.

La protagonista, Dylan Alexander, è una giornalista di una rivista che si occupa del paranormale. Si trova a Praga per turismo, sostituendo la madre, malata terminale di cancro, in un viaggio con le sue amiche. Anche se Dylan è una donna che, come tutte le altre Compagna della Stirpe, si sente estranea al mondo, in quando il suo dono particolare, ovvero quello di poter parlare con i morti, l'ha sempre fatta sentire diversa da tutti gli altri. Anche nel suo passato c'è tanto dolore e solitudine, eppure sembra presentarsi con un certo spirito combattivo. La scoperta della grotta, con stranissimi disegni sulle pareti, ed un pazzo furioso che lì si nasconde, desta subito il suo spirito giornalistico e le foto scattate vengono mandate alla sua rivista e ad alcuni conoscenti. Quando Rio, riemergendo dallo stato confusionario in cui si trova, si rende conto del suo errore, ovvero quello di non aver subito distrutto la caverna come richiesto, il guerriero si lancia all'inseguimento della donna con l'intenzione di risolvere la situazione quanto prima, ma scopre che non si tratta di una semplice giornalista, ma di una Compagna della Stirpe. Decide di rapirla e di portarla a Berlino, dove le svela la verità sulla sua natura e su quella strana voglia a forma di luna e goccia di sangue che ha sul collo. Dylan ovviamente non ci crede, anche se poi sarà costretta a ricredersi.

Il prosieguo della storia ci riporterà a Boston, nel Complesso dove vive la Stirpe, e scopriremo che Dante e Tess sono in attesa di un bambino e che i poteri della guaritrice sono alquanto limitati. Intanto la forte attrazione tra Rio e Dylan li avvicina sempre di più e con la vicinanza si abbattono anche varie barriere che li tenevano separati. Scopriamo che il dolore assoluto di Rio non è solo legato al tradimento di Eva (elemento effettivamente dubbioso fino a quel momento), ma anche alla sua particolare condizione, ovvero quella del Portatore di Morte. Infatti il vampiro ha anche il terribile potere di infliggere la morte con un semplice tocco delle mani, talento ereditato da una madre che lo ha disprezzato fin dal suo concepimento.

L'amore per Dylan porterà all'accettazione di se stesso, del suo passato e la riconciliazione con la vita. Malgrado la nobiltà di questo progresso le loro vicende non mi hanno appassionato o commosso come quelle di altri. Trovavo Dylan piuttosto fragile come personaggio, senza lo spessore o la passionalità di altre.  Mi sembrava più interessante la storia di Dragos e del suo malefico progetto di creare una nuova Stirpe di guerrieri che possano ridurre in schiavitù l'intera umanità. I vari ambigui personaggi maschili che compaiono sia nella vita di Dylan, che in quelli della Stirpe, finiscono per essere sempre il nostro nuovo nemico, che riuscirà a sfuggire nuovamente per seminare morte e disperazione nei prossimi volumi.

Non sono mancati momenti commoventi, come quando Dylan si rende conto che il corpo precipitato da un palazzo è quello della madre, ma ho poi trovato troppo sbrigativo il suo lutto, con poche righe che congedano il suo ultimo affetto umano prima di entrare a far parte della sua nuova grande famiglia.

Nel complesso si tratta di una lettura piacevole, ma nulla di indimenticabile.

VOTO: 7

FRASI TRATTE DAL ROMANZO

Ci sono poche persone preziose di cui ti puoi fidare, perciò se vuoi sopravvivere,  è meglio rivolgersi sempre alla Numero Uno: te stesso.

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Lei aveva un odore come di ginepro, miele e calda pioggia estiva.

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Un nome non è qualcosa di insignificante. Racchiude il tuo mondo durante l'infanzia e dura per sempre. Un nombre dovrebbe dire qualcosa.

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"Non sono solo un uomo. Sono qualcosa di più."

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Se ne stava seduto lì, apparentemente intento a convincerla di essere un mostro, ma lei non aveva mai visto un'espressione più angustiata in tutta la sua vita.

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«Se assumi il mio sangue nel tuo corpo, Dylan, io sarò sempre parte di te... Perfino se decidessi di vivere la tua vita senza di me. Mi percepirai sempre nelle tue vene, che tu lo voglia o no. Dovrei concederti più libertà di così.» Dylan lo fissò senza la minima riserva. «Io lo voglio, Rio. Voglio che tu sia parte di me sempre. Il mio cuore ti conoscerà per sempre, che ci vincoliamo ora col sangue o no.» 

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venerdì 14 febbraio 2014

IL BACIO PERDUTO di Lara Adrian (LA STIRPE VOL III)


Sono passati quasi quattro mesi dalla conclusione del romanzo precedente che vedeva trionfare l'amore tra Dante e Tess. Camden è stato ucciso da Chase davanti agli occhi di Elise e l'ex agente non è riuscito a smaltire il dolore per averla sottoposta ad una tale sofferenza. Ha così abbandonato il Rifugio Oscuro, entrando a far parte della Stirpe dove ormai combatte al fianco di Dante. Ma il terzo emozionante volume di questa saga vampiresca, inizia con Elise che a sua volta ha abbandonato la sicurezza a cui era stata abituata fin da bambina, per gettarsi letteralmente nel mondo, alla ricerca di una vendetta che possa in qualche modo curare il suo cuore ormai straziato.

Elise è una Compagna della Stirpe ormai in lutto da cinque anni per la perdita del suo compagno. Non è soltato un'umana con un DNA particolare che le ha permesso di rimanere giovane accanto al marito fino a quando si è nutrito di lui, è soprattutto una persona "speciale", con un dono che le permette di leggere nella mente delle persone, anche se, soprattutto pensieri malvagi. Anche se questo potere psichico le è stato molto ultile nei quattro mesi in cui si è nascosta in un appartamentino in un quartiere poco sicuro di Boston, la sofferenza fisica che le provoca vivere in mezzo agli altri la sta letteralmente uccidendo più dello scontro fisico con i Servi, che sono il suo obiettivo durante il giorno, mentre la Stirpe si occupa dei Ribelli durante la notte.

Un giorno, attardatasi nel tentativo di uccidere un Servo che non è riuscito a farsi consegnare un pacco per via della bufera che si è abbattuta sulla zona, Elise viene sorpresa dalla notte e dai Ribelli che l'attaccano. Per fortuna a salvarla arriva Tegan, il più letale ed imperscrutabile di tutti i guerrieri della Stirpe. I due si sono già incrociati nel romanzo precedente e avevamo percepito qualcosa di particolare tra di loro. Tegan è un guerriero Gen Uno che porta sul cuore il fardello di una pertita mai superata, quella per la sua Compagna Sorcha, rapita da Marek, torturata e trasformata in Servo, uccisa infine da Lucan, con il quale c'è ancora un certo attrito. Tegan rimane stranamente sorpreso di ritrovare Elise sulla sua strada, in quando la donna, completamente lontana dal suo mondo, sta affrontando con stoica determinazione il compito che si è imposta, anche se non ha il fisico, né la forza per poterlo fare. Intenzionato a tagliarla fuori dal proprio mondo, Tegan non ci riuscirà, non solo perchè toccato dal coraggio con cui Elise si batte, ma anche perché la donna è riuscita a procurarsi un misterioso diario di un certo Petrov Odolf, tenuto segregato in un centro a Berlino, che custodisce un importantissimo enigma e che è particolarmente prezioso per Marek.

Tegan e Elise sono due anime ferite, estremamente simili. Tegan combatte ancora con la sofferenza per la perdita di Sorcha, mentre Elise non riesce a lasciar andare il dolore per la morte del marito e del figlio. Entrambi dotati di poteri psichici (Tegan percepisce i pensieri e le sensazioni attraverso il contatto fisico, mentre Elise legge nella mente degli umani), il loro incontro finisce per avvicinarli contro la loro stessa volontà. Nel riconoscersi nell'altro, i due si innamoreranno trovando una ragione a cui aggrapparsi per continuare a vivere e tornare a sorridere.

Questo romanzo è effettivamente uno dei migliori della serie, almeno al momento, non solo per la personalità quanto mai complessa dei due protagonisti, che comunque dominano la scena con le loro fragilità, il loro dolore, la loro lotta continua, ma anche per una struttura narrativa molto ben sviluppata, con scenari più articolati che ci permettono anche di lasciare il nuovo Continente alla volta della quanto mai suggestiva Berlino. Ricompaiono anche i vecchi combattenti con le loro Compagne che daranno un contrinuto sostanziale alla storia grazie alle loro capacità e alla loro arguzia. Dante e Tess sono quanto mai affiatati e lei è ormai una risorsa preziosa per la Stirpe, in quando non solo si occupa di curare i guerrieri dalle ferite più importanti (un po' come Jane ne LA CONFRATERNITA, ammettiamolo pure), ma sta svolgendo anche un lavoro per cercare di aiutare Rio ad uscire dal baratro che il tradimento di Eva ha aperto nel suo animo. Sono arrivati nuovi combattenti che ancora non si delineano chiaramente in quando gli si regalano poche scene. Si tratta di Brock e Kade, mentre a Berlino fa la sua comparsa il fascinoso ed edonistico Andreas Reichen, vampiro aristocratico e libertino impenitente che aiuterà Tegan e Elise durante il loro soggiorno in Germania.

La trama diventa sempre più avventurosa e ricca di mistero, grazie anche alle confessioni farneticanti di Odof, la cui comprensione sarà fondamentale per aprire nuovi interessanti scenari per i prossimi libri. Se la Adrian effettivamente deve moltissimo alla Ward per quanto riguarda l'ispirazione dei personaggi, alcune terminologie, con questo romanzo prende le distanze portanto la storia su un nuovo livello, trasferendo i personaggi nel cuore vibrante dell'Europa, mandandoli a caccia tra i boschi intorno Praga, sfruttando al massimo scenari che hanno molto da dare a storie di questo tipo. E' un romanzo appassionante, che cattura l'interesse del lettore fin dalle prime battute e che fa trattenere il respiro fino alla fine. La coppia dei due protagonisti è quanto mai affascinante e malgrado avessi dei dubbi su Elise, perché ce la presentavano come già inserita in questo mondo, quindi senza lo stupore proprio che hanno le altre avvicinandosi alla Stirpe, mi ha decisamente convinto. Elise è una donna apparentemente fragile sotto molti punti di vista. Non solo la sua natura umana la rende in qualche modo in pericolo costante, ma anche il suo dono ha risvolti difficili da gestire. Sarà Tegan ad insegnarle come fare, malgrado il suo rifiuto iniziale. Eppure Elise è anche la stessa persona che, malgrado i suoi limiti fisici, finisce per uccidere il Servo di Marek, recuperare il diario di Odof, salvare Irina dall'attacco di un altro Servo sguinzagliato per eliminarle, ed è sempre lei che, non accettando il ruolo di donna indifesa, accompagna Lucan nel riscatto finale di Tegan, aiutando i guerrieri e salvandoli dalla terribile alba.

VOTO: 9

FRASI TRATTE DAL ROMANZO


Si domandò se sarebbe giunto il giorno in cui sarebbe scivolata così in profondità nell'abisso da non poterne più uscire. Probabilmente, suppose, ma non oggi.

***

Il dolore di quelle perdite era stato una fornace che aveva divorato la sua vecchia vita, riducendola in cenere. Lei era quello che rimaneva: la fenice rinata dalle sue ceneri.

***

Avrebbe sopportato ogni fatica, affrontato ogni rischio. Avrebbe venduto la sua anima immortale, se avesse dovuto. Avrebbe avuto giustizia, a qualunque costo. 

***

"Non mi importa quello che pensano."
"Dovrebbe. Quello lassù, dall'altra parte del vetro, è il tuo mondo."
(Tegan e Elise sulla riva del lago nella tenuta di Reichen)

***

Tegan era un dolore di cui avrebbe fatto a meno. 

***

«Non puoi passare la tua esistenza vivendo per i morti, Elise.»

***

Castello e podere si congiungeranno sotto la luna crescente ai confini orientali volta l'occhio nella croce si trova la verità  
(L'ENIGNA DI OLDOF)

**+

"Voglio aiutare. Ho bisogno di aiutare, capisci?
"Scordatelo."Tegan fece per allontanarsi da lei.
"Perché? Perché sono una femmina?
"Perché la tua motivazione è il dolore, è questa tanto per cominciare è una debolezza fatale."

***

"Lezione numero uno" mormorò lui con freddezza. "Non contare su di me per nulla. Non farò altro che deluderti."

***

"Gli uomini hanno mosso guerra contro i loro stessi fratelli per conquistare la medesima donna. Al desiderio non frega nulla di quello che è appropriato."

***

Aveva vissuto ogni giorno sguazzando nel suo stesso cupo isolamente, finché una bellezza coraggiosa gli aveva insegnato a non temere la luce. Ora che l'aveva trovata, voleva assicurarsi che l'oscurità che aveva conosciuto non l'avrebbe mai toccata.

***

"La sua umanità è la sua più grande debolezza!"
"E la tua è sempre stata la tua arroganza."
(Marek e Tegan parlando di Lucan)

***

"Lo ammetto con te ora e lo ammetterò con chiunque sempre. Ho bisogno di te, Elise. Tu sei mia. la mia donna, la mia compagna, la mia amata. Il mio tutto."


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mercoledì 12 febbraio 2014

IL BACIO CREMISI di Lara Adrian (LA STIRPE Vol.II)




Il secondo volume della saga de LA STIRPE DI MEZZANOTTE è intitolato IL BACIO CREMISI, dedicato al vampiro Dante che avevamo incontrato già nel precedente volume. Vampiro di origini italiane, era apparso ne IL BACIO DI MEZZANOTTE come una sorta di amico e braccio destro di Lucan, il capo dell'Ordine, tipo dalla battuta pronta e allo stesso tempo poco incline all'idea di legare la sua esistenza ad una Compagna della Stirpe.

Il libro inizia con un salto temporale di pochi mesi dagli ultimi eventi che hanno visto trionfare l'amore di Lucan per Gabrielle. La vittoriosa esplosione del vecchio manicomio, che ha fatto piazza pulita di molti ribelli, ha avuto una vasta eco nel mondo sotterraneo dei vampiri e ha portato come conseguenza una certa fama alla Stirpe, soprattutto tra i vampiri che vivono nei Rifugi Oscuri, anche se i guerrieri continuano in qualche modo ad essere visti come estremamente pericolosi anche dai loro simili. Ferito durante uno scontro in cui si è imbattuto in un vampiro ribelle che sembra immune al potere letale del titanio, la notte di Halloween, Dante riesce a sopravvivere per miracolo, gettansi nelle acque del Mystic River e trovando rifugio in uno studio veterinaio dove lavora Tess. Veterinaia e scultrice per hobby, la donna conduce un'esistenza abbastanza solitaria, in quanto fugge da un doloroso passato e da un segreto che ha nascosto tutta la sua vita. Suoi collaboratori ed amici sono solo Nora, una giovane studentessa universitaria che l'aiuta nella sua clinica, e Ben, un chimico senza lavoro che si dedica con passione agli animali da salvare.

L'arrivo di Dante, agonizzante ed in fin di vita, sconvolgerà l'esistenza di entrambi per sempre, anche perché il fascinoso vampiro con gli occhi ambrati, per potersi salvare, si nutre del suo sangue, senza notare sulla mano di lei lo stemma della Stirpe e finisce per legare a sé la donna. Anche se Dante, prima di andare via, cancella dalla mente di Tess il ricordo del loro incontro, intenzionato a non completare il rito, da quel momento l'esistenza dei due finisce per essere vincolata inevitabilmente, anche perché Tess ha un rapporto speciale con Ben Sullivan, un attivista e difensore degli animali, che è in realtà l'ideatore del CREMESI, una droga speciale che sembra non produrre grandi effetti sugli umani, ma che ha la tragica capacità di trasformare un vampiro equilibrato in un Ribelle divorato dalla Brama di Sangue.

Diversamente dal primo romanzo, nel secondo volume della saga, viene dato spazio anche ad altri personaggi, primio fra tutti Chase Sterling, un ex Agente dei Servizi Oscuri, che si avvicina ai guerrieri con l'offerta di vigilare per cercare alcuni ragazzi scomparsi dai Rifugi, probabilmente vittime del CREMESI, ma che in realtà sta cercando Camden, il nipote figlio di Elise, la Compagna vedova di suo fratello, di cui Chase sembra perdutamente innamorato. Proprio questi suoi sentimenti, lo inducono ad agire non sempre in maniera felice e a compromettere la situazione di Dante e Tess, svelando la sua identità a Ben prima del dovuto. Poco invece sappiamo di Elise, tranne che dopo cinque anni ancora vive legata al ricordo del marito, e che non sembra essere destinata a Chase, in quanto percepiamo una strana scintilla tra lei ed il glaciale Tegan.

A parte questo spazio dedicato a quest'altro nucleo narrativo di cui sicuramente vedremo i frutti nei prossimi volumi, l'attenzione è tutta per Dante e Tess, entrambi personaggi in fuga: Tess dal suo oscuro passato, dal ricordo terribile della sua adolescenza quando veniva molestata dal suo padrigno, nell'indifferenza della madre, covando l'oscura verità sulle sue capacità; e Dante, che sembra fuggire da qualsiasi vincolo, terrorizzato dalle visioni che crede vogliano raccontargli della sua fine. Scoprirà invece che il suo destino è strettamente legato a quello di Tess e che finalmente tra le sue braccia potrà smettere di correre e trovare conforto.

Varie sono le scene che mi sono particolarmente piaciute: il secondo incontro tra Tess e Dante, nel Museo di Belle Arti di Boston, davanti alla stuatua di Endimione e Selene, quando i due parlano di due amanti separati dalla luce del giorno, che si possono amare solo di notte; poetico anche il momento in cui, richiamato dal sangue, Dante cerca Tess tra i passanti in strada e la trova in un mercato all'aperto che sta facendo acquisti. Il modo in cui la spia, confuso da questo nuovo e strano legame, ha qualcosa di estremamente poetico. La Adrian ha una scrittura interessante e pulita che mi piace. Bella anche la scena del ritrovamento di Tess, ormai in fin di vita, con Dante che disperato la porta al Complesso disposto a tutto pur di salvarla, anche vincolandosi per sempre a lei, contro ogni sua logica ed ogni suo timore.

Nel complesso il secondo volume della sega è sicuramente meglio articolato, più complesso e ricco.

VOTO: 8

FRASI TRATTE DAL ROMANZO

Per la legge vampirica, lei era sua.
Irrevocabilmente. Per l'eternità.
Proprio l'ultima cosa che voleva o che gli serviva.

***

"Non so cosa sia accaduto stanotte o come tu sia finito nella mia clinica. Di certo non so come mai tu riesca a stare in piedi di fronte a me adesso, dopo che ti ho iniettato tanto tranquillante da stendere dieci uomini..."
"Io non sono un uomo, Tess. Sono...qualcos'altro."

***

"Tutti stiamo fuggendo da qualcosa, Tess."
Lei non potè fare a meno di deriderlo un poco "Persino tu?"
"Si. Persino io." Lui tenne lo sguardo fisso verso il fiume, poi annuì spostandolo di nuovo verso di lei. "Vuoi sapere la sacrosanta verità? E' tutta la vita che fuggo...Un tempo più lungo di quanto tu possa immaginare."

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"Non sono coì sicuro che sia possibile ingannare il fato, per quanto possiamo correre veloce o lontano."

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"Tu hai dispensato giustizia seconto i tuoi termini, ma era giustizia. Non dubitarne mai."

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"Sono stata spaventata e ho corpo per così tanto tempo che non credo che potrò fermarmi."
"Allora corri da me"

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Tess gli faceva desiderare di avere tutto il tempo del mondo, sempre che avesse potuto trascorrerne ogni secondo con lei.

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«Io non voglio provare niente per te, Dante.»
«Dio, Tess. Nemmeno io voglio provare niente per te.»

***

«Smetteresti di far parte dell'Ordine per lei?» chiese Niko, il più giovane dopo Dante e un guerriero che amava il suo dovere forse anche più di lui.
«Smetterei di respirare per lei, se me lo chiedesse»

***

I l tuo mondo è oscuro e pericoloso, Dante, ma è anche straordinario... come te. Come la vita.

***

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