venerdì 7 febbraio 2014

IL CERCHIO DEGLI AMANTI (Lover At Last) VOL XI di JR Ward



Dopo tante attese, alla fine è arrivato anche il momento di Qhuinn e Blay, nell'undicesimo volume della famosa saga LA CONFRATERNITA DEL PUGNALE NERO. In italiano si è deciso di pubblicare il romanzo con il titolo IL CERCHIO DEGLI AMANTI, con una copertina alquanto dubbia di una coppia formata da un uomo ed una donna, ma gli appassionati di quest'avvincente serie letteraria non si lasciano ingannare neanche per un secondo e sanno perfettamento che gli amanti del titolo sono i nostri due intensi guerrieri.

Ho sentimenti contrastanti per quanto riguarda questo volume, perché ho amato ogni singolo momento di Qhuinn e Blay, ma mi hanno irritato le altre storie che come al solito si alternano alle vicende della coppia protagonista. Non che Assail e Sola siano poco interessanti, o Trez e Selena non abbiano grandi possibilità di conquistare la loro scena, ma quel continuo allontanarmi da Qhuinn e Blay lo trovavo davvero frustrante e nel complesso ha finito per disperdere ed annacquare l'emozione che invece la loro storia mi ha regalato.

Qhuinn è uno dei personaggi che più amo, forse insieme a John (anche se in questo caso la coppia con Xhex mi ha abbastanza deluso), a Vishous e a Rhage. Si è conquistato il mio cuore fin da quando la sua amicizia con John lo ha portato a compromettere ancora ulteriormente i suoi rapporti con la famiglia di origine e con la Glymera. Esiliato e salvato da Blay, accolto nella grande famiglia della Confraternita, Qhuinn conquista un po' tutti con il suo valore ed il suo coraggio in battaglia, al punto che, decisi a cambiare le leggi, Wrath ne fa un Fratello a tutti gli effetti, dandogli quella vera famiglia che non ha mai avuto.

Se da un punto di vista "professionale" il destino di Qhuinn sembra brillare di luce accecante, la sua vita personale sembra essere precipitata in un baratro, per quella sua lotta continua contro quello che prova e che ne farebbe una persona diversa agli occhi del mondo. Il suo amore per Blay è uno di quelli romantici e appassionati, come pochi, ammettiamolo pure. Blay è la persona sempre presente nella sua vita, fin da ragazzo, l'amico fedele, la spalla su cui appoggiarsi, il conforto ed il calore, quando tutto intorno è gelo e disprezzo. Eppure la sua natura tormentata ha fatto si che durante il corso dei romanzi, Qhuinn abbia spezzato il cuore di Blay non una, ma molte volte, inducendolo ad allontanarsi da lui sempre di più. Blay ha una relazione con Saxon, il cugino di Qhuinn, che contrariamente ai timori di quest'ultimo finisce per innamorarsi sinceramente di Blay. E come non si può amarlo? Blay è forza e grazia allo stesso tempo, calore umano e sicurezza. Eppure Saxon si rende conto che nel cuore di Blay non c'è posto per nessun altro che Qhuinn e quindi decide di troncare la relazione. Blay però ha ancora bisogno di qualcuno o qualcosa che lo protegga da Qhuinn e dal dolore che potrebbe causargli anche solo ricadere nell'illusione di essere amato da lui. Così mantiene segreta la rottura, incrementando inconsapevolmente la gelosia di Qhuinn  e le sue insicurezze sentimentali.

Il rapporto con Layla continua su un piano di sincera amicizia, ma né il guerriero né l'Eletta sembrano provare sentimenti di amore appassionato. Lei continua segretamente a coltivare l'illusione di un solo incontro con un amore assolutamente proibito, in quanto Xcor compare ancora nel romanzo tutto preso a tramare contro la dinastia, ma il legame che magicamente li unisce non sembra spezzarsi neanche adesso, regalandoci un unico nuovo incontro in cui i due finalmente si parlano, pur consapevoli di essere nemici su fronti opposti. Trovo Xcor tenero quando si relaziona con lei, perché la considera assolutamente al di sopra di lui, di una purezza e di una bellezza che a lui saranno sempre preclusi. Non sopporto invece tutta la parte in cui progetta e trama per annientare Wrath ed i fratelli, anche se a quanto pare, i Lessers non sembravano più una minaccia così terribile dopo l'uccisione di Lash.

Qhuinn è al fianco di Layla anche durante il quasi aborto che lo sta per privare dell'illusione di paternità, ma sarà ancora una volta Blay ad andare in suo aiuto, chiedendo l'intervento curativo di Payne, che riaccenderà tutte le speranze di Layla e Qhuinn.  Blay è una presenza benevola nella vita di quest'ultimo, riesce ad irradiare luce anche quando cerca di mantenersi a distanza per proteggersi. Qhuinn deve combattere i suoi mostri e vincerli, accettare se stesso e la sua natura per poter alla fine amare liberamente Blay.

Ho adorato tutto il percorso interiore di Qhuinn, il modo in cui cerca Blay, ma teme quasi di non essere più degno del suo amore, anche se poi, nel suo nascondere al mondo quello che prova, ho solidarizzato con Blay e con il dolore sincero che prova nella scena della clinica. Alla fine, come al solito, è Blay che va da Qhuinn, per ascoltare il suo dolore e di fronte alla sua sincera confessione, sarà come sempre lì pronto, con le braccia aperte per Qhuinn. Se dovessi limitarmi solo alla loro storia, devo dire che il romanzo si meriterebbe un bel 9, collocandosi tra i miei preferiti, ovvero tra QUASI TENEBRA e POSSESSO, ma come dicevo prima, la presenza continua di troppi filoni disperde le emozioni. Inoltre avrei apprezzato, per una questione di puro gusto personale, che fosse Qhuinn, una volta tanto, a correrre in soccorso di Blay. Ma questo nulla toglie alla bellezza della loro storia.

Da una parte ci troviamo Xcor e la sua Banda di Bastardi che tramano nell'ombra per poter spodestare Wrath. In questo filone collocherei anche Layla, almeno nei pensieri di lui, anche perché poi ci sono le vicende dell'Eletta che in qualche modo riguardano anche Qhuinn e Beth, che sogna di poter dare un erede al nostro Re. A questo nucleo narrativo, si aggiunge anche Assail, il vampiro spacciatore ed aristocratico che in qualche modo viene a coprire il ruolo un tempo occupato dal Reverendo, ora troppo preso tra le dinamiche dei Symphath, di cui adesso è Re, e le vicende de La Confraternita. Assail sembra ossessionato da quella che lui chiama "la sua piccola ladruncola", ovvero Marisol, una donna dinamica e misteriosa che ha come lavoro quello della cacciatrice di taglie e che per circostanze varie finisce per incrociare il cammino di Assail. Anche se praticamente umana, lontana dal suo mondo e dalla sua realtà, Assail prova per lei un'attrazione ed un interesse fatali che lo inducono ad inseguirla e a giocare con lei come il gatto con il topo. E' una delle storie che resta in sospeso, con il rapimento finale della donna ed Assail deciso a cercarla.

Dall'altro lato abbiamo Trez, l'Ombra, il fratello del silenzioso iAm. I collaboratori di Rhevenge, adesso lavorano alla Iron Mask, insieme con Xhex. Li conosciamo da diversi romanzi e hanno combattuto già in passato con i Fratelli. Adesso entriamo più approfonditamente nel loro mondo e scopriamo che Trez, apparentemente incapace di rinunciare al sesso (umane o vampire non fa differenza), in realtà è un uomo in fuga, braccato dal suo signore, in quanto promesso sposo, dalla nascita, alla figlia delle Regina, che lui non ha mai visto. Anche se lei potrebbe essere la donna dei suoi desideri (non la vediamo né conosciamo), è l'idea dell'obbligo che lo rende inquiesto. Inoltre il suo incontro con Selena, un'altra delle Elette che ruotano intorno alla sfera dei fratelli, finisce per farci capire che una probabile coppia possa essere rappresentata dai due. Lui sembra profondamente colpito e turbato, al punto da sentirsi indegno di lei, mentre il pensiero di Selena resta al momento un mistero. Una novità importante che li riguarda è che da questo volume, proprio per non farsi trovare dai nemici che li cercano, grazie all'intercessione di Rhevenge, Trez e iAm si trasferiscono nel grande palazzo della Confraternita, ormai sempre più affollato.

Anche se le loro storia, suscitano un certo interesse, non sono altrettanto coinvolgenti come quella di Qhuinn e Blay e questo determina un dislivello narrativo.

VOTO: 8 1/2




COPERTINE





Nessun commento:

Posta un commento