lunedì 10 febbraio 2014

IL BACIO DI MEZZANOTTE di Lara Adrian ( LA STIRPE Vol. I)







Avevo finito da poco l'ultimo volume de la saga della Ward, quello dedicato a Blay e Qhuinn, ed in attesa dell'uscita in America del 12 volume, cercavo qualcosa che non mi allontanasse troppo dal genere. Sbirciando nei vari forum, leggendo commenti vari, ho scoperto questa saga per caso. I pareri erano discordanti, anche se quasi tutti, nella fase iniziale, finivano per trovare come demerito principale dell'autrice quello di aver "copiato senza ritegno" la saga della Ward. Non mi lascio mai sviare da commenti simili e do sempre una possibilità a chi partendo da un qualcosa che può ammirare ed amare alla follia finisce per creare qualcosa di originale e solo suo.

Il passaggio dalla Ward alla Adrian è stato strano perché dopo 11 volumi ero ormai entrata nella liturgia, nelle tradizioni e nelle usanze dei fratelli, e quindi avevo quasi la sensazione, mentre Lucan Thorne, protagonista de Il BACIO DI MEZZANOTTE, si aggirava nelle strade cittadine di Boston, alla caccia dei suoi nemici, che sbucassero all'improvviso Rhage, V, Butch, Z e tutti gli altri, inviati da Wrath per salvare la situazione e quando nella scena iniziale gli occhi di Gabrielle Maxwell, che si trova in un locale alla moda insieme ai suoi amici, intercettano la presenza di un fascinoso uomo con occhiali da sole che sembra la stia scrutando, il mio cuore ha gridato: "E' il RE!!!!!!!".

Sarebbe impossibile negare le somiglianze ed il fatto che il libro della Ward abbia ispirato profondamente la Adrian per iniziare questa sua storia. Parliamo di fratelli, che fanno parte di un Ordine, di guerrieri, di un centro in cui vivono tutti insieme con le loro compagne. C'è una guerra in corso che si combatte senza che gli uomani se ne rendano conto. Ma al di là delle innegabili similitudini, sono gli elementi nuovi che mi interessano, perché partendo da qualcosa di noto ci spostiamo in un orizzonte sconosciuto.

I vampiri della Adrian non si smaterializzano, non si possono nutrire delle proprie compagne vampire (non esistono infatti creature di questo tipo in quanto sono solo maschi), ma di umane con un particolare DNA che ne fa Compagne della Stirpe. La loro origine è aliena: sono creature feroci di un altro pianeta, giunte sulla terra per conquistarla, ma che si sono estinti, lasciando tracce della loro natura in ibridi nati dall'incrocio con delle donne in carne ed ossa. Il desiderio di Sangue, tipico di tutto questo mondo letterario, e che nella Ward era assolutamente moderato in quanto il sangue umano non esercitava nessuna attrazione, nel romanzo della Adrian finisce per tornare prepotente e centrale. L'istinto di nutrirsi in queste creature che si trovano sempre in bilico tra civiltà e mondo selvaggio è forte come non mai ed un sottile confine divide i guerrieri dell'Ordine della Stirpe da quelli che sono i loro nemici, ovvero i Ribelli, creature come loro che si sono lasciate conquistare dalla Brama di Sangue. Basta poco per cedere, per passare dal semplice soddisfacimento di un bisogno a cui non si possono sottrarre (come farebbe la famiglia Cullen di twilightiana memoria), ma allo stesso tempo non possono lasciarsi dominare, perché bastano poche gocce in più per varcare il confine e trasformarsi in creature disgustose e animalesche. E' questo il vero nodo, la vera lotta dei vampiri della Adrian, che portano dentro di sé la consapevolezza di poter diventare nemici.

Il romanzo è molto più breve dei volumi della Ward, anche perché non ci sono storie secondarie. Il protagonista di IL BACIO DI MEZZANOTTE è Lucan Thorne, un antichissimo vampiro di quasi novecento anni, che appartiene alla GEN UNO, ovvero alla prima generazione ed è per questo una sorta di capo nel gruppo di guerrieri che vivono in una villa enorme e super tecnologica. E' vissuto senza una compagna, o un amore tutto suo, per secoli e secoli, interessato solo alla lotta. La sua è una reazione in qualche modo legata alla perdita della sua famiglia: un padre terribile che vinto dalla Brama di Sangue ha ucciso sua moglie ed è stato a sua volta eliminato dallo stesso Lucan. Questi ha perso anche i suoi due fratelli, uno ucciso e l'altro apparentemente suicidatosi. Scopriremo che non è così nel corso del romanzo.

Quando Lucan incrocia il cammino di Gabrielle Maxwell, quest'ultima ignora qualsiasi cosa di questo mondo sconosciuto e pericoloso, anche se sul suo collo, senza che lei lo sappia, è inciso il marchio delle Compagne della Stirpe. Lucan è attratto da Gabrielle, ma quando scopre che potrebbe legarsi a lei in modo assoluto, cerca di tenerla a distanza, anche se i pericoli e un talento particolare di Gabrielle nel vedere cose che altri non notano finiscono per intrecciare il loro cammino continuamente, fino a quando Lucan si rende conto che respingerla non li aiuterà e che lei è ormai parte della sua vita.

Il romanzo presenta non solo la storia d'amore tra i due, ma anche una certa azione, con la presentazione dei due schieramenti contrapposti. Entriamo nel complesso, dove vivono Dante, Rio, Gideon, Nikolai, Conlan ed il problematico Tegan. Lucan è il capo di riferimento, anche se sembra che tra lui e Tegan non corra buon sangue per qualche terribile storia del passato. Con gli uomini ci sono anche alcune compagne, la bellissima e gentile Savannah, compagna di lunga data di Gideon, Danika, compagna e poi vedova di Conlan, ed Eva, la passionale compagna di Rio, che poi tradirà la stirpe e quindi sarà ripudiata dal guerriero. Ognuno di loro sembra avere un ruolo e delle capacità e in questo primo libro, si fanno notare Dante, con la sua aria scanzonata, Gideon con la sua abilità ed il suo pragmatismo, Tegan, per la sua anima oscura. Gabrielle conosce tutti loro, anche se la sua abilità nel trovare i covi dei Ribelli, finisce per attirare l'attenzione del capo dei Ribelli, una vecchia conoscenza di Lucan.

Il romanzo nel complesso sembra interessante, malgrado i chiarissimi richiami alla Ward e al suo mondo vampiresco. Certo il romanzo è più snello e più ripulito, nel senso che le sue creature sono a metà tra il selvaggio predominio degli istinti ed una certa aristocrazia. Non l'ho trovato malvagio e nel complesso mi è piaciuta anche la coppia di Gabrielle e Lucan. Sono curiosa di vedere come proseguirà. Gli dò un voto di fiducia.

VOTO: 7

FRATI TRATTE DAL ROMANZO

Il suo sguardo era stato attirato lontano dalla sua preda da un paio di occhi pieni di emozione e uno spirito che pareva sperduto quasi quanto il suo.

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"Non ti piace il mio lavoro" azzardò lei.
Lui scosse lievemente la testa scura. "Lo trovo affascinante."
A quel punto Gabrielle si incuriosì. "In che senso?"
"Trovi la bellezza nei posti più improbabili".

***

Gelsomino, pensò lui, arricciando le labbra all'indietro in un sorriso di beffardo apprezzamento. Un fiore esotico che apre i suoi petali fragranti solo alle lusinghe della notte.

***

"Mi rammarico che tu abbia dovuto vederlo, ma non posso scusarmi. E non lo farò. Ucciderei chiunque avesse intenzione di farti del male, umano o altrimenti."
"Il che ti rende pericolosamente iperprotettivo, oppure semplicemente fuori di testa."

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"Non sono un emissario della mia razza. Sono un guerriero. E a volte un boia. Il mio mestiere è la morte, Gabirelle, e non sono abituato ad accampare scuse nei confronti di nessuno per le mie azioni."

***

«Non mi fermerò mai. È questa la mia ragione di vita: dispensare morte.»

***

«Hai trovato il tuo destino, Gabrielle. Proprio come ti avevo promesso. Ma non ti ho mai detto che sarebbe stato assieme a me.» 

***

COPERTINE DAL MONDO



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