"Se la vita mi desse una seconda possibilità, rifarei tutto quello che ho fatto!" sono le ultime parole che il nostro eroe lascia al mondo e che vogliono dire che, anche se spesso ha provato dolore per le scelte fatte, quelle stesse scelte gli hanno portato Farah, la felicità dell'amore, della famiglia, il desiderio di una vita normale. E a questo punto, trattandosi di una serie turca, abbiamo tremato tutti davanti al possibile finale, anche vedendo il bellone di Yilmaz accanto a lei che piange nel congedo finale. E siccome questo è un resoconto dell'ultimo episodio, voi che odiate gli SPOILER tenetevi lontani!!!!
Tutto gira intorno alla trappola per incastrare il grande personaggio che tira i fili di Orhan e che tutti reputano non possa essere uno dei più potenti e famosi. La chiave di lettura è leggermente comica, vedendo Tahir, Yilmaz e Bekir che parlano con il capitano della polizia, il capo di Mehmet, decidendo la strategia per far cadere in trappola il pezzo grosso.
Alla fine si decide per utilizzare l'oro che Tahir aveva sottratto in Iran a Behnam per far smascherare l'uomo. In cambio la polizia dovrà accettare la sua confessione di omicidio di Ali Galip e lasciare fuori dalle indagini Farah, che nel frattempo però ha scoperto tutto da Bade ed è decisa a dichiararsi colpevole, per non voler sacrificare Tahir ingiustamente.
Vivono, prima della separazione, momenti di felicità e di vita normale, per quanto possa esserlo per il piccolo Kerim, finalmente andato a scuola, avere un padre come Tahir e una madre come Farah, e queste interazioni con i genitori di un bimbo picchiato da Kerim, ci strappano un sorriso su quello che sarà il loro futuro.
Intanto però Bade confessa a Mehmet tutta la verità e l'uomo, sentendosi colpevole per non esserle stato vicino e per aver dato a tutti l'impressione di non poter capire la verità, decide di chiamare Farah e le promette che farà di tutto per liberare lei e Tahir dalla situazione incresciosa in cui si trovano.
Il momento dello scontro è quello centrale, con la consegna dell'oro e Tahir che, apparentemente disarmato e senza giubbotto antiproiettile affronta il nemico più grande. La consegna sembra quasi avere successo, soprattutto perché la videocamera che ha addosso permette alla polizia di riprendere l'uomo che fino a quel momento muoveva i fili.
Bisogna dire che Orhan è stato imprigionato dagli uomini di Tahir per costringere il grande capo a venire fuori allo scoperto. Proprio sul finale però, si rendono conto della trappola e ne scaturisce un conflitto a fuoco in cui Tahir, per proteggere il fratello, viene colpito all'addome.
Ferito, in fin di vita, chiede di poter parlare con Farah, e queste saranno le sue ultime parole, pronunciate tra le braccia del fratello, mentre Farah lo supplica di resistere perché diventerà padre e loro avranno bisogno di lui.
Tutto sembra terribile e insopportabile, mentre si precipita nel dramma con cui spesso ci hanno punito in queste storie appassionanti ma tragiche. Il funerale, il congedo da tutti però è frettoloso e viene il sospetto perché Farah non si dà neanche il tempo di chiarire cosa fare della sua vita e Mehmet, misteriosamente, non partecipa al funerale del fratello, anche se molti dichiarano per troppo dolore.
Eppure il sorriso di Farah mentre l'auto li accompagna lontano da Istanbul è troppo luminoso per una donna che ha perso l'amore della sua vita e anche se i ricordi ci vogliono portare indietro a ricordare quello che è stato, la villa lontana e solitaria dove arrivano contiene il vero segreto, e la vera soluzione che Mehmet aveva trovato per porre fine alla storia di Tahir Lekesiz, il killer della mafia, per permettere a un nuovo uomo di avere quella vita normale che sempre aveva sognato.
Ed ecco che i due si rincontrano e l'uomo dal viso sbarbato, vestito di bianco e dall'aria più giovane e fragile, che accoglie Farah tra le sue braccia è colui che speravamo, nel segreto del nostro cuore, che sarebbe ricomparso. Certo è che potevano concederci qualcosa di più delle poche battute con cui ci spiegano che il funerale era una finzione e che questo era l'unico modo per tagliare tutti i ponti, ma avrebbe voluto vedere di più e questo è solo segno di un personaggio che difficilmente dimenticheremo.
Storia breve, non eccessivamente lunga, intensa, con personaggi chiave, una trama avvincente, che coniuga bene dramma e ironia, con attori calati perfettamente nella parte, personaggi secondati interessanti e mai di troppo. Che dire? Ottimo prodotto, davvero con poche pecche, che consiglio vivamente e spero che Mediaset, che lo ha comprato, si decida finalmente a trasmetterlo. Merita sicuramente la pena.
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